Vorrei segnalare un errore molto grave nel video al minuto 10:55 quello non è Massimiano l'augusto ma il vescovo di Ravenna all'epoca della fine delle guerra contro gli ostrogoti in Italia sotto l'impero di Giustiniano. In caso non mi crediate cercate il mosaico di Giustinano a Ravenna e guardate chi c'è nel suo seguito.
Il mio mito è sempre stato ol grande Piero Angela ora vedendo il tuo canale ti stai avvicinando molto grande e grazie per divulgare la splendida storia di Roma
Probabilmente certi manuali di storia lo hanno denigrato in quanto sconfitto da Costantino. E molto probabilmente ispirati dal fatto che Costantino sia risultato quello innovatore nell'impero romano. Ma non fu sempre così.
@@mardocheotuc7436 d'altra parte nessun manuale scolastico racconta la prima guerra mondiale per come realmente è andata. Per non parlare del secondo dopoguerra che in alcuni casi è fatto in fretta. Ma senza approfondire. Comunque non sono testi che appassionano alla storia.
Ti ho scoperto da poco trovo i tuoi video fantastici soprattutto io che amo la grande storia di Roma non solo sono spiegazioni precise ma anche i video fatti al computer spiegano perfettamente quello era accaduto lo sponsorizzero non solo a mio figlio che ama la storia non solo romana ma anche i Templari anche io in un certo senso cerco la storia ma sotto terra complimenti ancora
Questo scontro ha rappresentato uno dei tanti bivi della storia, se a Ponte Milvio avesse vinto Massenzio, con il ripristino delle antiche tradizioni , la storia di Roma imperiale non sarebbe miseramente terminata nel 476 ma sarebbe sopravvissuta per almeno altri 2-3 secoli.
AH! Professore Trizio! Rinascessi di nuovo vorrei un professore di Storia come lei. Ma si immagina ai miei tempi, anni "70-80 scolastici, averci uno a casa che ti spiegava in pochissimo tempo una lezione di Storia, l'indomani a scuola? Ci facevo un figurone! Invece ai miei tempi mi toccarono professori di Storia noiosissimi che facevano addormentare... Buon 2023! Sono contenta comunque di averla ora che sono un'anziana, é un piacere vedere i suoi video, grazie davvero.
@@annaassenza60 importa invece perché una persona per avere tale titolo deve studiare molto e dare molto del proprio tempo, un appassionato come me per ora invece studia quello che vuole quando vuole a differenza di uno studente universitario. È come dirmi che io sono avvocato anche se non ho fatto giurisprudenza e non sono iscritto sull'alto, e mi affibbio tale titolo solo perché sono un appassionato di tale materia, inoltre Trizio si è sempre definito divulgatore non professore.
@@annaassenza60 ovviamente ci sono appassionati anche più competenti dei professori ma ciò non comporta che questi siano automaticamente professori, un titolo si guadagna non solo con la capacità ma anche con il riconoscimento da parte di tutta la società la quale è volenti o nolenti guidata dalle decisioni dello stato.
Salve Sig.ra Anna, concordo pienamente con lei. Ho 62 anni e ricordo bene quanto dipendesse unicamente dalla bravura di un professore di liceo il coinvolgimento emotivo nello studio. Soprattutto per la storia. Avere internet ha fatto la differenza. Saluti
Nel rinnovare i migliori auguri per il nuovo anno al dott Trizio, rinnovo anche la mia richiesta per una serie di video riguardanti i grandi storici latini . Una puntata per ogni storico il tutto ovviamente preceduto da notizie su come nacque la storiografia nella Antica Roma. Grazie
Vorrei informarla che Trizio non è dottore in storia, ma al contrario un buono e appassionato divulgatore leggero e vivace alla portata di tutti, anche se devo dire che "qualche" errore come è umano per tutti lo ha fatto. Vorrei precisare che non è un discredito della sua persona ma è semplicemente un voler precisare i titoli di ognuno es. io non sono dottore in psicologia né un avvocato... e quindi sarebbe sbagliato attribuirmeli.
@@lorenzoa.pedretti7404 Vorrei informarla che io NON HO MAI SCRITTO CHE ROBERTO TRIZIO È DOTTORE IN STORIA. QUESTO SE LO È INVENTATO QUALCUN ALTRO CHE NON LEGGE BENE I POST DEL PROSSIMO........... Risulta che Roberto Trizio è laureato in Lettere con Indirizzo Storico ( Roberto Trizio CHICHI PDF in cui Roberto Trizio dà una lunga intervista e racconta parte della sua vita....... ) . VORREI INFORMARLA CHE HO SCRITTO CHE ROBERTO TRIZIO È DOTTORE ( NON IN STORIA ) SEMPLICEMENTE PERCHÉ HA UNA LAUREA ........... Ma forse per qualcuno era troppo difficile capirlo.
@@giorgiomosetti7565 buono con le parole che lurido verme lo dai a qualcun'altro, io ho solo specificato il suo titolo e come già detto non era per andargli contro, piuttosto che insultare sappi che questo lurido verme è iscritto a questo canale da quando aveva dolo 30 000/40 000, e lo a seguito assiduamente ogni suo video recuperando anche quelli vecchi. Quindi si sciacqui per bene la bocca ed impari a parlare senza offendere, visto che l'unico che insulta qui è lei.
@@lorenzoa.pedretti7404 Mi scusi Sig. Lorenzo ma non capisco questo suo accanimento nel precisare che Trizio non è un professore, né un dottore in storia. Anche se fosse, da buon romano quale sono, mi verrebbe spontaneo commentare: "E chissene frega !" (per non dire e sti c....) 😂 Il Dott. Trizio ha una dote: trasmette ed insegna in modo efficace. E' il perfetto divulgatore. Mi creda non è da molti. La saluto 👋
Grazie per questo video che rende giustizia a Massenzio, Costantino non mi è mai piaciuto, ancora una volta la storia la scrivono j vincitori, e i vinti vengono messi in ombra o denigrati!! Con i se e con i ma non si farà storia, MA SE avesse vinto Massenzio avremo avuto una storia migliore!!
Personalmente ritengo chi chi tesse le lodi in questo modo di Massenzio sia soprattutto un nostalgico, uno che non ha accettato due fatti storicamente ormai irreversibili in quell'epoca: la fine del paganesimo a favore del cristianesimo (ariano o ortodosso quello poi è un discorso successivo), e lo spostamento della capitale dell'Impero da Roma a Bisanzio (Costantinopoli). Nel bel libro di Arnaldo Marcone "Costantino il Grande", che ho letto pochi mesi fa e del quale non cito passaggi per ragioni di copyright, non c'è nulla di questa magnificazione. Avrà certamente avuto i suoi appoggi in città e fatto delle cose pregevoli, non solo il bellissimo circo lungo l'Appia antica (il cui obelisco centrale oggi ammiriamo in piazza Navona), il mausoleo del figlio Romolo e la Basilica adiacente, e sicuramente anche il grano dall'Africa e un'amministrazione cittadina certamente valida; ma che avrebbe potuto riunificare e poi guidare l'Impero come ha fatto Costantino per un ventennio, mi pare davvero azzardato sostenerlo... se poi uno vuol vestirsi come lui e mettersi un elmo in testa per crearsi il "personaggio", facesse pure, anzi è in buona compagnia: anche Don Chisciotte cavalcava per la Mancha con uno scolapasta in testa!
Dato che io sono, immagino, quello che si vuole mettere l'elmo in testa e si vuole credere lui, mi permetta di risponderle che anche i vinti hanno dignità, ed anzi sarebbe civile da parte di noi moderni, storici come anche appassionati, restituire anche a colore che sono stati sconfitti dalla sorte almeno i meriti e le attribuzioni oggettive che connotarono il loro operato da vivi. Non capisco come questo possa pregiudicare in alcun modo la grandezza di Costantino, e del rinnovamento millenario che prese da lui il via. Non deve in alcun modo passare il messaggio che soltanto chi vince ha ragione, e chi perde deve essere dimenticato, ignorato, vilipeso e dannato. Questo non è solo incivile da un punto di vista storiografico e della ricerca della verità, ma è anche pericoloso.
@@marcocecini Non ho mai scritto che lei voglia "credersi Massenzio", quello sì che sarebbe "pericoloso", ma sa come si dice "excusatio non petita", ecc ecc. Ho scritto solo che magari si voglia fare un po' il personaggio con tunica, elmo o calzari, e in fondo che male ci sarebbe? Ognuno va un po' quel che vuole. Quanto ai grandi "sconfitti" della storia, in realtà mi trovo totalmente d'accordo. Anzi, aggiungo che nella storia come nello sport ad esempio, che è poi la traslazione senza morti delle battaglie, si dice che non esistano grandi vincitori senza grandi avversari (avversari sconfitti, si intende). E i personaggi storici vadano ricordati e studiati tutti, è certamente vero. La sua risposta su Costantino testimonia che magari la sua passione per Massenzio non è dettata dallo spostamento definitivo della capitale né dalla definitiva apertura, ormai inevitabile dopo quanto decretò senza volerlo le "vite dei martiri" di Diocleziano, al culto cristiano. Ma sono certo che in altri casi certe posizioni sono frutto proprio di quel seme lì, quello di coloro che guardano con nostalgia i bei tempi ormai andati.
@@m.brat.4364 Guardi, lasciando da parte la questione dell' "excusatio non petita", sulla quale preferisco soprassedere, direi che ci siamo capiti. Molto banalmente, io ritengo una maggiore comprensione del personaggio di Massenzio non solo corretta da un punto di vista dell'equilibrio storiografico, perché credo che a nessuno interessi fare agiografia ma a tutti invece ricercare la verità storica, ma addirittura mi arrischio a dire necessaria, ad una maggiore comprensione del personaggio Costantino, come uomo e governante, oltre il mito e la leggenda. Non si può non comprendere che questi due uomini, rivali, certamente, avevano più cose in comune di quante non li differenziassero. Molte delle politiche costantiniane a Roma e non, religiose e non, seguono le "intuizioni" massenziane. E si badi bene che in ciò io non rilevo alcuna diminutio di Costantino, al contrario. E' segno di intelligenza prendere il meglio dei propri avversari, trasformarlo e farlo proprio, innovandolo e sublimandolo (di certo non voglio dire che fossero uguali, chiaramente alcune differenze di stile e di concetto c'erano, come evidenziato da Roberto nel video). Ma finora si è solo studiato Costantino nella sua mitologia quasi dogmatica, invece come lei mi insegna, noi non possiamo definire noi stessi senza il confronto con gli "altri". E come possiamo operare dei confronti che definiscano Costantino se noi, di base, non conosciamo per nulla i suoi avversari, a cominciare da Massenzio? Questo è il tema.
@@marcocecini Ma infatti non bene, ma benissimo venga qualsiasi studio storico anche su personaggi pseudo-secondari, definizione che sarebbe addirittura riduttiva verso Massenzio. Sta parlando con uno che quando ha studiato Sugar Ray Robinson, descritto da tutti come il più grande pugile di sempre, si è sempre premurato di mettere in risalto alcuni grandi avversari da lui accuratamente "evitati", e oggi purtroppo dimenticati, come Cocoa Kid, Charley Burley o Holman Williams, quindi si immagini un po' se potrei non essere più d'accordo... Io mi riallacciavo piuttosto una sua dichiarazione ascoltata in un precedente video, una sorta di sua intervista, sempre qui da Trizio, in cui in pratica a un certo punto lei diceva che se avesse vinto Massenzio la battaglia di ponte Milvio, beh forse le cose sarebbero andate anche meglio per Roma, e certi fatti non sarebbero avvenuti. Io a quello mi riallacciavo, e mi pareva proprio che lei si riferisse ai due avvenimenti principali che ho citato, l'ufficiale apertura al cristianesimo e lo spostamento della capitale, oppure... cos'altro? In ogni caso, visto che la Storia (e io non insegno nulla, si figuri) non si fa con i sé e ne' con i ma, affermare che che le cose sarebbero andate meglio e che certi usi e costumi non sarebbero mutati con una vittoria di Massenzio, a me pare un'ipotesi suggestiva ma abbastanza insostenibile. Tipica appunto dei nostalgici, che lei di certo non è, ed ora dal suo chiarimento l'ho compreso bene. Poi chiaro, l'editto di Milano ad esempio ha fatto da eco all'editto di Serdica, emanato da Galerio nel 311, in cui il Cristianesimo appariva già come "religio licita" e nel quale si censuravano come sbagliate e inutili le grandi repressioni in Oriente del 303, generalmente attribuite proprio a Galerio. Quindi, la strada intrapresa da Costantino, certamente da altri prima di lui sarà stata indicata. Magari anche da Massenzio, perché no.
@@m.brat.4364 La ringrazio per aver cambiato idea su di me, io e i miei colleghi abbiamo fatto 3 pubblicazioni accademiche per l'Universidad de Murcia dove dimostriamo, documenti alla mano (si tratta di due epistulae inedite in greco di Massenzio rinvenute presso la Biblioteca Marciana di Venezia, Fondo Nani per l'esattezza, contenente una gran quantità di documenti d'archivio da Costantinopoli portati in Italia dopo la caduta di Nova Roma), che Massenzio promulgò un suo Editto, di cui parla Roberto nel video, che molti famosi studiosi come Lenski, Barnes, Corcoran, datano a un periodo fra il 306-308. Lo stesso Eusebio di Cesarea nella Historia Ecclesiastica ci dice che Massenzio pone fine alle persecuzioni "all'inizio del suo regno", di certo non alla fine, come sarebbe dopo Serdica quindi post aprile 311. Quindi l'editto di Massenzio precede tutti gli altri, questo è un fatto. Fra l'altro fanno eco a Eusebio altri due vescovi, Ottato di Milevi e Sant'Agostino. Detto ciò, probabilmente mi sono spiegato male nel precedente video-intervista. E' evidente che se avesse vinto Massenzio Costantinopoli non sarebbe mai stata fondata, e il Cristianesimo, per quanto legittimato, non sarebbe probabilmente divenuto la religione preponderante, ma una delle tante religioni orientali accolte all'interno della pax deorum. Poi chiaramente con i se e i ma non si va da nessuna parte, ma credo che questi possano essere considerate speculazioni abbastanza "obbligate".
Complimenti come sempre per la qualità dei suoi video, davvero superlativa 👍🏻 Mi piacerebbe molto potere approfondire (nei ritagli di tempo libero, anche se sono molto pochi) tutta la storia romana, a partire dalla fondazione di Roma fino alla caduta di Constantinopoli, con un livello di approfondimento che possa andare bene per un semplice appassionato (quindi non per un professionista del settore), e con una trattazione abbastanza semplice e chiara, può consigliarmi qualche manuale di storia che rispecchi tali requisiti?
Massenzio sempre sottovalutato, ha avuto la sfortuna di trovare davanti a se Costantino, militarmente migliore, fu l’ultimo imperatore che avrebbe potuto salvare l’impero dal male più grande che lo afflisse, il cristianesimo, al contrario della situazione in cui governo Giuliano l’apostata, la situazione avrebbe potuto essere ancora salvabile, invece Costantino mise l’impero sulla strada della disfatta, facendo del cristianesimo la religione ufficiale, e ciò portò alle crisi demografiche(i romani e le donne romane, seguendo l’esempio di castità fecero meno figli), alla crisi militare(il pacifismo Cristiano portava sempre meno romani ad arruolarsi per un discorso di non violenza(argomento molto sentito dai primi cristiani, al confronto dei cristiani medioevali, molto guerrafondai) e infine l’arruolamento dei barbari, che aumento la crisi militare e fu da padre a personaggi come Ricimero, che distrussero personaggi del calibro di Maggioriano e portarono al collasso ancora più in fretta. Sarebbe carino sapere come sarebbe il mondo moderno se a ponte milvio avesse vinto Massenzio, chissà come la storia europea sarebbe cambiata.
Calma però non esageriamo di base sono concorde ma ricorda che Costantino ammise il Cristianesimo da Pagano (é quasi certo) ed, al pari, con il paganesimo, il vero TEOCRATE é stato Teodosio I che, con il suo editto di 60 anni dopo, rese il Cristianesimo "Religione unica di stato" causando la nascita del potere Vaticano!! Tra i 2 visse Givliano .. grandissimo militare e vincitore del capolavoro di Strasburgo quando annientò gli Alemanni da Cesare d'occidente nel 357 AD. Nel 361 AD batte Costanzo II sul campo lo uccide e diviene unico Avgvsto .. comincia il suo programma di riforme pagane neoplatoniche .. le cose andavano bene sin quando alle porte d'oriente si presentano ancora una volta i maledetti Sassanidi .. Givliano da prode quale era volle andare ad affrontarli in capo alle sue armate .. e purtroppo un giavellotto Persiano trovò la sua spalla in uno scontro in Armenia se non erro .. morì pochi giorni dopo nel campo della legio ed il comandante (cristiano) del suo esercito divenne l'Avgvsto Valentiniano I. Le ultime parole di Givliano: "Hai vinto, Galileo .."
@@thepeacemaker7965 oddio insomma, vero che teodosio fu il primo vero teocrate nel vero senso della parola, però anche negare il Costantino Cristiano non ha troppo senso(per quanto magari fosse di convenienza) per citare due editti di Costantino, ci furono prima quello di Milano e poi quello di nicea, entrambi chiave per capire quanto favorisse il cristianesimo e apri la strada ai vari teodosio, valentiniano e Onorio, personaggi alquanto discutibili e figli di una cultura ormai irrimediabilmente corrotta dalle scelte di Costantino. Non so se si sarebbe potuto tornare indietro ad una romanità nel vero senso della parola, ma di sicuro il punto di non ritorno fu Costantino stesso, aprendo per primo la strada ad una religione suicida e all’uso indiscriminato di barbari nelle file delle esercito, non più come ausiliari, ma come forza principale, dissanguando(in numero di uomini) i romani nell’esercito come mai prima d’ora, in quanto a perdite totali tra le varie battaglie si arriva ad un conteggio di quasi 200 mila morti(tra Torino, ponte milvio, Cibalae, adrianopoli contro Licinio e crisopoli) nemmeno adrianopoli, teutoburgo, canne e carre furono così costose a livello di vite umane, nemmeno se sommate.
@@andreakevin8685 no lo so, era un impero troppo vasto già semplicemente per la tecnologia dell'epoca, la naturale conclusione era quella, diciamo però che il cristianesimo fece una fetta decisamente grande in quella torta chiamata fallimento, era una religione che mal si accomunava alle altre, irrispettosa degli altri credi(gli dei di ogni altra religione erano demoni e considerati eresia) al contrario dei credi pagani, sempre aperti ad altri dei, ciò portò a tensioni sociali disastrose, al calo delle natalità in modo atroce(che unita alle varie pestilenze qua e là fanno una combinazione letale) e per l'appunto vedevano nei cristiani fratelli, la religione sopra lo stato, quindi si preferiva ammazzarsi tra romani, che ammazzare qualche barbaro convertito(nel IV secolo inizia la conversione dei germani, tra cui goti, vandali, franchi e longobardi). In più sono famose le storie di soldati che rifiutavano di combattere perchè la religione cristiana impediva loro ciò(cosa bellissima, se non fosse che la civiltà stessa fosse in pericolo). Diciamo che a Roma serviva un Cesare con dei soldati senza scrupoli capaci di fare ciò che Cesare fece in Gallia(un olocausto in pratica), ma nessun romano dell'epoca ne fu capace o lo volle, e ciò portò al declino continuo. Diciamo che se tiri le somme, non fu il cristianesimo e basta a tirare giù l'impero, ma se non fosse mai esistito non metterei la mano sul fuoco alla scommessa che sarebbe stato impossibile che le aquile legionarie(o comitatensi ormai) potessero continuare a sventolare fino all'anno mille anche nell'impero occidentale.
Teoria sostenuta secoli fa dallo storico di Roma Antica, Gibbon , che condivido pienamente con lei .Saluti.( Costantino si converti al Cristianesimo sul letto di morte e da vivo non si comporto' molto" cristianamente" .)
Sono studente di italiano e mi piacciono tantissimo i suoi video... imparo l'italiano e storia allo stesso tempo....ho notato che Lei usa spesso il passato remoto... è una cosa comune nel parlato? Devo impararlo? Grazie
se può interessare completerò un documentario (le scene d'apertura dell'episodio sono tratte dal trailer del documentario) che dovrebbe vedere la luce entro l'estate 2023 ;)
Bel video! Cmq se posso insinuare un dubbio.. Credo che le costruzioni (tempio e mausoleo) fossero dedicati al figlio di Massenzio (valerio Romolo morto giovanissimo) e non al Romolo fondatore di roma..
Il Tempio del Divo Romolo: in origine venne costruito come vestibolo circolare di accesso al Tempio della Pace (75), ma dopo l'abbandono del complesso imperiale, Massenzio, secondo una tradizione medievale, lo riutilizzò come tempio dedicato al figlio, Valerio Romolo, prematuramente scomparso nel 309 e divinizzato.
Sul Tempio di Romolo sono state avanzate varie ipotesi, gli interventi tardo imperiali risultano comunque evidenti a livello strutturale e archeologico, anche se non è del tutto chiaro se l'edificio sia stato costruito ex novo o gli interventi siano stati effettuati su un precedente ambiente, forse un vestibolo al Forum Pacis, appunto. Comunque compare in maniera chiara su diverse monete di Massenzio dedicate a Valerio Romolo, compaiono due edifici ben distinti, uno identificabile con il Mausoleo sulla via Appia, e l'altro, per l'appunto, con il cosiddetto Tempio di Romolo.
Bella puntata ma il parallelo con Augusto mi pare inopportuno le riforme del DIVO ebbero ben altre conseguenze, gl'inglesi ringraziano difatti hanno dedicato a costantino una statua
Massenzio fu l' ultimo soldato di Roma. Costantino fu un astuto intercettore, a proprio vantaggio, ovviamente. Il discorso sul cristianesimo-Vaticanesimo e tutta altra faccenda.
Consiglio, a chi volesse integrare, l'ascolto della Pillola su Massenzio l'Ultimo dei Romani della Biblioteca di Alessandria, il buon Gioele Sasso che aveva collaborato con il nostro Trizio in un video sull'effimero imperatore Gordiano.
Presso le Curiae Veteres, alle pendici nord-orientali del Palatino, per capirci, a pochi metri dalla Meta Sudans e dall'Arco di Costantino, nascoste sotto terra in una scatola di legno, avvolte in lino pregiato, nel vano di un sottoscala degli ambienti principali. Le cosiddette Terme di Elagabalo, che sorgono esattamente al di sopra del rinvenimento, in realtà si è chiarito a livello archeologico che sono una grande sala di rappresentanza, una sorta di "residence vip" databile all'epoca di Massenzio, e si ritiene che sia stata da lui edificata per il suo Stato Maggiore, con cui egli poteva riunirsi in uno scenario urbanistico unico e assolutamente esclusivo, con il Tempio di Venere e Roma da un lato, il Colosseo dall'altro, e il Palatino alle spalle e la Via Sacra di fronte.
Roma avrebbe recuperato la sua vera forza… unire i popoli sotto leggi uniche nel rispetto delle culture altrui… valore totalmente opposto all’ottusissimo cristianesimo.
Molto interessante questo documentario, come sempre. Una domanda che mi pongo ultimamente è se, una volta che la capitale dell'impero non fu più Roma ma Ravenna e poi Milano e Costantinopoli, se si pensò mai a riportare la capitale dell'impero a Roma, oppure se era considerata ormai una vestigia del passato.
Occasionalmente qualche imperatore successivo visse per dei brevi soggiorni a Roma, ma in generale non sembra che ci sia stata mai alcuna pianificazione ulteriore di ripristinare l'Urbe al ruolo di Capitale imperiale dell'Occidente. Roma restò forse come città simbolo, città fondatrice dell'Impero, nei poeti e nelle cronache, nei panegirici, ma il potere politico continuò a risiedere altrove da Massenzio in poi.
@@marcocecini ti ringrazio per le informazioni. Ne approfitto per un'altra curiosità, avevo letto (non ricordo purtroppo dove...) che l'impero romano d'Occidente "rischiò" più volte di rinascere durante il medioevo (non parlo del Sacro Romano Impero), ma che poi non se ne fece più nulla. Corrisponde a verità questo? Grazie mille.
@@antoniomastroianni2706 Purtroppo non sono un medievista, non so quanto correttamente posso rispondere alla domanda, ma ritengo che la legittimità formale di potersi definire "Impero Romano" risiedesse unicamente nelle mani dell'Imperatore di Costantinopoli fino al 1453. In occidente, nonostante il Papato abbia forzato la mano nel Natale dell'800 d.C. incoronando Carlo Magno, e successivamente altri re germanici vorranno chiamarsi "Imperatori Romani" (parlo del Sacro Romano Impero), non credo che ne abbiano mai avuto un diritto legale. A livello personale, ritengo quello di Teodorico l'ultimo serio tentativo di ricostituire un Impero in Occidente, visti i rapporti cordialissimi e di reciproca stima fra lo stesso Teodorico e l'Imperatore Anastasio, che forse in circostanze diverse avrebbero potuto portare a un formale riconoscimento del re ostrogoto quale Augusto d'Occidente, cosa che di fatto era.
Probabilmente Massenzio non sarebbe riuscito ad assimilare i cristiani. Per principio stesso, il cristianesimo non ammette "concorrenze". Una questione intramontabile, come si vede nel momento in cui il Vaticano non vuole essere membro pieno dell'ONU perché, come si legge dai giornali d'epoca "lo può solamente presiedere". Prima o poi, anche se Costantino avesse perso, il processo di monopolizzazione del cristianesimo avrebbe sortito effetto Team Costantino tutta la vita :P
Beh però dal 307 al 312 nei territori governati da Massenzio (e includo anche la Spagna, come avanzato da Santo Mazzarino e molti altri studiosi, dove probabilmente il Concilio di Elvira si tenne proprio nel 309 e portò all'esilio di Osio di Cordoba in Gallia, non avrebbe alcun senso che Osio venisse esiliato da un territorio costantiniano a un altro) la "convivenza" funziona bene, certo manca la riprova su un arco temporale più lungo.
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@@marcocecini rischieremmo di cadere nella "Fantastoria" in effetti
La domanda sorge spontanea: visto che a un certo punto sia l'imperatore romano d'oriente che quello d'occidente sono morti, se Costantino e Massenzio avevano proprio sto desiderio enorme di governare ed entrambi avevano l'appoggio popolare (quindi c'era poco pericolo di congiure da parte dei cesari ancora vivi e scalzati brutalmente), non potevano prendersi uno l'oriente e uno l'occidente? Non avrebbero neanche litigato, a Costantino non fregava un cavolo di Roma (tant'è che ha spostato la capitale a Costantinopoli) mentre a Massenzio importava solo di Roma. Sarebbe stato perfetto! Oriente a Costantino e occidente a Massenzio... E invece no. Come al solito a prevalere sono stati l'orgoglio, l'ego, l'avidità e la sete di potere insaziabile. Eppure il 99% delle virtù si conosceva benissimo già all'epoca! Seneca, Epitteto, Marco Aurelio e tutti i filosofi di allora sono di un'attualità disarmante... Ad ogni modo, secondo me le vicende degli imperatori in realtà non hanno influito più di tanto sul successivo crollo dell'impero romano. Si dice spesso che "il pesce puzza dalla testa", ma secondo me i governi mondiali di ogni epoca sono semplicemente lo specchio dell'evoluzione della massa, nient'altro che la "media" di un popolo. Faccio un paio di esempi: Seneca puntava il dito sulla schiavitù 2000 anni prima di Lincoln, eppure ancora oggi (almeno nella mia Sicilia) dilaga la schiavitù legalizzata e un sacco di gente lavora 12 ore al giorno per 400 euro al mese! Oppure si sapeva benissimo che i giochi gladiatori fossero solo un'orrenda carneficina, eppure era il popolo che gridava "morte" e ancora oggi gli stadi somigliano paurosamente ad un'arena, dove se perde la propria squadra ci si sente in diritto di andare in giro a spaccare tutto esattamente come nel tuo nuovo video sulla rivolta di Nika! Sto estremizzando, oggi fortunatamente le cose vanno un pochino meglio rispetto a secoli fa, ma impareremo mai veramente dalla storia? O continueremo a fare eternamente gli stessi errori?
Grande Massenzio io sono gelataio come lui 🥸. Vorrei capire ma lei fa sacrifici e tiene statuette raffiguranti svariati dei per la protezione e la cura della casa poi ogni tanto chiama un aruspice per fargli vedere il futuro se è così complimenti le manca solo andare ogni tanto al tempio a fare qualche offerta anche all'imperatore dio in terra oltre che agli dei, e poi può definirsi pagano, si ricordi di venerare anche Afrodite, visto che andava di "moda" a Roma.
Costantino lo sempre visto un opportunista disposto a tutto per il potere anche a vendersi la madre non dico che Massenzio sia più onesto anche lui voleva il potere ma almeno era quante
Bene, ma amava vivere a Milano. A Roma non era amato ed anche per questo non accettò un assedio. Ringrazio gli amici del canale che mi rettificano sul fatto che vivesse effettivamente a Roma, ma ( rif. enciclopedia Treccani) a Roma era divenuto impopolare
Penso che lei si confonda con Massimiano, padre di Massenzio, che visse a Milano e la riempì di numerose opere. Massenzio a Milano non ci è mai vissuto.
Però se Massenzio se si fosse ritirato, Non vi sarebbe stata guerra civile e quindi Costantino sarebbe rimasto a Roma, poi la storia a volte gioca brutti scherzi
Talmente privo di capacità militari che sconfigge Severo, Galerio, Licinio, Domizio Alessandro perdendo solo contro Costantino. I soldati lo adoravano e non lo tradiranno mai, e addirittura riesce a guadare il fiume in armatura completa e in groppa al suo cavallo, a nuoto in un Tevere in piena, una tecnica che solo i migliori cavalieri dell'Impero sapevano praticare.
Furono i suoi generali a sconfiggere Severo e Domizio, non lui (con Galerio e Licinio non ci furono scontri). Lui si mise l'armatura solo a Ponte Milvio ( con risultati deludenti).
@@fabrizioanselmi6721 Non è così. Gli imperatori, soprattutto quelli del Dominato, avevano l'ultima parola su quelle che erano le strategie di guerra, di certo non comandavano i generali. Trovo poi francamente di cattivo gusto e mediocre attribuire le sconfitte a Massenzio, e le vittorie ai suoi generali, davvero come cosa si commenta da sola. Fra l'altro, dello scontro con Licinio al confine fra Diocesi Italiciana e Pannonia abbiamo le prove archeologiche.
Licinio non aveva alcuna voglia di attaccare l'Italia e aspettava (come avvenne) che l'attaccasse Costantino. Poichè Licinio era alleato di Costantino, così come Massenzio di Massimino Daia, inviò qualche unità tanto per forma e che fu messa in fuga dal prefetto Pompeiano, ben più abile di Massenzio (però si trattò di poca roba...). Tutti gli Augusti e i Cesari consideravano Massenzio un festaiolo: infatti non si era mai occupato di questioni militari, come dimostra la clamorosa sconfitta del Ponte Milvio, dove le prese pur giocando in casa e con forze più che doppie di quelle costantiniane. Occorre fare attenzione nelle "rivalutazioni" dei personaggi storici. Sulla questione non invio altro.
@@fabrizioanselmi6721 O lei è la reincarnazione di Eusebio di Cesarea, oppure non capisco dove tragga tutte queste certezze che ci enumera con tale slancio. Che avesse forze doppie a Costantino lo dice Zosimo, che oltre a scrivere 200 anni dopo i fatti, evidentemente non ha mai visto la piana di Tor di Quinto, dove si svolse la battaglia. Si dà il caso che io ci abito, e oltre ad abitarci ho anche letto di studi di Tobelmann e altri studiosi che nel corso dei secoli hanno studiato la reale capacità della piana di ospitare armati. Ebbene, si tratta di non più di 50mila uomini, in totale. Quindi forse 25mila per parte, come dice prudentemente lo studioso Ross Cowan. Ma sono certo che lei, che in quanto reincarnazione di Eusebio ne sa più di tutti, più audacemente propenderà per un 45mila uomini per Massenzio e 5mila per Costantino. Ovviamente i generali, che finora avevano deciso autocraticamente in tutte le sue vittorie, a Ponte Milvio fanno decidere Massenzio, altrimenti non si spiega la sconfitta. Saluti.
I cristiani e la loro visione del mondo come quella di un qualsiasi credente (anche non di fede cristiana) distorcono tutto e tutti al loro pensiero divenendo così soggettivi e non oggettivi.
E pensare che quando andavo alle elementari e medie, con testi di storia scritti dalla DC non facevano altro che esaltare Costantino parlando di "visioni religiose cristiane di Costantino" sopra Ponte Milvio. E poi la Chiesa parla della propaganda degli altri.
@@FaunadiEdiacara Da chi volevi fossero scritti visto che la DC ha comandato in Italia dal dopoguerra agli anni 90. Poi è subentrato il PD che ha tolto dai programmi la storia romana rendendola insignificante. D'altronde il PD doveva creare l'UOMO NUOVO senza radici e cittadino del mondo. Solo non insegnando la nostra storia millenaria, ovvero le nostre radici, alle nuove generazione poteva ottenere quello che voleva, ovvero persone senza passato perchè "fassista" facilmente manipolabili.
