Se posso dire la mia, dopo 42 anni di permanenza in USA ( 14 anni a San Francisco e 28 a Minneapolis), la cosa che capisci dal primo giorno e’ che non siamo tutti uguali, a differenza di come pensavi vivendo in Italia . Quindi in un certo senso , andando da solo in USA scopri chi sei veramente, e ci possono essere sorprese. Io ero punk, facevo il lavapiatti, e sono finito a fare il manager di un negozio di articoli sportivi collegiali, in un mall enorme in Minnesota, l’ho fatto per tanti anni. Le mie figlie sono diverse da me e mia moglie ( una mezza matta del New Jersey, che amo alla follia) e infatti vivono a Brooklyn (Bed Stuy, do or die!!!) da 10 anni. Non guadagnano 150k, hanno tanti amici e amiche, stanno benissimo e saltano da un lavoro all’altro. L’affitto e’ 2600k al mese, dividono un appartamento con due camere da letto, quindi niente di proibitivo. Dicono che non se ne andranno mai da New York. Non solo ti potrebbe piacere un posto in USA che a qualcun altro farebbe schifo, perche’ siete diversi, ma i tuoi bisogni cambieranno durante la tua vita (per esempio, gli anni del punk a San Francisco rimarranno indimenticabili, ma adesso sto meglio a Minneapolis). Dopo 30 anni come manager, adesso lavoro in un supermercato con 150 persone, 4 giorni alla settimana, e ho riscoperto il piacere di avere amicizie ( se sei al comando non hai veri amici). Tra l’altro una cosa bella degli americani e’ che l’eta’ non conta, mi ritrovo a un rave con delle amiche 25enni, gay, e penso a quanto ero mentalmente chiuso e infelice a Milano, e mi viene un’euforia enorme. Sento di essermi completato, la mia vita in USA e’ stata entusiasmante, e sorprendentemente sto vivendo il periodo piu’ sereno, ho poche preoccupazioni. Succedera’ lo stesso a chi decide di intraprendere la stessa strada che ho fatto io? Non lo so, nessuno lo sa, non siamo tutti uguali. Nessun youtuber ha torto o ragione, apprezzo i loro contenuti, rispecchiano i loro valori e i loro desideri, ma il concetto di qualita’ della vita e’ molto soggettivo.
Quanto e' bello il tuo commento, mi ha fatto sorridere 🥲 si percepisce tanto della tua persona e della tua esperienza e anche di cio' che potrebbe dare (tantissimo, ne sono convinta) un posto come quello in cui vivi. Il mio vero sogno nel cassetto e' vivere a New York (Brooklyn mi piacerebbe molto) pensa che sono un'artista, illustratrice e voglio affermarmi/lavorare seriamente in tale settore (ma in Italia? massimo lo si fa come secondo lavoro) dopo una vita di sacrifici e lavori in nero che nulla hanno a che fare con i miei talenti. Pensa che da qualche annetto sono nel sud Italia che sembra quasi il terzo mondo. Sembra che il tempo sia fermo e tutto e' stagnante... una sorta di deserto dimenticato dal mondo. Io non saprei neppure da dove iniziare per "trasferirmi" da quelle parti. Non ho agganci, non ho conoscenze, o qualcuno con la quale avere degli scambi di informazioni etc, o persone che ci sono state...Da qualche tempo ho scoperto questo canale e ogni volta guardare i suoi video per me e' un emozione... guardare una realta' cosi' lontana e stimolante e "viva", l'antitesi di quello che e' la realta' in questo luogo. Tuttavia se si e' inesperti e non si ha tanta esperienza in spostamenti fuori, non e' facilissimo muovere i primi passi, cioe', occorre ovviamente comprendere nell'effettivo tutto cio' che bisogna fare, passo per passo, per poter raggiungere un luogo molto lontano e completamente da soli (come nel mio caso) ... Voglio trovare la giusta via, il giusto e necessario percorso per realizzare il mio sogno... spero di riuscirci presto. A prescindere da quella che potrebbe essere l'attuale situazione economica ora a NY, io so che quello e' il posto giusto per me 🥲🥲🥲..J.
Ho vissuto quasi 10 anni negli States, non condivido per nulla quello che dici in questo video, anche perché' la maggior parte degli italiani cercano una vita normale e non da influencer alla ricerca di network, Io con la terza media e senza sapere l'inglese a Houston, Texas, sono diventato direttore di una fabbrica avendo conosciuto i proprietari in un bar .... ribadisco, parli molto di fama, social ed importanza, ma il 99% della gente non cerca quello, ma una vita semplice con opportunità' di lavoro che sono piu' facili da trovare lontane da NY. E per finire, CHI SE NE FREGA DI QUELLO CHE PENSA LA GENTE DI ME. Un abbraccio, e potevi nomirare il Nome di Chris Galbiati, visto questo video risposta. Non era finito il video, scusa, gli ingredienti italiani ormai si trovano ovunque, come ottimi ristoranti, e poi se uno si trasferisce in America non e' per cercare un buon ristorante italiano .... scivolosi questi specchi per autoconvincerti sulla perfezione della vita newyorkese
Yes hence why many of us work in Manhattan but live in New Jersey, although Jersey is stil very expensive but not as massively expensive as Manhattan. Our commute to the city is only one stop on the path train.
Piero, il networking con italiani illustri e personaggi altolocati non è necessario a tutti, dipende in quale settore lavori, che tipo di progetti hai. E poi non tutti vanno in america per restare fra italiani, magari alcuni preferiscono cambiare stile di vita e mangiare cibi diversi. Comunque il tuo punto di vista è coerente con quelle che sono le tue scelte e le cose che per te hanno valore, quindi nulla da dire se non continua cosi.👍
4:03 “stando a New York ho la possibilità di conscere tanti italiani eccellenti” noi invece che viviamo in altre città qui negli Stati Uniti, siamo delle personacce! 5:14 qui parli di Networking e di come conoscere persone di un certo calibro faccia la differenza dal tuo punto di vista. Stai purtroppo però parlando della tua situazione, che non è quella del 99% degli italiani in terra statunitense. Non la vedo una considerazione oggettiva Piero, non tutte le persone fanno gli influencer. 5:46 questo non riguarda solo NY, ma uscire dal bel paese in ogni caso. Le esperienze internazionali arricchiscono il curriculum a prescindere, non è NY. 9:17 questa è una sciocchezza Piero dai! I prodotti italiani si trovano dappertutto oramai negli Stati Uniti, come i ristoranti autentici Italiani! 11:02 ma questo non è assolutamente vero! Ci sono persone che si aprono al mondo ad ogni età. Piero, purtroppo il tuo punto di vista è troppo soggettivo e basato sul tuo stile di vita, al contrario di Chris Galbiati, persona che parla di TUTTI gli Stati Uniti in maniera oggettiva e vera. Dovresti portare dei contenuti un pochino più oggettivi ed interessanti. Già che fai un video risposta a lui, almeno citarlo…cioè parli anche della città dove vive lui… dai Pierone su!
infatti, anche a me non e' piaciuto il fatto di non citare Chris quando e' palese il riferimento in tutto il video. A me Chris piace moltissimo, lo trovo obiettivo e soprattutto molto educato sempre e con tutti, nel massimo rispetto delle idee di chiunque, anche nelle risposte ai suoi iscritti.
Parli di staus percepito per il solo fatto di vivere a New York ma è una cosa soggettiva e dipende dal lavoro che fai. Conosco 2 persone che hanno vissuto a New York e lavoravano in negozi di abbigliamento (1 ha lavorato per un famoso stilista e vestiva celebrità o piu in generale persone facoltose, l'altra ha lavorato in un normale negozio di abbigliamento) e ti assicuro che la percezione che ho avuto di queste persone è rimasta la stessa di quando le frequentavo in Italia. La percezione che si ha di una persona non dipende dal lavoro che fa o da quanto guadagna ma di quello che ti trasmette a livello umano. Entrambe comunque, pur avendo la possibilità di fare network, sono rimaste commessi e sono tornate in Italia. Hanno vissuto con coinquilini per tutta la durata della loro esperienza a New York e in ogni caso non sono tornate con il portafogli pieno ma ricche dentro (che è una cosa assai positiva). Aggiungo che il prosciutto italiano, la pasta, il sugo e tutto il resto li trovi in altri stati americani, in altre città. Il cibo non è piu buono a New York per il solo fatto di venir mangiato a New York, anzi. Aggiungo inoltre che i film in italiano su Netflix ci sono in altri stati americani e piu in generale in tutto il mondo. Non serve vivere a New York per sentirsi coccolati dalla propria lingua madre. Quello di cui parli tu, il network, l'importanza di conoscere persone "di spessore", dipende dal tipo di lavoro che fai o da quello che vuoi ottenere nella vita. Nel tuo caso specifico, cosi come nel caso di un influencer qualsiasi o di un designer, di un operatore in ambito finanziario, concordo che New York sia una delle migliori città da frequentare (Londra non è da meno). Ma parliamo comunque di una percentuale molto bassa di persone che non rappresenta l'italiano che cerca fortuna in America (o all'estero in generale). il tuo è un punto di vista soggettivo, quello di Chris Galbiati piu oggettivo, che si basa sui numeri e non su teorie, ipotesi o fantasie. Le persone che vogliono provare a vivere il sogno americano cercano concretezza, numeri, percentuali. Video molto autoreferenziale ma ci sta, in fondo non mi aspetto nulla di diverso da chi per lavoro fa quello che fai tu, nella città dove lo fai.
Ma ha letteralmente detto a inizio video “Siccome ho visto diversi video su RU-vid di persone che dicono New York è troppo cara”, non ha nascosto nulla
@@DavideMasoni. Poteva fare il nome di Galbiati ma evidentemente non gli ha voluto dare importanza anche perché sa che forse avrebbe portato nuovi iscritti al suo canale. Ma anche Galbiati mi sa che agisce in modo simile. Un paio di volte ho scritto sul suo canale dei commenti in cui ho citato anche un mio gruppo su Fb e li ha cancellati in brevissimo tempo. Insomma nessuno fa pubblicità a nessuno.
Piero pero una cosa: vale la pena vivere nonstante i prezzi se te la puoi permettere la citta'. Se hai 20 anni e studi per il tuo futuro ok, soffri ora per avere un futuro migliore (non solo a New York) ma ora come ora e' veramente molto costosa.
Ho solo visitato una decina di volte per lavoro NYC negli ultimi anni, sicuramente affascinante ma anche con molti downsides. Credo che il networking da solo non basti per giustificare una scelta di vita lì, c’è una competitività esponenziale in ogni lavoro (quindi per emergere devi essere molto preparato e molto più bravo della media). Per non fare una vita misera o da povero di soldi ne occorrono davvero tanti: quanti possono arrivare ad uno stipendio di almeno $350/400k per godersi un minimo la città? Non parliamo di vivere esperienze esclusive perché quello è “next level”.
You are correct in part. The salary you mentioned is ok for living in a home in New Jersey. To live in nyc in a one bedroom apt. one needs a salary of 500k … and of course depending on the quality of the building if it has a security guard or not. Most of RU-vid videos fail to mention how much crime we have been experiencing in Manhattan lately. We are going backwards
Piero il discorso che hai fatto non giustifica la scelta di rimanere a New York, nemmeno per te. Hai fatto l'esempio del bel prosciutto crudo, che è comunque un prodotto importato e in Italia alla metà del prezzo te lo mangi fresco, puoi trovarlo anche nostrano. Le occasioni di vita ormai le hai avute, il networking lo hai fatto e ti è servito a suo tempo e la tua carriera ha spiccato il volo. Quindi quello che hai detto nel tuo video non vale comunque la candela per rimanere in una città così costosa. Inoltre ad oggi penso che ci sia un'inversione di tendenza, anche tra gli americani stessi: le persone non amano più così tanto le grandi città e la loro immensa frenesia, ma preferiscono invece il "countryside", la campagna o comunque un posto dove fare la dolce vita, che vedo sempre più romanzata nei video sui vari social. Per cui da ciò che vedo e dal sentore generale, New York, come anche le altre metropoli, stanno perdendo il loro fascino che le caratterizzava anni fa. E per carità, per farci un viaggio rimangono comunque delle mete ambite, però le persone stanno cambiando le proprie priorità sul lungo termine
Secondo me e vero che questo video è la risposta a quello di galbiati..ma è anche vero che come diceva galbiati x vivere qua bisogna guadagnare piu di 200k l anno...e probabilmente Piero guadagna queste cifre l anno
ciao piero ma vuoi convincere noi o vuoi convincere te? anche perché il discorso sulle amicizie e il networking non regge visto che tu in altri video hai specificato che non si riescono a creare amicizie in NY, come è possibile intrattenere rapporti di lavoro costruttivi se non conosci la persona? poi riguardo la cucina, quella italiana è forse la più semplice del mondo, richiede sapienti dosi e ingredienti freschi, pagare un pranzo in trattoria 140$ quando in qualsiasi città lo pagheresti 25€ fa un pò sorridere, come pagare un etto di posciutto 20$, il quantitativo di un panino da supermarket a 2€. gli alloggi se non guadagni almeno 150K l’anno sei costretto a semibettole o periferia distante dal centro, il particolato nell’atmosfera è quello di ogni grande città, quelli più svegli se ne vanno a long island e risolvono gran parte dei problemi. ovvio che a te conviene rimanere, guarda quanti potenziali clienti trovi in giro, tutti amano i tuoi vlog a passeggio, il tuo “personaggio” ha necessità di quella città, tu forse meno, in questa fase di maturazione e incertezza che ti vedo affrontare. fossi in te, andrei a benson hurst, prenderei casa li tutto tranquillo, poi una volta ogni tanto metro e via a fare video nella city.
Credo che hai capito bene il video. Sì, certo, è un tentativo di convincere se stesso perché magari a livello personale, è un momento di stanca. Arrivato a questo punto non se la sente di tirarsi indietro e fa opera di convincimento. Concordo con il resto che hai scritto.
@@rosapenna6330 penso avverta l’invecchiamento dei genitori e la sua stabilità economica. Il fatto che Martina è giovane e magari sta iniziando a fare domande. Oltretutto presumo che in questo momento d’inflazione così elevata i costi stiano lievitando anche li, in un video disse di pagare ancora 6k di affitto nonostante ci fossero almeno 2.5 mila $ al mese in più per immobili concorrenziali. Magari semplicemente si è accorto di perdere all’anno quello che da altre parti gli permetterebbe la stessa vita per 2/3. Io non mi muoverei da Ny ma, se la sua passione è il cibo italiano, le passeggiate e la possibilità di incontrare gente e italiani, può spostarsi in quartieri italiani abitati da italiani. Come spostarsi in una borgata di città
@@Un-apostolo qui penso che sbagli. Io non vedo un amore così intenso nei confronti dei genitori ( che invecchiano anche se lui fosse presente) non credo che per Martina senta qualcosa ( a volte un senso di fastidio) la sua stabilità economica è così sicura? Non lo vedo in un buon momento, poi mi posso sbagliare e francamente la persona in questione non mi sembra niente di eccezionale
@@rosapenna6330 per me sei in errore e ti spiego perché. Lui è legato ai genitori ma ovviamente vive una lontananza che in qualche modo insabbia il rapporto. Tante volte ha discusso riguardo il trasferimento a Salerno con un’appartamento sul lungo mare, una vita di ospitate in locali partenopei e la dieta in gloria di Dio. Riguardo Martina a me pare solo che lui sia cosciente della differenza d’età. Entrambi sono introversi quindi si accompagnano nella stranezza della relazione di chi ha difficoltà ad esprimere certi sentimenti. Lei poi ha voglia di apparire e lui accetta di buon cuore per la maggiore maturità. Riguardo le sue finanze non posso dire niente, però in un video mostro le revenue che Fb gli dava ed erano mezzo milione (550 mila), questo non so se annuale oppure totale. Quindi in un modo o nell’altro riesce a permettersi una vita agiata. Forse è preoccupato per un futuro, per una possibile guerra civile o instabilità politica americana, la quale nelle grandi città piene di poveri come Ny possono creare problematiche forti.
Ragazzi Piero non deve convincere nessuno, ha impostato il suo business quasi come un'entrata passiva. Il fatto di rimanere o meno a NY è dato dal fatto che quella città o la ami o la odi, quindi se ci rimane è perché gli piace rimanerci. Se lo facesse solo per business farebbe una 20ina di video al giorno e poi se ne andrebbe e ne pubblicherebbe 1 a settimana. Il fatto di prendersi casa più grande in una zona più tranquilla in vista di una famiglia non è dato dal fatto che a NY sta buttando soldi, perché prendere un appartamento sempre a Manhattan con una stanza in più con 2k di differenza non credo gli pesino poi così tanto visto le sue entrate. Una volta che vai a NY specialmente a Manhattan, finisci sempre per paragonarla con eventuali posti in cui potresti vivere anche più economici, ma quando poi devi fare i conti con quello che ti trasmette il posto in cui stai, se sei una persona come Piero, NY vince su tutto. A lui che è milionario pagare 7k di affitto o pagarne 2k, ponderando il ritorno in qualità di vita e ciò che ti rende felice, non è una grande differenza.
Scegliere un posto in base alle possibilità di Networking mi è parsa subito una motivazione fuori luogo: dipende da persona a persona, e aggiungo: le fasi e le aspettative di una persona stessa, nella vita, cambiano, per es. io nel mio piccolo seppure non vivendo in America, ma in Irlanda da 16 anni, (8 anni a Dublino poi altri 8 a Cork, un posto è stato preferito all'altro a seconda del momento) posso dirti che non ho ragionato cosi. Molti di noi scelgono un posto in base a vari motivi, di certo non per quelli che hai elencato. A volte anche il bisogno di vivere in entità piu tranquille e meno stressanti, o in base a una attivita professionale che ci soddisfa, a volte una persona mette davanti la famiglia e altre cose.. a volte invece si cerca proprio di evadere , si preferisce qualcosa di diveso che non sia il luogo in "voga" e piu "cool". .etc...etc insomma non è come dici tu se mi permetti., Ovvio sono opinioni che rispecchiano situazioni, personalità e scelte diverse, e rimangono tali. Ciao.
bravo Piero complimenti ,quando ti ascolto mi si apre il cuore perchè dici le cose come sono in realtà e non hai nulla da nascondere...grazie un giorno acquisterò un biglietto dal tuo sito da milano a new york 🤗
Dice le cose come sono?! Ma quando mai! Certo che deve nascondere la povertà, il degrado, la pericolosità della grande mela. Faceva vedere solo il lato bello della medaglia
Ho fatto il mio primo viaggio in solitaria a New York. Fu un sogno è vero. La città ha un'atmosfera molto particolare. Ma dopo alcuni giorni non vedevo l'ora di tornare. Cominciavo a non sopportare più quella città affogata nel caos e i newyorkesi. La cosa che più ho detestato che le persone non sembrano avere un minimo di umanità
Un video sconclusionato pieno di banalità e luoghi comuni. Dopo 15 anni che sei lì non parli bene la lingua e non la capisci, quindi devi farti “coccolare”dalla lingua madre, devi mangiare italiano perché hai nostalgia del prosciutto, non ti sei integrato frequenti solo italiani perché solo a a New York gli italiani possono stare con gli italiani, i sudamericani con i sudamericani ecc. non riesci a mettere via soldi perché lì spendi tutti. Uno dovrebbe vivere a New York per questi motivi?!? È una questione di network perché è più figo fare il lavapiatti a New York piuttosto che ad Atlanta (parole tue). Questa è una visione un po’ vecchia, oggi ci sono tante altre città interessanti e più vivibili di NY sia in America che in altri paesi. Sono stata a New York 4 volte la prima volta nel 1990 e l’ultima una decina di anni fa. È una città che ho molto amato, perfetta per una vacanza ma ora non ci vivrei per niente, poi con queste motivazioni men che meno.
Ma per carità!!!! Va bene per una vacanza....a NY si fanno tutti gli affari loro! È una città che ti schiaccia cara arrabbiata, dove tutto ormai è difficilissimo! Un monolocale ti costa 2000 dollari al mese e gli stipendi sono più alti perché è tutto in proporzione. Mi sembri un pó sprovveduto. Io ci ho vissuto. Meglio casetta mia a Roma, 25 minuti e sono in spiaggia con tutto ciò di cui ho bisogno.
vi spiego. Quando uno o una e' single, si, certamente vivere nelle grandi citta' dell'america come NYC, LA, CHI, SD, Austing e' il massimo. E' come vivere in un paradiso terrestre. Specialmente LA, dove la maggior parte della gente e' veramente attraente. Pero', quando inizi ad avere una famiglia, bambini, conviene di piu' a vivere nei posti dove c'e il governo repubblicano. le citta'/stati repubblicani sono' piu pulite, piu' sicure, e ti da' un ambiente piu' adatto per far crescere bambini.
Puoi fare un discorso più o meno del genere se hai dai 25 ai 35 anni max. Poi bisogna diventare consapevoli che s’invecchia e devi decidere veramente cosa fare della tua vita, perché quella che racconti tu é solo un gioco.
Sei legato a quella città,. purtroppo non puoi slegarti viceversa perderesti il tuo business.. Sei meno libero di quanto tu pensa.. sembra che tu voglia autoconvincerti..
Dipende quanto riesci a risparmiare, se dopo qualche anno non riesci a risparmiare niente perchè non cresci di stipendio conviene cambiare posto che vivere tutta la vita a ingrassare qualcuno che vive con il tuo affitto senza fare niente
conviene solo a chi ha la forza di volonta' per vivere da guerrigliero cambogiano avendo un entrata discreta....diciamo che non sei una mezza tacca e hai entrate da 90k dollari l'anno netti,vivi in flatsharing e sono 1,5k,mangiare 1k,poco divertimento altri 2k extra e imprevisti un altro 1k....allora vedi il risparmio che dopo 10 15 anni sono una cifra interessante per l'europa non certo per ny.se invece sei una mezza tacca e cioe' ricercatore,barman,cuoco,impiegato,commesso allora te la vedi brutta perchè stay tra i 36k e i 55k all'anno e anche se fai il cambogiano sarai l'ennesimo poveroscemo che e' andato a vivere nella grande mela per coltivare i sogni degli altri(i latifondisti e gli squali).
Sei mai stato a Praga? Io ci vivo ed è fantastica, sto facendo dei video sul mio canale, a New York non sono mai stato, comunque vabbè buona giornata e grazie per i tuoi video 🙏🏻😊
Bisogna dirla tutta la verità new York negli anni 90 c'era il benessere e ti dava una possibilità oggi c'è tanta povertà in giro la città non è piu curata come prima purtroppo molti del ceto medio di new York oggi hanno ridimensionato il loro tenore di vita
Il networking, per chi lavora davvero, quasi non esiste. Se sei un tiktoker ecc ha senso, ma se sei un ingegnere qualificato in Boeing, per dire, non ha molto senso
Ciao Piero sei davvero simpatico, è un piacere ascoltarti. Certo NY è un grande sogno. I ragazzi amano viaggiare in America. Là sembra tutto possibile!
Un discorso abbastanza confusionario, poco convincente, molto soggettivo ed a tratti senza senso su alcune cose che hai detto, dato che non è vero che è l'unica città in cui si fanno o puoi trovare determinate cose. Io vivo a Miami e posso dirti che si conoscono una marea di persone, si riesce ad allargare il proprio network, anzi a detta di molte persone che vengono proprio da NY, quì è anche meglio perchè le persone sono molto più aperte, più gentili e più propense anche ad aiutarti o collaborare a livello lavorativo. Essendoci più benessere ed essendo una città più sicura, più controllata e con ritmi meno stressanti di NY, le persone hanno ancor meno paura (e più calma) di fermarsi a parlare, di conoscerti e di proporti anche una collaborazione lavorativa. Si trovano anche quì tanti ottimi ristoranti italiani, visto che è la seconda comunità più grandi degli USA e puoi mangiare quello che vuoi, ma dovresti anche dire a che prezzi si trovano!! Perchè delle volte ti passa la fantasia e ti rifiuti di andare in molti ristoranti italiani per i prezzi assurdi che hanno; soprattutto se sei italiano e sai benissimo i reali prezzi che hanno alcuni cibi, ti senti veramente preso in giro e quasi derubato! Per esempio una scaloppina al limone te la fanno pagare anche 46$, un piatti di tortellini 50$, stessa cosa per una cotoletta o uno spaghetto al pomodoro! Per non parlare dei tanti market che vendono solamente prodotti italiani che ci ricaricano molto di più dei costi di importazione e ci marciano sopra alla grande! Quindi alla fine anche quando ce l'hai in città questi ristoranti, delle volte è come se non ce li avessi, perchè dopo un pò te li scordi e preferisci andare altrove o cucinarteli a casa due spaghetti o una fettina di carne! Per quanto riguarda il discorso invece di conoscere persone "importanti o famose" italiane è molto soggettivo e fine a se stesso perchè a molti non interessa minimamente conoscerli o non ne hanno bisogno per lavoro; mentre per tanti altri non è assolutamente vero che sia possibile conoscerli, come dici tu, solamente perchè vivono a NY; dal momento che sai benissimo che per entrare in certi giri di amicizie è molto difficile perchè sono molto chiuse, molto costose frequentarle, quindi se non hai delle possibilità economiche di certo non puoi frequentare gli stessi locali o gli stessi posti, e dipende anche dal tipo di lavoro che fai, perchè in alcune circostanze non hai proprio modo di poterli conoscere. E di certo non ci vai a cena perchè li hai visti per caso al supermercato o incrociati per strada! Forse tu li hai conosciuti per via della tua agenzia o tramite i tuoi canali social, ora che sono più grandi! Ma non dire che li potrebbero conoscere tutti, solamente perchè vivono a NY, perchè non è assolutamente vero! Senza contare che ormai gli italiani li trovi in tantissime città d'America e ti puoi sentire libero di essere quello che vuoi in altrettante città, senza tanti problemi! In particolar modo anche a Miami! E anche se parliamo di soldi, investimenti, start up, aziende, persone famose, attori, giocatori, costruzioni e di tanti altri settori, Miami non è mai stata un punto così importante come lo è oggi e te lo dimostrano le tantissime persone e aziende che si stanno trasferendo quì proprio da NY e da tante altre parti degli Stati Uniti e del Mondo. Per non parlare della qualità della vita, della pulizia della città ( non ti trovi i topi, scarafaggi e immondizia ovunque ti giri!) della maggior sicurezza che ti offre Miami, grazie ad un maggior controllo della polizia presente in tutta la città, ma anche della qualità dell'aria e ad un clima decisamente migliore di NY, che rende le persone molto più rilassate, tranquille e meno isteriche! E anche questo non lo puoi quantificare o mettere in un grafico o calcolare a numeri. E ti assicuro che sono molto più importanti per il benessere quotidiano, di tante altre cose che hai detto in questo video. E lo dico da grande fan di NY!
Mamma mia che pippone 😔 l'analisi di Galbiati era fondata su dati oggettivi, considerando un tipo di impiego tradizionale come dipendente di un'azienda e non come imprenditore di se stesso. Però indipendentemente dai dati oggettivi spesso le scelte sono fatte dalle sensazioni, dai sogni....
mi sembra tutta fuffa...se mi parli di fare networking, a parte che non serve a tutti e non tutti sono in grado di relazionarsi a certi livelli, è un conto...ma far aumentare la percezione da parte degli altri?? una volta si criticava chi comprava la macchina per gli stessi motivi...i tuoi punti di vista sono giustissimi, ma sono i tuoi personali e soggettivi punti di vista..ora andrai in norvegia e magari incontrerai italiani che non possono fare a meno di vivere e li e non farebbero mai a cambio con te che vivi a nyc
Galbiati non deve propagandare niente e comunque è molto più equilibrato di Piero. Galbiati ti fa vedere cose che non vedresti mai con Piero, sempre per lo stesso motivo. E poi ti fa conoscere l America vera, con i tanti stati.
Credo che sia un video in risposta a quello di Galbiati, anche se non viene citato. Per me sono punti di vista diversi ma entrambi rispettabili, di persone altrettanto diverse.
@@justincase8795 potrebbe essere una risposta indiretta, però come persona Galbiati ha più capacità di leggere la realtà, invece Piero è fortemente condizionato nelle sue valutazioni. In questo video dice tutto il contrario di quanto aveva detto in video precedenti, neppure tanto lontani
Secondo me è proprio il fatto che non si possa classificare decidere di vivere in una città del genere con un "senso centrato" poiché è un insieme di fattori, e non solo quelli economici. Ha raccontato il suo punto di vista esaltando i lati positivi che ritiene validi per viverci. A me è piaciuto 🤟
