Ponti Antichi VS Ponti Moderni - Quali sono migliori? 

Grazie Marco!! Sono in programma una serie di video sui materiali e sulle cause del loro deterioramento. Il tempo di farli…. 😉

Manutenzione costa meglio metterseli in tasca i Soldini

Non serve a niente diffondere la parola "manutenzione" se le aziende che gestiscono i ponti (pur non possedendoli, non dovendo pagare in caso di crollo) e ne ottengono i ricavati dai pedaggi, sono private. Casomai dovresti diffondere la parola "nazionalizzazione", il concetto di "beni comuni" e di "monopolio naturale", ma non so se ci arrivi a capirlo

Grazie!!! Altri video sul tema arriveranno… spero prestissimo!! Buon anno!!

@@piodambrosio1427vero! Però non si può dire che la pietra ha una resistenza illimitata. C’è pietra e pietra, con resistenze strutturali differenti e durabilità diversa. Molti ponti antichi sono andati persi proprio perché realizzati con pietre scarsamente coese, come alcune arenarie o tufi friabili ( o franabili?? 😅) Per il mattone è la stessa storia, cottura, materiale di partenza, le resistenze possono essere molto diverse. Per questi motivi, nel 90% dei casi i ponti antichi che vediamo in giro sono stati ricostruiti diverse volte.

Grazie di cuore!! Si, aiutaci a diffondere il video, non sta andando bene, nonostante il vostro apprezzamento unanime YT non lo sta spingendo… Buon anno nuovo!!

😊gnzn Brjxjaznnxnxd

Ho segnalato il canale a una amica di famiglia, docente in un istituto tecnico per geometri

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Naturalmente quelli antichi quelli recenti crollano

Grazie Luca!! È stato un video con una gestazione lunghissima, tanto tempo per scriverlo e ancora di più per registrarlo, con tanti ripensamenti e integrazioni. Se noti nell’introduzione ero a maniche corte, l’ultimo pezzo registrato ero con la felpa ma ci sarebbe voluto il piumino!!! 😂 Questo aspetto del Bias del Sopravvissuto è uscito fuori confrontandomi con i colleghi, a volte non riusciamo a inserire nei nostri ragionamenti ciò che non vediamo. Devo ringraziare Francesca, che studia Economia e Finanza, che mi ha aiutato a trovare il nome corretto a questo fenomeno.

@@comunicazionetecnologica di nuovo complimenti a tutta la squadra!!

😅ma al tempo dei romani i tir o bilici non esistevano

@@marianopergalani5746 dettaglio non da poco…

adesso nei ponti passano i tir.e normale che i ponti moderni cadono.😅

Grazie!! Ci abbiamo lavorato tanto, speriamo che si veda… 😊

Grazie!! Si, abbiamo in programma tutta una serie di video su questi argomenti… manca solo il tempo di farli… 😀

Grazie e te, Paolo! Per la tua attenzione ed il tuo sostegno!

Grazie Lorenzo! È un tema molto vasto e complesso che abbiamo cercato di condensare, tralasciando sicuramente qualcosa, in un video non troppo lungo. Sicuramente serviranno altri video per approfondire e

Grazie a te Gaetano! Un video sulla manutenzione delle pile è in programma , stiamo solo aspettando l’occasione giusta per andare sul cantiere giusto.

Grazie Giovanni!! Troppo buono.. 😅

Meglio di no. Nella RAI ci sono solo sciocchezze che non meritano affatto un tale canale. Semmai dovrebbe approdare in canali di ingegneria, o anche su Dmax e Focus.

Grazie Dario!! 😊

Grazie davvero!! 😊

Umberto grazie!! Buon anno nuovo, speriamo con tanti video di qualità… ☺️

Grazie!! Abbiamo in programma una serie di video sulle tecniche costruttive con confronti e sperimentazioni… non dico altro… 😉 Continua e a seguirci, ci divertiremo insieme!!! 😅

Grazie Michele!! 🙏😅

Grazie a te!! 😊

Grazie!! Stanno arrivando altri video che troverai sicuramente interessanti… 😉

Grazie, come sempre, anche per il tuo supporto nei commenti. Alla domanda mi sembra di aver già risposto in un altro tuo commento. Giusto?

si, ne avevo fatta un'altra in un altro commento. Te la riporto qua: Negli anni '70 si utilizzava già l'acciaio corten in Italia? Oggi, guardando da maps alcuni viadotti della A19, ho visto che un ponte di circa 1100 metri, sono presenti interi impalcati in acciaio corten. Anche un altro viadotto ha un impalcato solo in acciaio corten. Ma come è possibile? Sono ponti risalenti agli anni '70. Ti metto le coordinate così le copi su maps e vedi tu stesso. A me sembra acciaio corten, anzi ne sono sicuro. 1°viadotto: 37.743394,13.988964 2°viadotto: 37.562662,14.208741 @@comunicazionetecnologica

@@Beamng_Driver856 Non ho presenti questo dei viadotti e non ho sotto mano il pc. Dal telefono non riesco a vederli. Però cerco di informarmi tramite i miei contanti in ANAS…😉

@@FDR546 Grazie molte!

Ciao, hai avuto modo di vedere da pc quelle coordinate? Grazie​@@FDR546

Grazie a lei e buon anno nuovo!! 😊

Grazie!! 🙏

Lo facciamo proprio per questo! 🧡

Grazie,Franco! 😊

Grazie!! Faremo sicuramente video dedicati

Grazie Marco!! 😊

Grazie Marco! I Romani agivano in base all'esperienza empirica, per farla semplice sentivano che tremava tutto e il buon senso gli consigliava di procedere in ordine sparso. Negli anni '60 non esisteva una normativa in materia e quindi si tirava dritto...

Grazie caro Sandro!! Un abbraccio a te e buon anno nuovo!!! 😊

Grazie Pierpaolo! Faremo molti altri video sul calcestruzzo e ovviamente partiremo da quelli romano, origine di tutto…

Grazieeee!! 😀

Grazie Matteo!! Buon anno!! 🎊

Sulla bellezza non si discute!! I ponti antichi si portano dietro il fascino della storia…

Grazie! Il degrado (precoce) e la conservazione del patrimonio edilizio moderno è un tema cruciale, che ha diversi aspetti e implicazioni. Cercheremo di approfondirlo il più possibile… Continua a seguirci! 😉💪

Grazie Dario!! Guarda anche i vecchi video, se ti piace l'ingegneria civile li troverai interessanti...

@@comunicazionetecnologica Sicuramente ,difficile trovare canali di questo livello

Grazie! Verissimo, il tema si può estendere alla durabilità e alla conservazione dell’architettura moderna in generale. Magari un giorno faremo uno video sul tema…

Grazie Edo! Arriveranno…

Assolutamente non si vuole togliere nulla ai ponti antichi, anzi!! Sono opere incredili...

Diciamo che tendenzialmente sono più durevoli di quelli in c.a.p. Ma se non vengono adottate le giuste soluzioni e non viene fatta manutenzione anche quelli vanno giù… Con l’ing. Auletta abbiamo trovato un interessantissimo manuale delle Ferrovie dello Stato, risalente alla fine dell’800 che riportava prescrizioni dettagliate sulla realizzazione di ponti ad archi multipli. Forse ci faremo un video.::

Interessante, rimango in attesa. ​@@comunicazionetecnologica

Le autostrade in Svizzera non sono diverse da quelle italiane. Fondamentalmente hanno gli stessi anni di costruzione. Sembrano migliori solo perché, a differenza di quello che si è fatto e che, purtroppo, si continua a fare in Italia, la Svizzera ha sempre mantenuto le opere con regolare manutenzione. Questo far si che le loro opere, per quanto limitanti siano, possano ancora oggi essere sufficienti (anche se penso che vadano sostituiti ugualmente).

Non conosco bene le autostrade svizzere, quindi mi astengo dal fare confronti. In ogni caso le patologie del calcestruzzo affliggono tutte le opere senza fare differenze di bandiera. La differenza sta nel come vengono gestite…

È in programma… 😉

Grazieee!!

Hi Greg! Thank you for your comment! We would like to do more, add english voice over at least on the most interesting videos. Could you tell me which videos you think would be most interesting to the english-speaking audience?

That is difficult for me to answer because I have never seen a video of yours that I wouldn’t love to have English subtitles. But, this latest video is my #1 choice without any doubt. There was another one that I remember about the really high A2 AutoStrada bridge over the Lao River (Viadotto Italia). And, another video about an accident that occurred during the construction of a bridge on the A2 in which some workers lost their lives. I travel that portion of the A2 on a fairly regular basis, and I am always very impressed with the beautiful A2 structures and scenery throughout Calabria and Basilicata. Thank you so much!

Arrivano, arrivano!!! 🤣

@@comunicazionetecnologica il vostro canale mi ha fatto capire che ingegneria civile sarà la mia scelta , pur avendo 22 anni e non ancora il diploma. Certo , la Meccanica a differenza del mondo " edilizio " è una cosa che ho toccato con mano fin da bambino , ma Ing. Civile ( strutture) mi attira ancora di più ultimamente.

@@lartigianoromagnolo7172 Sono davvero contento! 😀 Già questo mi fa capire che vale la pena fare tutto questo lavoro. Non ti preoccupare per l’età, non è mai troppo tardi per trovare la propria strada… Buona fortuna!!🍀

@@comunicazionetecnologica grazie mille veramente. Buone feste 🔝🔝🤩🤩🔝🔝😀

Arrivano!!! 😜

@@comunicazionetecnologica Daje!!!

Vero, dei video su alcuni ponti, per esempio il Favazzina, lo Sfalassà, il Fichera, il Cannatello ecc... sarebbero molto utili.

Faremo, faremo…. Abbiate solo un po’ di pazienza… facciamo tutto!! 😅

Anche sul fichera e cannatello? 🤩​@@comunicazionetecnologica

Grazie Matteo! Il CORTEN rispetto al c.a.p. ha principalmente due vantaggi: non necessita di manutenzione ed è MOLTO più leggero, questo costituisce un enorme vantaggio dal punto di vista sismico, soprattutto quando si vanno a sostituì gli impalcati mantenendo le vecchie pile. Però costa anche di più… L’aspettativa è di almeno 100 anni, con sostituzione degli appoggi ogni 25 anni. Però solo il tempo ci dirà come si comporta…

@@comunicazionetecnologica Grazie mille!

Buongiorno! Non è necessario usare acciaio inossidabile, i calcestruzzi moderni con acciai al carbonio e calcestruzzi più ricchi di cemento e più compatti resistono e resisteranno molto meglio. Abbiamo in programma una serie di video sull’argomento. Il CORTEN può essere sia saldato in cantiere che imbullonato senza grandi differenze di resistenza.

Grazie! è assolutamente così, il problema della durabilità dei ponti (strutture in genere) moderne è legato in primo luogo alla tecnologia del XX secolo, ed è solo aggravato dall'incuria, quella si, maggiore in alcuni paesi rispetto che in altri.

È una buona idea! Ci possiamo lavorare… 😉

Ottima idea. Su internet non trovo nulla a riguardo...

Grazie Ivano!! Video di approfondimento arriveranno presto… Buon anno nuovo!!

@@comunicazionetecnologica buona vigilia e buona anno nuovo a voi tutti. Sempre più gente dovrebbe seguire contenuti come i vostri, oltre ad essere formativi ti avviano a capire tante tecniche ed imprese che spesso si danno per scontate.

Grazie Bruno! Mi sono ripromesso di non parlare di politica ma solo di ingegneria, ma colgo l’occasione del tuo commento per dire solo una cosa. Magari la politica facesse l’interesse del mercato e della finanza!!! Sarebbe già qualcosa… Il problema è che ormai la politica fa solo l’interesse di se stessa…

@@comunicazionetecnologica grazie per la risposta. Purtroppo interessi personali, finanza speculativa e mercati sono strettamente intrecciati... Comunque, anche se penso che parlare di infrastrutture senza parlare della politica che se ne occupa sia come parlare della qualità della pasta senza parlare dell' origine della farina di cui è composta, non mi vedrai più fare commenti del genere, per rispetto delle vostre scelte e della qualità eccellente dell' informazione che fate. Grazie sempre, buon lavoro e buon anno nuovo!

Sono ponti/viadotti degli anni '60 e '70 e, figli del loro tempo, hanno una durata breve. In generale, tutte le opere costruite in calcestruzzo armato, hanno una durata di esercizio di circa 50 anni. Dopodiché si deve decidere se intervenire con una manutenzione extra-straordinaria, oppure semplicemente demolire l'opera per costruirne una nuova. Questo perché col tempo, i costi di manutenzione diventano più elevati rispetto a quelli di sostituzione, che rendono poi più farevole la scelta alla sostituzione. In particolare sulla E45, i viadotti non sono messi molto bene, infatti sono oggetti da interventi di manutenzione. Non so come si stia operando in quella strada, ma se si stanno effettuando dei semplici lavori di manutenzione straordinaria (ovvero: sostituzione guardrail, impermeabilizzazione degli impalcati, iniezione di calcestruzzo nelle pile e negli impalcati ecc...), la durata dei benefici di questi interventi sarà molto bassa, di circa 7 anni. Dopodiché si dovrà di nuovo effettuare un controllo per poi fare nuovamente la manutenzione e decidere poi se continuare a mantenere l'opera o sostituirla completamente.

come immagginavo. dato che a umbertide prov perugia .... stanno adirittura sostituendo....... poi il verghereto non si sa da quanto tempo non si riesce a fare la strada senza lavori....... ... peccato..... e grazie della risposta.......... in piu il famoso ponte del puleto....... un dramma

​@@effettoantico1459posso capirti, spesso faccio l'A19 che è da più di 20 anni sotto cantieri...

Le cause che hanno comportato al crollo del ponte Morandi, oltre alla scarsissima manutenzione, è stata l'installazione dei new Jersey, che ha comportato ad un inutile aumento del carico.

​@@Beamng_Driver856ho sempre pensato lo stesso. Ponte lungo un km, 4 file di New Jersey ai 2 lati delle 2 carreggiate, quelle lastre pesano quasi una tonnellata al metro lineare, quindi 4 tonnellate ogni metro di lunghezza di quel ponte da un km. 4000 tonnellate in più, h. 24 e sette su sette, poggiate sul ponte. Un mezzo pesante può pesare fino a 44 tonnellate su 16,5 metri di lunghezza, quindi facciamo 3 tonnellate ogni metro per semplificare. Un'auto anche grossa, 2 tonnellate circa su 5 metri di lunghezza o anche 1 tonnellata su 4 metri quindi se trascuriamo le auto e supponiamo di mettere in fila una serie di mezzi pesanti su quel ponte, anche a 2 o 3 metri 24:11 di distanza l'uno dall'altro che non è certamente una distanza che permetta di poter circolare, possiamo dire che 50 mezzi pesanti incolonnati avrebbero occupato tutta la lunghezza del ponte, supponendo di non avere auto tra di essi. Fa 2.200 tonnellate se non sbaglio. Supponiamo la stessa situazione nella carreggiata opposta. Praticamente quel new Jersey ha caricato quel ponte grossomodo del peso massimo che avrebbe potuto circolare sopra di esso nei due sensi di marcia e nelle peggiori condizioni di traffico. Per quanto approssimativo, il calcolo mi pare verosimile. Resta il fatto che un carico dinamico che si muove accelera e frena sul ponte, produce effetti molto diversi da un carico statico. Resta anche il fatto che i trasporti eccezionali pesanti oltre le 44 tons non sono più ammessi a circolare sul nuovo ponte di Renzo Piano, mentre prima invece si. E chissà perché...

​@@lidianocassani3530esattamente. Hai approfondito molto il tema, e credo che i calcoli che hai effettuato siano molto verosimili. Comunque, non sapevo che sul ponte nuovo di Genova, i mezzi pesanti siano vietati. Inoltre, credo che i new Jersey, per quanto sicuri possano essere, non fanno altro che aggravare la situazione di un'opera ingegneristica. Come si diceva nel video, non appena il peso è costante, da deformazione elastica diventa deformazione plastica, quindi il ponte praticamente si deforma permanentemente. Ottima osservazione la tua, interessante.

@@Beamng_Driver856 non sono vietati i mezzi pesanti sul nuovo ponte di Genova, quelli passano normalmente, sono vietati i trasporti eccezionali pesanti cioè quelli che superano le 44 tons di massa complessiva ammessi dal Codice. I trasporti eccezionali circolano solo dietro rilascio di regolare autorizzazione da parte degli enti proprietari delle varie strade ed autostrade. Ci sono trasporti eccezionali per dimensioni che non superano i pesi legali ammessi dal codice, e trasporti eccezionali che superano anche i pesi ammessi dal codice. Sul vecchio ponte crollato erano regolarmente autorizzati al transito trasporti eccezionali fino a ben oltre 150 tonnellate per esempio. Che so grossi escavatori o altri macchinari che per essere trasportati richiedono mezzi lunghi 30 metri di peso totale 150 tonnellate o più. Non so quali sollecitazioni questi carichi provochino sulle strutture, parliamo di lunghezza doppia rispetto ad un normale mezzo pesante, ma di peso quadruplo. Esistono anche mezzi pesanti di dimensioni standard, cioè 16.50 lunghi per 2.55 larghi e 4 metri alti, di peso autorizzato fino a 90 tonnellate o anche 108, per i trasporti siderurgici per esempio. Stesse dimensioni di un normale articolato, ma peso 2 volte e mezzo, quasi 3. Questi carichi eccezionali oggi non sono autorizzati a circolare sul nuovo ponte in val Polcevera, e se provengono dal nord arrivano a Genova uscendo dalla A26 a Genova Prà poi raggiungono il porto percorrendo la statale Aurelia nel tratto urbano della città. Mentre prima erano autorizzati a circolare anche sul ponte Morandi poi crollato. Mi chiedo perché questo avvenisse, visto che come dimostrato dalle varie inchieste, comunque la gestione era a conoscenza di un certo livello di ammaloramento di quel ponte non più in grado di garantire quindi le prestazioni originarie del momento in cui fu costruito negli anni 60 del 900...

Scarsissima manutenzione... Derivata dalla scarsissima cura ​delle opere.@@lidianocassani3530

Anche dalle mie parti hanno aperto uno svincolo 10 anni fa, e il cavalcavia è in acciaio corten.

Lo hanno pure detto nel video. Negli anni 60/70/80 si costruiva tutto velocemente e utilizzando materiali non sempre al massimo. Questo si nota perché alcuni viadotti mostrano gravi problemi mentre altri nonostante l'età ne dimostrano di meno.

Certo, Agostino, è in programma… seguici per non perderlo!!

Caro amico mio è un aspetto particolarmente delicato… Sostituire solo gli impalcati è la classica soluzione di compromesso. È vero che le pile sono meno soggette all’aggressione del tempo delle travi, ma gli anni li sentono anche loro… Quello che si è perso con il tempo si riguadagna con un impalcato molto più leggero. Certo che tutto nuovo sarebbe molto meglio…

​Immaginavo che era questione, come al solito, dei costi... Eppure la sicurezza dovrebbe essere un aspetto da tenere in altissima considerazione... In un altro commento ho citato proprio il famoso viadotto cannatello, perché ha le pile con il ferro tutto fuori... Comunque grazie per la tua risposta, ogni volta sempre esaustive e gentili. Grazie 🎉​@@comunicazionetecnologica

Abbiamo già semplificato molto, ma sotto un certo livello. Ok si può scendere senza correre il rischio di banalizzare o peggio essere imprecisi.

Buona idea! 😉

Ne ha citato uno, il ponte Fabricio, a Roma.

Effettivamente sarebbe stato molto carino, purtroppo la fretta di uscire per il video per il week end di capodanno ci ha tolto la possibilità di fare le ultime rifiniture.

Grazie per la risposta e davvero tanti complimenti per questo video e gli altri, che rendono accessibili e piacevoli questi argomenti. Sto leggendo in questi giorni "Il capitalismo selvaggio negli Stati Uniti" di Marianne Debouzy. Parla dello sviluppo dell'infrastruttura ferroviaria americana e delle speculazioni di cui fu oggetto, tra le conseguenze parla anche della fragilità dei ponti. Forse anche questi spiega i numeri sui ponti crollati della ricerca dell' Università di Buffalo