@@lavboj Ciao! Ho lavorato mentre studiavo in accademia, e ti dirò... Si può fare, però dipende dal lavoro e dagli orari. Meglio un part time che ti permetta di seguire le lezioni, o un lavoro indipendente (tipo appunto lavorare come illustratore/grafico/pittore/ecc) che ti permetta di gestire il tempo in base alle tue esigenze. Altrimenti sarebbe o troppo pesante o non ti permetterebbe di seguire le lezioni e lavorare sui tuoi progressi! Spero di esserti stata utile! ✨
Ciao Marina, ogni tanto perlustro il tuo mondo! Io non mi porrei il problema del talento. Se mi piace manipolare, rappresentare agire su immagini e se ho cose da dire attraverso immagini proseguirei su questi territori. Se sento una urgenza espressiva profonda mi butto su una ricerca attraverso la pittura, la fotografia, il cinema o arti visive in generale anche quelle digitali. Ma anche alcune forme di arte concettuale dove però il discorso si complica perché l'approccio è più mentale e poco o per nulla retinico/visivo. Se invece sono più attratto dalle arti applicate come la illustrazione, la grafica il video in generale userò un approccio specifico. Se viene da me uno/una studente intanto che acquisisce le tecniche rappresentative verrà fuori se preferisce esprimere la sua visione del mondo o della propria anima o se preferisce illustrare una graphic novel. Ma non mi porrei il problema del talento, termine ambiguo e limitante. Ho visto qualche anno fa una mostra di Hopper a parigi. Artista con un suo mondo poetico molto potente. E non era nemmeno particolarmente abile tecnicamente. Ma anche Caravaggio tecnicamente non è bravo come Velasquez, Vermeer, Rembrant......quindi se c'è attrazione verso questo mondo meglio buttarsi, senzza troppe pippe mentali. C'è sempre tempo per fare altre cose. Notte!
È bello poter vivere l'arte con così tanta libertà e consapevolezza. Eppure ognuno di noi la vive diversamente, spesso si viene ostacolati nel vivere la propria sfera artistica, quindi ci si lega molto al concetto di talento per validare le nostre intenzioni anche agli occhi degli altri. E se questo talento non viene individuato può essere deleterio. Nessun atteggiamento è di per sé giusto o di per sé sbagliato, dipende molto dal proprio background. L'importante, almeno da mio punto di vista, è superare, come dicevo nel video, lo scoglio del talento, perché il talento senza la pratica non serve a niente. È l'esercizio costante quello che fa la vera differenza, secondo me. Comunque concordo, a me piace molto sperimentare in tutti i campi, tradizionali e digitali (il mio profilo Instagram lascia poco spazio ai dubbi). Per quest'estate ad esempio ho comprato un corso per realizzare marionette in legno. Ho talento? Non ne ho idea, ma non vedo l'ora di iniziare!
