Ormeggio in andana - come ormeggiare in banchina con l'ancora - SVN 

Ha ragione.

Perchè le serve la seconda cima di poppa? Quella la mette se dovesse mai aver bisogno di rinforzare gli ormeggi, altrimenti le complica la vita e basta. Almeno per come la vediamo noi.

@@solovelanet a questo pensavo, ad un ormeggio piú sicuro, grazie.

Per far agguantare l'ancora lei deve dare catena arrivare ad almeno un paio di volte il fondo, mettere in tiro, quindi riprendere la manovra. A quel punto si rimette in moto, ricomincia a mettere giù catena e ad andare a ormeggio. Le sue possibilità di essere ancora in linea con l'asse dell'ormeggio sono scarse. A quel punto dovrebbe far mettere giù molta catena, rifare la manovra trascinando fon lei la catena, rimettersi in asse e ricominciare, ma a quel punto la catena avrà fatto un effetto aratro e pescato tutto quello che trova sulla sua strada.

non sono d'accordo... cito: "Per far agguantare l'ancora lei deve dare catena arrivare ad almeno un paio di volte il fondo, mettere in tiro" : (a parte che il fondo deve essere almeno 3 volte, il tiro non deve essere superiore ai 27 gradi, per costruzione stessa dell ancora, qualunque esse sia tranne l' ammiragliato o la ombrello...) mettere in tiro si, ma con l' inerzia della barca, non certo con il tiro dell' argano. Ho tenuto un corso settimana scorsa nel golfo di spezia esattamente su questa manovra... una quindicina di prove e tutto è funzionato a dovere. Una volta che l' ancora ha guantato, rimane come un chiodo sul fondo del mare. A questo punto posso evoluire piuttosto liberamente e allineare quanto devo, se necessario (ma non è nemmeno detto che la barca perda sempre l' allineamento). Come da scuola Rya e Cvc... se l' ancora non guanta non serve a nulla. Non mi ci posso affidare.@@solovelanet

Anche con vento d banchina?

Una volta arrivato in banchina recupera catena sin tanto che questa non va in tiro. Se l'ancora tiene, la catena rimane in tiro e quindi lei ne molla un metro per rilasciare la tensione. Se, invece, dopo essere andata in tiro vede che strattona e perde il tiro, significa che l'ancora sta arando. Deve rifare la manovra e allungare il calumo, non più 40, ma 50 metri da banchina, sempre che la sua sia un ancora buona, perchè, se, invece, è un ancora fatta male, può anche mettere 100 metri di calumo, ma alla prima raffica seria l'ancora arerà.

@@solovelanet Perfetto, tutto chiaro. Grazie.

il bridle si mette a fine manovra, durante la manovra non lo può usare. Quando ha finito l'ormeggio e la catena è in tiro, porta il catamarano leggermente avanti, mette il bridle e quindi arretra un pò per rimettere il calumo in tiro.

@@solovelanet grazie della risposta. Il mio bridle, però, richiede quasi 10 metri di catena per andare in tensione (cosa abbastanza comune coi catamarani), quindi dovrei tirare su circa 10 metri di catena, che significa andare avanti di una decina di metri per farlo. Cosa che richiederebbe delle cime d'ormeggio lunghissime. Non c'è un modo più comodo?

@@sirox68 Purtroppo non che noi sappiamo. Dieci metri sono molti, solitamente un bridle così lungo è per un catamarano sopra i 50 piedi, se il suo è sotto, forse, al di la dell'ormeggio in andana potrebbe prendere in analisi la possibilità di accorciarlo. In ogni caso passiamo la sua domanda al nostro esperto in catamarani e sentiamo se lui ci suggerisce qualche alternativa.

@@solovelanet è un Nautitech con l'ancora dietro la rete, non a prua, quindi il bridle è un poco più lungo. Comunque anche un catamarano con ancora a prua deve avere una lunghezza del triangolo del bridle di almeno la larghezza della barca, altrimenti ruoterebbe troppo. Ad esempio, un catamarano di 12 metri con larghezza di 7, deve avere un bridle con triangolo lungo almeno 6 o 7 metri. Quindi secondo me il problema resta con qualunque catamarano.

@@sirox68 E' esattamente così, ma una cosa è 6-7 metri, una cosa 10, parliamo di 30%-40% di differenza. Comunque capiamo che il problema esiste. La soluzione, che vediamo, è quella di avere un bravo ancorista che riesca a far scendere quel tanto di catena che basta senza andare in tensione. Quando lo scafo sarà alla giusta distanza dalla banchina provvederà a mettere il bridle e quindi farà scendere la catena per i rimanenti metri. E' una questione di intesa tra timoniere e ancorista, ma certo è che se non ha un ancorista esperto, la manovra sarà molto più complicata.

Lei ha ragione, purtroppo è stato un problema di tempi, quando abbiamo iniziato le riprese il vento veniva da una direzione, ma poi ha girato, non potevamo rifare tutto, non c'era tempo, così il direttore ha dovuto indicare il sopravvento dove era il sottovento sperando si capisse lo stesso.

Capisco..

Deve contattare la Media Ship di Roma, loro sono gli importatori.

Se la manovra si fa in solitario, la dinamica cambia completamente e molto dipende dalle condizioni meteorologiche. Stiamo studiando se è possibile o meno fare un video sull'argomento.

L'unico modo per essere certo che l'ancora abbia preso prima di arrivare in banchina è quello di farla andare in tensione prima, ma questo, sopratutto se l'ancora non è perfettamente in linea con la prua della barca che è sulla normale del posto barca, provocherebbe un disallineamento di questa e se c'è vento laterale, completare la manovra diventerebbe difficile. Lei come la farebbe per riuscire a sapere se l'ancora ha preso o meno prima di arrivare in banchina?

@@solovelanet Salve amici. io che frequento assiduamente la Grecia, faccio esattamente come fate voi tranne che 1) quando arrivo con la poppa alla prua della / delle barche laterali, fermo ancora e mi accerto che abbia fatto testa , poi sempre con marcia indietro o ancorista , che sa come fare o io da poppa , porto la barca in banchina sempre con catena tesa, mettiamo la cima di poppa sopravvento e poi quella sottovento. Fermo motore e sono già ben sistemato. Visto molte volte e già accertato che tirare catena con il verricello con la barca già ancorata in banchina c'è rischio che ancora spedi , e te ne accorgi solo se arriva un ventone. Mentre il tonneggio lo faccio sistematicamente con qualsiasi condizione quando devo mettere le trappe. Mi faccio sempre dare prima la cima di poppa sopravento e tengo la barca col motore, poi con tutta la calma del mondo mi sistemo le trappe e la seconda cima di poppa per ultima, poi fermo tutto. Naturalmente mi accerto sempre, come avete fatto voi di fondo, e cime in acqua, facendo un passaggio nei posti che non conosco. Buon Vento

@@daniesxyz Tutto chiaro. Consideri che le condizioni però sono diverse. Noi dobbiamo prendere in analisi che l'ancorista non sia esperto, infatti il direttore dice che in questo caso va lasciata la catena scendere senza sosta. Inoltre lei è il proprietario della barca, la sua barca la conosce perfettamente, noi dobbiamo pensare che oggi circa il 50% delle barche che troviamo in mare sono barche charter portate da persone che non hanno familiarità con quella barca specifica. Non ce la sentiamo di suggerire di fermare la barca controllare il tiro e poi ripartire. Se lei non conosce la barca e c'è vento laterale come in questo caso, ci sono 9 possibilità su 10 che lei debba rifare la manovra perchè nel momento che la catena va in tiro, se la barca non era perfettamente in linea con l'ancora, questa si gira e si mette in linea perfetta con l'ancora. Inoltre il vento la fa scarrocciare di lato. Tutte cose che con l'esperienza lei controlla, ma la barca deve essere sua e deve aver fatto la manovra molte volte. Due condizioni che ci sembra di capire dal suo post rispecchiano la sua situazione. Quello che fa lei, dal momento che a lei funziona bene, è fatto bene, solo che noi non lo possiamo suggerire perchè dobbiamo ragionare in un ottica più vasta.

parlare dei corsi specifici sui video non è possibile, ma la risposta alla sua domanda la trova sull'articolo di approfondimento dove c'è un paragrafo che si intitola "Effetto evolutivo".

@@solovelanet Ho scaricato e letto l'articolo, molto interessante, grazie.

Mi verrebbe da dirti di correggere il tutto con il timone. che soluzione hai trovato? Ciao

Le motivazioni sono molte, sino a pochi anni fa, per questioni di budget eravamo costretti a fare un video in un giorno e le spiegazioni non potevano essere troppo approfondite, infatti i nostri erano video da 9,10, massimo 12 minuti. Oggi riusciamo ad avere budget superiori e sopratutto NSS ci aiuta con più barche e più uomini, la troupe ha più persone e un video lo facciamo in due giorni invece che in mezza giornata. Questo ci permette di fare video più lunghi e fatti meglio dove possiamo dire più cose, ma anche così non riusciamo a dire tutto, infatti, sugli articoli di approfondimento trovate cose che sul video non ci sono. In secondo luogo, l'operazione con la cima sopravvento implica che si abbia già una certa dimestichezza con la barca e sino a un paio di anni fa, la nostra politica editoriale era fare cose non complesse che fossero eseguibili anche dai principianti. Oggi ci siamo convinti che i principianti dovranno provare i nostri trucchi più volte di una persona già esperta, ma alla fine li impareranno e se queste cose le imparano all'inizio della loro avventura nella vela se li ritroveranno per sempre.