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Minoici e Micenei #5: “Espansione ed apogeo della civiltà micenea - 2° parte” 

Carlo Rolle
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5 сен 2024

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Комментарии : 36   
@cristianocant9264
@cristianocant9264 5 лет назад
La grandezza che ancora travolge e imprigiona nel suo mistero è la nascita delle tante lingue e la loro mescolanza fra genti dello stesso posto. Tavolette preziosissime come un archivio del tempo. Le radici dell'Iliade sono un altro cielo da esplorare. Tutte evocazioni e suggestioni magnifiche. Ciao Carlo, appena finita la visione.
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Grazie, Cristiano, del tuo bel commento! Il mondo antico è in gran parte ancora da esplorare, anche solo mentalmente, attraverso i documenti e i miti. Non so quanto durerà questo viaggio nel mondo antico: non è mi è facile fare previsioni. Ma io cerco di godermi il viaggio senza pensare all'arrivo. Se le tappe saranno tante, vorrà dire che c'erano tanti paesaggi che meritavano uno sguardo. :-)
@ValeDrake78
@ValeDrake78 5 лет назад
Conoscevo già gli ittiti, ed anche che avevano avuto controversie con l’Egitto, ma questo approfondimento mi ha permesso di aprire uno squarcio maggiore su questa civiltà. Grazie prof. Rolle!
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Grazie delle sue parole. E' un gran sollievo quando si possono fare le cose con più calma, come in questa serie, e quindi si ha il tempo di sviluppare un minimo argomenti connessi. E' ovvio che ad ogni passo emergono punti di domanda, ma va bene così. Credo che tornerò brevemente sugli Ittiti, quando parlerò del grande collasso alla fine dell'Età del Bronzo, tra 4 o 5 lezioni. Grazie come sempre per i suoi commenti e il suo interesse.
@brunobizzotto7452
@brunobizzotto7452 4 года назад
Solo ora sono riuscito a vedere la lezione, è davvero ben fatta ed esauriente! Volevo ringraziarla per l'eccellente lavoro, Bravissimo!
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Grazie a lei del suo interesse e del suo commento! Piacere di conoscerla!
@lorenzocancelli4054
@lorenzocancelli4054 5 лет назад
Buonasera Professore, scusi il ritardo nel commentare il suo video, che ho visto ieri sera, ma la scuola mi tiene sempre occupato.... anche questa volta non posso fare altro che ringraziarla per la sua bellissima lezione, interessante, istruttiva, ricca e appassionata.... lezioni uniche e fantastiche che per me sono molto importanti e fonti di inestimabile valore... grazie, grazie e ancora grazie... Christian
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Grazie, Christian, delle tue parole! Sono contento che ti sia piaciuta. Anche a me è piaciuto prepararla, perché ci si muove in territori poco esplorati. La storia greca è molto nota, ma quella delle civiltà anatoliche no, compresa quella dei Troiani. Eppure quelle anatoliche furono grandi civiltà! Quella ittita era molti aspetti molto moderna: inventò i trattati internazionali e amava molto il diritto, che applicava equamente e senza crudeltà. Una copia del trattato che gli Ittiti conclusero con Ramses II è appeso nel palazzo dell'ONU. Ho letto che nel 2° millennio a.C. gli Ittiti avevano una norma che vietava di estradare persone che fossero state condannate a morte nel loro paese. L'Italia ha introdotto questa norma nella sua costituzione nel 1948, più di 3500 anni dopo!. E moltissimi paesi non ce l'hanno ancora. C'è ancora molto da scoprire studiando bene i testi degli archivi ittiti, per non parlare degli scavi ancora da fare. Vedrai che ti divertirai molto leggendo Omero con occhio critico, e analizzandolo con la corretta impostazione storica: lo troverai pieno di affascinanti enigmi.
@desantisandrea1
@desantisandrea1 5 лет назад
Grazie Professore per questa lezione. Come al solito sempre precisa ed appassionata!
@mimmocalabretti505
@mimmocalabretti505 4 года назад
...seguo con piacere...grazie prof.
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Grazie per l'interesse! Piacere di rivederla!
@messergalvano6140
@messergalvano6140 5 лет назад
Bellissima lezione, complimenti! È sempre affascinante trovare delle conferme storiche dei poemi omerici!
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Grazie del suo commento, Messer Galvano, e la prego di scusarmi se non ho risposto prima. Lei ha ragione: è forse uno degli argomenti più affascinanti in assoluto individuare dei possibili riscontri storici a quei due meravigliosi poemi. E' però una cosa difficilissima, perché tali riscontri sono meno diretti di quel che si potrebbe pensare, non essendo sopravvissuti documenti letterari, diplomatici, legislativi di alcun tipo prodotti dal mondo acheo. Mi piacerebbe però ritornare sull'argomento il prossimo anno, dopo aver esaminato alcune cose della società micenea, cioè dedicare un video al tema della città di Troia. Concludo questa risposta con una nota grottesca: avrei voluto parlare della guerra di Troia già quando ho preparai questo video. Non potei farlo per non incorrere nelle ire dei rozzi algoritmi di RU-vid, per i quali Troia non è una affatto città. Dopo aver sperimentato la loro ira, in questo video l'ho nominata esclusivamente come Ilio o Wilusa, ma queste acrobazie verbali non sarebbero state possibili se avessi fatto un video interamente dedicato ai poemi omerici.
@Gabriele1979
@Gabriele1979 5 лет назад
Questa me la ero persa Carlo, la sto vedendo dopo l'ultima lezione pubblicata oggi 20 febbraio.
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Grazie per l'interesse, Gabriele. Questa è quella su cui ho dovuto lavorare di più in questa serie, perché la prospettiva degli Ittiti sui fatti accaduti a Wilusa / Ilio è ancora relativamente poco trattata, mi sembra. Spero di tornare sull'argomento parlando dei Popoli del Mare.
@stefanoorlandi8423
@stefanoorlandi8423 5 лет назад
Gentile professore, grazie per la sua stupenda lezione. Volevo solo dirle che la battaglia di Kadesh ha documenti storici ambigui, nel senso che ritrovamenti egizi parlavano della loro vittoria, al contrario dicevano documenti Ittiti. Ho letto che alcuni storici moderni propendono per una vittoria Egizia. Comunque grazie ancora per le sue stupende lezioni.
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Buongiorno, caro amico e grazie del suo commento. E' sempre un piacere risentirla. Ho letto diverse fonti sulla battaglia di Kadesh e l'interpretazione di una vittoria ittita mi ha convinto, anche se alla nostra piuttosto dettagliata (specialmente in relazione al tempo trascorso) conoscenza dello svolgimento della battaglia (attestata da due diverse versioni egiziane, che si trovano in 5 templi) manca purtroppo la vesione ittita. A quanto si capisce, gli ittiti indussero - tramite la falsa informazione che il loro esercito fosse ancora lontano - gli Egiziani ad affrettarsi su Kadesh, dove invece l'esercito ittita si era già radunato, e li aspettava. La divisione egiziana "Ra" fu dispersa e annientata. Ramses, che si trovava nella divisione "Amon", rischiò di essere ucciso e a stento riuscì a salvarsi. Solo l'arrivo di due altre divisione egiziane evitò il disastro completo e la battaglia si risolse in un impasse, che determinè la fine delle ostilità. La pace di fatto fu formalizzata 15 anni dopo con un famoso trattato, rimasto in forza per molto tempo e il cui testo è sopravvissuto ed esposto anche all'ONU. A Kadesh si fermò per sempre l'espansione egiziana nel Levante.
@stefanoorlandi8423
@stefanoorlandi8423 5 лет назад
@@CarloRolle Grazie professore sempre preciso e puntuale.
@nicolaperrotta4340
@nicolaperrotta4340 5 лет назад
Grazie, prof.
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Grazie del suo interesse e anche dei suoi like, che aiutano la visibilità del mio canale. Avrei voluto dedicare un video alla guerra di Troia, ma non potrò farlo perché gli algoritmi di RU-vid non gradiscono che si menzioni quella città. Per ora, me la sto cavando con "Ilio" e "Wilusa", ma non ce la farei durante un video intero. Pazienza, i temi interessanti comunque non mancano. Grazie per restare con me in questo viaggio nel II millennio a.C.
@CarloRolle
@CarloRolle 5 лет назад
Bibliografia essenziale / Essential bibliography: - Fernand Braudel: “Il Mediterraneo: lo spazio e la storia; gli uomini e la tradizione”, Bompiani, Milano, 1987 (original edition: “La Mediterranée”, Flammarion, 1985); - Fernand Braudel: “Memorie del Mediterraneo. Preistoria e antichità”, Bompiani, Milano, 2005 (original edition: “Les mémoires de la Mediterranée”, Éditions de Fallois, 1998); - Birgit Brandau - Hartmut Schickert: “Gli Ittiti”, Newton Compton Edizioni s.r.l., Roma, 2006 (original edition: “Die unbekannte Weltmacht”, Piper Verlag GmBH, München, 2001); - John Chadwick: “Il mondo miceneo”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980 (original edition: “The Mycenaean World”, Oxford University Press, 1976); - Olivier Dickinson: “Later LH IIIB. A last flourishing of Mycenaean civilisation, or an age of anxiety?”, conference held on May 29, 2016 at Collège Mercier, Louvain-la-Neuve, Belgium; published on RU-vid by Institut Incal UCL (Université Catholique de Louvain); - Robert Drews: “Guerrieri a cavallo. I primi cavalieri in Asia centrale e in Europa (4.000 - 900 a.C.)”, LEG - Libreria Editrice Goriziana, Gorizia, 2010 (original edition: “Early Riders.The Beginnings of Mounted Warfare in Asia and Europe”, Routledge, 2004); - Louis Godart: “L’invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1992, 2001 e 2011; - Petra Goedegebuure: “Luwian Hieroglyphs: An Indigenous Anatolian Syllabic Script from 3,500 Years Ago”, conference held on February 3, 2016 at the Oriental Institute, University of Chicago, U.S.A., published on RU-vid by Oriental Institute. - Reinhard Jung: “News about the Aegean-Italian contacts at the time of the Sea Peoples ?”, seminar held on December 15, 2015 at ISP, published on RU-vid by Institut Incal UCL (Université Catholique de Louvain); - Mario Liverani: “Antico Oriente. Storia, società, economia”, Gius. Laterza & Figli S.p.a, Roma-Bari, 1988 e 2011 (nuova edizione aggiornata); - Omero: “Iliade” a cura di Maria Grazia Ciani, commento di Elisa Avezzù, Marsilio Editori, Venezia, 1990; - Leonard R. Palmer: “Minoici e Micenei. L’antica civiltà egea dopo la decifrazione della Lineare B”, Giulio Einaudi Editore S.p.a., Torino, 1969 (original edition: “Mycenaeans and minoans. Aegean Prehistory in the Light of the Linear B Tablets”, Faber and Faber Limited, London, 1965_ Second Edition); - Colin Renfrew: “L’Europa della preistoria”, Gius. Laterza & Figli S.p.a., Roma e Bari, 1996 (original edition: “Before civilization: the Radiocarbon Revolution and Prehistoric Europe”, Cambridge University Press, 1979); - Michail I. Rostovcev: “Storia del mondo antico”, con note e appendici a cura di M.S. Drower, G. Nenci e G. Tibiletti, Bompiani (RCS Libri S.p.a.), Milano, 1999 (original edition: “A History of the Ancient World, Volumes I and 2”, Oxford University Press, 1926-27); - Arnold J. Toynbee: “Il mondo ellenico”, Giulio Einaudi Editore S.p.a,, Torino, 1967 (original edition: “Hellenism. The History of a Civilization”, Oxford University Press, london, 1959); - David H. Trump: “La preistoria del Mediterraneo: dall’ottavo millennio all’ascesa di Roma”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1983 (original edition: “The Prehistory of the Mediterranean”, Yale University Press, 1980); - Carmelo Vaccarino: “Da Zeus ad Agamennone: la storia degli Dei e degli Eroi”, Sellerio Editore, Palermo, 2001; - Pierre Vidal-Naquet: “Il mondo di Omero”, Donzelli Editore, Roma, 2001 (original edition: Librairie Academique Perrin, Paris, 2000); - Francisco Villar: “Gli Indoeuropei e le origini dell’Europa”, Società editrice il Mulino, Bologna, 1997 (original edition: “Los indoeuropeos y los origines de Europa. Lenguaje y historia”, Gredos, Madrid, 1996). - Eberhard Zangger: “The Luwians: A Lost Civilization Comes Back to Life”, conference held on January 18, 2015 at the 50th Winter Seminar of Klosters, Switzerland, published on RU-vid by Luwian Studies.
@videoseimagenes
@videoseimagenes 3 года назад
Che meraviglia. Personaggi ed eventi storici avvenuti 2500/3000 anni fa che vengono spiegati da lei dopo così tanto tempo e noi che li ascoltiamo da casa . Chi erano, come erano e come vivevano veramente queste genti? Lo trovo molto affascinante. Grazie a lei scopro nuove cose ogni giorno
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Grazie del suo commento, che mi fa molto piacere. C'è ancora moltissimo da scoprire sulle sofisticate civiltà del 2° millennio a.C. e non è escluso che in questo secolo si facciano molte scoperte, per esempio in Anatolia, dove ci sono intere colline formate dai resti di antichi insediamenti, che nessuno è mai andato a scavare. E' la terra di Arzawa, abitata da popolazioni di lingua luvia, che gli Ittiti solo parzialmente riuscivano a controllare. Forse erano state queste genti a far decollare la civiltà cretese nel 3° millennio. Forse in quelle rovine si nasconde la chiave per decifrare la lineare A. Ovviamente, il presupposto necessario per fare grandi scoperte è la pace, e anche qualcosa di più della semplice pace; ci vuole anche la serenità nei rapporti internazionali, che favorisce le missioni degli archeologi. Incrociamo le dita.
@videoseimagenes
@videoseimagenes 3 года назад
@@CarloRolle Si dovrebbe lavorare tutti per il bene comune. Incrociamo le dita
@oskareriksson2202
@oskareriksson2202 4 года назад
Interessantissima lezione professore, sono un appassionato di storia della tarda età del bronzo e in particolare egea, e di tanto in tanto al livello dilettantistico pratico anche archeologia sperimentale (specie culinaria e di abitudini di vita) oltre che di giochi di strategia ambientati in quel periodo, e trovo ineccepibile quanto detto, complimenti!
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Grazie del suo messaggio, piacere di conoscerla. Da alcuni anni sono in corso riflessioni molto interessanti su cosa sia veramente successo alla città di Troia verso la fine dell'Età del Bronzo e su quale sia stato il coinvolgimento degli Achei in queste vicende. Sostennero forse l'insediarsi di una dinastia locale? Oppure addirittura la città ebbe, da un certo punto in poi, addirittura dei sovrani achei, i quali poi si scontrarono con altri Achei dalla Grecia, come era successo probabilmente a Cnosso? E' possibile che la lingua achea fosse parlata all'interno della città assediata da Agamennone? I prossimi anni potrebbero portare a interessanti discussioni in materia. Cercherò di tornare - sia pur brevemente - sull'argomento quando riprenderò questa serie. Buona serata.
@oskareriksson2202
@oskareriksson2202 4 года назад
@@CarloRolle a mio avviso, il ciclo troiano, epico, omerico, anzi mi correggo le saghe micenee, non sono dissimili da quelle nordiche, o etrusche (mastarna, etc etc), raccontano una miti storia, cioè un vago ricordo, una reminescenza di, a detta dei greci presumo, una specie di età dell oro perduta, (un po come noi latini vediamo l età romana eh, con una differenza noi grazie ai monaci, ad altri, e agli studiosi islamici anche abbiamo fior di documenti sulla civiltà romana persino di gossip) se pensiamo che il culto degli eroi nasce quando la gente inizia a visitare le tombe micenee in età medievale greca ed arcaica, e a farci offerte, questo è un chiaro atteggiamento di un passato perduto, i fatti raccontati nelle saghe sono sicuramente distorti, dalla tradizione orale, ovviamente, però hanno un fondo di verità storica ad esempio micene, chi la abitava era chiaramente il più potente dei re, il comandante supremo FORSE, della lega degli achei o come si vuol chiamarla, un po come il re di apasa lo era per arzawa, una specie di primus Inter pares forse, prima di micene c era tebe, ed a tebe sono state ritrovate tante cose che avvalorano il mito di cadmo, chi regnava a tebe aveva stretti rapporti con l oriente sappiamo, da sigilli e materiale diplomatico, ora io non credo che cadmo, atreo, Agamennone, etc etc siano personaggi storici attenzione, ma che siano la reminescenza di fatti e di personaggi storici sicuramente. E la base, il nocciolo di questi fatti che hanno dato vita ai poemi nei secoli oscuri, sono sicuramente gli Ahhijawa, questa non ben definita entità micenea che per 2 secoli lotto contro gli hittiti e i loro vassalli per il controllo degli stretti. Per dirla con le parole di uno scrittore, "il ricordo della grandezza perduta trasformò un gruppo di baroni micenei coalizzati contro una piccola fortezza degli stretti in un accolta di giganti". 🙂 Questa credo sia la base storica, sia pur sfigurata, mischiata, cambiata, da secoli di tradizione orale, delle saghe micenee. Come le saghe vichinghe è mia opinione che esse contengano elementi di verità storica sfigurati nel mito. Io provengo da una città del adriatico dove il culto di Diomede un veterano della guerra di troia è molto forte, anche se questo culto fu portato nell 8 secolo dai mercanti greci, quindi ho diciamo molto a cuore il fatto che le saghe abbiano un fondo di verità storica. La ringrazio!
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
I miti contengono sempre riferimenti a fatti reali, ma spesso è molto difficile capire quali siano tali riferimenti e come siano stati deformati. Un esempio è il mito dei Ciclopi, che forse nacque dal ritrovamento da parte dei Greci di crani di elefanti nani vissuti in Sicilia: il grande buco al centro della parte frontale (in corrispondenza della proboscide) indusse forse gli antichi a credere che in passato era esistita una popolazione di giganti monocoli. Questo però lo si è capito solo grazie a ricerche paleontologiche avvenute in età moderna. Allo stesso modo, il clima arido della Cina settentrionale ed occidentale, che negli ultimi decenni ha consentito eccezionali ritrovamenti di fossili di dinosauri, può avere nell'antichità contribuito a dare ai draghi un riolo chiave nella mitologia cinese, e così via.
@francescolaruffa3441
@francescolaruffa3441 4 года назад
Grazie mille,prof! Qualche anno fa effettuai ricerche in merito l'identità dei Popoli del Mare e ricordo di aver letto riguardo alcune ipotesi secondo le quali i Popoli del Mare altri non fossero che genti d'origine pelasgica le quali, visto il vanificarsi di ogni possibile formazione statale indipendente a causa della schiacciante potenza micenea,migrarono in massa,compiendo incursioni, anche di vaste proporzioni,che si riversarono in buona parte del Mediterraneo orientale. Vien fatto il collegamento tra il nome Pelasgi e quello dei Filistei; addirittura vien fatto un collegamento con il mondo eteusco(in questo caso prendendo come punto di riferimento la tavoletta di Lemno). Tuttavia il divario temporale che intercorre tra l'affermarsi delle genti indoeuropee a Grecia continentale e le presunte incursioni di questi Popoli del Mare è di oltre 4 secoli. Voi cosa ne pensate?
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Buongiorno e grazie del suo commento. Vorrei dedicare almeno due video al più grande enigma della storia antica, cioè la crisi che pose fine a molti stati verso il 1200 a.C. In essa i Popoli del Mare giocano un ruolo importante ovviamente. Uno dei pochi elementi sui quali si è formato un consenso è che i Pheleset delle iscrizioni egiziani divennero in seguito i Filistei. Molto più incerta è l'identificazione con i Pelasgi. Se qualcuno usò questo termine per uno dei Popoli del Mare, questo non fu il suo principale uso. Il tema è veramente complesso e spero di affrontarlo in seguito. Le migrazioni deI Popoli del Mare potrebbero essere un anello intermedio di una catena di cause ed effetti, più che la causa del cataclisma. A mia conoscenza, anche libri recenti sull'argomento evitano di prendere posizione sulla causa prima dello sconvolgimento che investì il Mediterraneo Orientale e il Vicino Oriente. Direi che purtroppo le informazioni disponibili non sono ancora sufficienti per comprendere il fenomeno nella sua interezza.
@francescolaruffa3441
@francescolaruffa3441 4 года назад
Quello dei Popoli del Mare è un argomento che mi desta parecchio fascino,il mistero che li avvolge conferisce loro una connotazione quasi mitica.
@simonettabattaglia5086
@simonettabattaglia5086 Год назад
Davvero bello... Complimenti e grazie. Un' appunto: sarebbe più facile seguire il discorso se utilizzasse una cartina geografica
@furysreturn375
@furysreturn375 5 лет назад
Si vede che erano gli antenati dei greci... Ricordiamo che i greci pochi secoli dopo si espanderanno in tutto il Mediterraneo fondando colonie, intorno alle 700 colonie , tra cui 1/3 sono solamente in Italia, quello che chiameranno i latini Magna Graecia. Rodi è stupenda significa Rosa, dal sostantivo neutro della seconda declinazione rodon. Gli Ittiti erano una civiltà molto avanzata e rappresentano una valida testimonianza per descrivere i micenei.
@sarachiki3985
@sarachiki3985 5 лет назад
Prima
@lorenzoreboa5378
@lorenzoreboa5378 4 года назад
ah il lido, l'antico idioma dei balneari
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Quella sarà sempre una lingua viva! :-)
Далее
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