Test strumentale impianto elettrico civile 

Non ricordo il codice comunque sono dei capocorda a puntale piatto della cembre

Grazie...

Si per questo tipo di misure è presente l'alimentazione dell'impianto.

@@massoneimpianti-rapallo9990 Un'altra curiosità, differenza di potenziale tra neutro é terra va verificato? Se si, a quanto si attesta la misura? Meno di 3 Volts? Grazie

@@rosarioparlatore7020 quando fai i test lo strumento ti mostra anche questi valori, tensione tra fase e terra, fase neutro, neutro e terra. In normali condizioni la tensione tra neutro e terra ammonta a pochi Volt, non più di 4/5 anche a fondo linea. In alcuni casi mi è capitato di avere anche 80V tra neutro e terra, segnalato al distributore e sono poi intervenuti loro..... questo può dipendere o da problemi di messa a terra del neutro in cabina o da guasti a terra di una fase, sempre lato distribuzione.

Si, il test di isolamento fornisce un valore di resistenza, la differenza rispetto alla misura fatta con un normale tester sta nel fatto che quest'ultimo per eseguire la misura sfrutta una tensione di pochi volt e riesce a misurare fino a qualche megaohm. Il test di isolamento per verificare la bontà degli isolanti dei cavi e degli apparati elettrici sfrutta tensioni molto più alte al fine di sollecitare maggiormente l'oggetto della misura ed evidenziare difetti prima che diventino gravi problemi. Solitamente la verifica eseguita su un impianto elettrico che deve operare a 230/400V viene eseguita a 500V ma un tester di isolamento di solito arriva ad erogare anche 1000V. La misura andrebbe eseguita sia tra i conduttori attivi che tra questi e la terra, ma occorre che gli utilizzatori siano tutti scollegati sia per non falsare le misure sia per non danneggiarli con questa tensione molto alta.

@@massoneimpianti-rapallo9990 grazie

Perché in Italia la normativa non impone espressamente nulla più del tipo AC ma consiglia semplicemente i tipo A o F salvo non vi siano carichi il cui costruttore non li richieda. Siccome non era espressamente richiesto e siccome vi erano dei limiti imposti a livello economico si è fatta questa scelta. In genere installo ormai di base i tipo A su praticamente tutti i miei impianti... Quando di base, e lo sai benissimo, praticamente 9 volte su 10 l'installatore italiano monta sempre AC.

Ci sono strumenti di verifica più basilari intorno ai 5/600€ mi pare. Grazie del commento, sono felice che per qualcuno i miei video risultino utili.

Si, isolamento fra terra e conduttori attivi. Quando hai problemi che scattano random i differenziali, o i magnetotermici addirittura, e fatichi a trovare dov'è che si crea "il contatto".... Un test di isolamento è come una radiografia 😉

@@massoneimpianti-rapallo9990 praticamente sempre tutto scollegato se no avresti problemi e senza spd inseriti

@@sandrofabris9413 si gli spd falsano la misura. Basta testare i circuiti con gli interruttori sezionati.

Vorrai dire sovraccarico. Dipende dall' algoritmo di distacco del contatore elettronico... In funzione delle soglie di consumo impostate nel processore che regola il distacco e del consumo istantaneo rilevato c'è caso che il contatore elettronico sganci prima del magnetotermico posto nel quadro generale.

@@massoneimpianti-rapallo9990 si infatti volevo dire sovraccarico scusami, quindi non devo allarmarti che non funzioni bene il Magneto termico.. Toccando il pulsante di test cmq scatta

@@ispanicobianconero2006 se premendo il tastino il differenziale scatta significa che almeno meccanicamente e circuitalmente è tutto apposto, ciò non toglie che per essere sicuri al 100% andrebbe fatta periodicamente una verifica con lo strumento che simula un guasto reale e verifica l'intervento nei tempi previsti (millisecondi). Tuttavia la normativa almeno in ambito domestico non lo impone perentoriamente perciò non lo fa nessuno... Ma è l'unica cosa che ti dice se effettivamente quel coso è in grado di salvarti la pelle nel caso di un guasto o peggio di un contatto diretto con una parte elettrica. Questo però non ha nulla a che vedere con il magnetotermico (gli altri 2 interruttori) che sicuramente funzionano. Mi rendo conto che le persone fuori dal mestiere non hanno solitamente la più pallida idea dello scopo di tutte queste levette nel quadro generale.... Ovvio, nessuno Ve le spiega mai 😅 Farò qualche video a riguardo.

@@massoneimpianti-rapallo9990 ma hai qualche canale dove seguirti apparte you tube? Dove farti delle domande del genere

@@ispanicobianconero2006 anche su facebook.

Quando si eseguono le verifiche iniziali su un nuovo impianto elettrico, prima di metterlo in esercizio, va eseguita una sequenza di test come si vede nel video, tra cui la corrente di cortocircuito a valle del contatore per verificare il corretto dimensionamento del potere di interruzione del dispositivo generale posto a valle, inoltre tale misura viene presa a riferimento dallo strumento per testare poi la massima caduta di tensione nel punto più lontano dell' impianto, che per normativa non dovrebbe eccedere il 4%. Il test della corrente di cortocircuito a fondo linea non è in genere necessario in quanto gli impianti civili in Italia sono dimensionati in modo che la protezione dal cortocircuito è comunque soddisfatta non solo dalla magnetica degli interruttori ma anche dalla termica.... Il grosso problema è che..... Spesso non solo non si vedono fare queste misure, ma non viene effettivamente realizzata alcuna delle verifiche strumentali che mostro. Finché non ci sarà una adeguata formazione tecnica degli operatori, un cambio di mentalità degli stessi installatori, l' obbligo di allegare il report dello strumento alla documentazione..... La vedo nera. Grazie del commento.

Io sinceramente non vedo nessuna prova di c.to c.to a valle de contatore Enel utilizzando il loop tester inoltre mi spiega cortesemente la relazione che c'e' tra la cdt del 4% nella presa piu' svantaggiosa col c.to c.to grazie.

@@maurizioserreli4455 non la vede perché non l'ho mostrata. La relazione tra corrente di cortocircuito e caduta di tensione sta nell' impedenza della linea .... Sono ovviamente misure differenti. La normativa chiede che la cdt massima sia del 4%.... Tra il punto di consegna ed il punto peggio servito dell'impianto. Quando eseguo le verifiche col mio strumento testo la corrente di cortocircuito al punto di consegna, lo strumento blocca il valore di impedenza di linea in quel punto e lo memorizza, dopodiché ripetendo le misure a fondo linea calcola oltre alla corrente di cortocircuito a fondo linea anche la cdt riferita alla massima corrente prevista.

Mi corregga se sbaglio lei di volta in volta legge il valore dell'impedenza di guasto in qualsiasi punto dell'impianto per cui e' ha conoscenza del vero valore di c.to c.to in ogni prova.

@@maurizioserreli4455 io solitamente seguo sempre questa sequenza: Misura corrente di corto ed impedenza di linea al punto di consegna. Misure di cdt al quadro a pieno carico (massima corrente del d.g.). Misure di isolamento e test differenziali per tutti i circuiti. Test resistenza globale di terra Test su ogni singola presa della continuità del conduttore di terra e cdt alla massima corrente del dispositivo di protezione di quel circuito. Cordiali saluti.