@@annarita5558 Negli ultimi anni i social hanno aumentato la censura e oltre ai contenuti che per il social non vanno bene, ora non si possono più vedere i “non mi piace” perché qualcuno che faceva propaganda o pubblicità a prodotti/servizi altamente dannosi cominciava a fare brutte figure anche col numero di dissensi espressi da una community sempre più attenta e consapevole.
Il Napoletano stretto, parlato bene e con garbo è una lingua meravigliosa. Peccato che si sia completamente perso questo tipo di Napoletano, adesso in città o si parla in Italiano o in un napoletano storpiato, volgare ed orrendo da sentire.
Bellissimo il tuo commento, hai ragione!!! Anche se vorrei farti una domanda: "Dopo trent'anni l'abbiamo capito, noi napoletani, il potere chi è??" Come diceva Massimo. A mio modesto parere almeno prima c'erano lui, e un altro grandissimo artista, Pino Daniele, che mettevano un po' in luce i problemi di Napoli, ma per aiutarla. Adesso non c'è più neanche quello, Napoli sembra essere dimenticata, è una città con problemi e così resterà.
+Giancarlo Bocchetti gia... anche a roma non si parla il romanesco di 25/30 anni fa.. non solo le parole ma addirittura anche l'accento/cadenza è cambiata. :-(
adesso è anche peggio, perchè prima il potere erain italia, adesso è i europa! questa finta democrazia non l'accetto! oggi come stanno le cose, se i napoletani vogliono fare la rivoluzione, vanno al comune e dicono, NO DOVETE ANDARE ALLA PROVINCIA, vanno alla provincia e si sentono dire NO DOVETE ANDARE ALLA REGIONE, la regione li manda A ROMA, ROMA LI MANDA A BRUXELLES....e finisce la pacchia! meglio quando il potere era centralizzato tipo i RE, che almeno uno sapeva dove fare la rivoluzione!
Buongiorno signor Luigi Mazza, è di un infinita nobiltà anche il suo commento, è meraviglioso, e a nome di tutta Napoli, e di tutti i napoletani, la ringrazio infinitamente
E un'altra cosa. ACCETTATE che il Napoletano sia una lingua. E la musica di Napoli e' divina. Immaginate: 'Torna a Surriento", invece " Vien 'ndre al Cutuleng' 'Santa Lucia Luntana", invece " Pignarolo ca l'e' nen visin" Core 'ngrato, invece , "La mia morosa vecia la tengo de riserva" Ma insomma!
Con la tua semplicità,la tua umiltà e il tuo " Io sogno in napoletano " fai ancora oggi sognare e ridere ragazzi come me che non hanno potuto viverti in prima persona perché purtroppo te ne sei andato troppo presto. Riposa in pace maestro.
A me fanno imbestialire gli italiani che vogliono i sottotitoli a Gomorra; ma l'avete mai vista una commedia di Eduardo? Prima di morire spero la vediate sennò è una vita vissuta a metà. Ad ogni Natale "Natale a casa Cupiello" non può mancare: il patrimonio Internazionale del Teatro di Eduardo (e anxhe di Peppino) è una delle nostre ricchezze più fulgide. Lasciamoglieli ai tedeschi i sottotitoli ai film di Totò e di Troisi! Io sono nato al nord, ho 23 anni e tutta la mia famiglia è del nord, ma si cresce, si viaggia, si fanno esperienze, si conosce gente, si conosce l'Arte e tutto con meno Euro dell'ultimo modello di uno smartphone. Il Sud così bistrattato e piagato da uno Stato che di tutto se ne frega sin dalla sua travagiatissima unione (nascita?!?), ma i sottotitoli a Gomorra è un'offesa a tutta l'Italia che si autoproclama ignorante e che oltre il suo quartiere non va, non capisce, non gli interessa. Da Enrico Caruso a Totò, dalla dinastia teatrale degli Scarpetta-De Filippo alla pittura napoletana, da un certo periodo in poi influenza ta pura Da Caravaggio " il cui arrivo, avvenuto nel XVII secolo, fu determinante per la nascita della pittura napoletana strettamente intesa con la conseguente fioritura in città di un cospicuo numero di seguaci che contribuirono considerevolmente alla nascita della corrente del caravaggismo." Fonte: Wikipedia. E mettiamo i titoli anche a "L'albero degli zoccoli" (Palma d'Oro a Cannes nel '78, David nel '79, 5 Nastri d'Argento '79, New York Citi Awards '79 e Kansas City Awards '80) tutto in dialetto lombardo, un mix di bergamasco e milanese, e decine e decine di altri in tutte le 7 Arti. Io la prima volta che andai a Napoli per un Capodanno uscito dalla Stazione e in cerca del mio albergo, otiimo per i miei standards (era in Via Palermo, credo) mi imbattei in un mercato, con suoni, gente che si muoveva quasi in sincrono e l'occhio mi cadde su di un ragazzetto di 13 anni, non so, con un'asta e due secchi d'acqua alle estremità, che rideva e cantava, ecco da quel momento realizzai il senso dell'orgoglio della patria e la virtù di essere Italiano!
IMMENSO MASSIMO ! Era cento anni avanti a chiunque altro, sotto ogni punto di vista: bravura, perspicacia, intelligenza... GRAZIE per tutto quello che ci hai regalato.
caro massimo anche se non ci sei più questa diciamo lettera e per te purtroppo io sono nato nel 2001 8 anni dopo la tua morte sicuramente mio fratello che è nato nel 1992 e stato più fortunato perché ha vissuto la tua epoca e l'epoca di Diego armando maradona io avevo solo 5 anni quando senti per la prima volta il tuo nome così all'età di 7 anni chiesi a mia nonna che purtroppo non ce più nonna ma chi è massimo troisi e lei mi ha parlato della tua vita fino al 4 giugno 1994 giorno che purtroppo la tua anima si spegne prematuramente ha 40 per un brutto malore ma ringrazio da una parte di vivere in questa epoca dove esistono PC tablet cellulari ecc. così io ho la possibilità di vedere e rivedere ogni tuo film ricomincio da tre scusate il ritardo pensavo fosse amore invece era un calesse e così via e oggi ringrazio youtube dove ancora oggi posso vedere e rivedere i tuoi spezzoni insomma riposa in pace ti adoro da un tuo fan di solo 14 anni pasquale Natale. ps sempre un grande ❤
Pasquale natale sei tenerissimo. Questa lettera piena d'amore che hai scritto esprimendo tanto sentimento, fa onore a te , a Massimo e a Napoli. Ti abbraccio.♥
Giampiero Russo grazie grazie davvero se troisi veramente e felice sono felice anche io grazie davvero ora ho 17 anni e continua a piacermi nn smettero mai
Chiunque ascolta Troisi parlare, lo vede recitare... può solo apprezzare lui e la sua umanità trasparente, la sua bontà sincera, l'umorismo delicato... Apprezzarlo con un sorriso immenso dentro
Massimo, un uomo di grande cultura che con la nostra lingua rendeva ironico anche i numerosi problemi dell'epoca. Viva Massimo, Viva Napoli, Viva la mia lingua il Napoletano!!!
Allora ragazzi la questione è semplicissima. La nostra storia, quella di Napoli, parte da molto molto lontano. Siamo stati la magna Grecia, dove vi era una popolazione preesistente unita con quella greca, Ateniesi soprattutto. Ma siamo stati anche Angioini, Aragonesi,e tanto altro ancora. Abbiamo costituito un regno, quello delle Due Sicilie, e per secoli, nel corso della storia, siamo stati una vera e propria capitale. Sono informazioni facilmente reperibili, sono di dominio pubblico, come, e faccio un altro esempio, si sa che il concetto di "Europa", ossia mondo "occidentale" è proprio da noi che è "nato"; sono stati gli autori, investendo nella musica, nella letteratura, a crearlo. Abbiamo avuto una storia ricca, colma di arte e di personaggi illustri, e onestamente abbiamo poco a che vedere con il resto d'Italia. Questo NON vuole essere un giudizio di valore, è semplicemente la storia ad essere andata così. E' da qui che nascono molte delle comuni incomprensioni e dei luoghi comuni. Abbiamo avuto una storia lunga, e nell'arco plurimillenario della nostra storia, quello dell'annessione all'Italia occupa un piccolo piccolo spazio, se visto con gli occhi della storia. Poi, vi può piacere o meno, potete inutilmente attaccare o capirlo; non si tratta di superiorità, io non mi sento superiore a nessuno, semplicemente conosco la storia, almeno un po'. E' ovvio che una storia così lunga, con un popolo così forte, e con radici tanto profonde, tiene alla propria lingua perché tiene alla propria cultura. Io non lo so quello che si vede al Nord, proprio non lo so, ho viaggiato ma troppo poco per poter dare un giudizio. So che io come tutti gli altri, tengo alla mia lingua, la amo e la rispetto e mai e poi mai, proprio perché così famosa e così bella, vi rinuncerei. Tutto ciò non significa che io debba odiare chi si trova geograficamente al di sotto o al di sopra di me, trovo la questione si diffusa ma abbastanza idiota. Io amo l'Italia tutta, spero di viaggiare abbastanza per conoscerla come in parte ho già fatto, e anche se dovunque io vada mi presento come Napoletano prima e Italiano poi, rispetto e adoro chiunque la pensi e viva in modo diverso dal mio. Ho la fortuna di avere splendidi amici, splendide persone in giro per tutta la penisola, e credetemi, c'è sempre stato un interesse, una curiosità reciproca nel conoscere modi di esprimersi così diversi. Chiudo dicendo, che se affermo di essere Napoletano, non è perché sia anacronistico o impazzito; so perfettamente che all'anagrafe sono Italiano, e va benissimo così'. Tuttavia ho avuto la fortuna di essere nato nella culla del Mondo, lo è stata per tanto tanto tanto tempo, e ci tengo a precisarlo, a sottolinearlo più che posso; e ogni volta che sento o che leggo paroline di disprezzo nei confronti miei, del mio accento o quello dei miei conterranei, mi faccio una risata, perché so di essere fortunato, il perché l'ho già spiegato. Stop. :)
Io amo l'Italia tutta, spero di viaggiare abbastanza per conoscerla come in parte ho già fatto, e anche se dovunque io vada mi presento come Napoletano prima e Italiano poi, *rispetto e adoro chiunque la pensi e* *viva in modo diverso dal mio.* HA HA HA
L'intervistatrice mi è sembrata normale, secondo me era già uno scherzo concordato quello della parlata. Al di là di questo, Troisi ha detto una cosa molto giusta sulla politica... ma la cosa triste è che dopo 34 anni non è cambiato nulla: Napoli sta messa meglio di allora, certo, ma tutto il Sud è fatto di gente per bene costretta a vivere in modo indegno perché non sa nemmeno con chi prendersela (o non può permettersi di prendersela con qualcuno). Secondo me il governo deve fare qualcosa, il Sud non è un Paese a parte ma parte dello Stato Italiano e come tale deve essere retto da un governo di Giusti e Non di corrotti! Un Governo sano porta a un'amministrazione regionale sana, non trovate?
VictoriaLucenera Giusto, un governo GIUSTO e non corrotto! Si puo' realzzare SOLO VOTANDO MOVIMENTO 5 STELLE!!! Impegnamoci tutti nel divulgare questo messaggio e una possibilita' ( forse l'ultima) ci potra' essere di spazzare via tutto il marcio che ha distrutto il paese piu' bello del mondo ! 5 STELLE sempre!!!
Sì, era un po' uno scherzo concordato nel fare l'intervista in un certo modo poiché l'intervistatrice era Isabella Rossellini che al tempo era nell'entourage di Renzo Arbore fin dai tempi de 'L' altra Domenica' nonché amica di Massimo Troisi da anni. Per il resto del discorso concordo in pieno.
TROISI utilizzava la sua simpatia napoletana per mandare messaggi importanti. Era uno che la sapeva molto lunga sulla storia e la sociologia dell'epoca
ecco quest'uomo ke non sa parlare in italiano, non ha una laurea, ha spiegato,con parole semplici, una realtà politica ke esiste da anni!!! caggià fà io lo amo!!! mi manki massimo! 6 sempre nei nostri cuori!
Ma, amiche e amici di Napoli, a ma pare che in questo video Troisi parla italiano con accento napoletano (magari conqualche parola precisamente napoletana)... se parlasse in napoletano 'stretto' sarebbe piú difficile da capire (per un umbro, per esempio), o no?
Dici bene quello di Troisi non era propriamente un _"napulitano astritto"_ proprio per renderlo meno complicato ma c'è da dire che il vero Napulitano non esiste più come un po' tutti i dialetti (o lingue come sono definiti alcuni tra cui il napoletano stesso) dell'Italia che si sono man mano uniformati alla lingua nazionale (ultimamente anche questa a sua volta influenzata da superflui nonché poco eleganti inglesismi...) diventando _"misculese"_ (termine che si traduce come mescolanza di lingue appunto) soprattutto per le ultime generazioni quindi quello che potrebbe risultare più difficile, questo in ogni parte d'Italia, è proprio la lingua dei nonni, più vicina ai dialetti. I termini meno comprensibili per chi parla il napoletano odierno potrebbero essere quelli totalmente diversi dall'italiano che derivano dal latino (o greco, francese ecc.) ma in linea di massima credo si riesca a capire gran parte. Poi come anche per un linguaggio di un poeta più lo si legge più lo si comprende, così vale anche per Troisi, per chi lo vuole approfondire guardate le sue interviste, i suoi film, i suoi sketch. Un caro saluto da S. Giorgio a Cremano.
Buongiorno Signor Antonio Salvatore, mi associo con lei al 💯%, ma perdonatemi di questa mia modesta correzione, abbiamo storia e cultura no da vendere, ma da regalare, dal profondo del cuore, le auguro il meglio della vita.
Grazie Massimo. Sei nato nel 1953, come me. Ora avresti sessant'anni. Il tempo si è fermato: tu non sei invecchiato di una sola ora. Aggiungo: l'unificazione italiana fu un'operazione della massoneria europea. Altroché volontà nazionale! Napoli, all'epoca, aveva un pil superiore a quello di Parigi. Tu come Totò, un'occasione per intuire che la vita può essere leggera, lieve, poetica, mai dimenticando i problemi concreti.
@@valerianocuomo996 il suo talento era puro senza bisogno di altro., rivediti "Il postino" per averne conferma. Oggi, quelli che forse tu ritieni superiori a lui, hanno solo avuto più fortuna e visibilità
@@antonioriccio2134 questi atteggiamenti fanno male al nostro cinema e lo lasciano sempre nell ambito commediole senza pretese.non è 1fiore che fa primavera, cioe IL POSTINO,ma nn si scansava dal suo ruolo abituale: italiano rinunciatario del sud, ma perché credi che gli volevano dare l Oscar.Perche gli americani premiano gli italiani solo Se portano sullo schermo i soliti cliché
massimo è nel cuore degli italiani migliori, quelli che non si lasciano andare a visioni stereotipate e che apprezzano la diversità come fonte di ricchezza del nostro paese. Siamo troppo involgariti dal nostro tempo per capire dov'è la vera bellezza delle cose. Grazie Massimo
Vai a farti un giretto a Napoli e guarda come accolgono le persone del Nord e poi potrai parlare di razzismo. Altro che leghisti!!! Il napoletano è una bellissima lingua. Il background, che poi è la filologia e la storia della lingua, è per ogni idioma interessante. Leggi qualcosa della filologia del genovese ad esempio. Il piemontese è anche bellissimo. E così il siciliano, se parlato come si deve.
ho notato che in questi scritti pervenuti o che sono stati citati casualmente nessuno ha chiarito due cose importanti , ( TENENTO CONTO CHE CI RIFERIAMO al periodo in cui il povero Troisi fosse ancora fra noi ) la prima è che Troisi si esprimeva in un VERNACOLO NON PROPRIAMENTE VERACE e la seconda che non è stata citata è LA LINGUA NAPOLETANA , si la LINGUA perché al contrario dei dialetti il napoletano ha una grammatica con tanto di regole e sintassi per cui l'UNESCO l'ha definita vera e propria LINGUA , spero di non essere stato troppo saccente e che mi sia spiegato bene
Massimo è sempre stato un punto di riferimento culturale non solo per Napoli ma per tutta l'Italia. Infatti io non sono mai riuscito a capire perché ste belle differenze tra le diverse parti d'Italia che ne riguardano le particolarità locali sono diventati cause di razzismi, pregiudizi ed incomprensioni fra paesani dello stesso Paese.
Nu pianefforte 'e notte sona luntanamente, e 'a museca se sente pe ll'aria suspirà. È ll'una: dorme 'o vico ncopp'a nonna nonna 'e nu mutivo antico 'e tanto tiempo fa. Dio, quanta stelle 'n cielo! Che luna! E c'aria doce! Quanto na della voce vurria sentì cantà! Ma sulitario e lento more 'o mutivo antico; se fa cchiù cupo 'o vico dint'a ll'oscurità... Ll'anema mia surtanto rummane a sta fenesta. Aspetta ancora. E resta, ncantannese, a pensà.
" Non riesco ad immaginare una intervistatrice più inadatta " Cioè, un intervistatrice che spinge l'intervistato ? che lo porta in posti scomodi per tirare fuori qualcosa di interessante ? La frase che vi piace tanto, io sogno in napoletano, non usciva se l'intervistatrice non gli chiedeva come mai aveva ancora la parlata napoletana.
Dire dialetto veneto intanto è improprio, perchè in ogni provincia veneta c'è un dialetto con una cadenza unica e diversa, comunque lasciamo stare l'invidia che non c'entra nulla...Quello che vedo io in televisione è che chi parla il napoletano è tollerato mentre chi parla con l'accento veneto è considerato un contadino...E questo forse non è un atteggiamento equo:), lascia stare chi è migliore o peggiore, non tirarti la zappa sui piedi, a esser discriminato in tv non è il vostro accento...
Lui disse già nel 1981 che le responsabilità politiche venivano affrontate a mo di scarica barile ed era difficile trovare una soluzione concreta! Questo quanto è reale e vero anche oggi, dopo più di 40 anni !!!
@@mariasaracammarata3678 certo...quando tutto va bene, orgoglio italiano....quando invece va male...che se ne restino al sud . Italiani....un popolo solo sulle carte...-...
Quando un napoletano è uno buono, orgoglio italiano. Quando non è buono, solo napoletano poteva essere. Decidetevi ridicoli !! Troisi, Totò, de Filippo, bud spencer, sono e rimarranno sempre l'orgoglio di Napoli. Voi italiani prendetevi a qualcun altro
massimo sei e resterà i l orgoglio dei napoletani e non solo !sei stato un grande attore che nessuno dimenticherà :ancora adesso rivedendo i tuoi film anzi il tuo volto ,scoppio dalle risa!rip massimino
Ecco perché Massimo non voleva parlare mai, nelle altre interviste, della politica; perché lui è diretto e schietto, nella sua umiltà. Bravissimo Massimo.
Sono dell'idea che,per quanto insostituibile per esprimere la nostra più intima natura, abusiamo del nostro dialetto al di fuori della nostra area geografica. Il nostro idioma, seppur ancor oggi capace di veicolare emozioni in tutto il mondo attraverso la poesia, il teatro e la canzone, di fatto, se usato nella quotidianità al di fuori dei giusti contesti, contribuisce a isolarci e farci guardare con sospetto.D'altro canto, povero chi non riuscirà mai ad assaporare fino in fondo un Di Giacomo
non volendo parlare direttamente di politica ha detto la cosa migliore che si può dire in politica: se il popolo saprebbe dove sta il potere andrebbe a buttarlo giù......e questa cosa è verissima, grande massimo, si esprime come un bambino, infatti con un'innocenza pura, come i bambini è la bocca della verità
Tra i vari dialetti che in Italia si parlano NON tutti vengono riconosciuti come lingua. Il Napoletano è uno di quelli riconosciuti per l'appunto "lingua" come ad esempio anche il sardo, il siciliano, il ladino etc. Dettaglio: il Napoletano però è la sola lingua-dialetto parlata in Italia ad essere riconosciuta e tutelata dall'UNESCO. Addirittura su Wikipedia alle volte si legge la voce che dà la possibilità di tradurre la pagina in Napoletano. Quindi punto: stop alle chiacchiere inutili.
In realtà tutti i dialetti italiani sono lingue al pari dell'italiano stesso. Ne il napoletano, ne il siciliano, ne altri dialetti, hanno statuti diversi dagli altri
L'ignoranza caprina di certuni, evidente del resto dagli "orrori" di ortografia, punteggiatura e grammatica, è esilarante! La lingua napoletana, riconosciuta come tale anche dall'UNESCO (ISO 639-1) e come patrimonio culturale da difendere, è un idioma romanzo derivato dal LATINO, non certo dal toscano (poi italiano)! E' evidente che i belati ridicoli di un tale homunculus, che ignora totalmente la storia della lingua e della letteratura in lingua toscana (italiana) sono il frutto di una stupidità atavica, irrimediabile, ereditaria. Purtroppo questi sono i danni esiziali della telelobotomizzazione sulle personalità più deboli, incaoaci e mentalmente rachitiche...
@EpifanoEntertainment il Napoletano è una lingua (come il Siciliano e il Veneto)riconosciuta dall'UNESCO ( L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura)
II Parte: Chi dice ca li stelle so' lucente nun sape st'uocchie ca tu tiene nfronte, sti doie stelle li saccio io sulamente, dint' a lu core ne tengo li pponte, chi dice ca li stelle so' lucente.... Scétate Caruli' ca ll'aria è doce, quanno maie tanto tiempo aggio aspettato?" Salvatore Di Giacomo
@GIOTD04 Il napoletano (come il siciliano e altre varietà italoromanze) possiede una ricchissima tradizione letteraria. Si hanno testimonianze scritte di napoletano già nel 960 con il famoso Placito di Capua (considerato il primo documento in lingua italiana, ma di fatto si tratta della lingua utilizzata in Campania, conosciuta come volgare pugliese
era ed è uno di noi,le sue espressioni,di quando parla i suoi gesti,le sue parole,le battute sono esattamente come le facciamo ogni giorno,è un grande,un mito.
Massimo ci ha lasciato degli insegnamenti..il modo migliore per ricordarlo è quello di realizzare concretamente quello che lui ci ha insegnato!..Massimo era un grande ma resta immutato nei nostri cuori!