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Poesia Latina #16: Orazio, Ode 2, 3 ("a Dellio") 

Carlo Rolle
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Buonasera, amiche e amici, vi propongo oggi una poesia relativamente poco nota, ma bellissima ed altamente rappresentativa della poetica oraziana, per argomento e sentimenti espressi.
Anche in quest’ode, come in quella analizzata nell’ultimo video, si parla di un convito. E anche qui compare un personaggio illustre del tempo di Orazio: Quinto Dellio, le cui movimentate vicende sono emblematiche degli anni drammatici delle guerre civili. Tuttavia lo spirito di quest’ode è molto diverso da quella analizzata nel video n° 15, che era decisamente lieta. Orazio visse intensamente, quasi avidamente, l’esperienza del convito. Esso rappresentò per lui un vero e proprio archetipo esistenziale, uno spazio al riparo dagli affanni dell’esistenza, in cui dimenticare quanto essa fosse breve e precaria.
L’ode inizia con il tema epicureo della aequa mens, dell’animo che non si gonfia scioccamente di orgoglio nella fortuna e non si abbatte di fronte alla sventura. Orazio invita Dellio a serbare un animo imperturbabile nella buona e nella cattiva sorte. Non serve cadere nella tristezza, dice Orazio; tanto vale godere il breve tempo che la sorte ci riserva e non farsi mancare il piacere di gustare un buon vino in un angolo ridente della natura. Da qui emerge il tema del convito, che occupa la parte centrale dell’ode. Poi questo tema lascia il posto a quello della brevità della vita, che occupa la parte finale dell’ode. L'ode si conclude in modo inquietante.
Il metro di quest’ode è la strofe alcaica. La lettura è basata sulla pronuncia “scientifica” o “restituta” del latino, molto vicina a quella dell’età classica. La tecnica dello split screen consente di visualizzare il testo con le notazioni della prosodia e della metrica. Il video ha anche accurati sottotitoli, che consiglierei di visualizzare.
Se trovate interessante questo video, per favore, non dimenticate di lasciare il vostro like su RU-vid. Questo aiuterà la visibilità del mio canale e il mio progetto di promuovere anche su RU-vid la conoscenza del mondo antico. Buona visione!

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5 сен 2024

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Комментарии : 31   
@caterinagabrielli1884
@caterinagabrielli1884 Год назад
Grazie Professore, le sue lezioni mi rendono più piacevole la preparazione dell'esame di letteratura latina !
@CarloRolle
@CarloRolle Год назад
Grazie del suo gentile commento, che mi fa molto piacere. In bocca al lupo per l'esame e per i suoi studi in generale!
@marcoantonio9958
@marcoantonio9958 Год назад
Davvero complimenti!! Superbo.
@CarloRolle
@CarloRolle Год назад
Grazie del suo interesse e delle sue parole!
@aldow49
@aldow49 3 года назад
Che magnifica profusione di cultura, che ricchezza di spiegazioni! Da condividere perché anche altri possano goderne.
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Grazie delle sue gentilissime parole. Molto lieto di conoscerla!
@francescolamenza8778
@francescolamenza8778 4 года назад
Profonda
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Grazie del suo interesse. Le sono veramente grato anche dei suoi like, che mi hanno aiutato anche su Facebook a "rompere il ghiaccio" in tanti nuovi gruppi con questi video un po' lunghi e difficili. Buona serata!
@giorgioscaevus
@giorgioscaevus 3 года назад
Salve professore! Come sempre molto coinvolgente, grazie per il Suo impegno!
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Salve, grazie delle sue parole, piacere di conoscerla. Ho appena visto che anche lei ha un canale RU-vid con dei titoli uno più interessante dell'altro. Complimenti, li vedrò/ascolterò senz'altro. Alla prossima!
@giorgioscaevus
@giorgioscaevus 3 года назад
@@CarloRolle spero siano del Suo gradimento 😊
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Li ascolterò con piacere!
@Gabriele1979
@Gabriele1979 3 года назад
Molto acuta la definizione di Messalla su Dellio, e quelle di Orazio su Bullatio e Dellio. C'è una tristezza intrinseca, la tetra consapevolezza che nell'ultimo istante di coscienza, unico conforto, sarà di come si saranno passati gli anni in vita, nessuna speranza di una 'rinascita' come pure evocava Socrate, o una vita nell'aldilà o meglio ancora, ma riservati agli eroi, i Campi Elisi.
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
In effetti il mondo antico aveva, per così dire, cominciato a sperimentare, grazie ai culti misterici, al pitagorismo, all'orfismo, alla filosofia stoica, alcune concezioni di sopravvivenza dopo la morte. Orazio dovette necessariamente confrontarsi con esse, quando si trattava di incitare i giovani Romani a sfidare la morte in guerra ai confini dell'impero, come nella seconda delle Odi Romane (quella vista nei video 12, 13 e 14 di questa serie). Si era però agli inizi (pur durati alcuni secoli) di questa "sperimentazione" e, come giustamente dici, una possibile sopravvivenza oltre la morte era concepibile solo per figure di eccezionale importanza: Eracle, Romolo, Scipione, Augusto, figure ai confini del mito; non era minimamente attingibile dall'uomo comune. Sarà il Cristianesimo ad inventare l'immortalità di massa, a portata di tutti e libera da ogni dolore, un'idea invincibile nel suo "appeal", che trasformerà completamente la società e finirà per travolgere il mondo classico. Orazio morì poco prima di questo "tsunami" ideologico. Di qui certe sue contraddizioni, che emergono dal raffronto di certe sue poesie, e che lo rendono così moderno e vicino a noi, che siamo post-cristiani, come lui fu pre-cristiano. Sia lui che noi siamo rimasti - sia pur di poco - al di fuori della grande allucinazione (mi si consenta questa espressione, che non intende minimizzare i molti aspetti positivi del Cristianesimo) dell'immortalità di massa, che ha dominato il mondo per duemila anni.
@Gabriele1979
@Gabriele1979 3 года назад
@@CarloRolle Osservazioni molto penetranti, a cui non ero mai giunto, pur tra molte riflessioni sull'argomento.
@Gabriele1979
@Gabriele1979 3 года назад
Orazio si rese, tristemente, conto che le generazioni scompaiono, e le idee di cui sono portatori con esse. La trasmissione è sempre imperfetta, come per qualsiasi processo di copiatura e riproduzione. La 'tradizione' di qualcosa, porta in sé anche il suo 'tradimento'.
@Gabriele1979
@Gabriele1979 3 года назад
Lo capì bene quando ad una generazione di repubblicani, almeno per quanto riguarda la classe colta della società romana, se ne sostituì un'altra. Non che fossero tutti cortigiani, abbiamo ancora qualche repubblicano agli albori del II secolo d.C., ma nessuno di costoro immaginava più un governo di tipo aristocratico fondato su una base civica popolare, ormai sempre più larga, e per questo infima ed infida. Nel 238 il Senato prese effettivamente il potere, per uno di quei casi della storia che capitano raramente, e lo cedette. Ancora, un'ultima volta, dopo la morte di Aureliano, quando l'esercito, sazio del sangue versato in 50 anni di guerre civili, chiese ai patres di riassumere il potere, essi rifiutarono. Ed elessero, contro la sua volontà, il vecchio Tacito. Che infatti durò ben poco.
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Sì, quando ho parlato di "cortigiani" nel video, mi riferivo ai poeti, o al massimo agli intellettuali, a coloro che Orazio guardava come suoi colleghi. Virgilio, Orazio, Tibullo, Properzio, Tito Livio, Asinio Pollione non certo furono dei cortigiani, anche se apprezzavano la pace che Augusto aveva portato dopo decenni di vicende terribili. Mentre la generazione successiva di poeti e intellettuali già era estranea agli ideali che avevano animato una parte dei giovani che si erano uniti a Bruto. Orazio aveva vissuto quella spinta ideale, anche perché, quando Cesare fu ucciso, era già da tempo ad Atene, terra che aveva ben conosciuto la libertà, prima che venisse conculcata dai monarchi ellenistici. Dopo vent'anni di pax augustea si rendeva certo conto che le generazioni future non avrebbero più vissuto la stagione che aveva vissuto lui, né vi sarebbero più stati intellettuali adatti a ispirarle. In effetti un'epoca era finita per sempre: quella della città-stato. Roma era stata una polis, prima che l'estensione delle sue conquiste rendesse impossibile mantenere il delicato sistema di contrappesi in cui si materializzavano le sue libertà civili. Da Augusto in poi si poteva solo sperare che si succedessero degli imperatori illuminati, il che a volte accadde. Ma indietro non si poteva tornare, o per lo meno non si riuscì mai più.
@olena_da_kyiv
@olena_da_kyiv 2 года назад
Grazie per la lettura e per l'interpretazione di questa ode! Da oggi mi iscrivo per seguire le Sue lezioni.
@CarloRolle
@CarloRolle 2 года назад
Grazie a lei del suo interesse e gentile commento. Benvenuto sul mio canale!
@kancelariagrzegorczyk7143
@kancelariagrzegorczyk7143 4 года назад
Grazie
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Grazie a lei del suo commento, molto piacere di conoscerla.
@marioierardi6806
@marioierardi6806 4 года назад
Questa mi piace molto e la condivido sicuramente
@CarloRolle
@CarloRolle 4 года назад
Grazie, Mario, sono lieto che ti sia piaciuto. Questo è il 16° video della serie e ciò mi ha consentito, per il fatto che mi rivolgevo in gran parte a persone che avevano visto i precedenti, di presentare certi aspetti che prima sarebbero parsi indigesti, nonché di proporre un video piuttosto lungo. Inoltre io stesso ho imparato molte cose nel lavorare a questa serie. Le Odi di Orazio contengono altre magnifiche e poco conosciute poesie, che cercherò di analizzare col tempo.
@romanocosta9143
@romanocosta9143 3 года назад
E' una presentazione che si articola in tanti aspetti che concernono la poetica, la metrica la linguistica la circolazione del segno letterario, la tematica storica. L'insieme in una prospettiva interpretativa di ampio respiro conoscitivo.
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Grazie, Professore, per la Sua visione così attenta di questi video. In effetti, io cerco di ricostruire il contesto storico, culturale, linguistico e stilistico di queste poesie, perché non mi interessa produrre molti video: mi basta farne pochi ma buoni. Come Lei sa, soltanto le Odi di Orazio sono più di cento e molto diverse le une dalle altre. Quindi (anche se non riuscirò ad analizzarle tutte) per ogni ode che affronto devo fare un buon lavoro, che restituisca- per quanto nelle mie possibilità - queste poesie alla pienezza del loro significato. Solo così il mio lavoro sarà utile; altrimenti sarà soltanto come un po' d'acqua che scorre via e si perde senza lasciar traccia. Preparo questi video proprio pensando a chi, come Lei, li guarda con attenzione e si avvale della Sua conoscenza dei contesti e della lingua. Senza persone come Lei il mio canale non potrebbe esistere. I suoi messaggi mi spingono a cercare di fare meglio e a non deludere mai le aspettative. Gli spettatori attenti come Lei plasmano anche loro questi video e queste serie, che diventano quindi anche un'opera collettiva. Grazie ancora delle Sue parole e Auguri di un Felice 2021!
@edseraep4718
@edseraep4718 3 года назад
Salve professore,volevo chiederle se fosse possibile avere la costruzione diretta dell’ode a partire da “aequam memento... a patiuntur atra”poichè mi serve per un’interrogazione.La ringrazio in anticipo
@CarloRolle
@CarloRolle 3 года назад
Salve, purtroppo non posso aiutare le persone per le singole interrogazioni, perché altrimenti non riuscirei a lavorare più. Inoltre finirei per favorire gli studenti che meno amano e si dedicano a queste poesie e questo non sarebbe corretto verso gli altri. Però ascoltando il video e guardando i testi lei potrà facilissimamente fare la parafrasi dell'ode, perché il significato di tutte le parole latine le apparirà chiaramente. Dopodiché potrà disporle come si sarebbe fatto in italiano. Vedrà che è facilissimo. Buon fine settimana!
Далее
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