Buonasera. Oggi l'ho fatto comprare a mia madre per il mio compleanno. Ho 51 anni domani e ti seguo saltuariamente. Devo dire che mi sono piaciute le tue spiegazioni e sono contento che un ragazzo giovane ed in gamba come te abbia avuto il coraggio di mettersi in gioco. Sono un tuo ammiratore e forse chissà, magari potrei inscrivermi all' università per la terza volta nella mia vita. .. Un
Arrivato oggi! Dal vivo è nettamente superiore a quello che si può vedere nel video. Pagine in carta pregiata , ma oltre all'aspetto puramente materiale è il contenuto ad essere magnifico, si finalmente una VERA enciclopedia sulla dimostrazione! Qualunque testo abbiate questo li completa tutti Grazie ancora per questa opera ne sono entusiasta!
Un lavoro davvero fantastico, sognavo un libro del genere anch'io da tempo. Ovviamente l'ho immediatamente preso, e credo mi accompagnera' per molto, moltissimo tempo. Grazie!
per Erdős che opera ! studi monumentali che ... a noi alla fine rimane solo Rouché ! (scusa l'impertinenza ...). Nella sezione di Algebra Lineare quante dimostrazioni ci sono ?
Ho saputo di questo libro già a Settembre dell'anno scorso, quando uscì questo video, ma non potetti acquistarlo. Dopo quasi un anno, ora ho sia modo che, come allora, moltissimo interesse ad avere la tua enciclopedia, ma ho notato che il link per acquistarlo non è più disponibile, c'è qualche indicazione per sapere più o meno quando sarà nuovamente disponibile?
Salve, ho letto il demo del tuo libro e lo trovo stupendo! Ho un dubbio riguardo al corollario 2.8.14 nel demo: mi sembra che sia necessario assumere anche che la derivata ammetta limite per concludere che sia zero. Altrimenti si possono avere funzioni che tendono ad una costante ma con oscillazioni con ampiezza sempre più piccola ma "pendenti", tipo f(x) = x^{-1} sin(x^3) che non è ovviamente C1 su R in quanto nell'origine non esiste, ma non penso sia un problema.
Ciao, ti ringrazio per il commento. L’ipotesi dice chiaramente che f deve essere C1 su R per cui derivabile ovunque , ossia ovunque la derivata ammette limite finito
@@MathMindOfficial però essere C1 su R non implica che la derivata abbia limite finito, o sbaglio? sin(x) è C1 su R ma la sua derivata non ha limite finito
@@giannisniper96 no aspetta c'è un problema di base. Questo teorema dimostra esattamente questo: se la funzione è ovunque derivabile (la derivata si calcola sui punti singoli) e ad infinito si comporta come una costante allora la sua derivata si comporta come la derivata di una funzione costante, ossia si annulla. È vincolata a comportarsi così. Il tuo esempio non va bene perché sin(x) non tende ad un valore finito per x che va ad infinito
@@MathMindOfficial hai ragione, ho preso un esempio sbagliato! Se però si considera f(x) = sin(x^2)/x , per x eq 0 aggiungendo f(0)=0, si ottiene una funzione C1(R) che si annulla all'infinito e la sua derivata non ammette limite
Salve prof sono uno studente che a breve inizierà l università di Fisica ecco volevo chiederle questo libro potrà essermi utile (Considerato le nozioni di analisi che ho già)? Saluti :)
(Teorema, è stato dimostrato ormai da anni da Andrew Wiles ) Ovviamente no XD ma il caso n=4 si perché fu quello che lo stesso Fermat utilizzò, una tecnica chiamata "discesa infinita"
@@MathMindOfficial capisco la scelta sulla copertina. Da matematico applicato (quindi non un vero matematico) ho scelto di prendere il libro a scatola chiusa grazie alla fiducia che hai trasmesso con i tuoi video didattici. Nonostante il mio areale di ricerca non sia nella matematica pura, i risultati legati ad essa fanno parte del mio background e un libro del genere rappresenta una sorta di memoria estesa. Immagino che il prezzo non sia commisurato al tempo e all'impegno, bella idea. Mi auguro di poterti dare un feedback asap.
Non ne capisco l'utilità. Per quel che si vede dall'estratto, si tratta essenzialmente di molto materiale trattato in tante sezioni indipendenti. La cosa mi fa sorgere la seguente domanda: cosa trovo di più, in questo libro, che non troverei nell'unione disgiunta di, diciamo, Kunen, Do Carmo, Hartshorne, Rudin, MacLane e qualcos'altro che mi sarò scordato?
(Peraltro, è didatticamente scorretto ed inefficace fornire un riferimento unico scritto dalla stessa penna. Gran parte degli insights e della comprensione viene dal sentire voci diverse sullo stesso argomento.)
@@BrainEliminator In questo libro non troverai nulla di più dell'unione di tutti i libri citati in bibliografia. Forse qualche mio risultato (del tutto irrilevanti) e diverse mie dimostrazioni (anch'esse tecnicamente inutili). Anzi, troverai molto meno poiché in ognuno dei testi da me presi in esame ci sono esempi, spiegazioni, esercizi (e quant'altro utile alla comprensione della materia) che qui mancano. Cito però la Treccani "Enciclopedia: opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse". Ecco cos'è questo volume: una raccolta pratica di veloce consultazione da portarsi dietro. Si potrebbe obiettare "c'è internet, che senso ha?" risposta: il senso di avere un libro tra le mani. Niente più di quello che è nel titolo. Peraltro, per definizione, non è nemmeno qualcosa che fa riferimento alla didattica ossia un punto di riferimento col quale far passare determinate informazioni! Ovviamente de gustibus non disputandum est, sono certo che i libri dei professori sono molto più eloquenti e soddisfacenti
Non lo si fa per gli altri Simone, si tratta, come ogni altra cosa in cui l'uomo si impiega, di self-enhancement, poi, che abbia utilità per gli altri è irrilevante, anzi, l'utilità per l'altro viene razionalizzata dall'io narrante come cosa pertinente a un attributo positivo della propria personalità, visto che viene insegnato il senso di colpa per le cose fate unicamente per se stessi, ma l'utilità per il "mondo" è solo un'effetto di una cosa fatta per se stessi, non una causa dell'agire.