What’s up + un giovane schiumi + scuderia Benetton Ford + Bugatti eb110 + fabbrica di campogalliano + tempi d’oro sia dell’Italia che della F1 = nostalgia infinita. Un video fantastico.
Ho avuto la fortuna di seguire la nascita di questo gioiello al cui destino era legato il futuro della Bugatti e mi ricordo che all centro stile bugatti di Ora ce n erano due posteggiate proprio all ingresso.Ero giovane e pieno di sogni in mezzo a tanta bellezza ed essere stato anche per poco tempo,purtroppo,fornitore ufficiale di prodotti Bugatti è stato e rimarrà sempre motivo di orgoglio e di crescita professionale
@Sergio Riva ripeto sempre soggettiva la cosa, personalmente a me piace il design di una Ferrari o Lamborghini che quello di una Bugatti....sono punti di vista
L' Eb 110 (1991)era molto avanti come design e tecnologia,d'altronde la stessa fabbrica di Campogalliano era un vero gioiello.Aldilà di tutto,il sig.Artioli aveva un sacco di idee e lui stesso è il padre della Lotus elise
The Bugatti EB110 SS this Super SportsCar had it all!!!!! 60-valve, quad-turbocharged V12 engine fed through 12 individual throttle bodies, powering all four wheels through a six-speed manual transmission powered with 600hp, 0-100 km/h (62 mph): 3.6 seconds and Top speed 355km/h In 1992 this was just awesome 😎 !!!! 💪👍🏁🇮🇹
The fast life would have all been quite new to him then. That was his first supercar. You can see it when he first sits in the car. Poor old Michael. Such a shame.
Gli anni d'oro quando l'italia era la quinta potenza al mondo e la Germania ci guardava dal basso in alto . quando avevamo la nostra moneta !!!invece adesso è finito veramente tutto ...
JACK COLEMAN in quale universo parallelo è mai successo tutto questo? I fatti dicono che noi italiani emigravamo in Germania e non loro in Italia... la Germania ha frenato negl’anni 90 a causa della riunificazione, che è stato un secondo dopo guerra senza piano Marshall. Eppure anche in quegl’anni gli italiani emigravano in Germania, e il Marco apriva il culo alla Lira, che sui mercati internazionali aveva lo stesso peso delle banconote del monopoli...
basta scrivere cose false. Il PIL italiano è cresciuto enormemente con l'euro, semplicemente prima non esitevano Cina, India, Brasile che giustamente ci hanno superato come PIL nazionale in quanto sono molti di più. Perché vi ostinate a non leggere i dati? www.google.it/search?client=opera&q=pil+italiano+dal+1980&sourceid=opera&ie=UTF-8&oe=UTF-8
Alex Striker peccato che tutti gli indicatori, e dati dimostrano il contrario. Studi, anzi di ripetere a pappagallo cazzate. Dal 92 al 2008, il debito pubblico è sceso, caso unico nella storia del dopoguerra italiano, l’Italia è tornata a crescere, e gli indicatori economici erano tutti mediamente in miglioramento. Prima del disastro dell’ultimo governo Berlusconi, altro che euro... ignorare la crisi del 2008, è stato l’inizio della catastrofe. E la cattiva Germania, ci aveva pure supplicato d’intervenire già nel 2008, invece si è atteso il 2011, per scoprire che si era finito nella merda. Ma ovviamente colpa loro, mica nostra... sempre colpa di altri.
Certo che quelli che dicono brutta ne hanno di fegato da vendere...guardatela dal vivo poi ne riparliamo...all epoca un auto del genere era un qualcosa di strabiliante...
Guardando questo incredibile video mi fa pensare a quanto noi italiani siamo pessimi in quanto a gestione aziendale, specialmente nell'automotive, dai riuscire a svendere Bugatti, Lamborghini Ducati ecc.. tutti marchi che si vendono da soli..
Mi fa ribrezzo che abbiano fatto fallire la Bugatti di Artioli. Chissà se fosse stata di proprietà "torinese" se gli facevano fare la stessa fine. I creditori hanno preteso il rientro immefiato delle esposizioni finanziarie anche se cerano diversi ordini sia per la EB 110 che per il modello successivo a 4 porte di cui non ricordo il nome. Nessuno mi leva dalla mente che dava fastidio al blasone di qualcun altro...
Ettore Bugatti era Italiano e mise uno stabilimento in Francia, poi fallì ed il marchio tornò in Italia dove era nato assieme al fondatore, poi falli, l'IRI era già stata distrutta da Prodi e fu comprata dai Tedeschi e riaperto il 2° stabilimento di ettore Bugatti quello Francese. Pertanto ora dire che era Italiana Francese o Tedesca ha poco senso, possiamo dire che il fondatore era Italiano senza smentite il resto sono ubicazioni di stabilimenti e passaggi di mano
Hai ragione, però la nazionalità di un marchio non dipende dalla provenienza del fondatore o dei dirigenti, ma dalla sede principale e dove è nata e se vogliamo anche dove paga le tasse. Se la ragioni così, allora la Pagani è una casa automobilistica Argentina e non Italiana, perché il suo fondatore è Horacio Pagani ed è argentino (di origini italiane), e la Peugeot è Cinese per via di un accordo tra la PSA, Repubblica francese e SAIC.
@@listerstormablecartoonandt1103 Pagani però non nasconde il fatto che la sua casa automobilistica sia italiana, e ha fatto più di un "inno" all'Italia. Inoltre ha studiato e lavorato in Italia moltissimi anni imparando a fare quello che sa fare. Bugatti ha fondato la sua casa automobilistica in Germania, ma ha sempre cercato di preservare una piccola identità italiana. Per me la Bugatti può essere considerata italo-tedesca (considerata anche la proprietà attuale), ma non francese!
@@thekrieg4251 Non è per essere esterofilo, però durante gli anni precedenti al secondo conflitto mondiale e i primi anni 50, la Bugatti ha sempre corso e rappresento la Francia. Giustamente come mi dici tu il fondatore Ettore Bugatti era italiano e ne sono consapevole, Però il caro Ettore ha scelto la città di Molsheim che era (ed è ancora) Francese, quindi la Bugatti originale era Francese. Dopo il fallimento negli anni 50, la Bugatti subì la liquidazione del proprio impero, e per molti anni di Bugatti rimasero soltanto i ricordi, negli anni 90, l'IRI acquistó il marchio Bugatti e lo portò in italia, in quel periodo venne creata la eb110 e altre vetture. In seguito la neonata Bugatti "italiana" fallí per le scarse vendite, perciò il marchio ritornó nell'oblio, a metà degli anni 2000 la Volkswagen comprò di nuovo il marchio e aprí un nuovo stabilimento ex novo in Francia e iniziò a produrre la Veyron.....e da lì in poi iniziò la storia che tutti (o quasi) conosciamo. In poche parole la Bugatti è francese, con le radici italiane, e di recente è di proprietà Tedesca.
@@listerstormablecartoonandt1103 nonono, lui fondò l'azienda si a molsheim, ma all'epoca era tedesca, non francese. Dopo la prima guerra mondiale l'alsazia passò alla Francia e seguendo i regolamenti FIA in quanto oramai di diritto francese, dovette rappresentare la Francia col blu. Bugatti stesso è sempre stato restio a prendere la cittadinanza francese (la ha presa solo 2 anni prima di morire poiché accusato di collaborazionismo ai nazisti ed era l'unico modo per accedere ai fondi di stato per ricostruire la fabbrica)
un ferrarista che preferi' comprare una bugatti perche' vide che aveva tanto di piu' di tutte le altre carriole prodotte nella terra dei motori . grande schummy . grande artioli che partori' assieme al suo team . un icona ancora oggi bellissima e tecnologica .
Gira voce che ne ebbe una ad un prezzo praticamente stracciato perchè nella prova in Francia in fondo al rettilinea la macchina ebbe problemi di freni...
Come fa il video ad essere dell'aprile 1994 se all'inizio dice "in due mesi 4 gare, 4 vittorie" Il mondiale era iniziato a marzo 94 con il Gp del Brasile, poi ad Aprile ci fu il Gp del Pacifico, il 1° Maggio non ci furono Gran Premi (...), 14 giorni dopo il Gp di Montecarlo. Probabilmente è un video che risale alla seconda metà di maggio 1994
No ti sbagli,questo video e' stato girato o il mercoledi o il giovedi prima dellatragediadi senna perche ayrton invito' ad ezio ad una beneficenza,ma poi dovette disertare per andare a fare il servizio su schumacher e ayrton disse ad ezio con una battuta:non e' stato tanto bravo il pagliaccio tedesco visto che a distrutto la bugatti...cit ezio zermiani
5 лет назад
@@andrearosati5244 allora è sbagliato quello che dicono nel video. Beh è probabile che sia stato girato durante i giorni di Imola. Senna era a Treviso a ritirare una bicicletta Colnago, se non erro. Quindi Schumi poteva essere benissimo a Modena a ritirare la Bugatti
Grazie a Volkswagen che esiste ancora la Bugatti. Un mito tra le supercar. Comunque le auto sport in Italia sono morte da quando esiste il superbollo. Jn suicidio considerando che ha portato meno soldi se non ci fosse. Solo in Italia.
Ecco cosa succede quando una nazione non esiste un popolo quando l' Italia dovrebbe stare in mano al popolo italiano ahimè il popolo tutt'ora inesistente.!
Hanno rilevato il marchio e va avanti.. quandovera in Italia è fallita.. qualcuno da la colpa principalmente ad Artioli.. boh non so esattamente come sia andata sono solo un fan..
sei un completo imbecille... Occhio che magari tocca te quest'anno... Cerca di costruire qualcosa invece che invidiare gli altri. Condurre una vita fallimentare non ti portera' da nessuna parte.
Nvm5 sarebbero dovuti essere a scomparsa se non sbaglio, ma nuove le leggi dell'epoca li proibirono e l'ultima ad averli fu l'F40. Lo stesso successe all'F50 nel 1995
Bmw serie 8 fu prodotta fino al 99 con i fari a scomparsa. Quella si che era una macchina.. comunque sia anche se fosse come dici tu non sono accettabili quei fari li
Nvm5 forse era un problema delle auto italiane, non so dirti. Comunque sì, serie 8 gran macchina, peccato non sia mai stata prodotta una M8, progetto sospeso misteriosamente
Zimmonnea l'unica bmw e31 senza fari a scomparsa è proprio l'unico esemplare di m8. Si è sempre celato il mistero su quella macchina e tutto quello che si dice sono sempre rimaste teorie. Addirittura è stata la stessa bmw a far credere per anni di averlo distrutto mentre non era cosi. Si è sempre vociferato che la macchina era talmente potente da essere inguidabile, ma per me cè stata qualche minaccia che ha bloccato lo sviluppo dell'm8.
Michael Grimelli ecco il professore di turno...ho detto che e soggettivo...se a te piace buon per te...a me fa cagare..e come a scritto qualcuno ce ne erano di piu belle di sto cesso qua...