La teoria dello sviluppo della moralità di Kohlberg 

se i risultati fossero diversi a paese a paese e persona e persona è già risaputo, il problema è trovare le regole comuni che si basano su "la teoria di Kohlberg" come c'è scritto, se fosse sempre vero non sarebbe teoria ma un dogma senza interpretazioni o sfumature

io mi sento di appartenere solamente al 2 al 6 scalino di sicuro non al 3 e al 4 essendo estremamente associale e senza vergogna, e definisco le leggi poco regolamentate e poco affidabili

se quel che hai detto è vero, si effettivamente servirebbe una maggiore varietà di soggetti per rendere la teoria molto più affidabile, ma per quanto ne sappia immagino l'abbiano potuta constatare psicologi di tutto il mondo e senza prove contro questa teoria si può mantenere tale pure a livello mondiale

Che cosa accade se quella medicina che ha rubato per salvare sua moglie è destinata a salvare la vita di un bambino? Il ragionamento diretto e supportato da una "giustizia morale" di azione/riparazione non è sempre l'unico e solo modo di fare le cose. Se fosse così facile sarebbe un mondo migliore. Ma nella realtà le sfaccettature che nascono dalle nostre azioni, sono molteplici spesso non prevedibili e soprattutto spesso non così facilmente riparabili come descrivi. In sintesi i dubbi che affrontiamo ogni giorno spesso comportano delle scelta basate su situazioni ben più complesse. Il farmacista se avesse dato il medicinale gratis avrebbe creato un precedente pericoloso. Lo stesso furto lo è, un precedente dove qualsiasi altra persona convinta di essere nel bene ruba nelle farmacie, e magari ci sarebbe scappato il morto. Quello che voglio sottolineare è che ESISTE UN BENE PIU' ALTO che va OLTRE QUELLO PERSONALE. Non dico che bisogna lasciar morire la gente, ma sapere che le scelte vanno OLTRE NOI STESSI e OLTRE NOI STESSI esiste un mondo. Questo oggi non capiamo, troppo egocentrismo.

porti una prospettiva interessante sulla morale e sulla giustizia sociale. La teoria di Kohlberg è proprio volta a stimolare questo tipo di dibattito etico. Grazie per aver condiviso il tuo pensiero!

interessante 🤓

Così a caldo concordo sulla prima parte, ma non sulla seconda. Purtroppo, per il ragionamento sul comportamento del farmacista, bisogna considerare tutto il contesto e non solo il singolo evento: si rischia di banalizzare il concetto se si prendono in considerazione solo questi pochi elementi. Un punto di vista diverso potrebbe essere: se le case farmaceutiche non guadagnassero così tanto, spenderebbero tutti quei soldi anche per malattie rare difficilissime da curare? dove si pone il giusto prezzo per quei farmaci? chi ha voce in capitolo per discutere e/o decidere quel prezzo?

@@carlovecchiato2717 La soluzione dovrebbe essere nazionalizzare tutto, non lasciare la scelta al vezzo di uomini ricchi che pensano solo al guadagno.

Aggiungo che dell’etica del farmacista non deve fregarcene nulla: il confronto è fra il bene superiore, per un idealista, o il bisogno, per un essere meno acculturato, e le regole sociali.

Non si sa il costo effettivo del farmaco, e contando che nella realtà non abbiamo solo una spesa, rubare il farmaco era la cosa secondo me giusta da fare