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“C’era una volta
un piccolo paese su in collina,
tra le terre di Modena e Bologna,
dove sorgeva un bellissimo castello.
Il paese era circondato da una verdeggiante e rigogliosa natura, e a valle scorrevano le acque tranquille di un fiume chiamato Panaro.
Guiglia, così si chiamava, ed era considerato il “balcone dell’Emilia” per una spettacolare veduta panoramica sulla vallata.
Girava voce che tutti gli anni, nel mese di giugno, poco dopo il solstizio d’estate, in quella piazzetta succedesse qualcosa di magico.
In una sonnecchiante domenica pomeriggio arrivavano da tutte le parti del mondo uomini e donne con occhi lucenti e scarpette da ballo.
Senza fare rumore si cambiavano le scarpe, ramazzavano la piazza, e in un attimo la musica risuonava tra gli alberi e le case del borgo.
Erano armati di abbracci e sorrisi e volteggiando tra i turisti, portavano atti di straordinaria bellezza e allegria.
Arrivavano come il vento, all’improvviso, e come il vento per incanto all’imbrunire, svanivano, lasciando l’eco dei loro passi sulla piazzetta del Belvedere.
La magia si ripeteva ogni anno e ogni anno l’attesa per quell’apparizione cresceva.
Chi fossero, nessuno lo sa.
C’è chi dice stranieri, attori, pazzi o saltimbanco.
… E quest’anno, si ripeterà la magia?”.
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Grazie 🙏🏻 Iacopo Lagazzi per l’ospitalità che a Guiglia sempre ci riservate.
Guiglia è davvero un luogo incantato 🔮
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30 июн 2024
