fino ad ora ho visto un mare di video su questo argomento e non ci ho capito nulla, grazie a te sono riuscito a dare una logica su tutto quello che ho visto in giro. grazie.
Da circa un anno ho iniziato a studiare armonia musicale da autodidatta e ho dovuto mettere insieme molti video per avere un'idea completa e esaustiva su ogni singolo argomento. Questi video mi avrebbero semplificato la vita non poco. pazzesco che io li abbia scoperti per caso solo ora!!! Spiegazioni mirate, chiare e concise. Ti prego continua con questa playlist!!
studiare l'hanon ti aiuterebbe di più. anche il cramer, indipendenza ed armonia , una volta studiati BENE almeno 20 esercizi del cramer passa alle suite inglesi di bach (MEGA ARMONIA MEGA INDIPENDENZA sono difficili anche se non sembra) . questo è un mio video di circa 10 anni fa anche se l'ho caricato su utube tempo dopo, volevo creare una pagina ma ho dovuto desistere.. 2 figli un mutuo.. non ho tempo per le cazzate, suono per me) Chopin op 55.1 c'è anche la 72 e la 66 da qualche parte dell'internet, pezzi de "il pianista sull'oceano" etc ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-5Wq5LtCljYI.html
Stai rispondendo a domande che mi faccio da vent anni almeno🙈🙈🙈..aaaaaa...grazie grazie grazieeeeeee per la chiarezza e per le domandine che ti fai e a cui ti rispondi in cui mi sono ritrovata molto❤🎉
Grazie Marco per le tue spiegazioni molto chiare. Hai un bel modo di esporre il tuo sapere e questo è un ottimo servizio per la comunità che si interessa di musica... 👍👏👋
Ciao ti faccio i miei complimenti mi sono iscritto al canale non appena ti ho scoperto. Ho una domanda da fare che fino ad ora non ha mai trovato risposta e magari potresti fare un video su questo argomento ovvero... Se sto suonando un brano o meglio se mi sto accompagnandolo per cantare una canzone, una volta stabilita la tonalità esiste un modo per capire ad un certo punto quale sarà l'accordo successivo??? Non so se mi hai capito ma mi capita spesso guardando uno spartito di perdermi e dover ricominciare. Se so di essre per esempio in re maggiore posso piu meno sspere quali accordi troverò dentro al quel brano ma non capisco in che sequenza...c'è una regola anche per questo? Centra forse il discorso delle famose quinte? Spero tu mi possa dare una risposta o fare un video su questo. Grazie mille ed ancora complimenti.
Dovresti avere "milioni" di visualizzazioni. RU-vid mi ha proposto i tuoi video dopo mesi di navigazione. Dovresti essere invece sempre il primo della lista.
Molto chiaro, complimenti. Parlando di scale minori non mi è chiara però una cosa: come faccio a capire se una brano in tonalità minore ha come scala di riferimento quella naturale o quella armonica? può essere anche quella melodica? possono coesistere tutte nello stesso brano? Grazie e complimenti ancora.
haha studio pianoforte e composizione da quasi 5 anni, ho studiato diciamo le basi con maestri per due anni e poi ho iniziato a studiare solo, più "liberamente". E questi video che sto trovando online compresi i tuoi mi stanno aiutando un saaaaaaaaaaaaaaaaaaacco. Grazie mille :)
Buongiorno Scusi ma il sol non è aumentato di mezzo tono invece che diminuito nella scala di la minore armonica? Non può essere che il la sia diminuito? Sono un principiante che ha iniziato lo studio di teoria musicale Grazie mille
Bravissimo Marco, ho letto decine di libri sull'armonia funzionale e jazz, ma tu con poche parole hai riassunto tutto in maniera chiara ed inequivocabile. Molto chiara, finalmente, l'armonizzazione della scala armonica minore. Ma cosa succede se in una sequenza diatonica in Do maggiore, è presente un accordo di RE maggiore? Che scala uso? Inoltre l'utilizzo sempre di una sequenza armonica diatonica, non sa un po' troppo di modale? Grazie
Giovane maestro, sto cercando di capire di dove tu sia ascoltando la tua cadenza (non musicale). Mi pare di avvertire alcune "note modenesi", tra le pieghe del tuo discorso. Ho ragione?
Diciamo che funziona sino ad un certo punto in ambito tonale ed è un buon riferimento di partenza per non perdersi fra infinite scale, i campo modale la situazione è molto più complessa, ma anche in ambito tonale alcuni accordi alterati sono accordi di movimento e di tensione, pertanto bisogna uscire fuori dal centro tonale di riferimento e cercare altre soluzioni. Ad esempio all’interno della sequenza Amin7-F#min7/5b-Bmin7-E7/9b sui primi 3 accordi si può rimanere sul Amim dorico visto come secondo grado di G, in E la situazione viene stravolta da un accordo di tensione che risolve in A dunque richiede l’uso di altre scale più adeguate, quindi è molto importante capire in che direzione si muovono gli accordi e il peso dei relativi centri tonali, spesso addirittura i singoli accordi non hanno un legame armonico ben specifico con una scala di riferimento, in quel caso la situazione è ancora più complessa.
Per quello si fa l'analisi funzionale. Però non darei tutto questo peso alle "scale" e suo rapporto con l'accordo ma parlerei di "colore" di una scala. Dal punto di vista improvvisato è molto più flessibile cercare di trovare un rapporto tra l'accordo e le sue possibili tensioni (che poi costruiscono la scala: note accordo+tensioni) e sugli intervalli. Partendo ovviamente da note guida, note accordo, tensioni ammissibili e tensioni non diatoniche. A quel punto su ogni accordo hai tutte le altre note come tensioni possibili e puoi sceglierle a seconda del colore che vuoi ottenere e a quanto vuoi essere "dentro" o "fuori". Limitandosi al solo rapporto scala-accordo si rischia di suonare sempre le stesse cose o al contrario suonare sempre una scala sbagliata perchè si è mal capito il ruolo di quell'accordo in quella posizione. Ci sono 12 note da suonare, ognuna può essere suonata, basca capire e metabolizzare il rapporto che c'è tra ognuna di queste 12 note e l'armonia sottostante. Ovviamente questo è difficile e lungo da metabolizzare...
Normalmente faccio così come dici oppure aggiungo arpeggi di altri accordi ,ma se trovo 8 battute di re min posso suonare anche la scala di re min in una canzone con giro armonico di do maj?? Oppure mi min ,fa mag ,sol M con le sue rispettive scale? Grazie e complimenti x il video,molto interessante!
Complimenti per la qualità con cui spieghi e la tua calma e chiarezza. Vorrei tornare ad imparare a suonare avendo lasciato agli esordi molti anni fa, hai da indicarmi un tuo corso completo che mi possa dare le basi per cominciare ad accompagnarmi cantando sia su pezzi conosciuti che su brani inediti? Grazie mille Ciao Marco
Bravo! Come di fa però, visto che non l'ho mai capito, rendersi conto su che accordo si è mentre suoniamo a livello solista? Io perdo subito il giro degli accordi. Grazie
Questa unione di colori blu, grigio e bianco mi mettono in confusione. Perche non usare blu e bianco? Tra l altro per conoscere la musica e le scale bisogna essere edotti ed istruiti. Tu come fai?
Giusto per capire in questi esempi parliamo di accordi su scale maggiori? Quindi per capire, sono accordi che hai partendo da una scala maggiore di do ma lo stesso puoi fare con una scala maggiore di Do#? Quindi primo accordo in posizione (o in radice) Do# poi Mi# (che sarebbe il fa perché enarmonico) poi Sol# giusto? Da lì passo con i rivolti …
Un accordo di re maggiore è creato sulla scala di re maggiore... Se non sai come è fatta , che cosa ha in chiave ,parti dal re e crei gli intervalli tra tutti i gradi, tipici di una scala maggiore...cioè primo secondo TONO secondo terzo TONO terzo quarto SEMITONO quarto quinto TONO quinto sesto TONO sesto settimo TONO settimo ottavo SEMITONO. Questo è lo schema di tutte le scale maggiori.
Prendi la scala di do minore cioè do re mib fa sol labemolle si naturale ( sarebbe bemolle ma nella scala minore armonica si innalza il settimo grado per creare la sensibile che da quel senso di gravità verso la tonica , la tonica è il do in questo caso) e crei sopra a ogni nota un accordo che usi solo i suoni di questa scala...quindi sul do crei do mi bemolle sol...sul re crei re fa la bemolle ..sul mi bemolle crei mi bemolle sol si naturale e così via
collegare le armonie degli accordi o triadi si collegano di conseguenza le parti melodiche partendo dai giri armonici 1 4 5 1 o 1 6 2 5 o altri giri armonici in modo maggiore o in modo minore con altri gradi della scala....
Ho la passione del pianoforte da sempre, ho le mani da pianista (mi hanno sempre detto), ma ho la discalculia. Non riesco a capirci niente e non so neanche se esistono corsi adatti a me. 😢
Perché capitano così,..non c'è un motivo, è questione di intervalli, allora un accordo minore cosa ha diversi da uno maggiore? Ha la terza minore...cioè un intervallo tra il primo e il terzo che è formato da un tono e mezzo ( tre semitoni) mentre quello maggiore è formato da due toni ( quattro semitoni) per cui prendendo la scala di Do maggiore abbiano sul re un accordo minore perché tra il re e il fa ( tra il primo grado e il terzo dell'accordo di re ) abbiamo un tono e mezzo( i famosi tre semitoni) ...se fosse fatto da due toni sarebbe un accordo maggiore ma il fa dovrebbe essere diesis ed è una nota ESTRANEA alla scala di do maggiore che non ha alterazioni
Cominciate tutti così...volete fare i " semplificatori" ma poi non ci riuscite perché dovete fare vedere quanto siete bravi ... Se decidete di spiegare in modo semplice una cosa complessa per aiutare le persone...FATELO.....in modo semplice....saluti...
Non ci ho capito nulla perche' non so cosa sia un accordo, chi li ha fatti e perche' esistono, secondo quale logica. Ma una cosa la so, la tua spiegazione funziona e bene.
Esistono perché nel medioevo hanno iniziato a creare musiche con più voci e poi nel gusto musicale attraverso i secoli si è trovato bello e consonante i suoni che distano una terza tra loro..questione di gusto e cultura e credo ci sia qualche riscontro nei rapporti tra le vibrazioni che non creano dissonanze... Molto anticamente mi pare Pitagora aveva trovato l'esistenza di suoni che dal do ( per divisioni matematiche del numero di vibrazioni ) portava al sol e poi al mi e poi ancora al do...ed ecco i suoni del do maggiore...puoi fare una ricerca su Google su questo..Pitagora e la scala
E’ chiaro nel modo di spiegare ma ci sono parecchie imprecisioni. Non tiene conto della sintassi armonica, dei raddoppi, il trattamento delle dissonanze, la condotta delle voci etc.
@@pleiadi666 nella musica serve semplicità e chiarezza. Siamo tutti imprecisi quando parliamo d musica. Gli unici che non sono imprecisi quando parlano di musica, di musica parlano solo senza suonare neanche una nota.
il si, nell'armonizzazione della scala di do) è semidiminuito (Si7b5) in quanto se armonizzi dovrai suonare si (fontamentale) re (terza minore) fa (bemolle 5) la (minore settima). Il si diminuito ha il la bemolle, ovvero la settima diminuita
sei altamente impreciso... prima di insegnare come suonare le scale dovresti (prima capirle mi sembra) spiegare come funziona la scala.. da "SI MI LA RE SOL DO FA" e "FA DO SOL RE LA MI SI" fino al giro di mano sulle dita 1-3 e 1-4 come allargare il braccio quando si suona un pezzo a braccia larghe, spiegare le ottave le settime, le quinte le decime... e non la TRIADE (?!?!?!?). scusa ma dopo 23 anni di pianoforte qualcosa dovevo dire, è come la punta dell'iceberg della tonalità. o fai un video di 10 ore o non farlo proprio, con un spiegazione così altalenante tra verità e semplicità nessuno impara niente (son riuscito a far studiare tutto il beyer ad una bambina di 5 anni in 1 solo anno, chi mi ha insegnato a studiare era allieva di la vigne e claudie arreou, quindi qualcosa posso permettermi di dirla)
@@dergartenbauu e io non ho scritto che il video è inutile. dico solo che non puoi aver la pancia piena solo per aver sentito l'odore di salsiccia. ripeto ricerca "si mi la re sol do fa" fa do sol re la mi si" e già ti puoi fare una vaga idea su come funzionano le scale.. quale è quella di do, re, mi fa,, maggiore o minore etc capisci prima questo di concetto, è praticamente "l'imparare a contare con le dita" per la musica. la scala che si sceglie di usare da tono e carattere al brano, diciamo che non è proprio una cosa da niente p.s consiglio il volume "le scale" di mannino. chiaro pulito spiega tutto. poi "hanon" diciamo anche insieme alle scale e POI poi., una volta che hai mangiato e ti sei riposato bene "cramer" per l'indipendenza delle mani e delle dita.
Se studi pianoforte non ti è troppo utile capire un ragionamento che vuole aiutare chi suona a orecchio a cercarsi degli accordi che non stonino mentre improvvisano ..
Ciao , nel video ci sono della imprecisioni…….nella scala di C Maggiore , non si può considerare il Bdim appartenente ad esso, poichè le note caratteristiche sono per terze minori, quindi BDFG#……mentre nella scala di CMaj, abbiamo la nota G!!! Quindi, è più corretto chiamarlo semidimuito o min7/b5…….il Bdim, infatti è il II grado della scala minore Armonica di A per eccellenza……Inoltre, quando si parla dell’armonizzazione della scala minore Armonica, occorre considerare il V grado non come “ Maj “, come nel video, ma come E7! Tant’è che la scala esprime quella sonorità……Anche l’accordo Fmaj, sul bVI, è meglio considerarlo Fmin/maj7……….Capisco che si parla di triadi, ma è sempre bene specificare le sonorità che si inseriscono con le note della scala, anche su Armonie a tre voci…….
Credo si riferisse alle triadi. Parla di triadi e non esiste una triade seminidiminuita ma solo diminuita. Quindi all'interno del contesto secondo me è corretto anche se sarebbe più opportuno chiamarla "triade diminuita di B". Cheppalle... :)
