Il ministero della difesa deve prendere una chiara e coerente posizione su quello che vorra' fare da grande. La MM la vuole utilizzare come politica delle cannoniere o politica diplomatica? In ogni caso la moderazione pacifista intrapresa dal governo italiano risulta fallimentare, lo si vede in libia.
@@francescosabbatini come tipo tutto il mondo occidentale?I giapponesi,gli australiani,i francesi non chiedono il permesso per ogni cosa o siamo solo noi italiani?
L’Italia “ha” l’obbligo di mantenere una presenza viva nel mediterraneo orientale, nel mediterraneo centrale, nel “suo” mare perché altri attori minori si aspettano questo. Dobbiamo tenerne conto, pronti ed armati siamo funzionali a pace e sicurezza.
Vorrei ringraziarbi tutti per il lavoro di info che fate su tutti gli aspetti e le implicazioni della geopolitica, troppo trascurata, per non dire ignorata dai nostri governi e piu in generale dai nostri politici
Bellissimo appuntamento che mi ha fatto piacere seguire dall'inizio alla fine. Orgoglioso di essere rappresentato da militari così preparati e assennati. Ho condiviso ogni sua parola comprese le pause.
@@gianlucatelese577 Per condividere o criticare bisogna prima capire se parliamo delle stesse cose. 1- Prima di questo "approccio umanitarista", che approccio avevamo, secondo lei? Così capisco meglio l'impostazione del suo ragionamento. 2- Il capo di stato maggiore della marina sarebbe un rappresentante di questo approccio, secondo lei? 3- quale approccio preferirebbe lei? Grazie
È sempre affascinante e istruttivo ascoltare militari di rango così elevato. Ci sono poi delle perle linguistiche come "atteggiamento colorito" per non dire "arrogante" e secondo me è preferibile all'anodino "assertivo" che ormai dilaga, "inviluppo d'impiego", "navi legacy". Davvero affascinante. 👍
Con chissà quali conseguenze sul nostro suolo... Ci andrei piano con l'assertività. E da questo punto di vista il nostro ammiraglio per assennatezza sembra la persona giusta al posto giusto.
@@francesco0185 non è scritto da nessuna parte delle conseguenze sul nostro suolo. Che conseguenze hanno avuto gli altri Paesi che hanno preso il nostro posto? Nessuna. Che conseguenze sul nostro suolo avevamo quando la Libia era l'unico Paese nella nostra disponibilità? Nessuno. Le conseguenze le subiamo, come ben spiega ad ogni occasione Limes, quando rinunciamo completamente al nostro interesse strategico e lasciamo occupare ad altri spazi essenziali per noi. La responsabilità di queste scelte è completamente politica, non c'entra nulla l'ammiraglio come lui stesso ha affermato in quest'intervista, con disappunto di Caracciolo, lui e gli altri alti ufficiali della marina non intervengono minimamente in queste decisioni, proprio non danno neanche loro opinione. Quindi la mia critica non riguarda certo l'ammiraglio Dragone, ma la linea politica mantenuta per alcuni anni. Questo lo davo proprio per scontato.
@@francescohispanico1248 No, non è scritto da nessuna parte tranne che in TUTTI i manuali di storia. Sappiamo benissimo cos'è accaduto a tutti i paesi che hanno praticato ingerenze pesanti in quei territori: dagli anni settanta ad oggi, passando per l'11 settembre 2001. Ma mi rendo conto che c'è chi ha bisogno di vedere le macerie in casa proprio prima di imparare. E non equivochiamo: non mi sembra che Limes avalli alcuna avventura. Conseguire il proprio interesse strategico non significa andare a sfracellarsi la testa contro un muro. Si può fare benissimo con metodi di cui l'opinione pubblica non verrà mai a conoscere. E in quello siamo maestri. Ma mi rendo conto anche qui che c'è chi se non vede i muscoli mostrati in pubblico non è contento. La natura ci ha fornito della materia grigia nella scatola cranica e il passato ci ha fornito tanti insegnamenti (se studiati). Sarebbe uno spreco non usare l'uno e gli altri. Saluti
L'intervento dell'ammiraglio, mi lascia un po' perplesso. Ha assunto i toni e i contenuti di un politico qualunque. È vero che la sua è una carica sopratutto politica ma... mi aspettavo un pò più di serietá da una figura di così alto livello. Il buon Caracciolo ha dovuto puntellarlo un pò, meno male, ma nel complesso il sig. Ammiraglio ha fatto una magra figura.
@@tonitalos a me non e' diospiaciuto, sono figlio di ufficiali di marina e' ho voisto quanto ottusi possano essere gli ammiragli quando arrivano ad un certo livello. Forse l'errore e' di aspettarsi troppo vsto la carica che hanno, ma almeno i toni e l'atteggiamento sono stati abbastanza distesi e aperti.
@@fablapp É stato comunque più esaustivo e disinvolto del ministro Guerini....se vedi l'intervista con Caracciolo giudicherai tu (se già non la conosci).
Non sapevo di questa trasformazione strategica del territorio vercellese. Ma ricordo a tutti la battaglia di Palestro, ove gli austriaci sono stati vinti dal disorientamento creato dal territorio immerso nelle acque. Grazie sempre per questi momenti di cultura.
ti consiglio di ascoltare la lezione di Barbero sulle guerre di indipendenza (o forse la sua lezione su Cavour), dove descrive l'episodio. Si trova in rete. non la legge in chiave antropologica come avvicinamento al mare, ma comunque racconto interessante.
Ma la Spagna che attore geopolitico è all’interno dello scacchiere mediterraneo, e quali rapporti vi sono tra i nostri due paesi? Grazie in particolare ad Alf per lo sviluppo del canale!
È un impero dinastico mascherato che sfrutta ambiti clientelari in recessione e vive di fisiocrazia spontanea sotto il cappello delle strutture aristocratiche e burocratiche anglosassoni.
L’ammiraglio non e’ nella posizione di poter rispondere come potrebbe. Ma è giusto così, immaginiamoci se il capo della Marina venisse a dirci strategie o problematiche strutturali. È questione di disciplina anzitutto e poi di segreto militare. Ovviamente sarebbero domande da rivolgere al Ministro, non so con quale esito. Interessante comunque l’incontro per stimolare l’attenzione sulla nostra MM spesso dimenticata, come tutte le forze militari che non godono del sostegno dell’ opinione pubblica. Argomenti tabù.
Domanda scolastica alla redazione di Limes che mi pare l'unica su tutto il territorio nazionale in grado di dare una risposta obiettiva: Questo atteggiamento estremamente, per usare un eufemismo, cauto sarà un'abbondanza di tattica o mancanza totale di strategia?
Buona domanda. Ti consiglio il video di Dario Fabbri e A.Desiderio " Che cosa è la strategia - I vincoli geopolitici di Francia Gran Bretagna e Italia " Se già non lo conosci....
L'ammiraglio ha detto che nel mediterraneo orientale le navi rimangono un po di più per far vedere la bandiera. Ma questo sarebbe l'equivalente sulla terraferma di " far vedere i muscoli "? , cioè è un espressione tipica della categoria o la bandiera sulle navi porta anche qualche tipo di messaggio o avvisaglie?
Cosa pretendere da un ammiraglio attualmente in servizio...?!! E da un ministro ? Ricordo che Guerini fu ancor più evasivo. Peraltro,a mio personale avviso,utte le interviste a figure pubbliche (in carica o ex ) si rivelano un festival di quel che non si vuole o non si può dire. Sinceramente sono gli incontri meno interessanti pur se dovuti per la prima rivista nazionale di geopolitica. Caracciolo è sempre misurato e corretto,un interlocutore che non mette a disagio l'ospite pur non rinunciando a esprimere il suo dissenso quando la situazione lo richiede.
Che tristezza che fa vedere Cavo Dragone limitarsi a ripetere le domande di Caracciolo svicolandosi per non dire nulla di politicamente scorretto. Questo intervento non ha offerto nessuna prospettiva nuova a quelle già offerte da Limes. Se volete un intervento politico la prossima volta chiamate il Ministro della Difesa.
forse amdrebbe citato anche il fatto che nonostante fosse certamente Piemontre/Sabaudo centrico... il nome era regno di Sardegna... c'entra qualcosa con la spinta verso il mare dei piemontesi?
Deluso dall'ammiraglio, troppo linguaggio da politico e poco da militare, per quanto possa capire che si sia dovuto esprimere su argomenti politicamente "delicati" per la sua posizione.
Già che si parla di F35, non c'entra nulla, lo so, ma io sono davvero perplesso per il fatto che partecipiamo al programma aeronautico per il Tempest e non a quello del FCAS. Penso che questa sia una conseguenza del fatto che siamo fuori da uno dei più grandi successi industriali europei, il consorzio Airbus. Secondo me è veramente una cosa negativa per il nostro paese essere rimasti fuori da Airbus.
@@youtubeuser8232 Basta vedere il curriculum del direttore di Limes per capire quale sia la linea politica e questa è molto di sinistra. - Dal 1973 al 1975 è redattore di Nuova Generazione (periodico della FGCI) fonte Wikipedia