17:10 Non mi aspettavo granchè ma non un livello così basso, no. A parte le castronerie dette prima, dire che Spassky era lo "stratega cervellotico" e Fischer "il capo dei guerrieri" significa non aver MAI visto giocare Spassky. Fra i due era Fischer che non ha mai giocato il gambetto di Re (apertura romantica di cui Fischer aveva così poca considerazione che affermò di averne la confutazione definitiva...e obiettivamente parlando è una delle linee ancora perfettamente giocabili col Nero). Questo dice TUTTO. Di letteratura di alto livello su Fischer ce n'è molta, quindi passerei oltre sull'opera di Barbaglia dopo la baggianata colossale di cui sopra. Aprirei però una parentesi su Spassky e su cose non dette. Spassky giocò obiettivamente al di sotto delle sue capacità nel match contro Fischer (questo non è un mistero). Dopo la sua sconfitta, si scatenò un putiferio. I Soviet obbligarono TUTTI (e intendo TUTTI) i più forti giocatori dell'Unione Sovietica a partecipare al Campionato Sovietico del 1973. Basta snobbismo da parte degli ex campioni del mondo e di coloro che avevano già vinto in passato il Campionato (che preferivano non mettersi in gioco). Fu il campionato più forte mai giocato nella storia degli scacchi...e lo vinse Spassky. Nonostante la forma però, nel 1974, perse il match dei candidati (semi-finale) contro l'astro emergente Karpov. Quel match dei candidati si giocò a chi arrivava per primo alle 4 vittorie oppure chi fosse stato in vantaggio alla ventesima partita. Per dare un'idea abbiamo avuto campionati del mondo (come Anand-Kramnik 2008) giocati su sole 12 partite e con cadenza più corta e senza aggiornamenti. E' sufficiente leggere i commenti da Petrosjan, Keres, Tal a Timman per avere un'idea di quanto restarono sorpresi dalla sconfitta di Spassky. Botvinnik scrisse che Spassky sottostimò l'avversario. Ma è sufficiente guardare le partite (magari commentate) per rendersi conto che fu una lotta senza quartiere. E questo mi porta al 2000. All'epoca ChessCafè pubblicò un'intervista a Spassky in Messico (che forse è ancora reperibile sul sito): doveva essere una chiaccherata informale a pranzo con Spassky ma ne risultò una delle più belle interviste che abbia mai letto. Al solito gli fu chiesto di Fischer e lui sbottò (vado a memoria):"Tutti mi chiedono di Fischer ma in verità non è stato l'avversario più forte che abbia mai incontrato, ovvero Karpov. Semplicemente non capivo la logica delle sue mosse". E arriviamo al 1989. Quell'anno si tenne un match amichevole fra Spassky e Huebner a Venezia. Io ero presente. Non intendo parlare del match ma di una cena. Spassky all'improvviso tirò fuori Fischer, di cui riceveva notizie allarmanti. Spiegò che viveva una vita da eremita e che era stato visto aggirarsi come un barbone. Una cosa del genere era inaccettabile e sollecitava a gran forza il mondo scacchistico a trovare una soluzione. Non partecipai alla cena ma mi fu raccontato da colui che organizzò il match. Ne rimasi così colpito che in seguito non ho mai dubitato che il famoso e ricco rematch fra Fischer e Spassky del 1992 fu favorito da Spassky stesso. E' solo la mia opinione ma lo sforzo di Spassky di soccorrere Fischer fu reale. Quel match fu giocato nei balcani allora sotto embargo e Fischer lo violò procurandosi un mandato di arresto internazionale da parte degli USA. Spassky (all'epoca cittadino francese da moltissimi anni) disse:"Allora che arrestino anche me". Questo era l'uomo Spassky e potrei andare avanti...
Prof, dal punto di vista letterario, sappiamo che nulla potrà mai competere con " novella degli scacchi " di Stefan Zweig . Detto questo, io le consiglio di leggere " a Oscar Wilde". breve racconto a tema scacchistico tratto da" l ultimo caso del lama ninguj" di Porcarelli. Il libro di Zweig l ho letto 2 volte. Il racconto di Porcarelli 100 volte. 99 volte delle quali ad alta voce. In beneficio degli amici. Sono convinto che Porcarelli si sia ispirato al match del secolo per questo racconto a tema scacchistico. Bellissimo!!
Prof, sono un Maestro FIDE sessantenne e le posso dire ancora oggi che quando ricordo quel match piango per la commozione. Fu un evento che cambio la nostra vita. Grazie per i suoi vari interventi e questo in particolare.
Io sono GM online. Solo che faccio cheating. Come fai a sapere che una volta, con quei controlli ridicoli che c’erano, qualcuno non imbrogliasse come imbroglio io da anni?
@@Andre-PMsicuramente qualcuno che ha imbrogliato c'è, però barare con i motori è una cosa che per lo meno non si poteva fare quando i motori non c'erano/non erano abbastanza efficaci
Che bel video! Avevo 13 anni nell'estate del '72. Ogni giorno i media raccontavano la "sfida del secolo" in ogni minimo dettaglio; alcuni giornali pubblicavano anche le partite. Impossibile non appassionarsi al gioco! La passione per gli scacchi, iniziata in quei mesi, non mi ha più abbandonato (anche se i risultati sono stati relativamente modesti). Al prof. Barbaglia vorrei dire che dovrebbe proprio imparare a giocare, almeno un po'; la prospettiva cambia molto quando si conosce un po' il gioco; di Fischer si possono allora apprezzare anche e soprattutto le grandi doti tecniche e agonistiche. Il prof. Odifreddi dimostra di conoscere bene l'argomento, con un'unica piccola distrazione; il pezzo che nel famosissimo studio di Reti sfrutta la strana geometria della scacchiera per fintare la rincorsa al pedone avversario e poi improvvisamente cambiare direzione è ovviamente il Re, non la Regina (che si muove ben più velocemente). Sull'argomento c'è un altro studio, dei fratelli Sarychev (o Saričev) 1928, ancora più bello: it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Vasilevi%C4%8D_Sari%C4%8Dev Pubblicato (senza soluzione, credo nel 1973) sul mensile Tuttoscacchi con l'eloquente titolo "Uno studio rompicapo", mi tenne impegnato in ogni momento libero per quasi un mese; solo 2 o 3 giorni prima di poter leggere la soluzione nel numero successivo della rivista, all'improvviso l'idea giusta si materializzo davanti ai miei occhi ... a proposito di ossessione per gli scacchi! Circa la forza dei computer, ora è evidente che non c'è più confronto con gli umani e non solo negli scacchi, ma anche in giochi con un numero di combinazioni possibili molto maggiori come il Go. Tuttavia la vittoria di Deep Blue su Kasparov suscita molti dubbi ad occhi esperti; nella partita decisiva Kasparov invertì due mosse in una posizione di apertura ben nota e il software vinse semplicemente "leggendo" la confutazione nel suo "libro delle aperture"; da un punto di vista scacchistico Kasparov perse senza veramente sbagliare, per una semplice distrazione, e Deep Blue vinse senza merito ... è un po' come correre i 100 metri contro Bolt e vincere perché Bolt inciampa e cade.
ma non è vero ma che gesto di stizza del robot !! il bambino ha messo le mani sulla scacchiera mentre non era il suo turno di mossa ed il braccio meccanico ha eseguito la mossa mentre il bimborinco ha lasciato li la mano ! ma perchè dovete condire le informazioni con le vostre congetture da piccolo uomo...
Me la ricordo ancora molto bene quella sfida. Più che per le partite, fece scalpore per gli atteggiamenti eccentrici di Fisher che comunque meritò la vittoria. Credo sia stato uno dei più grandi giocatori di sempre. Qualche decennio prima ci fu un altra sfida del secolo: Alekhine contro Capablanca, credo valga la pena di parlare pure di quella. Inoltre mi piacerebbe se approfondiste il discorso su Alphazero e quali possano essere gli sviluppi futuri delle intelligenze artificiali. 👋👋👋
A proposito di numeri..Fischer era tanto matto che nel 1996 presentò la variante Fischer Random..959 altre possiili combinazioni iniziali..(una è quella ufficiale) ..tanto che adesso è diventato Mondiale riconosciuto dalla Fide ...io ad esempio gioco solo a questa variante ... Inoltre non dimenticate che Lui morrì a 64 anni....vi dice niente?
riguardo la geometria degli scacchi è interessante notare come ad ogni mossa in orizzontale o verticale il pezzo di muova di una lunghezza pari al lato della casella, mentre si muove della lunghezza della diagonale della casella quando si muove in diagonale. quindi muovendosi in diagonale il pezzo percorre più spazio per mossa motivo per il quale le diagonali della scacchiera e i lati "sembrano" avere la stessa lunghezza
@@danilolombardo4040 è ovvia; quando il pezzo si muove in diagonale si sposta di una diagonale, che è più lunga del lato (di un coefficiente di radical 2)
E' ovvio che se si prende squadra e righello e si misura la diagonale a1 h8 risulterà più lunga della traversa a1 h1. Quando Odifreddi parla di geometria degli scacchi in cui il triangolo rettangolo ha tre lati uguali, parla non dello spazio Euclideo ma di uno spazio "quantizzato", in cui la diagonale misura otto caselle, esattamente come la colonna e la traversa.
@@Almotasim66 io non ho detto che la diagonale del quadrato è più lunga del lato dello stesso... entrambe banalità, per carità, ma ho detto un'altra cosa
Salve. Riguardo il paragone Spassky-Ulisse ed eventuali punti di contatto, dato che avete nominato la partita n°6, quella degli applausi, e dato che Ulisse è famoso per il tranello del Cavallo, in quella partita, una delle ultime chance che Spassky ebbe di vincere, fu proprio dovuta ad un potenziale tranello di Cavallo. -Spassky aveva il cavallo in h7 e la regina in e7. -Fischer aveva la regina in h3, la torre in f5, e alfiere c4, che copriva f7. Quindi Fischer avrebbe potuto essere tentato nel muovere torre f7, per attaccare la donna in e7. Avrebbe perso la partita perchè il cavallo sarebbe saltato in g5, dando il doppio a donna e torre e facendo passare Spassky in vantaggio di una torre piena. Ma, a differenza dei troiani, Fischer non cadde nel tranello.
