Dopo un infarto del miocardio, il rischio di un nuovo evento cardiovascolare è elevato, soprattutto nei primi 12 mesi, e in alcuni casi l'esito può essere fatale. Durante un evento organizzato a Roma da Cencora Pharmalex e supportato da Amarin, la dottoressa Stefania Angela Di Fusco dell’Ospedale San Filippo Neri di Roma ha approfondito con noi i principali interventi da attuare per ridurre questo rischio. Oltre ai trattamenti consolidati per colesterolo LDL e pressione alta, ci sono fattori di rischio aggiuntivi, come i trigliceridi elevati, l’infiammazione e la lipoproteina(a), che contribuiscono al rischio cardiovascolare residuo. La dottoressa Di Fusco ha sottolineato che i livelli di trigliceridi superiori a 150 mg/dl aumentano significativamente il rischio di eventi come infarti, ictus e rivascolarizzazioni. Fortunatamente, esistono terapie mirate per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori. Il messaggio ai clinici è: non fermarsi ai fattori di rischio tradizionali, ma valutare anche quelli aggiuntivi per proteggere al meglio i pazienti post-infartuati.
3 окт 2024