An OUT-OF-TUNE pipe organ!? - with Manuel Tomadin 

In effetti non ha nulla di stonato apre estemporanei discorsi armonici e volendo se ne può approfittare nel contesto di una improvvisazione chiamiamola motidico-modale.

Merci à vous!

Gli studi più recenti ci portano ad attribuire con tutta probabilità l'organo di Sillavengo a Pietro Antonio Stagnoli, figlio di Giovanni I. Secondo Maurizio Isabella, un indizio a favore sono le segnature a numeri presenti sulle canne, sul telaio del crivello e sul somiere, che sono analoghe a quelle rilevabili sullo Stagnoli in San Leonardo a Pallanza. L'uso del crivello in tela rivelerebbe che l'organo di Sillavengo sia ancora più antico di quanto finora ritenuto (tra la fine del Cinquecento e i primi anni del secolo successivo), infine la disposizione delle canne pari e dispari sul somiere è esattamente a specchio rispetto a quella di Bellinzago. Allo stato attuale delle ricerche l'organo in S. Maria in Sillavengo è l'unico strumento di Pietro Antonio Stagnoli, detto Cacciadiavoli, anche conosciuto come Pietro Antonio da Pallanza, tuttora noto. Le lascio qui di seguito il riferimento bibliografico dal quale ho reperito le informazioni: Maurizio Isabella, _Gli Stagnoli detti Caccia diavoli. Riscontri sul territorio della produzione artistica_ , in «Arte Organaria Italiana - Fonti Documenti e Studi», VI-2014, pp. 101-213, a cura dell'Associazione culturale "Giuseppe Serassi" di Guastalla.

@@ilPortaVento grazie per le preziose informazioni! Resta però non ancora spiegato come mai una mano anonima del primo '800 (Italo Marzi vi aveva riconosciuto quella di Eugenio Biroldi) abbia scritto all' interno dello strumento, sopra la tastiera il nome di Giovanni Battista Gavinelli, con l'anno 1653. Chiaramente l'anno non è compatibile con l'attività di questo organaro, che era figlio di Andrea e risulta attivo molto più tardi verso la fine del secolo, e non è documentato nessun altro omonimo precedente. Probabilmente Giovanni Battista Gavinelli era intervenuto sullo strumento, forse per collocarlo in quella chiesa dopo averlo rimosso da un'altra? La storia di questo strumento ha ancora fasi oscure che purtroppo i documenti d'archivio non aiutano chiarire...

Ma certo, perché no? 😀

@@ilPortaVento suggerisco i pregevoli strumenti: Antegnati 1588 ad Almenno San Salvatore, Giacomo Locatelli 1886 a Chignolo d'Isola, Serassi 1723 ad Ambivere, Serassi 1851 a Palazzago...alcuni gioiellini☺️

Grazie mille!

Ringraziamo per i complimenti e per la precisazione! Gli ultimi studi sull'argomento hanno accertato che l'organo di Sillavengo è uno strumento attribuibile con tutta probabilità all'opera degli Stagnoli. Dunque sì, l'organo è ancora più antico. Gavinelli è soltanto intervenuto con un lavoro complessivo di restauro ricostruendone la tastiera.

@@ilPortaVento grazie per l'informazione, non lo sapevo!

Volentieri!

Ma tenete presente che l'organo di Romagnano è interamente rifatto, non ha nessuna canna originale di Gavinelli. Queste invece sono tutte originali (tranne forse quelle della Duodecima, se non sbaglio)

Il brano di apertura si intitola "Partite sopra il Passagallo" di Agostino Tinazzoli, quello di chiusura è una ciaccona di Bernardo Storace. I brani centrali sono improvvisazioni del Maestro.

@@ilPortaVento Grazie infinite.

Tanto non sono intonati lo stesso

@@martinosimionato1536 bhe, un conto accompagnare le vecchiette stonate un altro se devi accompagnare una corale. Una cosa è uno strumento antico che va bene solo per un certo repertorio e finisce lì.

Non diciamo stupidaggini: ogni organo, per quanto antico, è adatto all'accompagnamento; vanno ovviamente presi degli accorgimenti, magari non puoi affrontare oggi repertorio, ma -come sempre- tutto sta alla volontà e al 'manico' di chi ci mette le mani. Peraltro i sistemi di accordatura con intervalli puri, a livello di intonazione, si avvicinano di più all'intonazione naturale del coro rispetto al sistema equabile.

@@LorenzoAntinori bene dato che è arrivato il solito "espertone" quando andrà ad accompagnare la liturgia di Natale, accompagnando la corale su questo strumento, mi chiami che verrò a sentire "il manico" .. Tuttavia l'organista dopo aver elogiato lo strumento con temperamento antico auspicherebbe anche uno strumento equabile e con pedaliera tedesca..ma va? Ah aggiungo che al tempo di quegli organi si usava l'alternatim..sa (ovviamente) cosa era?

Ma perché nella liturgia Novus ordo si canta ancora? Da quel che vedo son tutti fan delle schitarrate! E quei pochi canti in italiano stupendi come Mira il tuo popolo, Nome dolcissimo, Inni e canti ecc. rimangono gli ultimi baluardi. Piuttosto che lascino suonare questo meraviglioso strumento con una bella improvvisazione in re minore durante il commiato funebre invece di proporre cose oscene con il la bemolle al pedale come "Io credo risorgerò". Immagino che nella tonalità di fa del Requiem aeternam gregoriano risuoni benissimo vero? Peccato sia stato bandito il gregoriano come la musica d'organo ( i preti hanno fretta , ed un offertorio dura 30 secondi). Comunque voglio fare i miei complimenti per questo canale bellissimo! Lo userò sicuramente con i miei alunni delle scuole medie a settembre, spiegando loro quando un giorno vorranno sposarsi che non esistono solo Giombini e l'Alleluia di Choen per la Messa Nuziale. W la musica organistica W il Rito vetus ordo W la millenaria e preziosa tradizione musicale italiana

È vero, che occhio 😂

Perfettamente utilizzabile per la Liturgia, poco o niente per accompagnare il canto casomai. Non per niente il gregoriano non era mai accompagnato dall'organo, bensì dal Serpentone nelle grandi chiese, o a cappella laddove non era disponibile tale strumento.

Dipende. Molte tonalità si possono comunque eseguire, e questo serve ad accompagnare il canto. L'organo da solo inoltre può suonare durante l'offertorio e/o la comunione e all'uscita dei fedeli. Non è obbligatorio che durante la messa si debba cantare sempre. Si possono cantare le parti comuni (atto penitenziale, inno di lode, acclamazioni, santo, litania di frazione, risposte) e suonare in altri momenti