Ragazzi, vi chiedo di avere pazienza per l'audio. Purtroppo non ho pensato ad attaccare il mio microfono, ma vi prometto che la prossima volta sarò più attenta! Spero che comunque il contenuto passi 😊
Allora no...sta storia della gavetta deve finire, dire "Eeeeh devi fare la gavetta prima" è solo uno stupido modo di atteggiarsi con superioritá senza notare che si sta alimentando un sistema sbagliato e che danneggia tutto il sistema lavorativo italiano promuovendo sfruttamento e lavori sottopagati... finchè ci sará sta mentalitá della gavetta il panorama lavorativo italiano rimarrá sempre una merda... La mia sorellastra che ha fatto la triennale di economia a Londra quando ha fatto il tirocinio veniva pagata 1000 sterline la settimana e quando si è laureata l'hanno assunta presso la stessa banca dove ha fatto tirocinio con 60.000 sterline annui con assicurazione e bonus (che spesso supera la retribuzione annua)...stessa cosa per molti suoi compagni...Cosí dovrebbe essere anche in italia... che vuol di che dopo faccio 5 anni di studi (che spesso diventano 7/8 se ti va bene) che mi dovrebbero preparare al mondo del lavoro(cosa che comunque l'universitá italiana non fa), in cui investo una barca di soldi ...quando esco devo farmi altri 5 anni di gavetta ? a spese di chi ? con cosa campo se non ho un appoggio familiare ? Nel frattempo che io ho buttato 10 anni se non piú nel sistema universitario/post universitario italiano un mio coetaneo che invece ha scelto di lavorare dopo le superiori (mettiamo caso anche solo per 1000€ al mese ) si ritrova con +120000 euro di guadagno e io invece mi ritrovo con -50000 euro di spese universitarie e di vitto/alloggio fuorisede.... vi sembra normale ?
La gavetta non vuol dire schiavitù. Ma dirmi che per meno di 1700€ netti al mese come primo stipendio non ti alzi dal letto, anche no. Come primo stipendio si parte dai 1100 netti in su, anche se poi ovviamente dipende dall'azienda, dal lavoro, dalla città e da tante altre cose. Nessuno dice che è giusto. Pure a me piacerebbe guadagnare 60k€ l'anno, ma se ti aspetti questa cifra rimarrai probabilmente deluso 🤷🏼♀️
@@TotheScienceBeyond Ma si, giá 1100 sarebbe ragionevole, ma non è la realtá, un mio amico con 6 anni di architettura alle spalle lavora per 350 euro al mese per sta storia della gavetta... ed è veramente una porcata, fa piu male a me che a lui. Quel che voglio sottolineare non è quanto effettivamente uno guadagni, perchè è tutto relativo... quel che mi preme sottolinare è l'approccio sbagliato con il quale ci si pone al mondo del lavoro...specialmente nel contesto della fantomatica gavetta... Io che esco formato da un percorso di studi sono una risorsa di valore per le aziende... senza persone formate le aziende non vanno avanti... il problema è che le aziende si sentono in diritto di sfruttare le persone formate perchè sanno che accetteranno una paga insulsa per la storia della gavetta... La realtá è che nessuno a parte noi stessi può dare un prezzo ad un ora del nostro tempo... Solo noi possiamo sapere quanto vale un'ora del nostro tempo...Ti faccio un esempio... Io sono un ingegnere... Se io un lavoro e risolvo un problema in un ora è perchè ho studiato 10 anni... il prezzo che farò al cliente è realitvo ai miei 10 anni di esperienza pregressi non a quante ore ho lavorato.... Se li fuori non ti danno uno stipendio adeguato quanto vali realmente hai 2 scelte... mettetti in proprio o farti sfruttare.
Scusate se m'intrometto generalizzando troppo: Benvenuti nel capitalismo occidentale all'italiana fantozziana! Dove non state tenendo conto del classismo strutturato e del sistema burocratico a caste; lì dove solo quelli che sono già benestanti hanno più diritti a continuare ad esserlo, mentre il figlio di un operaio avrà molte più difficoltà ad emergere (e tanti rinunciano allo studio universitario proprio per questo). Si parla tanto della discriminazione delle donne nel mondo del lavoro, ma nessuno considera mai quest'altro tipo di discriminazione. E dove a maggior ragione è ultra-difficoltosa la scalata sociale per una ragazza di umili origini... specie se non ha le giuste conoscenze (e magari, diciamolo pure, senza un bell'aspetto). Si può obiettare a tutto questo quanto si vuole ma resta una triste verità.
@@UTP-SOI Condivisibile, anche se devo ammettere, non è una cosa a cui riesco molto a far caso, in fin dei conti ci sono molte borse di studio basate sul reddito ed al giorno d'oggi se si è bravi a far qualcosa si puo diventare qualcuno sfuttando bene gli strumenti di cui disponiamo gratuitamente, o quasi...internet e social.
Ma infatti ho specificato: ho palesemente detto "Non vuol dire che dovete accettare quelle paghe da fare". Bisogna trovare un equilibrio! Certamente se mi offrono 1100/1200 euro non posso rifiutare dicendo che dovrei prendere di più perché laureato (ho visto rifiutare contratti a tempo indeterminato per questo motivo), perché starei dicendo boiate. Ovviamente, accettare 300/400/500 euro è degradante e, a mio avviso, non bisogna assolutamente reggere il gioco a questa gente.
Premetto che sono all' ultimo anno d' ingegneria, ma quanto mi sta sul cazzo questo sentirsi un passo avanti dei miei colleghi rispetto ad altri corsi di studio, >, >, so tutte cazzate se hai la logica puoi fare tutto. Nella mia facoltà la maggior parte dei prof di ingegneria e di matematica ai loro tempi uscivano dal classico e oggi sono dei mostri. Tutti possono laurearsi dove vogliono (per esempio se sto 8 anni per la triennale tutti possiamo prendere 110 e lode) le lauree non indicano l' intelligenza, indicano solamente la forza di volontà di un individuo. Per tale motivo le aziende più che i voti iniziano a guardare sopratutto il tempo di laurea: laurearsi velocemente richiede sacrifici, rinunce e forza di volontà il che dimostra la qualità più importante; riuscire a sacrificare tutto per raggiungere l' obiettivo.
Tutto corretto. Ma siamo d'accordo che se hai ANCHE solide basi in matematica e magari una certa predisposizione, sarà più semplice? Un mio amico diceva "G.A.C." (Grazie ar ca...) 😂
@@TotheScienceBeyond Questo si, ma secondo me è solo un discorso di velocizzazione della laurea. Il non avere basi non preclude il non poter essere un ingegnere migliore di chi le ha. Quanta gente bravissima nel fare esercizi di matematica (poiché alle superiori venivano massacrati di esercizi ) e poi al momento che gli viene chiesto un qualcosa non riescono neanche a farsi uno schema per impostare il problema ed arrivare alla soluzione. Infatti per me il vero fulcro delle analisi ad esempio sono i teoremi e le dimostrazioni perché maturano la plasticità neuronale nei ragionamenti. Per esempio nelle facoltà di psicologia all' estero come spiega Giulia Pastorella fanno molta logica, infatti all' estero l' essere laureato in psicologia non preclude il non poter lavorare in ambito ingegneristico (ad esempio lei lavora in sicurezza informatica, pur avendo una laurea umanistica).
@@TotheScienceBeyond esattamente io mi sono laureato in 3,5 anni (4, alla fin fine, tra burocrazia e resto) in triennale ad informatica perchè non ero abbastanza maturo sotto molti aspetti (tra cui il sacrificarsi), però: 1) nei laboratori le qualità si sono viste ed i progetti secondari ne sono una timida ma concreta prova 2) un briciolo di disposizione in ciò c'è: per fare informatica ci vuole molta propensione al ragionamento logico, cosa avviata più o meno inconsciamente già ANNI prima della triennale (tipo dalle medie incluse) e una spontanea curiosità per come funziona il mondo. La forza di volontà e lo spirito di sacrificio mi avrebbe portato a voti più alti, preparazione migliore _al momento dell'esame_ (sottolineo la "momentarietà" della preparazione, ergo "preparato a fondo in quell'istante di tempo") e a tempistiche migliori (meno bocciature e più esami/sessione), ma la _cultura_ (ossia il collegare varie nozioni della conoscenza che ho acquisito, consolidandola) è dovuta ad una propensione naturale. Io sono pro-meritocrazia tanto da indignarsi quando questa manca, ma riconosciamo che alcune predisposizioni naturali SONO influenti, così come "tendenze/abitudini" forgiate nel tempo _ma_ non direttamente collegate all'argomento (es: la curiosità verso il funzionamento del mondo non è collegato alle basi matematiche, ma può servire a generare l'autodidattismo necessario per colmare le lacune e approfondire gli argomenti, anche i correlati). Non so riportare altri esempi (ad eccezione di: memoria di ferro per grosse moli di dati, anche a discapito di capacità logico-matematiche rispetto ad un ingegnere/matematico/informatico/etc), spero abbiate capito.
@@marcoottina654 ciao anch'io sono uno studente ingegnere e come te penso di laurearmi in 4, 4 anni e mezzo. Nel mondo del lavoro hai avuto svantaggi o piu' difficoltà rispetto a chi magari si è laureato nei tempi prestastabiliti?
@@giuseppeventuragreveee Direttamente no, posso solo riportarti due esperienze: un mio collega universitario si laureò a filosofia e lavorò in Germania prima venire ad Informatica e le aziende che là ha conosciuto scartano chi si è laureato con tempi lunghi; una persona a me cara ha riportato che l'azienda per cui lavora ed ha lavorato guardano almeno un po' i tempo, più che il voto in sè. Ovviamente uno studio part-time induce tempistiche maggiori, ma basta scriverlo nel CV.
Ciao Eliana. Volevo avere notizie sull'audio romanzo di fantascienza. La playlist appare incompleta e con l'ordine dei capitoli invertiti (non si possono ascoltare uno dopo l'altro nell'ordine esatto). Ma poi non ho capito se è finito o no. Ciao e sempre grazie per i tuoi video divulgativi.
2:05 tautologia, percorsi come ingegneria, fisica, matematica e informatica (e forse anche altri) sono "perfetti" per chi è curioso di capire come il mondo funziona e, magari, crearne uno proprio (tipo gli informatici) e si, "1700€" come obiettivo te lo becchi se 1) sei un magistrale competente 2) hai già un CV ciccio con progetti, portati come portfolio, fatti parallelamente durante i corsi (ergo, ci si deve fare un MAZZO assurdo) .. e allora fooooorse lo si fa
Ciao! Bel video, concordo su praticamente tutto. Solo, manterrei il discorso sul dottorato molto legato all'ambiente italiano; spesso, in altre parti d'Europa, è quasi una norma averlo per accedere a posizioni alte in azienda. Sono dell'idea che qualunque cosa si scelga di fare, se fatta bene, darà i suoi frutti.
la domanda sul voto basso è molto interessante. Effettivamente io stesso mi sono ritrovato in una situazione particolare alla triennale e alla magistrale di lettere e di filologia moderna: inizialmente partii con l'idea di accettare un voto superiore al 25, in tutte le materie, ma mi trovai in quattro materie (storia della musica liturgica, storia dell'arte contemporanea, storia romana e moderna), le quali ho dovuto accettare un voto basso o per esasperazione, o per via del professore/essa che faceva un po' ciò che piaceva lui/lei.
@Giovanni Aleandro no sei tu che parti da un presupposto errato. Metti a paragone due corsi di studi differenti ma che intrinsecamente necessitano di molto studio e di serietà per essere portati a termine. Ingegneria non necessita di più studio, ma di uno studio diverso.
@Giovanni Aleandro tra un big mac e l'altro, hahaha altro elemento di elitarismo becero. Per tua informazione io lavoro con la laurea in lettere. Tra l'altro, il lavoro in un fast food non è inferiore per chi ha una laurea. Ma quanti anni hai 12? Vedi di crescere... Baci...
