Molto chiaro. La verità accade eternamente e non è un prodotto, è vero, dobbiamo presupporre l'esistenza di questa struttura originaria che chiamiamo Verità così come il.movmento di ricerca dei pesci presuppone il mare nell' esplorazione del mare. Ma noi abbiamo esperienza sempre della verità come derivata indotta abdotta dedotta, ricavata, ecc. E questa verità come struttura originaria non la vediamo in atto nella sua concretezza. Ne siamo parte ma non la possiamo vedere nella parte che stiamo considerando. Prr noi non esiste. È una idea limite Abbiamo di fronte a noi sempre la verita come prodotto, cone totalità parziale. Quindi per noi, per la nostra esperienza esiste il divenire come accadere di qualcosa che muta anche se in atto esiste una totalità che abbraccia tutto cio che noi siamo e conosciamo e crediamo diveniente.
Riflessione profonda: sì la PERMANENTE+SIN+TASSI è Eterno Apparire Non Diveniente (Neppure Non Nichilistica+Mente) della con+giunzione in+scindibile tra Principio di Identità + Principio di Contraddizione con Ogni Altro da Sé del Tutto + Apparire Fenomenologico. Il suo amico e critico Vincenzo Vitiello: la novità di Severino consiste nell'aver superato (in+verato) la Metafisica Tradizionale (a cui appartiene anche la Fenomenologia secondo me) che poneva Essere = Apparire in quanto Ogni Cosa è ANCHE QUANDO Non+Appare a me ORA. Da cui: siccome Apparire è PREDICATO NECESSARIO di Ogni Ente allora quando non lo vedo io lo vede l'Apparire OO (l'Occhio Immobile di Dio alla Berkeley che vede anche un albero cadere nella foresta disabitata dagli umani).
