Quelli erano uomini!!!!! Oggi abbiamo le sardine con il cerchietto in testa.....Onore a Lei sig. Benetti, a tutti i piloti italiani e al museo di San Pelagio da me visitato
Mi dispiace ma odio questa teorica, quelli erano uomini! Quelli che hanno sostenuto il fascismo, quelli che hanno sostenuto le idee razziste quelli che usavano il gas contro i nemici. Erano ne più ne meno come noi anzi forse siamo meglio noi
Una "razza" in via di estinsione. Rischiava la vita per difendere il suo popolo e cercando di fare meno male possibile al nemico. Una Grande persona, come tante altre di qui tempi, sia esempio alle nuove generazioni!!! Tutta la mia stima ed ossequi sig. Franco!
Ecco gli eroi che non piacciono ai sinistrati, li hanno uccisi sparandogli alle spalle; *si erano arresi con la formale promessa di avere salva la vita,* il pilota Adriano Visconti fu quello che abbattè il maggior numero (28) di aerei dei "liberatori" .. *così mantenevano la parola data i vincitori.*.. studiate la storia MINUS HABENTES! gli eroi e le carogne c'erano (e ci saranno sempre) in tutte gli schieramenti, ma gli imbecilli parteggiano sempre per i vincitori.. Roma, 29 apr - Il 29 aprile 1945, il Maggiore Pilota Adriano Visconti, comandante del 1° Gruppo caccia «Asso di Bastoni» e il suo aiutante di campo, S. Ten. Valerio Stefanini, vengono *assassinati dai partigiani nella caserma del «Savoia Cavalleria», a via Vincenzo Monti, a Milano*. Alla fine delle ostilità, Visconti aveva radunato a Gallarate il suo reparto e aveva concluso un accordo con vari rappresentanti del Clnai che prevedeva la messa in libertà di sottufficiali e avieri e la consegna degli ufficiali alle autorità militari alleate. Una volta giunti a Milano, Visconti viene prelevato con la scusa di un interrogatorio, ma il S. Ten. Stefanini, insospettito, insiste per accompagnarlo. Raggiunto il piazzale, *i partigiani sparano a tradimento due raffiche di mitra alle loro spalle*: Stefanini, nel tentativo di difendere il suo comandante, si getta in avanti e viene falciato; Visconti, ferito, è finito con due colpi di pistola. La brigata garibaldina «Redi», che ha *trasformato la caserma in un mattatoio*, dove si scannano centinaia di italiane e di italiani, è agli ordini del comandante «Iso», alias Aldo Aniasi, che sarà sindaco di Milano, deputato e ministro.
Nutro un sentimento di profondo rispetto per questo signore e tutti coloro che si sono battuti eroicamente in condizioni di totale inferiorità tecnica....ma non umana. Avrei voluto che i vostri sacrifici fossero serviti a costruire una grande nazione, e non ritrovarci nella penuria odierna dove persone senza scrupoli hanno dimenticato tutto ciò che la vostra generazione ha affrontato. Onore a voi.
Ieri 15 aprile 2015 all'eta di 93 anni è scomparso il Caro Franco Benetti, domani 17 aprile alle ore 9 presso la chiesa di S. Antonio di Marghera Venezia si svolgerà la cerimonia funebre. La sala caccia Macchi c. 205 Veltro del museo dell'Aria di San Pelagio Padova resta senza il Curatore.
+Antonio Antonucci Mi è piaciuto il tono piano, gentile, molto composto di questa persona. In maniera semplice ha esposto le sue motivazioni, le condizioni nelle quali combatteva. Senza acrimonia, con lucidità, davvero un esempio per tanti. Ha sentito di aver fatto il suo dovere. Senza vanagloria, davvero dispiace sia deceduto. Grazie per questa possibilità di averlo potuto ascoltare. Molto significativo il passaggio nel quale afferma di aver provato sollievo quando un pilota nemico abbattuto riusciva a lanciarsi col paracadute. Questo ufficiale, una rara ed equilibrata persona.
Meravigliosi Italiani di quel tempo, esempio perenne di composta dignità e lealtà verso la loro Patria e il Popolo Italiano. Ancora più meritevoli per la loro partecipazione alla RSI, ben sapendo che la sorte era segnata.
parte giusta o sbagliata non importa.. queste persone stanno scomparendo e mai nessuno ti potrà piu raccontare queste storie..e affascinante..questo e il mio parere..
Una persona fantastica...mi piacerebbe poter parlare con lui e chiedergli un sacco di cose!Uomini che difendevano la patria..con onore e correttezza verso il nemico.
Italy is the one Country I want to explore. I love red wine, V-12 engines in cars and aeroplanes, watching Alberto Tomba win Slalom races, and there are only beautiful Italian Women. To listen to this man who flew my favourite aeroplane of WWII is fascinating. Thank you for posting this.
Io ho avuto il piacere di conoscerlo e farci una piacevole chiacchierata proprio al museo di San Pelagio a Padova. Persona squisita e abile oratore, ha raccontato a noi giovanotti tanti aneddoti ed è stato gentilissimo. Ti ricordiamo con affetto.
Complimenti a questo signore.Ha raccontato con semplicità un periodo tragico della nostra storia I nostri piloti sono stati eroici, sopratutto quelli che, malgrado la guerra era già persa hanno scelto di combattere con la Repubblica Sociale.
Ho visto più volte questa intervista a quest'uomo e patriota di immenso valore. Mi onora il fatto che come lui ce ne siano stati migliaia e sono persuaso che ogni intervista fatta a uomini di questo spessore lasci un' impronta incancellabile nel cuore di chi l'ascolta.
Fantastico eloquio! Modestia e lucidità: sono basito! Negli ultimi miei anni ho capito la scelta dei piloti RSI, prima la scuola e l'educazione ricevuta me ne avevano offuscato la figura. Forse, dico forse, sarei stato uno dei loro.
Orgulho-me de ser descendente de italianos , e também de ver este bravo senhor contando suas experiências na aviação militar , durante a 2ª guerra mundial .Um abraço à todos os italianos , de alguém daqui do Brasil .
Veramente un umanità così d'altri tempi sincera e semplice e piena di entusiasmo e orgoglio di persona che ha combattuto una guerra crudele senza mai perdere quella umanità chi contraddistingueva gli eroi.
Anyone that is a fighter pilot is someone special, much more nowadays because the process of evaluating them is far more elaborate and the requirements are ten folds higher.
Un Italiano vero, perbene e sincero. Un esempio di onore, dignità e semplicità, custodite in uno scrigno di comptetenza e tecnica ammirevoli. Quando l’anagrafe é solo un un ufficiio del Comune. Chiuso, per questi eterni ragazzi.
Un EROE italiano un racconto VERO secco minimale senza retorica...mia madre a Milano stava sotto e mi raccontava come i caccia mitragliavano le campagne tutto quello che si muoveva inclusa mia madre che in bicicletta trasportava alcune uova da portare alla famiglia e mio padre sergente dell'arma aerea mi diceva che "non c'era partita.." e questi che decollavano affrontavano nuvole di apparecchi che oscuravano il cielo...e solo il ROMBO delle formazioni terrorizzava la popolazione sotto...
purtroppo sparavano anche ai treni civili, mio nonno mori tra Milano e Saronno, dove la DE Angeli si era trasferita per evitare le bombe. era su un treno che venne bersagliato dagli aerei , non so se Inglesi o Americani, poco importa, ma mia nonna, mia madre e gli zii lo videro tornare in una bara.guerra infame.
Una fantastica intervista. Questo genere di storie da piloti italiani della seconda guerra mondiale sono così rari. Bello sentire la prospettiva di altro lato della guerra. Tutti che abbiamo sentito parlare qui in Australia è l'anglo-americano intraprende la guerra e i soldati italiani come non erano altro che codardi. Grande Signore!
E' vero ! Si sente quasi sempre una sola campana, che colpa aveva il soldato italiano inviato a combattere in Russia una guerra a lui estranea di cui non conosceva neanche la geografia ?
Brividi, Rispetto e Silenzio. L'Italia non ha mai tributato a questi Uomini i riconoscimenti che avrebbero meritato, preferendo la retorica della cosiddetta liberazione.....
Come dire.. un Uomo (la scelta della lettera maiuscola non è casuale) tutto di un pezzo. Al di là delle opinioni politiche di ciascuno di noi.. ammirevole! R.I.P.
Grande persona, da seguire come esempio, il combattere sapendo di essere in inferiorità e di dover perdere prima o poi, complimenti anche per la straordinaria lucidità.
io sinceramente ammiro il coraggio e le energie fisiche e mentali di tutti coloro che hanno combattuto con orgoglio,siano italiani o tedeschi o americani,purtroppo dovevano rispettare gli ordini impartiti,e da buon militare vi dico che gli ordini vanno eseguiti scusate la mia franchezza!
Luca Morganti Infatti, non sia mai che quel bravo pilota lasciasse che questo fascista brutto e cattivo cercasse di risparmiare anche solo un bombardamento in più sulla nostra Nazione da parte di chi combatteva per la "parte giusta", che tra l'altro, ci tengo a ricordare, era formata proprio dai capitalisti che tu chiami bastardi...
Mille di questi uomini. Un saluto grosso anche da chi la guerra non l'ha dovuta fare perche' nato molto dopo, forse grazie anche a tanti di questi uomini. Grazie
I knew Franco for many years and interviewed him several times. He was a great person and I have nothing but absolute respect for him and his fellow ANR pilots.
Heroes anonimos que lucharon en inferioridad de condiciones , un placer verlo y escucharlo. Saluti dal Argentina di un figlio di un tripulante di un SM 79 in Yugoslavia.
Grazie per la testimonianza! che uomo straordinario! a pensare quali difficoltà ha affrontato la sua generazione e con che spirito. E i i giovani d'oggi metrosessuali che hanno crisi isteriche perchè il wifi dello smartphone non va per 10 min.
Ho visto la guerra solo per TV e grazie a questa esperienza ho imparato che bisogna vivere umilmente credendo che davanti a noi ci sia persone umili che hanno avuto questa tremenda esperienza
Ricordo una strana figura di donna, di età indefinibile, bianca di capelli e di carnagione, sguardo malinconico e con degli abiti decisamente fuori moda. La s'incontrava all'incrocio di una strada che, 40 anni prima, portava all'ex aeroporto militare di Monserrato(CA) attivo durante la II Guerra mondiale. Questa donna chiedeva a chiunque le passasse accanto:" Ha visto per caso un ragazzo in divisa d'aviatore, di età intorno ai 25 anni?" Alla risposta negativa, cominciava a tenersi la testa tra le mani e spesso iniziava a piangere. Dopo un po', asciugatasi le lacrime e ritrovando un po' di serenità, riprendeva a chiedere:" Ha visto per caso......." Anni dopo, seppi da un vecchio, che la signora in questione era stata la fidanzata di un pilota morto durante una missione, disperso nelle acque del Mediterraneo tra la Sardegna e la Tunisia. L'aviatore disperso era un tal Aramu, pilota di S 79 credo di ricordare.
Condivido l'augurio e la speranza del pilota, che non si debbano fare altre guerre. Stiamo distruggendo le risorse del pianeta molto bene anche senza la guerra, un conflitto tra paesi industrializzati sarebbe solo un suicidio.
quando parla del ritrovamento a "9 metri di profondità" credo si riferisca al velivolo di Giovanni Battista Boscutti caduto l'11 Marzo del 1944. Grazie di ciò che ha/avete fatto per l'Italia Signor Benetti!
Bellissima la domanda dell'intervistatore : 'allora non c'era il sedile ignettabile'!!!Al di la del lapsus del 'giornalista' grande invece la lucidità, la memoria, la competenza dell'ex pilota!
