Chissà come sarebbe orgoglioso oggi di vedere sotto una sua macchina un 1600 6 cilindri abbinato a due lavatrici con lo scarico elettroattuato . A poter vedere dove è arrivata oggi la sua passione sconfinata per il cavallino rampante , farebbe sicuramente salti di gioia 🤮.
Ci avrebbero pensato i Nipoti a Farlo Ragionare e ad accettare il Nuovo Progresso che rifiuta le Stufe Termiche Roboanti che uccidono il pianeta e con entusiasmo avrebbe intimato agli ingegnieri di realizzare almeno il Power train Full Electric piu potente al mondo degno di essere Chiamato Motore Ferrari sempre...Mai però avrebbe ceduto al TDI Commen Rail vero scandalo nel mondo delle corse !!!
@@ciucciariellopiagnone997 NON PENSO PROPIO AVREBBE ACCETTATO L' IDEA. MA IL CONCETTO BASILARE È UN ALTRO : UN GENERATORE DI CORRENTE PER QUANTO SIA EFFICIENTE E SUPER TECNOLOGICO NON PUÒ ESSERE DEFINITO " MOTORE " . UN PROPULSORE TERMICO È COMPOSTO DA SVARIATI ORGANI MECCANICI CHE GENERANO 2 O 4 FASI DI ELABORAZIONE, ED HA BISOGNO DI UN VOLTAGGIO ELETTRICO SOLO PER L' AVVIAMENTO E L' ELETTRONICA DEL VEICOLO . È COME UNA GRANDE ORCHESTRA SINFONICA CHE HA BISOGNO DELLA PERFEZIONE DI OGNI SUO SINGOLO ELEMENTO. PIÙ SONO PERFETTI I SUOI ELEMENTI E PIÙ SARÀ GRADEVOLE LA SUA ESECUZIONE . " I CONCERTI " A CUI CI HA ABITUATO IL CAVALLINO RAMPANTE NEGLI ULTIMI 70 ANNI SONO COME LA PRIMA DELLA SCALA DI MILANO ... ED IO PREFERIREI RIMANESSERO TALI FINO ALLA FINE DEI GIORNI. AL CUORE ❤ NON SI COMANDA .🥺🙉
In un certo periodo, antecedente il matrimonio con Fiat, la scelta di un auto " normale" per il lavoro che non fosse italiana era per non scontentare nessun costruttore nazionale. Aveva scelto la Peugeot che non costituiva una concorrente e che, probabilmente aveva potuto apprezzare con Pininfarina che da anni carrozzava le eleganti vetture francesi. Se avesse usato una Fiat un' Alfa Romeo, oppure una Lancia poteva essere visto come un atto di deferenza. In un dato periodo quando queste "case" erano autonome e in concorrenza tra di loro. Certo una scelta originale, ma Ferrari era un anticonformista, Uomo unico nel suo genere. Altra scelta che oggi definiremmo folle quella di costruire una Ferrari senza il nome Ferrari... La Dino.... un'auto stupenda, un successo commerciale, una vettura ieri come oggi ambitissima. Tutto nel culto del venerato figlio. Chi oggi oserebbe farlo??? Ma Ferrari era Ferrari, punto. Comunque ha avuto e utilizzava, come è ovvio molte vetture Ferrari. Tuttavia in quel periodo, un altro buon motivo era il fatto che le auto lui le costruiva....per venderle! Tenerle era un " lusso" allora impensabile. I ricavi e i guadagni servivano alla fabbrica, per progredire nello sviluppo e poter pagare la gestione sportiva che era, allora come oggi, fortemente dispendiosa. Le sponsorizzazioni c'erano ma non erano così ricche e anche oggi, d'altronde, non bastano. Ecco il perché utilizzava, per il quotidiano, auto se vogliamo modeste. Che ovviamente acquistava a condizioni vantaggiose... E se ci pensiamo bene....erano in fondo " beni strumentali" di un' azienda che aveva, come tutte, costi e ricavi... oneri deducibili etc... Tutto normale, non credete?😉
@@rohan_3128 Erano altri tempi, eroici e ruggenti! Comunque Ferrari nei primi anni 50' desiderava comperare una Lancia Aurelia...non una macchina a caso! Sicuramente lo colpirono le eccellenti doti dinamiche dell' Aurelia B20 che nella Mille Miglia del 51' per poco non vinse! Ed era una 2000 contro la sua Ferrari di cilindrata più che doppia, quindi molto più potente! Non ci riuscì perché la desiderava con la guida a sinistra e all' epoca la Lancia non la produceva. In merito è rimasta una lettera che Ferrari scrisse all' Ing. Francesco De Virgilio, progettista dell' Aurelia.
