Quanto possiamo resistere al ritmo di un Pro? 

😂

È esattamente così 😂😂

😂

A anche io o la maglia della solda

X diventare Pro devi uscire tutti i giorni praticamente ti devi consumare fisicamente tipi scheletro...ovviamente allenamenti sensati

@RobyBragotto ahahaha 💯

Adesso dovete fare un video in cui due ex pro staccano RobyBragotto che è il simbolo di tutti noi ciclisti veramente normali! Complimenti bravissimi e coraggiosi!

Grande😂😂😂

Bellissimo!! Grazie! La Z5 per quanto avrebbe potuto tenerla Cattaneo? Giusto per capire… cmq pazzesco, pedalano con una scioltezza disarmante!! Ora sono ancora più impressionato!!

Filippo Champagne cit

Grazie ragazzi per aver fatto un test per dimostrare l'alto livello che i professionisti dovrebbero sopportare molto interessante. Supporta sempre il tuo canale dal Costa Rica 🇨🇷🤝🇮🇹

Concordo…avete fatto un bellissimo video…la domanda è riuscireste ad ottenere gli stessi risultati allenandovi come i pro? O oltre al peso incide anche l età?

​@@dimitribarazzutti129 l'età incide altrimenti in gruppo nelle gare prof ci sarebbero di tutte le età non credi?

bellissima battuta...sto ancora ridendo. grande

Grazie Ragazzi io non corro nemmeno in bici da corsa ,ma siete stati in gamba x far capire il.livello vostro contro i Pro...😅

lol

Ahhahahaha

HHAHAHAHAHAHAHA

Come si dice in gergo: "fanno un altro sport". Un abbraccio Brambo e Maranga per il cuore e la passione che mettete 💪

😂e io che pensavo di essere in forma, sarei morto alla prima pedalata in Z1 😢 Grandi comunque Alan, povero Giorgio dai che quando avrai finito allenamento le suoni anche ad Alan😂😂😂

👏

momento chiave sul serio: ex-pro, quindi uno che sa guidare, e bene, con supercambio elettronico, per fare due cambiate veloci, salta tutto. meno male che ci chiedono 1000-2000 euro in più per avere il cambio elettronico...un cambio che va così bene, che salta pure in mano a uno 100 volte più bravo di un amatore.

@@erreticcu detto che non è che il cambio elettronico cambi da solo, detto che non è che uno se è ex-pro non può fare errori, la soluzione è semplice: prendere il cambio meccanico.

@@erreticcu mah io ho avuto entrambi i cambi ..secondo me è che i pro hanno sollecitazioni e potenze diverse da noi umani, non avrei altre spiegazioni ..me lo son chiesto anche io quando succede in corsa sta cosa , perché succede ..?!?

Noi giochiamo a fare i ciclisti, sarebbe opportuno rendersene conto 🤗😁😁😁

Meglio se non lo vede invece

Sono oltre 22 anni che pratico ciclismo agosnistico amatoriale (spesso anche parecchia agonia) e ne ho oltre 60. Per fortuna mi guadagno da vivere con altro mestiere altrimenti sarei morto di fame. I professionisti sono altra cosa rispetto agli amatori. Ma la "gara" non è nei loro confronti... ovviamente non c'è storia neppure col più evoluto degli amatori. Loro sono professionisti in quanto dotati fin dalla giovane età di un motore di maggior cilindrata, portato ad essere elaborato tramite opportuni allenamenti strutturati. La gara, a mio avviso è contro se stessi, contro l'invecchiamento e la pigrizia (che ci fa invecchiare con la perdita di funzionalità). Quando dico a qualcuno che non pratica ciclismo, che ho percorso in città 15 km mi dicono:"Accidenti!...così tanto?!" E comprendo che non sanno nulla del ciclismo. A settembre avevo percorso 160 km e a 39 anni (ero agli inizzi) dopo sei mesi con una Mtb da 12 kg, ne percorsi 274, su strada asfaltata, pressochè pianeggiante...mai eguagliato questo mio personale record. Semmai il confronto potrebbe essere tra coetanei amatori, per essere un po' incentivati a migliorare o almeno rallentare la perdita di prestazione. Sempre con un sano spirito agonistico, e sempre con la massima correttezza. Nibali che si accorse che nel finale di gara in cui aveva un leggero vantaggio sul secondo, riusciva ancora a tirare i 60 all'ora....da brivido! Ci fanno emozionare. Io ed altro collega ora settantenne, ci siamo scherzosamente dati l'appellativo di "Semi Pro" ma di certo non per le prestazioni, ma per l'impegno con cui praticavamo gli allenamenti, tra i pesanti impegni lavorativi e familiari. Mi piace emozionarci alle imprese dei big del ciclismo di cui mi rendo conto e stupisco di come salgano quelle salite come se aprissero il gas con delle moto! E ancor più sorprendente è il fatto che imediatamente dopo l'arrivo di una tappa di oltre duecento km, rispondano al microfono senza fiatone! Altri pianeti. Nel mio piccolo, da ragazzo ritenevo di non essere idoneo a sport di resistenza. Sono alto 176 cm e peso 62/64 kg e a 18 anni ne pesavo 59. Ho cominciato tutt'altro che in correta progressione, con 32 km il primo giorno, (sempre con la Mtb) 52 il secondo e 102 il terzo, senza neppure pantaloncini idonei e dopo 16 giorni 212 km in mtb. La testa...quello che ci vuole è la testa: Io parlavo con la salita e le dicevo:" Tu credi che io mi fermi....Piano ma arriverò in cima. E' uno sport che nei giovani rafforza l'autostima, ogni volta che arrivano in cima. Ogni amatore della domenica dovrebbe essere orgoglioso per quello che fa, non pagato, anzi, spendendo soldi e talvolta non pochi, non essendo seguito da preparatori o medici o nutrizionisti e ciò nonostante non stanno sul divano ma salgono sulla bici e pedalano, da soli o in compagnia. Date retta, non vi deprimete per vostre modeste prestazioni. Sono nettamente maggiori dei sedentari, fermi davanti alla Tv. I tifosi di calcio di una squadra dicono:"Abbiamo vinto"....replico:"ABBIAMO" ?! Tu eri sul divano! Nel ciclismo si apprezza il gesto atletico, il ciclista che emerge, di qualsiasi nazionalità sia....E' l'atleta che ammiriamo, non la nazione, ben sapendo quanto sacrifici abbiano dovuto fare e quantto fragile sia la loro situazione, quando basti una caduta per rovinare la preparazione di un anno. Buone pedalate a tutti.

@@andr59 bel racconto di vita, però sull'ultima parte, oggi quasi tutti gli amatori che partecipano alle gare hanno il Nutrizionista, il Coach Training, il Mental Coach e l'assistenza sul percorso, ma di cosa stiamo parlando...

​@@PasqualeNicolardi Si, lo so bene. Ho visto la bella l'intervista fatta a Costanza Martinelli, ex Pro, che tornata alle gare (amatoriali) dopo qualche anno e tre gravidanze ha visto il mondo di queste gare cambiato radicalmente. Niente di più spontaneo, tutto ben programmato. Sebbene io non faccia più gare (amatoriali) per le quali, se vuoi raggiungere alti livelli devi avere tantissimo tempo libero da dedicare agli allenamenti, ciò nonostante in qualche stagione mi sono allenato con dedizione e utilizzando tabelle fatte da un amico e compagno di allenamenti istruttore federato Coni. Questo perchè sono sempre stato convinto che con allenamenti strutturati (anche modesti come ore impiegate) a parità di ore impiegate i risultati sono completamente diversi. In polemica con colleghi di allenamento, e parlo davvero di amatori, ho sempre sostenuto e dimostrato che anche utilizzando prettamente solo i rulli (Mag Elite con leva a 6 posizioni quindi oggi vetusto) si potevano raggiungere ben diverse prestazioni. Perlo di oltre dieci anni fa, quando mi impegnai per sei settimane con allenamenti di sessanta minuti, tutti i giorni escluso la domenica dove mi riposavo, mio malgrado, perchè avrei voluto uscire in bici. I lavori cambiavano tutti i giorni ed erano presi dalla tabella riferita ai Pro Race, fornita con il rullo stesso. Mi ero infatti sbagliato ed avevo usato quella al posto di quella per amatori! All'inizio non ero in grado di terminare i 12' + 12' a 110 rpm del lavoro specifico del martedì, quindi lo scomponevo in tre sessioni da 8' ciascuna e fatte veramente a fatica. Dopo le sei settimane riuscivo a farlo come da tabella, feci quattro giorni di stop assoluto e telefonai agli amici ed uscii con tre di costoro, di cui uno era Armando, più vecchio di me di almeno quindici anni, aveva fatto gare amatoriali per una vita e vinte moltissime, ed io non riuscivo mai a stargli dietro. L'altro era Stefano detto Van Den Broek per la somiglianza col noto ciclista. Stefano era fortissimo e mai ero risucito a stare con lui ed i suoi pari. Un giovedì esco con loro, smanioso di risalire in sella su strada e verificare i risultati del pesantissimo lavoro svolto. Si parte ed io dopo un po,' su salita lunga al 4% circa apro il gas e....rimango stupito perchè non avevo dolore alle gambe, stavo e mantenevo i 160 battiti come se nulla fosse e più aprivo il gas e più andavo! Si arriva su altra salitella e di nuovo apro il gas....una moto Kawasaki! Armando sparito...dopo un po' rallento e mi raggiunge a fatica Stefano, il quale mi guarda perplesso, mi mette una mano sulla spalla e mi dice:"Andrè, io non t'ho mai visto andare così...CHE TE SEI PRESO?!" Alludendo ad una assunzione di sostanze dopanti! Io angelico gli dico:" Ma lo vedi che avevo ragione, che i rulli se ben impiegato producono eccellenti risultati?!" Ed ancora oggi ritengo che siano un "banco prova strumentale" per allenarsi con cognizione, dato che hanno anche un misuratore di potenza. Ecco la mia storia. Insomma, sapere che di certo non si è professionisti ma ci si può allenare con metodo e dedizione....sempre chè lo scopo sia di ottenere il migliore risultato che il proprio "motore" possa consentire. Ho sempre detto agli amici più forti che mentre loro hanno un motore Ford Cosworth a 12 cilindri, io ho un Piaggio Apercar 250, elaborato Abarth ma sempre di motore Ape Car si tratta! 🤪 Un salutone.

Bravo ha centrato la questione. Il video è bello e divertente. I confronti sono improponibili, ognuno ha le proprie caratteristiche personali e professionali e i corridori world tour sono giovani ultraselezionati con doti di partenza eccezionali. Chi pratica sport per passione vive in un diverso mondo, bellissimo e soprattutto impegnativo perchè deve essere compatibile con impegni professionali altrettanto se non maggiormente complessi!!!

la parola chiave:"Mi diverto, lotto contro me stesso e sto bene" SANO AGONISMO! Sei un grande!

Ma cone fanno???!

Però mi è venuto un dubbio, nella prova avete confrontato la capacità di un pro di trasformare i watt in velocità effettiva, sui rulli sarebbe stata un'altra cosa?(ovvero senza peso, scia e aereodinamica, ovvero confrontando solo la capacità di produrre watt, il "motore")