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Paterno: la terra dei fuochi toscana. 

perUnaltracittà
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“Paterno. La Terra dei fuochi toscana”. Lo scandalo della discarica raccontato per immagini e con una timeline.
Tra i contenuti il verbale segreto del Pd e gli intrecci societari dietro la proprietà. Il video e la timeline.
Un video e una timeline multimediale per raccontare nel modo più semplice possibile la scandalosa vicenda della ex cava di Paterno, frazione del comune mugellano di Vaglia, trasformata in una discarica di rifiuti pericolosi nell’indifferenza delle istituzioni preposte al controllo. Lo hanno prodotto La Città invisibile e l’Altracittà come anticipazione dei numeri di settembre.
A parlare nel video a nome del Comitato ambientale di Vaglia sono Francesca Chemeri e David Kessler. Abitano a Paterno e seguono da sempre i traffici intorno alla cava. Le loro denunce sono rimaste per anni inascoltate nonostante le tante ricadute negative sulla salute dei cittadini. Francesca ha perso i genitori per patologie oncologiche. Nel febbraio scorso la Procura di Firenze ha finalmente sequestrato la discarica e indagato 11 persone per stabilire di chi è la responsabilità del deposito di 1.300 tonnellate di sabbia finissima contenente metalli pesanti (cromo, rame, ferro, piombo, nichel) che per la legge deve essere invece trattata e smaltita come rifiuto speciale e non lasciata a se stessa, libera di inquinare l’ambiente, falde d’acqua e torrenti inclusi.
“La paura”, dice Francesca Chemeri, “è che la pubblica amministrazione abbia tentato di fare una sanatoria. E questa è la cosa peggiore in assoluto perché quando si fa una sanatoria si fa un piacere a qualcuno. Oggi vorrei capire chi è questo qualcuno e perché gli si fa un piacere visto che da anni gli abitanti di Paterno denunciano una quantità di cose strane intorno alla cava”. Sua mamma negli anni Novanta fece un lungo e dettagliato esposto sull’allora cementificio in cui ipotizzava ​che le presunte omissioni dei soggetti deputati al controllo avessero origine negli interessi di gruppi societari, pubblici e privati, legati al Partito Democratico di Sinistra. Tra queste anche Produrre Pulito spa che solo dallo scorso anno con l’acquisto della cava appare ufficialmente sulla scena.
E il video approfondisce proprio l’intreccio proprietario della cava: tra le società più note che posseggono un numero più o meno alto di quote della “Industriale Vaglia”, troviamo Lanciotto Ottaviani (condannato nel processo per l’alta velocità e indagato per rapporti con la camorra), Produrre Pulito spa (citata 20 anni fa dalla madre di Francesca) e a cascata, tra le altre, Consiag, Cna, Quadrifoglio, Infrastrutture Leggere, Cooplat, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca Mps, Iren Ambiente. È quindi evidente l’interesse che questa cava ha saputo sollevare in tanti soggetti diversi tra loro ma legati da un comune interesse e come oggi serva la massima trasparenza su tutta la vicenda.
Il Comitato nel video cita inoltre un verbale del direttivo del Partito Democratico di Vaglia, datato 4 ottobre 2010 e poi secretato, in cui il sindaco di allora, Fabio Pieri, afferma la necessità di trasformare la cava in discarica. Si discute anche sull’opportunità o meno di utilizzare i rifiuti dell’industria conciaria per riempire la discarica. Da allora passano quattro anni e oggi, grazie alle notizie riportate dalla stampa dopo i sopralluoghi dell’Arpat voluti dalla Procura di Firenze, si legge che molto probabilmente tra i rifiuti della cava ci sono proprio i fanghi conciari. Strana coincidenza, tenuto conto che solo recentemente i cittadini di Vaglia e di Paterno hanno scoperto la volontà della vecchia amministrazione comunale di “arricchire” il territorio con una discarica del genere.
Oltre al video la timeline raccoglie le notizie emerse nelle ultime settimane grazie alle denunce dei cittadini organizzati in Comitato, alla rinnovata amministrazione comunale di Vaglia e alla stampa. Il video è stato realizzato da Ginger, 5, Francesca Conti e Riccardo Capucci e prodotto da perUnaltracittà, il laboratorio politico fiorentino, e da l’Altracittà, il giornale della Comunità delle Piagge.​

Опубликовано:

 

6 авг 2014

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Комментарии : 7   
@ericbettazzoli2324
@ericbettazzoli2324 6 лет назад
Minuto 9.28 Grandissima verità! Estendibile a tutti i reati ambientali del nostro paese, al centro c'è sempre l'atteggiamento passivo dei cittadini
@giorgiopozzolini8752
@giorgiopozzolini8752 8 лет назад
Ben esposto.grazie
@carzaviva5849
@carzaviva5849 10 лет назад
Il coinvolgimento affaristico di società pubblico-privato in cui le quote societarie fanno riferimento SEMPRE E COMUNQUE a quel partito che governa questi territori, sembra ASSOLUTO. chiedo troppo se qualcuno di quel partito che governa questi territori comincia ad uscire dal silenzio e fa chiarezza su quali siano le implicazioni dei propri coinvolgimenti con queste situazioni? chiedo troppo se qualcuno di quel partito che governa questi territori fa chiarezza sul perché si insiste nel consegnare i servizi di gestione ambientale a chi sembra abbia avuto il solo interesse a devastare questo ambiente? non mi servono frasi di circostanza. non mi serve nemmeno l'ostentazione del proprio curriculum da bravo boy-scout. non mi serve il silenzio. non mi servono gli scatoloni di schede elettorali che hanno, dovunque in questi territori, sancito che chi ha amministrato fino ad ora, può farlo ancora. NON SERVE A ME. E NON DOVREBBE SERVIRE A NESSUNO. ho usato il condizionale, ho detto SEMBRA... in realtà sto cominciando ad avere certezze. ma confido nella buona fede delle persone, almeno di quelle che conosco... e allora: FUORI LE PROVE CHE NON E' COSI' FUORI LE MOTIVAZIONI CHE ATTESTANO CHE QUESTI INTRALLAZZI NON CI SONO FUORI LE MOTIVAZIONI CHE SPIEGHINO PERCHE' INSISTERE CON QUESTE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA'. la fiducia non è un credito illimitato. la fiducia si conquista e si mantiene con la trasparenza e con la volontà di far conoscere a tutti quello che succede. forse della mia fiducia ve ne potete fregare. ma non lascerò nulla di intentato per far sì che la verità su tutte queste situazioni venga fuori. non c'è solo Paterno, la cui gravità è conclamata e drammatica, ci sono altre decine di situazioni che richiedono chiarezza. da cittadino la esigo. perdere le elezioni non significa non aver diritto a sapere quello che succede nel Comune dove vivo. La democrazia, anzi, richiederebbe proprio una particolare attenzione nei confronti delle minoranze. l'assenza di queste attenzioni integra un percorso che avvicina il sistema di potere al regime e non al confronto democratico. la mia non è una curiosità derivante dalla rabbia di una sconfitta. la mia E' UNA LEGITTIMA VOLONTA' DI SAPERE QUELLO CHE ACCADE E PERCHE' ACCADE. lo devo a me, lo devo alle persone che mi sono care, lo devo a tutti i miei concittadini, lo devo a chi oggi nasce in questo territorio. lo devo io, con la mia curiosità e voglia di capire. LO DOVETE VOI, CHE QUESTE VICENDE LE CONOSCETE E CI AVETE MESSO LE MANI DA SEMPRE. Non smetto di ricercare la verità. Non è una minaccia. E' una promessa.
@MrGiuseppeto
@MrGiuseppeto 5 лет назад
gli enti pubblici rilasciano autorizzazioni senza verificare, anche analizzando nel tempo(non parlo di analisi chimiche che sono obbligatorie) ma di analisi statistiche, sui rifiuti autorizzati in determina, poi i controllori sul territorio sono pochi e con i rifiuti i disonesti fanno soldi
Далее
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