Da vecchio (in tutti i sensi)reporter di Guerra mi complimento sia con Campochiari che con Cuzzelli: analisi veramente interrssante e piena di stimoli culturali
Appunto questo, a parte le ottime capacità tecniche, sono fuori dalla realtà. La guerra è iniziata prima del 2014 ma direi dal 2001 cioè 11 settembre. Siete solo dei guerrafondai il che è manipolante l'opinione pubblica.
Gran bel lavoro Mirko. Il Generale è veramente un esperto con grandi capacità di comunicazione e di sintesi. Una di quelle persone di grande cultura con rare capacità comunicative. Detto questo su alcune questioni come per esempio Graziani sono completamente d’accordo con te.
Solito commento tattico : OTTIMO LAVORO. Non solo insegni a ragionare con la propria testa, ma i tuoi ospiti sono sempre di eccezionale valore. Sto scoprendo un mondo (e ho smesso di guardare la televisione, troppi canali su youtube interessanti e libri per approfondire queste tematiche. GRAZIE!
La spiegazione sui mezzi di supporto alla truppa è stata illuminante. In questa live si sono toccati vari punti degni di nota, ma la spiegazione dell'operatività delle truppe in campo è qualcosa che non sento spesso da altre parti. Complimenti a Mirko e al Generale.
La solita narrazione atlantista. Un giorno il pazzo Putin si è alzato una mattina e invaso l'Ucraina. Poi l'analisi che la guerra non è un videogioco ma la fanno i soldati come sempre.
Quando Cuzzelli parla di guerra a bassa e alta intensità e dice che sono questioni teoriche, in quanto quando era sotto il fuoco nemico si sentiva coinvolto in una guerra ad altissima intensità (non lo metto in dubbio - se ti sparano hai paura, c'è poco da fare), mi chiedo cosa avrebbe provato se si fosse trovato a combattere a Stalingrado o a Bakmut. Guerre a bassa o alta intensità sono definizioni con un comune denominatore: guerra. Un conto però è combattere dove il pericolo principale è una IED, un tiro di cecchino o di mortaio, un altro è stare sotto la costante minaccia di bombardamenti pesanti, in un conflitto contro un nemico che ha più o meno le tue capacità, tecniche e materiali, di combattimento, in cui vedi non un ferito o morto ma decine e decine di cadaveri dei tuoi compagni. Al di là di ogni ipocrisia sulle definizioni della guerra, queste differenze sono oggettive.
Le parole del Generale erano contestuali al suo ruolo di docente. Dire a un futuro ufficiale che la guerra è comunque intensa (indipendentemente dal grado di attività bellica) mi pare un buon consiglio per ravvedere su eventuali sottovalutazioni del rischio in uno scenario operativo.
@@lezionidifilosofia3966 dire a un futuro ufficiale che in pratica non c'è differenza tra combattere in Afghanistan o in Ucraina è un'assurdità che alla fine può diventare controproducente. Basta pensare a quei veterani che hanno combattuto in Afghanistan e poi sono venuti in Ucraina con entusiasmo per combattere i russi, pensando di fare più o meno la stessa guerra fatta contro i talebani e che poi, dopo settimane o mesi di costanti bombardamenti e decine di compagni morti, hanno deciso di mollate e tornare a casa. Questo non vuol dire che chi ha combattuto in guerre asimmetriche deve stare tranquillo, che non morirà nessuno, ma un conto è una guerra in cui un esercito perde uno o due mila uomini in vent'anni e un'altra quando ne perde duecentomila in quattro anni.
Ennesima, straordinaria LIVE! Avessimo contenuti del genere in TV, saremmo davvero un paese molto diverso, ovviamente in meglio! Grazie Mirko e complimenti!
Gentile Mirko, a me viene il seguente dubbio: facciamo finta sia una partita a scacchi, mi pare di capire che: 1) gli ucraini sono in inferiorità numerica e non riescono a turnare i propri uomini come fanno i russi; 2) i russi, davanti a questa ecatombe (sia per loro, che per gli ucraini) non mollano l’osso e Putin non pare essere a rischio di caduta; 3) c’è il divieto di colpire il territorio della Federazione da parte di ucraini e NATO (linea rossa invalicabile); 4) i militari dei vari paesi sono quasi tutti professionisti e, parimenti, lo sono anche quelli direttamente sotto la NATO. Il Gen. Stirpe, se non ho capito male, diceva che, per numeri, i professionisti sono assai esigui, insufficienti, pensati per missioni mordi e fuggi operate ad estrema distanza, non per battaglie di trincee; 5) riguardo il punto (4) la NATO compenserebbero con le armi nettamente superiori, ma c’è il punto (3) che blocca un attacco al cuore del paese aggressore; 6) riguardo il punto (5) c’è anche il limite che gli unici umani che possono combattere sono appunto gli ucraini (eventualmente qualche volontario straniero). Gente che deve essere addestrata. Gli uomini NATO non entrano ufficialmente e, se lo facessero, sarebbero comunque limitati nel numero, come da punto (4) 7) supponendo che anche il blocco occidentale iniziasse una qualche forma di leva, chi andrebbe a combattere (rischiando di morire) per Kiev? Rendendone poi conto alle rispettive famiglie? Non credo che saremmo, come occidentali, intercambiabili con gli ucraini (che lottano per la patria). 8) i governi dei paesi che (giustamente) offrono risorse agli aggrediti, rendono conto al loro elettorato, quindi c’è il rischio che inizino a lesinarle (cambio governo USA, cambio governo paesi europei, ecc…). Quindi, alla luce di tutto ciò, non c’è il rischio che, per gettare acqua sul fuoco, il blocco occidentale voglia chiuderla dando concessioni territoriali alla Federazione (i due oblast ad est sono già quasi del tutto svuotati dai veri ucraini; la Crimea parrebbe ormai annessa) e che quindi, nei prossimi anni, potremmo ritrovarci direttamente, come blocco, ad avere come ostili proprio i poveri ucraini, decimati dalla guerra, poi indotti a fare concessioni obtorto collo ed infine magari con la consapevolezza di non essere stati sostenuti davvero fino in fondo (centellinando armi e munizioni, anche per problemi interni)? Col dittatore invece potenziato? Grazie e buona giornata.
Magari non tutti, ma un congruo numero. É solo un’ipotesi. Penso questo: i russi avanzano sempre di più. Gli ucraini, decimati, continuano a chiedere maggiori armi (e forse anche uomini NATO) per fronteggiarli. Magari, vista l’intera propria nazione persa, e Kiev nel mirino, premono per oltrepassare le linee rosse e colpire dentro la Federazione (o in Crimea). A quel punto il blocco occidentale fa un passo indietro. Inizia a scavalcare il gruppo Zelensky e cerca appoggio tra quelli più moderati per un compromesso coi russi. Il paese si spacca internamente tra quelli che chiedono tregua/pace e coloro che non ci stanno e si sentono traditi. Questi ultimi vedono gli occidentali come pappa e ciccia coi russi. Il blocco occidentale si è accordato col nemico ed ha vanificato mesi e mesi di sangue. Che poi il fatto che s’eviterebbe un’escalation sarebbe una razionalità a posteriori che non spegnerebbe l’ira di chi ha rischiato la vita ed ora vede tutto gettato alle ortiche.
Ospite competente anche se alquanto "egocentrico", le opinioni su Graziani le ho trovate inaccettabili ed il paragone con eventi del 1800 (guerra franco-spagnola) e addirittura 105 (campagna di dacia) una cosa ridicola. Anche la sua motivazione del parziale disimpegno francese dal Sahel, per colpa di questo governo, mi è sembrato dettato da una sua ideologia politica che non dai fatti.
Ottima live, interessante. Appena ho sentito " Graziani" ammetto di esserci rimasto male, incredibile come si possano avere certi bias , dopo aver dimostrato tanta competenza. Bravo Mirko per aver subito dimostrato un certo "distacco" per le boiate che stava affermando.... Va bene le "opinioni" ,a ma questa era troppo grossa.....
@@solinvictus1234 invece scrivo come voglio io, non decide Lei. Poi cosa 'centra conoscere orrori con conoscere fatti accertati dei MASSACRI di Graziani ? Per riconoscere un massacro non ne devo certamente aver fatto uno. Altro bias pure questo.....
@@solinvictus1234 purtroppo la storia la scrivono i vincitori! e sono smepre le demoplutogiudomassoanglocrazie! per citare un assoluto gigante come Totò ma mi faccia il piacere! tutto sbagliato, una cosa sono i massacri, ed una cosa morti non pianificati, a differenza dei massacri, diciamo che il gas lo abbimao usato solo noi e di giapponesi? Etiopia e Cina? e per bias, Bias è un termine inglese, ma originario della lingua francese provenzale che, a sua volta, l'ha ereditato dal greco “epikársios” avente significato di obliquo, inclinato. quindi direi che è universale. Sol invidtus usque noctem
Scusate ma è stato lo stesso ospite ogni due per tre ad usare termini inglesi perché allora non si puntualizza anche questo oppure Egli può perché generale?
Signori l'ospite è un ex generale ora professore Universitario direi che i presupposti per una bassa propensione al dialogo e al confronto ci sono tutti. Da questi incontri al netto delle simpatie tocca con il setaccio rastrellare tutto quello che c'è di buono prendere. Ringraziamo comunque Mirko che ci regala sempre spunti preziosi e rari nel nostro panorama.
apprezzato moltissimo la ferma puntualizzazione di Mirko su Graziani "non il piu' sveglio della cucciolata"🤣 dopo la scivolata "giustificatoria" di Cuzzelli sul tema dei crimini lontani dalla logica militare. Questo è un buon esempio di dibattito che arricchisce chi ascolta e insegna a ragionare per argomenti solidi.
Cuzzelli prima sulla Libia coloniale diceva che non bisogna giudicare con le categorie morali del presente ma quando passa in bus davanti al Colosseo fa una eccezione alla sua regole ! ha un cuore.
Vero, su graziani e su i filtri morali dimentica che già allora quelli di graziani (e non solo) erano considerati crimini di guerra ripugnanti come del resto quelli nazisti in russia, non a caso sono stati giudicati tutti secondo le norme giuridiche dell'epoca e sulla convenzione di ginevra. Graziani e Roatta avrebbero meritato la forca e l'hanno evitata solo perchè l italia non ha concesso l'estradizione ai paesi che ne avevano fatto richiesta, la jugoslavia in primis, altro che filtri morali contemporanei.
Grande Mirko, sei uno dei pochi, forse anche un po Ivan G.,che ha le palle di dissentire, invece che avallare ogni p.....che dicono i papaveroni...(anche perché, quel macellaio di Graziani è indifendibile) p.s. mi è piaciuto anche il tuo "confronto " dell'altro giorno con il Gaspar...che parla,parla, parla e alla fine dico: c' addetto???oppure, in che senso?👍👍👍👍
Non condivido quando dice bisogna calarsi nel periodo.. le convenzioni esistevano già all'epoca ad esempio l'Italia aveva ratificato quello sul non utilizzo del gas nel 1928.
Perché non si vedono tutti i commenti?. Ho un forte dubbio 🤔, per caso la maggior parte dei commenti dicono delle verità molto scomode anziché essere abbastanza neutrali o di parte?
Mirco sei bravissimo, seguo al massimo il tuo canale e ti seguo ovunque fai interventi, sei sempre preciso e il tuo modo di esporre le cose è il migliore possibile... però fai sempre una cosa con tutti gli ospiti: inizi a parlargli sopra mentre parlano. Spesso stanno esponendo dei loro concetti e te li blocchi parlandogli sopra facendo delle precisazione che forse potresti fare quando l'ospite ha finito di parlare. La mia vuole essere solo una critica costruttiva
Spetta spetta spetta, almeno ti sei accorto che l'ospite non finiva mai di parlare? Se Mirko vorrebbe dire una cosina ogni 5 minuti in una diretta che dovrebbe essere una discussione l'ospite può anche fermarsi. Non è un comizio...
@@SwissGuy1996 rimane il fatto che non deve parlar sopra all'ospite, in specie quando lo stesso e' Generale dell'Esercito e Professore Universitario, quindi soggetto autorevole che sta facendo una sorta di lectio magistralis. Le sue considerazioni vanno fatte avvisando l'ospite stesso con un cenno ad esempio ed attendendo che lo stesso finisca. Non e' una competizione.
@@augustataurinorum4555 Quindi non ti sei accorto che l'ospite una volta finito un argomento, anche con un cenno o una parola di Mirko non si fermava ma continuava a parlare di altre cose? Bravo complimenti
@@augustataurinorum4555 In Italia avete un pensiero molto strano sull'educazione, siete molto di parte anche andando contro la logica e considerate delle persone con più rispetto di altre.
MIrko è l'host del canale, può interrompere e guidare il discorso quando vuole. Il Generalissimo non smetteva di parlare quando Mirko provava a prendere la parola.
Visto che a volte si propone la possibilità di una fine del conflitto in Ucraina alla stregua di quanto accaduto in Corea, mi piacerebbe che Parabellum facesse una puntata sulla guerra in Corea alla ricerca di qualche somiglianza con il caso attuale e in vista di qualche sviluppo analogo. Per esempio mi domando se c'è un capo di popolo in dombas che potrebbe assumere il comando come è avvenuto in Corea con la famiglia dell'attuale leader?
Ad ore 1.07 il Generale accenna al calo della popolazione maschile in Inghilterra, questo situazione comportò per i tanti prigionieri italiani impiegati in agricoltura furono trattenuti loro malgrado anche sino al 1948.
Una volta si diceva braccia rubate all'agricoltura, qui siamo in presenza di una mente rubata all'accademia. Meno male che la carriera militare finisce presto e il furto è stato restituito. Che docente! Congratulazioni agli allievi di Giorgio Cuzzelli.
Ciao nella live con Caracciolo e Boldrin nel canale si Grieco, tu e Caracciolo sottointentevate che il missile caduto in Polonia fosse realmente Russo, posso chiederti qualche delucidazione in merito, c'è qualche video dove spieghi perché hai questa opinione grazie.
Zelensky gridava che era russo, tutti si sono mossi in senso contrario per stemperare la cosa, inizialmente si parlava di due missili quello ucraino che inseguiva quello russo poi la cosa è sparita... poi è diventato solo uno o vero quello ucraino. Il report sull'indagine non è stato reso pubblico... insomma puzza parecchio, ma giustamente se era russo o russo+ucraino non si può andare in guerra per un errore di quel tipo, quindi occorreva tamponare Zelensky e i polacchi.
@@ParabellumStoria la cosa più logica ! Cmq puzzava da 3000 km che quei missili che sono arrivati in Ucraina erano Russi. Bisogna capire solo se per errore oppure è stato fatto a posta. I Russi magari hanno voluto dire ai Polacchi che possono sbagliare ancora.
Buonasera, segnalo l'ottima live di pochi giorni fa "UN ANNO DI GUERRA - live con Andrea Gaspardo, Parabellum e Paolo Silvagni" Ottimo gruppo e ricchissimo confronto. Braviiii!!!!!!!!!
Ciao Mirko, una delle migliori Live in assoluto e del resto con il Gen. Cuzzelli non c'è ne sta per nessuno: un esempio di (vero) intellettuale militare con esperienza sul campo. Le critiche poste forse sono dovute a poca comprensione di alcuni passaggi sia nel merito (p.es. Graziani) che nella forma (p.es. la decisione "improvvisa" di Putin) perché non è sempre facile seguire un relatore che ha tale padronanza di esposizione e dottrina senza perdere il filo della narrazione. Mi permetto una sola chiosa: la contestualizzazione degli eventi che fa Cuzzelli, per quanto possa sembrare scabrosa, è la stessa metodologica di Barbero per cui l'analisi storica non può essere fatta con la morale dei nostri tempi perché altrimenti è etica ed il confronto diventa altro. Grazie di tutto e a presto.
Se posso, è molto diverso il caso specifico. Come fa notare anche Mirko, ciò che ha fatto Graziani in Libia e in Etiopia era intollerabile, barbaro e da macellai anche per gli standard dell'epoca, tanto che poi si sono dovuti inviare in colonia personaggi come Amedeo per mettere le toppe e ricucire con la popolazione. Detto ciò, personaggio sicuramente di alto spessore tecnico.
L'uso di gas e massacri non è giustificabile dal "periodo" nel 1928 moltissimi stati Italia inclusa rinunciarono all'uso dei gas dichiarandoli illegali.
@@ParabellumStoria Ma difatti nessuno giustifica niente, l'assunto di Cuzzelli è per comprendere la cause che in questo caso sono la condotta razzista e illegale di operazioni belliche del regime fascista quali rappresaglie, uso di gas, ecc.
Non siate così aggressivi, nn credo che il generale sia così maleducato ma piuttosto che abbia problemi di udito. Comunque molto preparato ed interessante, con cuffie migliori più il colonnello stirpe uscirebbe un’altra bella live
Purtroppo me la sono recuperata in ritardo, grande ospite. Nonostante il canale sia ormai sull’Ucraina mi piace il modo che hai trovato di integrare la storia con le dirette riguardanti il conflitto attuale con un costruttivo confronto ( esempio quella che hai fatto l’altro giorno sulla Marina russa ) in questo modo penso che tu riesca a soddisfare tutti, sia chi magari vuole aggiornamenti e chi invece è più interessato alla storia. Grandissimo Mirko
Bravissimo tecnico e live di altissimo livello, ma difendere ciò che ha fatto Graziani in Libia anche no... Condivido quello che dice Mirko: anche con gli standard dell'epoca era un lavoro da macellaio quello che ha fatto Graziani in colonia, tanto che poi hanno dovuto mandare Balbo da una parte e Amedeo dall'altra a mettere le toppe con la popolazione. Mi piacerebbe sapere poi come il generale concilia quelle che mi sembrano essere le sue idee sul cedimento del morale della popolazione con il fallimento sostanziale (rispetto al morale della popolazione) di tutte le campagne di bombardamento strategico della 2a guerra mondiale.
Con tutto il rispetto del generale Cuzzelli e condividendo quasi tutto quello che ha detto, la rivalutazione di Graziani non si può proprio sentire. Io credo sia stato sia come uomo che come militare fra le peggiori figure che abbiano indossato la divisa del regio esercito.
Ospite ancora più competente del solito. Bisogna dire che questi nostri militari ospitati da Mirko sono di livello superiore a quello di molti politici. Due osservazioni in cui personalmente do ragione al generale dal punto di vista storico: -la linea Maginot fu concepita principalmente per risparmiare la vita dei soldati francesi dopo la prodigalità con cui era stata sperperata nella IGM. La concezione "difensiva" con cui la Francia affrontò la IIGM è figlia della disastrosa concezione "offensiva" che aveva dissanguato l'esercito francese nella IGM. -Graziani, al di là sia dei crimini che della disfatta in AS, non era quel totale incompetente che viene dipinto. Era di modeste origini e si era affermato fino a diventare Maresciallo d'Italia grazie ai propri meriti , non per protezioni particolari. Per giudicare la sua condotta nel 1940 non mi affiderei al pur discreto libro di Santangelo, a mio avviso ottimo per descrivere le condizioni delle FA italiane nel 1940 ma un po' sbrigativo nell'analisi di quei mesi in cui maturò la nostra "Caporetto nel deserto". Se si legge l'opera del gen. Montanari sulle operazioni in AS corredata del carteggio fra Graziani, Badoglio e Mussolini si intuisce quanto avesse ben presente che una forza appiedata nel deserto fosse esposta a pericoli mortali da parte di una meccanizzata e avanzasse in Egitto perchè spintovi a forza da chi questi pericoli non li vedeva. Neanche Napoleone avrebbe vinto nella situazione in cui si trovò lui, a mio modestissimo avviso:)
Mi pare che disse a Badoglio: "Mi fate combattere come ai tempi di Cleopatra". Però visto che tanto gli inglesi al tempo non avevano nulla da opporci tanto valeva tentare il colpaccio e arrivare anche a piedi a Marsha Matruk e minacciare Alessandria. Anche perché da Marsha Matruk i nostri caccia avrebbero potuto avere autonomia per bombardare Alessandria. Ci sarebbe voluto Messe che pare in un momento di lucidità Mussolini avrebbe voluto al comando in ASI.
@@comstraker7329 Vabbè, allora guardiamo la situazione: mandiamo avanti 4-5 divisioni e arriviamo a Marsa Matruh dove gli inglesi in effetti ci aspettavano e avevano predisposto un campo trincerato. Non avendo mezzi corazzati o meccanizzati per aggirare il fianco sud mettiamo su un assedio in piena regola, artiglierie e tutto. Nel frattempo, avendo noi alle spalle 300 km di deserto gli inglesi ci tagliano i rifornimenti con le loro forze mobili che hanno già anche se in numero ridotto (Balbo ci aveva dovuto fare i conti da subito) Come sarebbe andata a finire? Questo era il piano difensivo di Wawell e O' Connor, non l'hanno dovuto mettere in atto perchè Graziani a Marsa Matruh a me pare non ci volesse arrivare, presago di quel che poteva succedere. Fra l'altro il servizio informazioni italiano aveva grandemente sopravvalutato le forze inglesi: parecchie divisioni di cui una corazzata (!). Con queste informazioni a Roma si pretendeva che Graziani si lanciasse alla conquista dell'Egitto e ci si lamentava che esitasse...
@@mauroperossini4785 Fra l'offensiva Graziani e Compass se ne passano tre mesi il tempo necessario perché i britannici facciano affluire mezzi e uomini specialmente dai dominion dell'indopacifico. Diciamo che mettiamo l'assedio a Marsha Matruk; gli inglesi non hanno più molti mezzi di noi e quindi non ci possono aggirare, intanto come poi è successo giungono i carri e se si svegliano a via XX settembre potrebbero mandare una consistente quota di autocarri fermi dell'armata del Po inutilizzati. Magari si potrebbe pure accettare l'offerta di Jodl di una divisione corazzata tedesca reiterata più volte. Invece Badoglio non manda gli autocarri e rifiuta l'offerta tedesca, Graziani si ferma e si mette a prolungare la Balbia favorendo poi gli inglesi per il futuro. Inoltre dispone le truppe in caposaldi lontanissimi fra loro in mod che gli inglesi pur essendo in assoluto in svantaggio numerico si troveranno sempre in vantaggio locale distruggendoli uno dopo l'altro. Il nostro servizio informazioni era molto carente anche perché Badoglio amplificava le cifre perché la sua dottrina era puramente difensiva e non voleva "avventure" non capendo che quando sei manifestatamente più debole devi sfruttare il momento critico dell'avversario, e in quel momento l'Impero Britannico era in grossa crisi, altrimenti alla lunga sarai in svantaggio potendo quello avere aiuti da ovunque.
Ospite interessante, ma sono un po' perplesso sulle sue valutazioni storiche. Prima dice che non bisogna guardare al passato con gli occhi del presente per giustificare Graziani. Però poi condanna Roma sulla base della schiavitù, interpretando in modo fondamentalmente scorretto il ruolo degli schiavi nell'impero. Banalmente, gli schiavi a Roma non erano necessariamente come quelli nelle piantagioni in America. C'erano schiavi medici, maestri, amministratori e via dicendo. La schiavitù a Roma era un fatto legale, non sociale o economico. Molti schiavi economicamente e socialmente stavano meglio della plebe urbana. È vero che la società romana si basava sul duro lavoro di vaste masse di persone nelle campagne e nelle miniere. Tuttavia, questa è una costante delle società stanziali preindustriali, non una caratteristica precipua della società romana. Su Graziani si può dire che è stato un generale efficace nel contesto libico, dove, pur usando metodi estremamente brutali, riuscì a completare la conquista. Per il resto, poco di buono si può dire, anche se è vero che con i mezzi a disposizione chiunque avrebbe perso contro i britannici. Per quanto riguarda gli spagnoli, con il senno del poi avrebbero fatto bene a collaborare con Napoleone e i francesi, che erano portatori di valori ben migliori rispetto a quelli, assolutisti e caratterizzati da oscurantismo religioso, che poi furono applicati da Ferdinando VII e che portarono a una serie infinita di guerre intestine nella Spagna.
Uno degli ospiti peggiori visti finora. Avrá pure le sue competenze ma straparla, si é lanciato in una difesa imbarazzante di Graziani e del regime, e in generale mi é parso incapace di comprendere punti di vista diversi dal suo, a prescindere dall'argomento. Peccato.
madonna che fastidioso fascista razzista Giorgio, menomale che Mirko dice qualcosa quando si cerca di giustificare lo schifo colonialista in Etiopia usando argomentazioni in stile e allora... tirando in ballo cose che non c'entrano nulla.
Signori, complimenti ed ancora complimenti! Ci avete fornito una miriade di nozioni fondamentali per capire il conflitto in corso e l'importanza della difesa. Cuzzelli è un grandissimo divulgatore ed è estraneo al filo-putinismo che contraddistingue tanti suoi ex colleghi nelle forze armate italiane
Nel passaggio su Graziani gli argomenti di Cuzzelli sono sembrati non-argomenti. E poi non ha spiegato perché secondo lui sarebbe stato un grandissimo personaggio (in senso positivo).
L’apologia su Graziani, l’opinionismo con annessa arroganza su alcuni argomenti e un tot di scemenze sulla storia romana, da parte dell’ospite, non se ponno sentì… Però faccio i miei complimenti a Mirko per la gestione egregia e il contenimento di un ospite un tantino “complicato”
Riassumendo la prima ora e mezza “la guerra è un fatto sociale a cui bisogna essere preparati, anche solo per comprendere quando possa essere stancante per la popolazione, che è poi quella che determina la vittoria o la sconfitta, quasi indipendentemente da ciò che avviene sul campo” in pratica ore di dirette a vedere le linee dei fronti, ridicolizzate in maniera molto dotta.
Live importante. Ho comperato il libro ebook ieri, a breve vorrei scriverci qualcosa. Così tante voci e diverse nell'indice, sia dal punto di vista istituzionale e di provenienze culturale. Sarà da approfondire.
Ho visto un ardito nelle retrovie del generale chiudere ogni via di fuga 🙄🧐😂👍 sdrammatizziamo un po con il bello della diretta Liv . Non ho potuto vedere la diretta ma mi avete incollato fino alle 4 di mattina allo schermo . Ho detto Tutto. Complimenti .
Tema IFV e squadra di fanteria, i freccia Italiani hanno 3 uomini di equipaggio e 8 da sparco, quindi la squadra può essere schierata in toto (con comandante sul mezzo) più che con un VCC (2+7) o sbaglio?
La guerra si combatte a terra, dice Cuzzelli, mi ha fatto ricordare Tolstoj, Guerra e Pace, quando ricorda che nemmeno il miglior piano funziona perchè chi vince o perde è sempre il soldato.
Un generale dedica tutta la vita alle questioni belliche e se lo fa con passione non può far altro che considerare i soldati come uno strumento tecnico a sua disposizione per ottemperare alle finalità impostegli (ordinategli) dall'autorità politica a cui soggiace. Quindi cerca di ammantare il suo lavoro delle migliori finalità ideali, utilizzando a piene mani i più raffinati strumenti retorici. Senza tirarla troppo a lungo, siamo vicini ai 200mila soldati ucraini morti al fronte per finalità altamente retoriche ma di cui non abbiamo la minima certezza se realmente condivise da essi e dai loro familiari. I generali e i politici a cui rispondono, attraverso gli strumenti onnipervasivi dell'informazione da loro controllati, cercano disperatamente di convincerci che tutto questo risponde ai loro (dei soldati) e ai nostri interessi ed esclusivamente a questo. Che tutto questo sangue è necessario e non si può fare altrimenti. Ovviamente per quanto riguarda le opinioni pubbliche occidentali esse devono essere convinte che i loro paesi, ed i loro interessi, sono minacciati da un ipotetico nemico che corrisponde al loro racconto e alla loro descrizione anche se questo nemico non appare affatto tale. Dobbiamo fidarci della loro intelligenza, della loro esperienza, della loro onestà. E qui come si dice, casca l'asino. Le opinioni pubbliche occidentali (e quella italiana più di tutte) non si fidano affatto della loro intelligenza, della loro esperienza e, soprattutto, della loro onestà. È un dato di fatto. Bisognerebbe indagare perché, per quale motivo avviene questo ma è indubitabile che avviene. E tutto questo malgrado l'incredibile potenza di fuoco di un'informazione quasi totalmente soggetta al potere politico e militare. Quel "quasi" però fa la differenza tra quanto avviene in occidente e quanto avviene in Ucraina e in Russia. Quel "quasi" fa la differenza tra regimi ancora formalmente democratici e regimi che non lo sono. Per ottenere l'obiettivo di militarizzare la società è necessario un consenso diffuso e maggioritario che in tutta evidenza non esiste e che si può ottenere solo abbandonando i meccanismi di potere democratici. I generali, storicamente, da questo punto di vista non si sono mai fatti eccessivi problemi. IL VERBO PIANTARE Bisogna piantare molti soldati per far crescere un tenente. Bisogna piantare molti tenenti per far crescere un generale. Bisogna piantare molti generali Per far crescere più niente. (G. RODARI)
La parte sulla ns costituzione è sua interpretazione personale , ragiona come se la Russia ci abbia attaccato. Poi su Graziani..dai....per il resto grande preparazione appannata da un tono troppo perentorio. Cmq sempre utile seguire questo canale. Complimenti Mirko.
Ciao Mirko, hai letto i 10 punti di proposta di pace del generale Mini? Ho visto che Ottolina TV qui su RU-vid ha fatto un breve video per descriverli, e mi piacerebbe un tuo commento a riguardo, per capire se sono ragionevoli come appaiono nel video o se ci sono delle imprecisioni. Grazie per il lavoro di informazione imparziale continua che fai!
Graziani non è sicuramente il generale migliore della storia, sicuramente esagerato nella RSI e in Etiopia, ma non posso non farmi delle domande: -Siamo sicuri che altri generali non avrebbero fatto come lui se non peggio moralmente parlando? (Esempio spagnoli nel Rif o semplicemente Badoglio in Etiopia) -Graziani ha fatto degli errori nel 40' con i pochi mezzi a sua disposizione ma è stato sostanzialmente messo nelle condizioni di perdere. Forse solo un Messe avrebbe potuto fare meglio, figuriamoci un Roatta o un Soddu -Graziani aveva 3 cariche in Libia, è vero che non ha rinunciato ma non è stato messo in condizione di lavorare meglio A mio parere è stato un buon generale coloniale, per quanto brutale e senza scrupoli ai nostri occhi
Ottimi i temi affrontati e la profondità, peccato per l'arroganza latente dell'ospite, uno scambio più interattivo sarebbe stato ancora più interessante di una lezione
È un professore universitario, è abituato ad esporre così. Bisognava solo ascoltare la lezione gratis che ci ha fatto. Non è stato un dibattito e ha detto tutte cose interessantissime
@@mattiacorona793 non mi pare questo sia un canale scolastico. Mirko invita degli ospiti e ci si confronta, poi se l'ospite conosce un tema più dettagliatamente gli viene dato più spazio. La scusa che sia un prof non tiene, ne sono passati tanti altri e, che io mi ricordi, nessuno ha avuto questo atteggiamento, vedi Boniardi, Ilari, Cimmino, ecc., la lezione la fa in università o in posti come Domus Orobica, non mi sembra abbiano lo stesso obiettivo di questo canale. È semplicemente poco rispettoso continuare a parlare sopra, ignorando l'intervento altrui, e si è visto anche nell'ultimo spezzone, le informazioni sulla mappa e sulla ritirata sono state relegate a quisquilie perché tanto il prof ne sa di più. Al prof piace ascoltarsi, è molto esperto, ma non accetta interpretazioni diverse, un peccato.
Peccato cuzzelli non abbia concluso il discorso sulla rivalutazione di Graziani nell'operazione Compass, al netto di quanto fatto nella controguerriglia in Libia (anche Montanelli nella sua Storia gli riconosce delle buone capacità militari di comandante coloniale)...discorso da riproporre la prossima volta