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RIVOLUZIONE DEL FILO DI PAGLIA : LA VERITÀ NASCOSTA TRA GLI ASTERISCHI - Masanobu Fukuoka e Non Fare 

PROGETTO ENTELEKIA Orto Evolutivo Supertranquillo
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l'agricoltura naturale di masanobu fukuoka è anche conosciuta come l'agricoltura del non fare.
i principi fondatori di questa pratica filosofica sono:
nessuna lavorazione del suolo
nessun uso di fertilizzanti
nessun diserbo
nessun uso di fitofarmaci o sostanze di sintesi.
prendendo in esame singolarmente questi principi risulta facile fraintenderli, fino a farne un dogma intriso di limitazioni.
eppure, leggendo con attenzione le parole del Sensei masanobu fukuoka, andando a spulciare tra gli asterischi a pié di pagina, nell'opera "la rivoluzione del filo di paglia" si può trovare una folgorante verità nascosta: talmente sotto gli occhi di tutti da rimanere invisibile alla maggior parte dei lettori.
in questo video, estratto dalla playlist "dall'orto all'agroforesta", facciamo un piccolo focus proprio sulla verità nascosta riguardo al secondo principio della "non fertilizzazione" in modo da comprendere meglio il reale messaggio che l'agricoltura naturale offre.
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Nel periodo più oscuro della pandemia 2020-2021 il progetto campomadre offrì gratuitamente un corso online a tema agriculture evolutive, facendo un focus approfondito sui principali argomenti fondamentali per coltivare un orto in modo evolutivo. La raccolta delle video lezioni - intitolata "dall'orto all'agroforesta" - è ancora oggi disponibile pubblicamente, ammontando a decine di conferenze di svariate ore ciascuna: • Dall'Orto all'AgroFore...
A distanza di due anni ci siamo resi conto che tutto questo materiale è un valido punto di partenza per realizzare degli estratti più sintetici, con maggiore focalizzazione sugli argomenti tematici delle varie video lezioni.
In questo video vediamo una parte dell'introduzione ai massimi sistemi del vasto mondo delle agriculture evolutive.
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#agricoltura #naturale #fukuoka

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26 мар 2023

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Комментарии : 39   
@Giovomel
@Giovomel Год назад
Penso che fukuoka essendo in disaccordo con l'agricoltura industriale abbia elencato le pratiche industriali da non fare.....forse parlando di fertilizzanti penso intendesse i concimi chimici e non gli ammendanti o leguminose ecc..
@agrobuti383
@agrobuti383 8 дней назад
Fukuoka nel suo libro consigliava sempre tutti noi a sperimentare, tecniche colturali faidate, ibridi, rotazioni, agroforestazioni, eccetera, il tutto annaffiato da una devozione, un amore 💘verso cio che si fa, e che da valore a quanto prodotto.
@hardstylelife5749
@hardstylelife5749 5 месяцев назад
A parte quando hai già analizzato se posso aggiungerei un mio personale concetto: essendo ogni areale caratterizzato da differenti macro e micro condizioni potenzialmente del tutto uniche a paragone con un appezzamento posto anche solo a pochi metri di distanza, l’aggiunta o meno di suddetti “fertilizzanti” o altra pratica ammendante o “esterna” che dir si voglia è da valutare nel complesso di tutto ciò che è quello specifico ecosistema che andiamo a ritrovarci. L’estratto che leggevi (e parlo da persona che nn ha mai letto quel testo): “in accordo con il ciclo ordinato della vita”, va a mio avviso considerato in termini di complessità ambientale attualmente presente sulla determinata parcella. In un zona in uno stadio di climax il concetto di ciclo ordinato della vita ha il suo perché, poiché implica che ogni forma vivente ha (in qualche modo) trovato già la sua nicchia (uomo incluso) e non vi è uno squilibrio da produzione e fruizione (raccolto nel caso umano); ma in qualunque altra situazione dove non via sia un equilibrio così naturalmente matematico, l’aggiunta di un determinato ammendante (o pratica “agricola”), può paradossalmente esser attuata proprio per compensare ad una carenza di un determinato elemento nel ciclo naturale: che sia la “contribuzione” naturale di numerose specie di volatili e non, che sia una minor ricchezza in minerali dovuta a particolari piante/strati del suolo tipici di quella zona e così via. Oltretutto ( a mio avviso la parte più significativa), l’intero concetto dovrebbe tener conto del fatto che la produzione umana (quale che sia), per entrar a far parte di questo “ciclo ordinato della vita”, dovrebbe esser meticolosamente pianificata in modo da potersi integrare all’ecosistema stesso. Esempio sciocco: se per ciclo ordinato della vita si intendesse un pascolo montano caratterizzati da essenze prettamente erbacee, su suolo prevalentemente a tessitura medio/grande, pressoché privo di sostanza organica, con frequenti dilavamenti stagionali e temperature da clima tot e tot, va da se che se decidiamo di andar in monocoltura con una piantagione di zucche, o anche solo un orto misto di piante prevalentemente particolarmente esigenti (come può esser mais, pomodori, e via discorrendo), che non sono né tipiche dell’area, ne in grado di sostenersi con quello che l’ambiente naturalmente fornisce, va da se che l’integrazione diventa indispensabile. Il che è diventato non per nulla l’andazzo nazionale e globale per via della selezione specifica di determinate specie raramente autoctone. Risulta difficile immaginare la coltivazione del mais senza integrazione alcuna ne lavorazione del suolo. Ma la soluzione ( a mio modestissimo parere), non è tanto nel trovar la quadra per render il mais “parte del ciclo”, ma nel scegliere specie e varietà che sian adatte ai requisiti del nostro terreno ( e grazie al cielo vi è gran abbondanza di opzioni). Come ultima cosa, poi interrompo questo monologo, la destinazione d’uso per il raccolto influenza altresì e non poco: se si parla di coltivazione per autosufficienza su una superficie adeguata al sostentamento di un determinato numero di persone, non si può paragonare il medesimo concetto quando la produzione sia intesa per la vendita; senza nemmeno considerare il caso di coltivazione industriale per vari fini. Un tale libro quindi (che spero di leggere prima o poi) ed i relativi contenuti va quindi considerato per ciò che tratta in riferimento a ciò a cui si riferisce, dato che difficilmente le condizioni personali di ogni lettore non saran in alcun modo confrontabili. Grazie per lo spunto sul libro
@iribriccobosco9463
@iribriccobosco9463 Год назад
La natura sorride quando l'uomo la sa "leggere"💚, osservandola e cercando d imitarla! Grazie Alessandro, gocce d saggezza ricordate!
@krusk8
@krusk8 Год назад
Bellissima lettura, grazie per la passione che metti nel trasmettere questi grandi insegnamenti. Nella mia poca esperienza posso dire che lasciando finire il processo naturale ad alcune piante, quindi intendo dopo aver raccolto i pomodori per esempio lascio la pianta libera di appassire. Nel sottosuolo quando poi vado ad inserire una nuova piantina il terreno è già bello arieggiato grazie allo spazio lasciato dalle vecchie radici. Nella natura esistono terreni aridi e siccità, quindi ok il non fare, ma se si vuole intervenire per migliorare un terreno senza nutrienti in un primo periodo sarà necessario valutare e pianificare. Grazie ancora
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
grazie di cuore a te ! un grande abbraccio
@danieletarable5439
@danieletarable5439 10 месяцев назад
Grazie di cuore . Mi piace il tuo approccio
@americoorsi8418
@americoorsi8418 Год назад
sarà anche un obbittivo non lavorarla più,ma godo quando entro con la forca non credo di rinunciarci.poi vedo molti esserini che un po di aria li inebria inoltre seminare sulle foglie un ci penso propio.concordo con la traduzione,visto poi flavio il professor che ha tradotto bucoswky.praticamrnte quello che mi hai insegnato è la traduzopne perfetta grazie
@corinnacelin4436
@corinnacelin4436 Год назад
Mi ricordo ...😌 mi ricordo benissimo questi primi incontri che guardavo e riguardavo affascinata. Che bello aver incontrato questa strada da percorrere.❤ Vengo dal mio orto dove ho lavorato per ore e dove ho capito che la passione può cambiare di stato proprio come fanno alcuni elementi: da ardore che brucia dentro può materializzarsi in suolo forcavangato che ha del meraviglioso. Quanto sono felice della mia passione cangiante 🤗
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
❤❤❤❤
@gliortidiMax
@gliortidiMax Год назад
Sensei 🙏
@LorenzoMaggioreni-hp4bv
@LorenzoMaggioreni-hp4bv 3 месяца назад
Lasciamo in pace il grande Maestro che non può rispondere,mettiti in discussione coi viventi,e confrontati
@supertranquillo
@supertranquillo 3 месяца назад
Io faccio icché mi pàë
@The_Earth_is_my_home
@The_Earth_is_my_home 2 месяца назад
La natura è PERFETTA,più l'uomo mette mano e più fa danni.❤️🌍❤️ L'ecosistema naturale è perfetto.Non capisco una cosa su tutte:Si tolgono le piante ingiustamente chiamate "erbacce",desertificando il suolo e lasciandolo in balia di condizioni atmosferiche,prive di nutrienti e super esposte all'attacco d'insetti nocivi per le colture(ma cibo per altre ❤creature❤️) e poi lo si copre con teli di TNT😂.Per non parlare dei teli anti-insetto,.....ma... se gli insetti non mangiano muoiono e con essi tutte gli animali che di essi si nutrono🤷🏻‍♂️.Per non parlare dei pesticidi che oltre ad uccidere creature utili come gl'inpollinatori(in natura nessuna creatura è inutile,tutto fa parte di un ecosostema perfetto) con l'irrigatura e le piogge finiscono nel terreno di cui si nutre la pianta e di conseguenza i prodotti agricoli di cui ci nutriamo e con cui vengono nutriti gli animali,come si può credere che questo sia il modo giusto per coltivare🤷🏻‍♂️?
@MBP89
@MBP89 9 месяцев назад
Piu approfondisco gli studi agronomici e sull' ingengneria ambientale, piú mi rendo conto di quanto Fukuoka, insieme alla Sout, fossero i Leonardo Da Vinci dell'agricoltura... padre e madre fondatori di tutte le scienze applicate all'agroecologia moderna e contemporanea. Si sta campendo sempre di piu, anche grazie alla spinta della microbiologia, l'imprtanza di quelle tecniche che preservano e non disturbano il suolo. Le moderne tecniche agronomiche tipo: KNF, MSV, AOR, No Till, Soil Food Web, Manenti.... Hanno solamente, si fa per dire, tradotto in temini piu pratici, scientifici e pragmatici un pensiero filosofico contadino talmente profondo e avanguardistico, da rimanere ignorato per quasi un secolo...
@supertranquillo
@supertranquillo 9 месяцев назад
Le tue parole mi risuonano molto, e non posso fare a meno di celebrare il sapere diffuso della tradizione agricola italica pre-industriale. Nel massimo rispetto per tutti i punti di riferimento globali ( da fukuoka a bill mollison a mille altri ) è veramente rincuorante poter vedere nelle testimonianze storiche la presenza di agro-forestazione conservativa in gran parte del territorio italico fino alla prima metà del '900. La risposta è sempre stata lì, nelle nostre radici.
@MBP89
@MBP89 9 месяцев назад
@@supertranquillo Grazie per la.tua precisazione, sicuramente le piantate o alberate sono concetti vicino a qualsiasi coltura contadini pre-induastrializzazione. Come l'utilizzo e l'integrazione di diversi sistemi come coltivazione orticola, fruttifera e la zootecnia (si pensi alla bulatura per esempio). Però credo, che come Democrito su altro argomento, loro due abbiamo davvero interpretato attraverso il ragionamento e l'osservazione cosa si celasse dietro quei meccanismi naturali che permettevano alla natura di prosperare, adattarsi ed evolvere... suolo-microbiologia-pianta: un qualcosa di unico e inscindibile e non micro o macro sistemi separati l'uno dall'altro. Pianta e microbiologia ad oggi sono considerati a tutti gli effetti essere unici e simbionti... come, per fare un esempio: i batteri dell'intestino e l'essere umano, inseparabili e indispensabili gli uni agli altri. La non lavorazione assoluta o quasi sono concetti davvero straordinari e assolutamente rivoluzionari, Totalmente nuovi e fuori dall'ordinario anche nelle colture contadine passate.... Mio personale pensiero ed opinione.
@supertranquillo
@supertranquillo 9 месяцев назад
Una delle cose che più mi entusiasmano è proprio questa: nella testimonianza italica delle tradizioni agricole pre-industriali possiamo imparare che la "non lavorazione" è di marginale importanza, poiché i terreni delle antiche "piantate" agro-forestali, nonostante le minime lavorazioni del suolo, presentano impressionanti quantità di materia organica ( fino a 60 cm di profondità ). D'altro canto, molto spesso vengono applicati i principi della "non lavorazione" senza però curare l'aspetto attivo della rigenerazione, necessario per ottenere risultati entro le tempistiche della vita umana
@hachiko416
@hachiko416 Год назад
Ciao Alessandro, considerazione: "lasciato a se stesso..." Non si può interpretare pensando che naturalmente senza l'intervento dell'uomo conserva la propria fertilità mentre fukuoka anche nel suo non fare comunque agisce (coltivando)quindi riteneva opportuno integrare con leguminose e pollina?
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
sì può interpretare, e sarebbe un livello di lettura ancora più sottile !
@simonaguizzardi7172
@simonaguizzardi7172 3 месяца назад
Qui qualcuno non è riuscito ad applicare concretamente un insegnamento semplicissimo e da buon azzeccarbugli cerca di cavarsela attaccandosi ai cavilli... La traduzione del "Filo di paglia" è ottima e la verità non è nascosta negli asterischi ma ben dispiegata lungo tutto il testo. L'agricoltura naturale si fonda su una prima lavorazione del terreno, preferibilmente non profonda, una semina mista di cereali e legumi (nel caso di Fukuoka riso e trifoglio e orzo e trifoglio) e sulla copertura perenne del terreno. Il trifoglio e la pacciamatura organica svolgono al contempo concimazione e controllo delle infestanti. Non mi sembra l'abbia scritto a pie' di pagina. Fukuoka in un determinato momento dell'anno (subito dopo il primo raccolto e avendo già seminato il secondo) lasciava libere le galline di razzolare sul campo ottenendo sia controllo dei parassiti sia ulteriore concimazione dalla pollina. Questo era possibile perché se si semina ricorrendo alla pallina di argilla le galline non possono danneggiare la semina stessa. Tutto scritto chiaramente e tutto chiaro a chiunque abbia letto il suo libro fino in fondo.
@supertranquillo
@supertranquillo 3 месяца назад
ti ringrazio per averci fatto chiarezza sull'insegnamento del sommo Sensei
@simonaguizzardi7172
@simonaguizzardi7172 3 месяца назад
@@supertranquillo figurati non c'è di che. Qui si pratica agricoltura naturale dal 2013 e funziona benissimo. Bisogna solo avere pazienza per due o tre anni, passare per qualche fallimento e soprattutto abbandonare ogni legame con positivismo e mente materiale. Compiuta tale rivoluzione l'agricoltura naturale vien da sé
@supertranquillo
@supertranquillo 3 месяца назад
accipicchia ! l'agricoltura naturale dal 2013 è tanta roba, vale a entrare tra i pionieri d'italia. Dove si possono vedere le documentazioni delle tue affermazioni ? Ho guardato sul tuo profilo youtube ma non ho trovato contenuti. Hai un blog o una pagina su qualche social da linkare per poter gioire dei traguardi che hai raggiunto ?
@simonaguizzardi7172
@simonaguizzardi7172 3 месяца назад
@@supertranquillo no su internet non esisto, non mi interessa mostrare nulla. L'agricoltura naturale va praticata da tutti perché tutti possono praticarla, in caso contrario si creano guru e parolai matti ma non contadini dediti alla sussistenza. Anche perché fotografare fave e segale che crescono non è questo gran spettacolo, la gioia è tutta nel cuore. Piuttosto mi sento di consigliare l'uso di fermentati autoprodotti o di EM (Teruo Higa) acquistati, in base alle preferenze e alle attitudini di ognuno (qui si autoproducono). Questo perché il livello di contaminazione generale è molto alto: si va da un eccesso di UV causato dal danneggiamento dello strato di ozono e delle fasce di Van Allen (esperimenti nucleari a partire da Starfish) alla ricaduta radioattiva di Chernobyl e Fukushima passando per diossina e altro ancora. I batteri delle fermentazioni e gli acidi da essi prodotti sono ottimi decontaminanti. Basterà irrorarli sulla pacciamatura e sulle piante che crescono di tanto in tanto. Non è l'agricoltura naturale ad avere problemi di efficacia, è il nostro mondo che di naturale conserva ormai poco.
@supertranquillo
@supertranquillo 3 месяца назад
comprenderai che se non hai nulla da mostrare, la tua testimonianza per ora ha la valenza delle sole parole. il mio percorso agricolo ha origine nel 2008 e ne ho sentite tante di persone che a parole facevano funzionare l'orto, tuttavia nei pochi casi in cui si andava a toccare con mano - di fatto - l'orto non funzionava mai un granché. ho capito per fortuna in fretta che avevo bisogno di adattare l'insegnamento di fukuoka, assieme a tutti gli insegnamenti del mondo, e ciò a cui oggi sono arrivato è per me l'unico modo possibile di mettere in pratica il più importanti degli insegnamenti di Fukuoka, ovvero il 'periodo di riabilitazione'.
@sabiru94
@sabiru94 Год назад
Per quanto riguarda la pollina fukuoka sosteneva di utilizzarla solo per aiutare a decomporre la paglia usata per pacciamare
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
E questo è già sufficiente per comprendere che il principio del "nessun uso di fertilizzante" va preso con le pinze e messo in prospettiva
@sabiru94
@sabiru94 Год назад
@@supertranquillo assolutamente sì io penso anche che il non fare significhi anche non seminare quindi . Lasciare tutto come natura è vuol dire non agire per far crescere delle rape giapponesi o dei ciliegi dove in natura ci starebbero magari altre piante quindi diciamo che il non fare lascia un po' il tempo che trova 😅 ovviamente fare ma cercando di imitare i l più possibile il ciclo della natura
@patriziapattipat6857
@patriziapattipat6857 Год назад
Si riferiva ai concimi e fertilizzanti chimici, di laboratorio, artificiali e nn naturali. Questo dice.
@giuseppemattoni6068
@giuseppemattoni6068 8 месяцев назад
La usava per far trasformare prima la paglia
@fabioc.9905
@fabioc.9905 Год назад
Ma domani la cacca di insetto fornira' un buon letame? 😉
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
secondo qualcuno le lumache in orto già forniscono il buon letame, ma io prendo le distanze da questo pensiero
@michelebellettato7704
@michelebellettato7704 Год назад
Amen! Anche perchè Fukuoka e i suoi "lavoravano" all'aria aperta molte ore al giorno......se fosse vero che basta non fare nulla per ottenere l'agricoltura naturale viene da chiedersi:"ma allora cosa facevano fukuoka e i suoi tutto il giorno?"
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
una delle celebri frasi del sensei era "come posso organizzare i miei sforzi in modo da trovare il tempo per riposarmi nel pomeriggio?" forse proprio in questa frase risiede uno dei pretesti in cui inciampa il fraintendimento dei più
@paolopachera5336
@paolopachera5336 Год назад
Il fertilizzante più bello è L'ELETTROCOLTURA❤
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
il fertilizzante più bello è l'amore di chi coltiva la terra, a pari merito con l'humus di un suolo rigenerato e l'alchimia ottenuta dall'interazione di un agro-ecosistema complesso ❤
@barbarasoulart3851
@barbarasoulart3851 Год назад
@supertranquillo
@supertranquillo Год назад
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