LA SOCIETÀ INFELICE 

É vero, opprime anche me che sono bianco e milanese. Opprime tutti, ma non tutti se ne accorgono allo stesso modo. Un sistema politico che non funziona! Anche se lo abbiamo bene o male capito, alla fine ce lo teniamo, ipnotizzati dal "non c'è niente da fare". Non è normale. Allora parliamo della normalità: politica é polis, città, e nelle città, grandi o piccole, ci sono i cittadini, ci siamo NOI, senza di noi si ferma tutto. Le città sono nostre, i soldi sono nostri, la fatica è nostra. Allora decidiamo noi. Sulle cose importanti, ognuno ha le sue idee, ognuno conta, ci contiamo, così possiamo decidere noi. I posti di potere in questo modo non ci sono più, ci sono le nostre decisioni. Parliamone

Lo stesso vale per le donne. Accontentati di essere sempre minorenne. Di non raggiungere mai l'indipendenza reale. Di essere pregoudicata dalla biologia della specie... ma chi ha deciso quali qualità sono mogliori in questa società? Grazie per il lavoro che fate. Riflessioni uniche ed illuminanti.

Complimenti per la lucidità e la franchezza con cui spieghi quanto ad oggi, sentirsi "diversi", spinga le persone a chiudersi, magari proprio dentro una casa, più che ad aprirsi. Altro punto che ho trovato Interessante e che hai spiegato in modo ottimale è il fatto che "dover fare il doppio per raggiungere qualcosa" sia di per sé un principio che porta al suo interno già una vena (se non di più) di inequità. Un falso mito che non trova fondo di verità, un tema se non addirittura un principio che non sta su di sé, non regge, crolla nella sua stessa espressione. Un po' come dire: "Tu sacrificati che prima o poi...", quel prima o poi non è, già, di per sé un'espressione di verità accostata alla parola sacrificio.

Bellissimo! È sempre un piacere ascoltarti

Ti ringrazio a questo proposito di avermi segnalato Hanna Gadsby. Anche lei mi ha fatto riflettere su queste cose. Ciao Maura

Appena iscritto grazie per i contenuti e gli approfondimenti.

Bella presentazione, piena di spunti. Riflettevo che tutti i guru dell'auto aiuto, del marketing e della motivazione spingono sull'impegno e sul raggiungimento degli obiettivi costi quel che costi. Il raggiungimento della felicità è sempre più visto in virtù degli obiettivi raggiunti, quindi essere veramente felici diventa sempre più difficile, o meglio, è sempre più difficile sentire, più che definire, la felicità.

Grazie per questo video. Queste cose dovrebbero essere insegnate nelle scuole.

Davvero impegnativo far permeare questo discorso fino alle radici della società...

Molto interessante e condivisibile. Non penso sia un problema di idee e comunicazione anche se le idee un po' contano. La questione dell'esclusione sociale della marginalità culturale è una questione di indipendenza, emancipazione e quindi di soldi in definitiva. Ciascun individuo o organizzazione emarginata deve fare leva sulla sua intelligenza sociologica per il proprio punto dinamico di equilibrio e benessere ma purtroppo a volte è una questione di sopravvivenza addirittura.

Dovrebbero far leggere nelle scuole i saggi di Mauro Ceruti, meraviglioso filosofo della complessità con cui ho il privilegio di studiare in università.

grazie maura. sei preziosa.

Grazie 🙏

Parole illuminate

Bravissima. Sono d'accordo in pieno

, Lucio Anneo Seneca, Lettere A Lucilio, Quello che manca è il coraggio di affrontare la realtà accettandola per quello che è e non per come vorremmo che fosse. Ho come l'impressione che la società moderna ci voglia come eterni adolescenti,

BRAVA!!!! Mi sono iscritto!!!

Grande verità Maura, come sempre nei tuoi interventi! Potresti indicare qualche libro a riguardo, oltre Focault? Per cominciare, non ho mai letto nulla di specifico sul tema. Grazie mille

Ciò che tu noti nel mondo è vero e riscontrabile, così come hanno fatto tutti i filosofi da te citati (ce ne sarebbero anche di più). E' possibile comprendere a livello logico da intellettuali di media statura la situazione. Il grosso problema è: come si mette in atto? Solo adottando un certo tipo di comportamento? E quei pochi che capiscono come fanno poi a farlo scendere più in basso nelle maglie della società? Solo comportandosi in una certa maniera o facendo battaglie politiche? Per avere consenso politico si dovrebbe far passare un messaggio complesso usando quale linguaggio? L'unico che mi viene in mente è il pericoloso "populismo" con le sue false promesse e tutto ciò che comporta. Oppure in una possibile elevazione generale di tipo intellettuale e spirituale della popolazione mondiale. Non sono d'accordo quindi con quel che dici perchè dietro a questo argomento si nascondono false promesse e utopie che pochi intellettuali calano dall'alto aizzando folle inconsapevoli e che storicamente nel migliore dei casi sono finite come bolle di sapone, nel peggiore hanno portato a totalitarismi (di destra e di sinistra) con guerre, deportazioni, morti a milioni...Poi se usando questi argomenti, l'obiettivo sia quello di abbindolare qualche disagiato della società per vendere libri e conferenze, questo è un altro deprecabile paio di maniche.

Bel video: aspetto quello su Ta-Nehisi Coates ("Tra me e il mondo" è molto interessante, certo che lui sì che sta incazzato forte con le divisioni e il razzismo).

Society is a hamster wheel!

La separazione e l'esclusione in questi due anni di coronavirus ne hanno fatto da padroni

E dunque? Tutto questo discorso per dire che cosa? A me sembra che tu parta da un assunto completamente sbagliato: la vita deve essere felice e svolta in armonia. Non è scritto da nessuna parte che dobbiamo essere pacifici, giusti, buoni e tolleranti. La guerra ce l'abbiamo scritta nel dna, è ovunque fuori e dentro di noi. La società è già qualcosa di anormale. Bah, mi sembra tutto un flatus vocis.

non credi che la liberta'sia di tutti e che il razzismo sia una scusa per nascondere altro?

Ma perchè stai a parlare del razzismo? I diritti? Brava parliamo ancora di quello che vogliamo, che ci meritiamo secondo noi, non ti sembra di essere in contraddizione ? BISOGNEREBBE PARLARE DI DOVERI , si dovrebbe insegnare che esistono i doveri, il dovere di essere persone decenti, altruiste ,nobili, anche buone. I diritti vengono dopo. Se sei uno stronzo non ti meriti niente, invece a parlare di diritti prima dei doveri si diventa egoisti. Si guarda all amor di se. A ciò che vogliamo, a ciò che pretendiamo e così non può esserci collaborazione, così può esserci solo competizione. Il problema è che è pieno di egoisti, menefreghisti, gente meschina, chi ha una posizione sociale elevata non si lamenta, gli altri si lamentano ma non hanno i mezzi per fare qualcosa. Siamo arrivati alla logica di ottimizzazione del profitto, il resto spesso non conta. Le persone decenti credo siano poche. Provate a pensare quante ne avete conosciute nella vostra vita. E di certo non si mettono in politica. Il problema non è il potere, sono le persone che mancano di qualità.