La ringrazio professore per questi preziosi "riassunti", che in realtà arrivano effettivamente al nucleo del pensiero filosofico degli autori, al contrario della tendenza dei libri di testo all'essere prolissi e non coglierne l'essenza! Incrociamo le dita per l'orale così vicino! 🤞🏻
Ottima sintesi. In un periodo storico miserabile come questo, un ritorno a Schelling del primo periodo, con la conseguente riscoperta della dimensione artistica contro l'odierno letale totalitarismo scientista, sarebbe, finalmente, una boccata d'aria pura.
Professore vorrei chiederle una cosa: detto che in Schelling abbiamo identità o indifferenza fra natura e assoluto, qual è la differenza con il panteismo di spinoza?
Mi servirebbe un consiglio per la maturità. Parlando di schelling e del contesto storico della Germania di Schelling (riferimenti anche all'unificazione tedesca) come posso collegarmi ad un'altra materia, ad esempio italiano o inglese?
Il fatto che per Schelling sia l'artista a cogliere l'infinito con l'intuizione, non può essere un punto in comune con Hegel dato che nella "filosofia dello spirito assoluto" abbiamo il ritorno dell'idea attraverso l'intuizione nell'arte?