Che bello vedere finalmente la critica videoludica fatta da youtuber intraprendere una strada così più composta, strutturata, informata e informante. Sabaku è un po' il Joseph Anderson tutto italiano, e non sto più nella pelle ad aspettare la recensione di Ragnarok, ma anche in video più corti come questo dimostra che sta una spanna sopra il resto della community. Che dire, viva questa nuova fase del canale e la qualità e frequenza con cui porta questi contenuti.
Bah, Sabaku è su un livello oltre qualunque altro RU-vidr. Joseph Anderson è uno dei tanti YTer "critics" che si trovano ogni tre per due. Ce ne sono a centinaia. Solo perché fa anche lui video lunghi, non è una frazione tanto professionale e enciclopedico quanto Sabaku. I suoi 'insight' non sono nemmeno chissà cosa. Il suo video su Elden Ring, infatti, era un po' una ciofeca.
Mi piace moltissimo il nuovo volto delle Effigi, studio e arredamento a tema compresi. Per quanto riguarda il discorso Critica, ritengo che oggi come oggi manchi davvero il riconoscimento del critico videoludico, e coloro i quali in Italia reputano questa come una "professione" basata sulla corruzione dei review code, molto speso sono proprio quei dinosauri che si dicono critici del videogioco della stampa specializzata che di mazzette ci vivono da anni, prima che il fenomeno RU-vid prendesse piede. Questi non riconoscono la passione e il lavoro che c'è dietro, vivendo di vecchi privilegi e di pezzi di carta. L' evoluzione dell'industria merita di esser valutata anche assaporando la vita di queste aziende tramite la collaborazione reciproca, perché Critica significa mutamento e quindi miglioramento dell'industria stessa, senza crogiolarvisi ma svolgendo il lavoro di critico. ( un po' come il critico culinario...). Chiudo il commento con la speranza che nel prossimo video venga trattato il tema trasversale dei licenziamenti nel settore videoludico e nell'impatto che potranno avere nel medium. Fight.
Sono felice che tu abbia voluto affrontare questo problema del pubblico videoludico odierno, con il quale mi ritrovo ad avere a che fare leggendo le notizie sui social e partecipando alle discussioni inerenti, per il quale c'è tuttavia bisogno di personalità come te per dare risalto. Io qualche like e seguito posso ottenerlo lanciandomi in queste discussioni, per lo più si finisce a farsi il sangue amaro, mentre se lo dice Sabaku No Maiku qualcosa in più si potrebbe smuovere: DOVREBBE smuoversi, perché l'esistenza di una console war becera è assodata. Peggiore di quella che si vedeva negli anni 2000 sui forum, per una questione di anagrafica: all'epoca eravamo quasi del tutto utenti in età adolescenziale e giovani adulti, oggi invece ho visto gente con la foto profilo del proprio matrimonio dare risposte allucinanti, di quelle che verrebbe da dire il classico: "oh, questi votano..." Ecco, legandomi a questa esclamazione tipica, rispondo alla domanda: "dove altro avete visto fare così?" Nel Calcio e, purtroppo, in politica. È tutto un attirare consenso in mezzo a una lotta tra tifoserie. Inoltre, vorrei porti una domanda riguardo il supporto di Sony e Nintendo che lascia a desiderare per quanto riguarda il retrogaming: potrebbe essere anche un elemento tipico della cultura nipponica da un punto di vista dell'azienda videoludica?
Allora. Innanzitutto complimenti come al solito per un video: chiaro, di qualità e che affronta una certa varietà di argomenti, pur essendo alla fine una "recensione" di Portal. Poi. Vorrei discutere di due cose che affronti nel video: la prima è lo "squadrismo" di cui parli anche tu nel video. Purtroppo alla soglia degli enta (ma anche da prima) mi prende sempre più un cinismo non indifferente sia su quanto di squadra siano i fan, ma sopratutto su quanta "squadra" facciano anche i cosiddetti Giornalisti di Settore. Ormai i voti (che sono anacronistici da quando esistono, perché come fai a dare un voto a una cosa complessa come un videogioco senza suddividerlo in una decina di sottovoti?) sono inutili. Le recensioni spesso sono puramente una (perdona la volgarità) leccata di culo ai publisher, e il giornalismo videoludico diventa sempre più un circo. Come dici anche tu il principale obbiettivo di chi fa studio e discussione del settore dovrebbe essere, non tanto l'onestà (che comunque è centrale), quanto l'essere super partes. Lasciando alla porta opinioni personali (che ovviamente vanno condivise dato che parliamo di una forma d'arte) alle porte della "recensione" che dovrebbe essere obiettiva. Purtroppo è una cosa che vedo sempre di meno. Il secondo punto di cui vorrei parlare è proprio PsPortal. Nella recensione dici che ovviamente è molto più comodo avere un dispositivo che non bisogna sistemare in modo particolare da usare, un dispositivo per cui non si ha bisogno di periferiche esterne per mantenere lo schermo o da collegare come controller (Bluetooth o USB-c che siano), ma con cui si può semplicemente GIOCARE. E qui ti dico, per quanto di nicchia possa essere ora che si sta sempre più espandendo: ma dare un'occhiata alle consolle portatili di terze parti? Spesso basate su Android? Che possono fare quello che fa Portal (PsPlay) che possono fare streaming anche da Xbox Cloud e Nvidia, che fungono anche da consolle locali per emulazione (e gaming Android che ormai, per quanto inferiore a PC e Consolle, non si può ignorare)? Ci sono ottimi dispositivi allo stesso prezzo di PsPortal (e a prezzi minori) che valgono molto di più (tolti i controlli del Dual Sense). Per cui la mia domanda rimane: Perché comprare PsPortal? Quale senso ha un dispositivo del genere nel mercato moderno? (ricordiamo che per lo stesso prezzo potrei comprare una TV da mettere in camera piuttosto che giocare con un Tablet)
Ma solo io ho bisogno di trascrivere cosa dice per capirci qualcosa? Il discorso fatto all'inizio sinceramente lo trovo incomprensibile proprio a livello di lingua italiana
La ripresa dietro le spalle mi ha ricordato un nostalgico Sabaku davanti al falò... Figata vedere l'evoluzione tecnica insieme all'anima dei primi video, bello bello.
Applausi per la prima sezione: - Faccione di Wesa con relativo articolo per illudere di averlo letto e compreso: check -Dire cose totalmente in contrasto, per usare un eufemismo, con l’articolo (ma nascondendolo dentro un dedalo di subordinate e lessico fuori luogo - volutamente, si spera): check
Amici, capisco che è complesso comprendere e ancor peggio usare linguaggi diversi dalla malizia e dai capricci da squadrine nel mentre si lancia il sasso senza elaborare per lasciare un sottinteso di “ho ragione ma mi paro il culo dall’appprofondire perché e cosa intendo, non si sa mai venga confutato”; è evidente l’umore e mancanza di serietà con cui commentate appunto, ma il video non era una risposta all’articolo, era uno spam positivo al suo lavoro e un’affermazione della presenza recente di discussione sull’argomento generale. Testine. Non riuscirete mai a farmi sentire o a far pensare a chi segue davvero il mio lavoro che sono disonesto intellettualmente: è letteralmente la priorità di tutto ed è anche semplicissima da avere quando si ha una certa forma mentis, quindi pernacchiona.
Non parlavo della vostra classica menata del paraocchi e della coercizione; dopo tutti questi anni mi sono stancato e non vi do piú corda. …Almeno non in queste stupidaggini; nel resto nonostante tutto son sempre disponibile e qui per voi, quindi… Ok: FALLO. Perché qui non sottolinei nulla, per la seconda volta, con la classica gag e un comportamento paraculo, che è appunto ciò che ho evidenziato prima. Il processo logico che offro nell’Effigie (che da ragione a Wesa, testine2) lo trovo ineccepibile, ma se continuate ad accusare senza approfondire, io ormai ho deciso di relegare queste cafonate come “gnegnegne”. Altrimenti sono vostro ed è sempre un piacere, a seconda dei vostri toni, pregiudizi e modi. ☕️
Video sicuramente interessante e che fa chiarezza su una questione molto dibattuta fino a qualche settimana fa. L'unica cosa su cui non mi sento totalmente d'accordo è il fattore "comodità". Per quanto sia FATTUALE che avere una console che permetta di giocare "pronti-via" sia meglio che dover sistemare tutta una serie di accessori per altri dispositivi, c'è da dire che con il prezzo di Portal questo vantaggio diventa meno impattante. Piuttosto che pagare 220€ di handled un po' fine a sé stessa, se ne possono spendere un quarto per un backbone o surrogati che permettano una fruizione più comoda anche su cellulare. Rimane il problema dello schermo molto piccolo, è vero, ma con tutti i difetti che questa Portal dimostra di avere è veramente difficile non trovare molto più allettante il ripiegare per un'esperienza depotenziata, ma decisamente più economica. Se invece, come dici anche nel video, ci trovassimo di fronte ad un prodotto da circa 100€ (e con meno problemi legati alla linea) sarei d'accordo nel dire che quei 50€ in più varrebbero la spesa. Tutto questo per dire che comprendo bene le motivazioni di chi perora la causa dello streaming su smartphone/tablet come motivo di inutilità di Portal
Io non vorrei dire ma "l'eccezione conferma la regola" significa esattamente l'opposto di ciò che lasci intendere: l'eccezione significa che la regola che hai enunciato è SBAGLIATA e il "conferma la regola" intende l'esistenza di una regola che va in netto contrasto con ciò che hai proposto inizialmente. Se dico che c'è una regola per cui l'acqua bolle a 80 gradi e mi trovo fra i miei vari test anche solo una volta un caso in cui l'acqua non bolle a 80 gradi, significa che ho un'eccezione che conferma l'esistenza di una regola per cui la bollitura dell'acqua non dipende o non dipende esclusivamente dai gradi raggiunti. Per esempio si aggiunge la pressione atmosferica. La regola "confermata" è quella della pressione atmosferica in aggiunta alla temperatura. Quindi di fatto ti sei confutato da solo, non puoi usare una confutazione per confermare la tua affermazione. Almeno riguardo a quel punto specifico.
Oddio, non necessariamente. L’Argomento non è il metodo scientifico. Se hai un conoscente che arriva inconfutabilmente categoricamente in ritardo e dopo un anno arriva in anticipo, è l’eccezione che conferma il fatto che arriva sempre in ritardo. Lato Wiki ho trovato: “Nel significato originale s'intende che l'esistenza di un'eccezione confermi la presenza di una regola più generale. Ad esempio: "Parcheggio vietato di domenica" implica che gli altri giorni il parcheggio sia permesso. Nel senso comune, va spesso inteso che anche un comportamento non a norma possa venire ammesso in via eccezionale; ovvero: riconoscere un caso come bizzarro risulta persino utile alla comprensione della bontà della regola valida per la generalità dei casi. In quest'ultimo significato, si usa spesso con indulgenza, di fronte ad un'anomalia”
@@SabakuNoMaiku Non è il metodo scientifico; ma la frase ha realmente il significato che ho esposto. Se c'è un tizio che per una volta arriva in anticipo, significa per l'appunto che non arriva inconfutabilmente e categoricamente in ritardo. Stai privando di significato alle etichette che stai mettendo su questo tizio. Al massimo, mi puoi dire che "è un evento più unico che raro", ma non che è l'eccezione che conferma la regola. Il problema della frase usata nel senso comune è che di fatto... ci si da torto. Nel senso: concordo che esiste come modo di dire, ma ci rendiamo conto che come modo di dire è una fallacia? Perché alla fine volente o non volente, si è rappresentato un caso in cui si dimostra che certe cose avvengono anche in altri ambiti. Affermare di ignorarlo con un modo di dire... non toglie che questi casi ci siano. E son tanto: nel cinema ne siamo veramente pieni almeno da quando c'è stato il fenomeno della Marvel (con un poi una parentesi DC) estremizzato ancor di più con i prodotti Disney. Ma in realtà poi lo si fa anche su specifici registi, anche se è un fenomeno più di nicchia. Poi vabbé, non vorrei andare troppo indietro nel tempo; ma c'è stato anche un fenomeno simile, italiano, riguardo alla letteratura. Anni 2000. Ma è morta in quel periodo, in quanto nasceva una critica feroce e indipendente in un periodo dove venivano pubblicati autori sempre più giovani come se fosse un vanto.
I tuoi video diventano tecnicamente sempre migliori e questa cosa va lodata, però secondo me c'è da migliorare la componente comunicazione: nella prima parte del video ho sinceramente e seriamente fatto molta fatica a seguire il discorso e capirne il punto, a causa di un linguaggio davvero troppo arzigogolato e ricco di divagazioni e/o utilizzo di termini inusuali che distraggono molto dal filo del discorso. Con questo non sto dicendo che non si possa utilizzare un linguaggio più particolare del comune o non sia corretto concedersi delle divagazioni, però credo che in generale sarebbe meglio fare queste cose con una maggiore coerenza rispetto al punto del discorso. Spero che sia chiaro il mio intento di voler fare una critica costruttiva basata sulla mia percezione
Beh sì. 2 anni sono ingiustificabili, mi dispiace, basterebbe annunciare che questo progetto è troppo impegnativo e poco remunerativo rispetto le live o altro. Basta utilizzare la parola "professionalità" per motivare queste scelte.
michele, sono spesso in disaccordo con molte tue analisi riguardanti opere animate, serializzate e cinematografiche, ma non posso negare la tua estrema competenza come critico videoludico. il migliore in italia con un occhio estremamente attento che sa cosa osservare e sottolineare. sia da un lato di mercato e da un lato di narrazione audiovisiva e comunicazione. ottimo lavoro
Tutto vero Mike, eppure nei primi giorni e' andata sold out. Credo sia arrivato il momento di fare anche una critica ai consumatori, oltre che all'industria, sarebbe affascinante, perche' se le prenotazioni di The Days Before e di Portal hanno raggiunto certi numeri, credo che una riflessione in tal senso sia doverosa
Nel discorso iniziale sul conflitto di interessi ne hai parlato velocemente e come se tu fossi completamente fuori da quel mondo, parlando molto in generale della cosa (non sto dicendo che lo hai fatto per malizia, si è capito che il tuo obiettivo fosse arrivare al discorso dell'accanimento sugli scivoloni - grandi o piccoli che siano - delle aziende). Sarebbe però interessante sentire come vivi e interpreti tu questo problema, considerando che appunto anche tu ricevi chiavi di gioco in anteprima, e fai live e video sponsorizzati da Sony, Nintendo, Microsoft e publisher vari. Non hai mai dato motivi di "non fidarsi", ma il top sarebbe che non ci fosse bisogno di questa fiducia. Lato recensione della Portal sinceramente l'ho trovata un po' superficiale. Il veloce commento su Quest 2 rispetto al Valve Index è proprio sbagliato. L'immediatezza d'uso non è l'unico motivo oltre al prezzo per preferirlo: oltre ai giochi nativi in standalone, consente anche di giocare senza cavi collegandosi in remoto al PC, raggiungendo comunque ottime risoluzioni e refresh rate considerando la tecnologia in uso. Non richiede di preparare altro hardware in giro per la stanza per il tracking, e ci sono giochi che (purtroppo) sono esclusiva e puoi giocare solo lì (es. Assassins Creed Nexus, Resident Evil 4 VR). Anzi, di recente è quasi il contrario: prende l'Index solo chi davvero ci tiene ad avere latenza nulla e segnale video non compresso, rinunciando al wireless e la standalone. Quando parli della connessione gigabit stai parlando di quella internet? Perchè in tutte le clip che mostri stai giocando in locale a casa, e quindi quella gigabit non centra assolutamente nulla con l'esperienza di gioco. Quella dipende soltanto da dove hai messo il router, se la PS5 è collegata ad esso tramite cavo, e se la Portal è abbastanza vicina al router e con in uso la banda a 5 GHz. Quindi no, per usarla a casa (che è l'utilizzo immagino standard per questa periferica) non serve essere privilegiati con la fibra e in una recensione di un prodotto del genere sarebbe bene specificarlo per chi queste cose non le sa e ascolta te prima dell'acquisto. Poi perdonami ma non puoi parlare della community come di un branco di bambini capricciosi, e poi uscirtene con "[...] né dovrebbe essere questo il caso nel 2023" quando si parla di cablare la PS5. Perchè non dovrebbe essere questo il caso nel 2023? La tecnologia Wifi ha i suoi limiti, soprattutto se usi il router che ti da l'ISP e lo metti nell'unica stanza della casa in cui arriva il cavo da fuori, che magari è lontana da dove tieni la PS5 e da cui giochi alla Portal. Al contrario, secondo me dovrebbero ben specificare che per essere usata come si deve la PS5 DEVE essere cablata. E finchè non cambia la fisica, questo sarà vero anche nel 3023. EDIT: Aggiungo un ragionamento che ho fatto riguardando il video. Rettifico quanto detto sopra: questa non è una recensione superficiale - non è proprio una recensione. Un'analisi della periferica nel contesto storico e di mercato? Sì, ci sta. Ma una recensione proprio no. Non fai confronti con la competizione, e quando la nomini mostri a schermo tutt'altra categoria di prodotti (i suoi analoghi sarebbero Logitech G Cloud e gli altri vari handheld basati su Android - Steam Deck e Legion Go al massimo sono i fratelloni che vale la pena considerare, mentre la Switch Lite non ho capito perchè la hai messa). Dici che "i 60 Hz non hanno mai mostrato artefatti" e poi nella scena con spiderman e il tizio di sabbia mostri una schermata completamente pixellata, senza accennare minimamente a come si comporti il bitrate. Che input/output ha la console? Posso usarla con la PS4? Posso usarla come controller? Posso dockarla su un monitor in un'altra stanza? Ha il jack audio? Il touchpad come si usa? L'interfaccia com'è? La batteria quanto dura? A chi la consiglieresti? Che test hai fatto per verificare quanto sia utilizzabile? In remoto, a casa lontano dal router, a casa con il wifi 5 GHz, 2.4 GHz, ecc. ecc. Delle tue recensioni di videogiochi vanti, giustamente, di coprire tutto ciò che c'è da dire sul prodotto. Da una tua recensione di hardware mi sarei aspettato lo stesso. Altrimenti chiamale "Cosa ne penso di X" e fine.
A me sarebbe piaciuto anche un commento relativo alla durata della batteria rispetto le alternative già esistenti rispetto al PSPortal, mi sembra una cosa che in una recensione di un dispositivo portatile abbia una certa rilevanza
@@Ibrakadabra1994 Effettivamente... Più che una recensione sembrano delle prime impressioni in cui si da per scontato che chi guarda il video abbia già visto altre recensioni vere del prodotto in cui se ne discute bene delle capacità, limiti e se ne fanno test tecnici.
@@AntoninoVacalebre diciamo che già da questa recensione superficiale si capisce che il prodotto non ha nessun senso di essere acquistato se non per qualche sorta di strano completismo, però si magari un'introduzione più breve con più spazio per il contenuto vero e proprio avrebbe potuto beneficiare la qualità complessiva del video
Le vere vittime di quest'affare sono i poveri bambini che se lo ritroveranno sotto l'albero con genitori convinti di aver comprato una console portatile (e fidatevi che ce ne sono...e tanti...) 😂
Considerando che è esaurita praticamente dal day one è dura che qualcuno la trovi sotto l'albero per il momento, ma comunque l'ignoranza non è mai una giustificazione. Mi ricorda quelli che hanno comprato One S pensando di risparmiare sulla nuova Xbox
Sabaku ma cosa c’entra la fibra gigabit che é uno streaming over Wi-Fi? Basta avere un buon router Wi-Fi 5. Inoltre con remote play a pochi euro su Amazon prendi un adattatore per smartphone da attaccare al pad, non devi per forza tenere il telefono in verticale sul tavolo. É meno comodo? Si. Posso però usarci le cuffie Bluetooth che ho (che con tutto il rispetto sono molto meglio di quelle di Sony), posso giocarci a xcloud, posso usare Steam link e nvidia gamestrem dal mio pc e usare un display oled bellissimo che già ho? Si. Quindi forse forse capirai perché sacrificare un pelo di comodità non é poi così impensabile. Ah, il mio telefono supporta Wi-Fi 6, cosa che ps portal non fa.
Io personalmente sono molto affezionato al concetto di console portatile. Un po' perché da piccolo era l'unico modo per sfuggire all'occhio di Sauron (mia madre) che immancabilmente arrivava a triturarmi le balle costringendomi a spegnere la play prima che arrivassi a un punto di salvataggio (salvataggio automatico best invenzione ever), sia perché tra i giorni al mare e i viaggi in autobus, non fosse stato per il DS, avrei passato la maggior parte delle mie vacanze senza poter giocare a nulla. Tra l'altro la switch è ciò che mi ha salvato negli ultimi anni di università, quando non avevo nè un pc decente né una tv. Insomma, anche se adesso ho una tv (decente) tutta mia e non ho particolari limitazioni nello giocare a casa, per me i concetti di handheld e di console portatili rimangono particolarmente cari. Purtroppo ho anche un'esperienza abbastanza limitata, in quanto per l'appunto ho avuto solo un ds e una switch (anche se psp e ps vita mi hanno fatto sbavare parecchio e le avrei fortemente volute). E quindi quando hanno annunciato 'sto Portal benedetto, prima ho avuto un sussulto nello studiarne le provocanti curve, poi, quando ho capito che era solo per cloud gaming, solo lieve tepore, derubricandolo da possibile handheld a banale periferica che mi permetterebbe di continuare la partita sul water come fa la switch ma al modico prezzo di duecento euri, e con tutti i se e i ma della mia connessione finalmente decente ma i muri di pietra di casa mia che sono acqua santa per le infernali onde elettromagnetiche del wifi. Mi spiace perché ergonomicamente il Portal é interessante. Sembra molto piú maneggevole della switch, che coi maledetti joycon mi fa venire immancabili parestesie alle mani, e anche di altri handheld tipo il Deck, l'Aya neo o il Legion go che prima o poi vorrei provare (se l'annuncio di switch 2 dovesse deludere: se sarà una bomba di hardware come le prime indiscrezioni sembrano confermare, penso che mi limiteró a quella, ma per ragioni meramente economiche). Pure il posizionamento degli analogici, onestamente a me non dispiace. Non lo trovo cosí antiestetico come dice Mike. Anzi, mi sembra relativamente intelligente. Tra l'altro ci sono una serie di considerazioni ulteriori che secondo me é importante fare, per capire se questo oggetto possa considerarsi un handheld vero e proprio o un controller da letto o da cesso. La prima è che, in tutti gli handheld fino alla Switch, era fondamentale che i giochi fossero studiati per poter essere fruiti su schermi cosí piccoli. La switch vabbé, non permette di giocare ai moderni tripla A e quasi mai ho trovato giochi sulla switch che fossero difficili da fruire in portatilità, tanto erano per lo piú indie e giochi graficamente anche godibili su uno schermo cosí piccolo. Da quel che ho sentito, anche su Oldgen quando se ne é parlato, alcuni giochi su Steam Deck hanno aggiustenti dell'HUD per poterci giocare anche su uno schermo di dimensioni piú limitate. Per il Portal questi accorgimenti sono stati presi o i giochi sono una riproduzione 1:1 dello schermo della PS5? Punto due. Mi pare di capire che questa periferica funzioni streamando la propria PS5. Questo cosa significa, che mentre sono in viaggio, magari in un hotel con un buon wifi, per poterci giocare necessito che qualcuno da casa mi accenda la ps5? O ci sono dei comandi per accenderla da remoto? E quanto sono affidabili? Non é che cosí la play mi rimane accesa mentre sono dall'altra parte del mondo? Infine normalmente ci sarebbe la questione batteria. Da una parte credo che il Portal abbia un'autonomia allucinante rispetto alla concorrenza, visto che deve solo streamare. Dall' altra se per streamare decentemente hai bisogno almeno di una connessione di almeno 60 MB... beh, difficilmente lí non c'é almeno una presa. Quindi pure se ha una buona autonomia, questa é inutile. A meno che non hai una connessione in 5G durante un viaggio. Ma sfido io fare un viaggio in cui tutta la tratta sia coperta dal 5G nel 2023. Voglio concludere con una riflessione che mi ha sempre afflitto dai tempi post Vita. Ecco, Sony é l'unica casa che produce console e che ha una propria linea di Smartphone, gli Xperia. Aggeggi eleganti ma estremamente costosi e poco attenti a ció che serve all'utente che non farei comprare al mio peggior nemico (tant'é che mi chiedo com'é che sono ancora in piedi). Io non capisco come dannazione sia possibile che, dopo il timido tentativo che fu l'Xperia play, uno smartphone che replicava l'estetica di una psp go, fighissimo, non abbiano mai piú pensato di mischiare le due linee (Xperia+Playstation). Tant'é che mi aspettavo che fossero loro a introdurre i telefoni da gaming, magari con dei giochi dedicati sviluppati dai PlayStation Studios. Invece no. Famo er Playstation Portal. Magari qualche babbione ci casca.
Due (o molte di più) parole sulla "critica", che forse sarebbe meglio cominciare a considerare in buonissima parte come parte di un più generale infotainment. Il panorama è, almeno apparentemente, molto variegato perché molte possono essere le posture assunte da ciascun attore sulla scena pubblica. Se si trattasse di esaminare l'operato di ciascuno di questi attori nello specifico, sarebbe giusto fare le dovute distinzioni caso per caso; provo tuttavia ad andare al nocciolo della questione schematizzando un po'. Ho l'impressione che la distinzione tra chi pratica il cerchiobottismo, tra chi si propone come l'eroe incorruttibile ai suoi venticinque lettori, o chi in qualche modo è o si sente "arrivato" sul piano professionale, venga radicalmente ridemensionata nel momento in cui ci si accorga che tutte queste auto-rappresentazioni non sono altro che altrettante facce della stessa medaglia, che è una e ineludibile per tutti. Parlando concretamente, se la mancanza di formazione professionale (insieme a una molto più diffusa precarizzazione) ha indubbiamento un certo peso sul dilettantismo con cui le professioni critica e giornalistica vengono praticate in ambito videoludico, credo che il fattore determinante sia un altro. Mi riferisco all'atomizzazione e all'individualismo strutturali a cui deve forzatamente sottostare chunque abbia l'ambizione di partecipare attivamente alla discussione sui videogioci con il ruolo di critico, giornalista, content creator, influencer, ecc. Questa regola non scritta per cui, nel mare magnum della rete, ognuno è per sé e dio per tutti, pone immediatamente e pressoché irrimediabilmente in una situazione di precarietà e svantaggio generati da una competizione sfrenata, tanto che questa posizione non risparmia completamente nemmeno siti e redazioni, i quali hanno come primo e inesorabile comandamento quello di placare l'ira divina del sacro SEO. Un tempo questa condizione di debolezza non sussisteva, sia per la dimensione più ristretta e separata delle comunità culturali, sia perché gli ambienti critici e intellettuali avevano un carattere più corporativo, il che, se da un lato dava luogo ad ampie pratiche di gate-keeping, dall'altro garantiva maggior forza, autorevolezza e sicurezza a chi praticava il mestiere di mediatore culturale. Ovviamente, chi ha davvero il coltello dalla parte del manico in questa situazione caotica e chiassosa sono le aziende, le quali saranno sempre molte meno e molto più facoltose di tutti gli influencer di questo mondo e, per quanto possano essere a seconda dei casi più o meno "illuminate" e bonarie, avranno oggettivamente sempre l'ultima parola su come, dove, quando e da chi i propri prodotti debbano essere promossi. A volte potranno pure far credere a qualcuno che la carota possa essere tranquillamente sgranocchiata senza l'implicita minaccia del bastone o, fuor di metafora, che si sia davvero liberi all'interno del perimetro da esse unilateralmente stabilito. Per questo credo che l'idea di poter raggiungere una generica "velocità di fuga" per smarcarsi da un sistema che al moemento ci contiene tutti non sia molto di più che una pia illusione. Come disse Noam Chomsky al giornalista britannico Andrew Marr: "Io non credo che lei non creda a quello che mi sta dicendo, dico solo che, se non credesse a quello che dice, non starebbe seduto qui davanti a me".
Concordo, tranne sulla possibile esistenza di aziende bonarie. Mi fa sempre sorridere vedere persone, youtuber o meno, scervellarsi, stupirsi, rammaricarsi etc. pensando a scelte varie delle aziende, come se evitassero a tutti i costi e in tutti i modi di vedere la semplice risposta alla domanda "perché?", ovvero i soldi. Le aziende non fanno che ciò che conviene loro economicamente, tutto qua, anche quando "sbagliano" e "falliscono" l'ottica è sempre questa, l'intenzione è sempre quella di guadagnare (essendo l'alternativa perire, tale è il nostro sistema economico), e non vedo come l'industria videoludica sia in alcun modo differente dalle altre. E no, non vedo le aziende come un gruppo di persone sedute ad un tavolo circolare con sorrisi maliziosi che pensano a distruggere il mondo stile cattivi di un film/cartone animato, ma sotto sotto sapete anche voi che è questo che sono: signori che cercano di sfangarla col massimo guadagno, pensando a sé stessi in primis, con un individualismo e competizione alimentati a vicenda. Insomma, umani nella società moderna. È un peccato che l'analisi di Michele sia sempre limitata ad un ottica "interna al sistema" e capitalistica, questo limita anche la sua comprensione psicologica degli eventi attuali.
@@aiko6726 In realtà credo che siamo d'accordo. Non ho voluto esplicitare ogni riferimento per non appesantire ulteriormente il mio commento, ma quando ho parlato di aziende bonarie e illuminate volevo creare un tenue collegamento con i sovrani riformisti che, nel Settecento, abbracciarono gli ideali dell'Illuminismo. È chiaro che non l'avrebbero mai fatto se ciò avesse comportato una perdita della loro supremazia politica, tant'è vero che alla fine c'è voluta la rivoluzione francese per istituire dei regimi davvero nuovi e differenti. Se l'hanno fatto è perché tale magnanimità, al contrario, avrebbe consolidato il loro potere, dato che dopotutto anche la più feroce autocrazia ha bisogno di un certo grado di legittimazione sociale. Le aziende agiscono in maniera simile. Come dici tu, le loro azioni morali sono sempre subordinate a una logica economica e utilitaristica, ed è per questo che non si può fare affidamento sulla loro integrità, che è mutevole quanto lo sono gli indici azionari. La benevolenza consolida il proprio potere nei periodi di prosperità, ma supponiamo che si verifichi una forte crisi: quelle stesse aziende potrebbero mettersi sulla difensiva e decidere che d'ora in poi anche la critica più blanda è una critica di troppo. Stringerebbero i cordoni della borsa. Non è difficile immaginare una progressiva marginalizzazione delle voci fuori dal coro, ai limiti dell'insostenibilità economica, a favore dell'emergenza e sopravvivenza di quei soggetti che fossero disposti a diventare una mera appendice degli uffici stampa e dei reparti marketing. Chi vuole una prova di come ciò possa realizzarsi non deve far altro che accendere la tv e guardare un qualunque telegiornale italiano.
@@dovic86 sospettavo lo intendessi in questo modo, ma ho comunque colto la palla al balzo per esprimere un mio pensiero :) È stato un piacere potersi scambiare questi messaggi
@@aiko6726 questo limite dell'analisi di michele lo ho sempre trovato interessante, troppo spesso si divaga su altro mantenere un focus intrinseco sulle varie questioni che analizza mi ha sempre dato per riflettere
Comunque Sabaku se pensi che dopo Ryan arrivi qualcuno che possa cambiare l'impronta o il corso per me sbagli. Di sicuro non è l'unico lì dentro che ha preso decisioni e quindi la visione è stata condivisa per cui ti prego di non sperare e anzi avere un occhio ben critico
Mi trovo d’accordo su molte delle cose che hai detto. Però all’inizio sembri contraddirti: apri il video parlando del problema del conflitto di interessi nel mondo dei videogiochi; poi ti accanisci contro chi - da recensore indipendente- esprime la sua opinione senza peli sulla lingua. Addirittura ti spingi a paragonare i loro iscritti ai peggiori commentatori esistenti su Twitter. In un mondo in cui la critica specializzata viene pagata direttamente dalle aziende che deve giudicare, perché uno RU-vidr dovrebbe nascondere pudicamente di essere libero e perché io spettatore dovrei sentirmi in colpa per dare attenzione a lui anziché altri canali, che tutti conosciamo e di cui sappiamo bene la loro non oggettività?
Oh no, devi aver colto un passaggio MALISSIMO, aiuto. Spiegati meglio che cerco di chiarire! "poi ti accanisci contro chi - da recensore indipendente- esprime la sua opinione senza peli sulla lingua." D-Dove? "Addirittura ti spingi a paragonare i loro iscritti ai peggiori commentatori esistenti su Twitter." D-DOVE2? Non preoccuparti, è un discorso in alcune parti un po' addensato in poco tempo, quindi dimmi pure che chiarisco i dubbi!
@@Gecocieco5 No, non hai capito bene niente temo, ma proprio zero, visto che sta parlando di chi si approfitta del pozzo avvelenato della gente che si identifica in un brand e passa la vita a odiare la concorrenza, esaltandosi a super partes e unbiased (grande cavolata per i polli che ci credono) in quanto non in relazione con il publisher e non riceventi i codici di gioco. Questi soni ciarlatani, altro che recensori onesti senza peli sulla lingua, come gli chiami tu.
Un solo appunto (che mi scuso se sarà lungo, ma anche la sintesi ha i propri limiti), da fare all'interno di quella che è una disamina interessante, ma un appunto che sento di dover muovere: nella recensione/critica su Portal (che, para...gnosti, ha avuto come sigla potenzialmente PSP - e su certe cose il fattore nostalgia aiuta sempre... ma come mio solito divago) Sabaku mette agli angoli opposti appunto Play Station Portal da un lato e un controller con un tablet/cellulare appoggiato al tavolo dall'altro. Però, esistono le clip che permettono di avere "lo schermo" agganciato al controller. Che ti fanno ottenere lo stesso risultato di Portal (anzi, meglio, visti i pairing delle cuffie. l'accesso al cloud e un comportamento "diverso da apple"), ma con la spesa "eretica" (perché non fatta a mamma Sony) di ben 13-15 euro per una clip, anziché 200 e dispari per un... controller nobilitato, o poco più.
Analisi dettagliatissima e tremendamente efficiente, meraviglioso sentir parlare qualcuno dietro un chiaro studio delle manovre di mercato e delle intenzioni dei publisher verso noi consumatori, di mio mi ha sempre appassionato questo approfondimento del medium, andando oltre il semplice e banale "aspettare, decidere, comprare, giocare" ma vederlo fatto con quest'anima e cuore in questo video (donandomi oltretutto una diversa prospettiva) beh è come ricevere un piccolo regalo anticipato sotto l'albero. (stima per l'occhiolino finale a PSP comunque, vedere l'annuncio di Portal mi ha purtroppo caricato di aspettative che sono andate a scemare) davvero ottimo video, qualitativamente superlativo è dir troppo poco! Aspetto con pazienza nuove effigi del mercato. Grazie Michele. PS: l'immagine di cablare la console con 25 metri di cavo sui muri con lo scotch mi ha ricordato la mia prima adolescenza. Bei/brutti tempi :') un salutone.
Il 4.0 è incredibile! Commento raramente Michele ma è impossibile non esprimere un parere su un cosi bel video! Sei sempre stato un punto fisso della mia crescita da anni a questa parte, vedere cosi tanto amore e competenza fondersi in video del genere è… ammaliante! Dalla qualità impressionante del suono alla meticolosità del mondo in cui appaiono elementi a schermo durante tutto il video. ( E si, vidi quella famosa live di prova in cui ne discutesti) Sono fiero di seguirti, come sono fiero del modo in cui riesci a migliorare i tuoi format! Ci hai abituati bene Michele, questo però è NEXT level!
Non ho capito la prima parte del video che messaggio volevi dare. Cioè, il conflitto di interessi è una cosa abbastanza palese nel mondo della critica in generale. Ti porta inevitabilmente ad avere dei bias importanti se l'azienda di turno ti porta ad anteprime con i fiocchi, e altri palesi privilegi. L'unico modo per non essere in conflitto di interessi è non esserlo, e per me una recensione con un conflitto di interessi avrà sempre un gigantesco "MA" all'inizio. Però oh, ovviamente si puo' essere comunque dei buoni critici e dire cose interessanti anche se si è in conflitto di interessi, ma penso che rimarrà inevitabilmente un "minus". Scusate se ho scritto qualche castroneria.
La prima parte riguarda più come viene affrontato che la sua esistenza (che viene comunque discussa mettendovi le eccezioni a/b/c; confermandone l'ineluttabilità di partenza).
@@SabakuNoMaikunon penso di essere d'accordo. Se diciamo che il conflitto di interessi è inevitabile, allora i reati a loro connessi, o le palesi storture di uno che lavora con il petrolio ma è inoltre presidente della cop sarebbero delle cose inevitabili. Ovviamente ho preso il caso limite, ma per non essere in conflitto di interessi da parte di x, y, z azienda, è non essere avere nessun tipo di legame con loro. Il conflitto di interessi riguardo ciò che può piacere o no al pubblico ci sarà sempre, ma è un importante layer in meno comunque.
Beh,se una cosa é vera,é vera.Persone diverse possono arrivare alle stesse conclusioni (per esempio io nel loro video di gta6 son d accordo cn più o meno tutto😅)
2:38 Hai capito proprio un bel niente di come funziona. Oppure, semplicemente, fai finta di non capire per amore di fare questi interventi, che non ammettono contraddittorio. Buon proseguimento, onestissimo venditore di se stesso.
Ci sono tre "No", per questo commento che ho letto ahimé solo oggi: No: non "vendo" me stesso, anzi, è proprio in nome di quell'effettivamente essere "onestissimo" che spesso mi saboto e mi sono sabotato in passato. No: per quanto "vi" faccia comodo, il contraddittorio lo amo ed è sempre il benvenuto, quando non -come TU fai qui- reso opportunisticamente distorto da bugie come questa. No: so esattamente come funziona, perché sono entrato in questo settore dal livello zero, indipendente e già molto incazzoso a riguardo del non permettere a nessuno di dirmi "a", sulla mia linea editoriale e libertà critico-comunicativa, e ho inoltre ore di discussione sulla concreta esistenza del concetto di conflitto di interessi in quest'industry; quindi posso parlarne -molto- meglio di chi, magari da fuori, si convince di sapere come in effetti sia xyz, magari sotto affabulazioni da social network di cui in questi casi vengo, tra l'altro, accusato a mia volta!
@@SabakuNoStreamer grazie per aver preso del tempo per rispondere. Niente, di quello che neghi, mi convince ma apprezzo il triplice tentativo. Buona continuazione e buon lavoro.
Bello rivedere contenuti come questo sul canale! Analisi piacevole e sostanzialmente lucida, bel montaggio (clap, clap, clap) e argomenti "sul pezzo". Daje :l
Purtroppo l’alternativa migliore per giocare in remote play con ps5 è un backbone o kishi v2 di 120€ (che non sono minimamente dei dualsense per quanto ottimi) e un telefono (che è molto più piccolo di portal e non è 16:9), quindi trovo più che giustificato il prezzo di portal considerando il brand e il fatto che non ci siano reali alternative al pari di comodità e qualità. Inoltre penso che portal abbia grandi potenzialità, in quanto non è detto che il gioco in cloud non possa essere introdotto in un secondo momento essendo meramente un blocco software e che capovolgerebbe completamente la visione di portal, diventando a tutti gli effetti IL portale di sony per il gaming in cloud.
Quello delle effigi, probabilmente, è l'unico format al mondo che mette la sigla a metà video😂😂. A parte le cazzate, video impeccabile, critica puntuale (nonostante l'attesa) e ottimo montaggio, Michele non delude
Non è una critica, ma voglio vedere se è un trip mio oppure posso essere d'aiuto. L'audio non è leggermente fuori Sync ? EDIT: Andando avanti con il video sembra migliorare
Grazie in anticipo per il video, edit dopo come commento❤ Edit: Il commento alla fine mi ha spezzato. Comunque boh, chissa cos'è successo a Sony per fare cose del genere, appunto come hai detto tu 100€ di più, perchè ho sentito veramente TANTE persone che han detto se fosse costato la metà l'avrei preso anche solo per collezione. Purtroppo 220 euro è una follia pura, soprattutto per avere veramente un singolo aspetto positivo.
Che comunque, oltre al discorso preciso, fluido e mai noioso, l'intero video ha una qualità tecnica di montaggio e fotografia fuori di testa, ottimo lavoro Michele!
Ok montaggio e tecnica, ma discorso fluido e preciso? Anche no, confusione, avverbi onnipresenti, frasi eterne e con incisi dentro a incisi, e una tesi di fondo quasi incomprensibile se già non si sapesse cosa pensa a priori della visione del video
@@diegopiumatti1086 sicuramente Michele spazia molto e apre letteralmente parentesi graffe nei discorsi che fa, è la sua dialettica: io saranno 11 anni che lo seguo su RU-vid e su altre piattaforme quindi c'ho fatto l'abitudine e, di mio, tendo ad esprimermi spesso allo stesso modo, è carattere e voglia di approfondire ulteriormente che sì, può spesso portare a confusione. Più che altro io ho notato costanti miglioramenti nella forma dell'esposizione nel corso del tempo, vi ho trovato maggiore chiarezza rispetto a video anche usciti diversi mesi fa. Poi magari è solo una mia visione soggettiva perché di recente trovo Michele più energico e quindi, di conseguenza, ne percepisco un eloquio più limpido, però secondo me, a prescindere da questo, ha fatto degli ulteriori grandi passi avanti già solo in quest'ultimo periodo
avrei capito MOLTO di più Portal a 300€ ma con hw in grado di emulare PS1-PS2-PSP-PSvita e vari giochi in bundle stile "PS1 classic mini" piuttosto che un fermaporta da 200€. diomio non te la fanno usare neanche come controller! manco dire "già che compro un secondo dualsense, spendo quei 130€ e mi prendo direttamente la portal" NOPE. Ah e al 99% il bluetooth lo ha, non penso esista un soc mobile moderno con un modulo wifi ma senza BT.
troppe transizioni ed effetti nel montaggio, spesso inutili. lo so che servono a non far "annoiare" gli occhi. ma chi vuole sentire è attento anche con un immagine statica.
Per me se la batte alla grande con Final Round, la testata digitale di Fossa e Mottura. Ad oggi sono davvero gli ultimi angoli di qualità, informazione seria e soprattutto genuina cura e passione, in cui un appassionato di videogiochi possa rifugiarsi. Il resto della cosiddetta "critica specializzata" è a un livello veramente misero.
@@Blender-ts5ws Guarda in realtà lui a livello di critica (videoludica e non) mi sembra molto valido, e poi c'è da dire che nella sua newsletter ha scelto di dare spazio anche ad altre voci oltre alla sua, quindi è figo perché raccoglie gli interventi di tanti che magari ne sanno anche più di lui.
@@jaskierazz Oddio, dici? Ho seguito una puntata di RoundTwo e avevo sentito un paio di cavolate impressionanti, tipo che Scorn è più memorabile di Hi-fi Rush et similia.
Contentissimo di rivederti in questi video di critica Mike! qualità altissima, anche se sentire il "hardware dimenticato" su ps vr2, in quanto possessore, mi fa sempre male al cuore 🥲 spero che sony ne utilizzi il vero potenziale, prima o poi
Mike, d'accordissimo su tutto, ma Halo infinite dovresti riprovarlo, perché se lato narrativo è impossibile darti torto, sul multiplayer e sui contenuti hanno fatto un gran bel lavoro dopo il primo periodo stagnante. Mi preoccupa abbastanza che non venga riconosciuto mai niente di buono ai 343
Il problema è proprio che Halo Infinite single player doveva essere una base su cui andavano ad aggiungere periodicamente nuove parti di storia (a pagamento o gratis non si sa, non l'hanno mai specificato) per ampliare la narrativa del titolo, con il classico piano sentito mille volte del "questo gioco durerà dieci anni". Invece il single player è stato dichiarato morto dopo circa sei mesi dalla sua uscita, confermando che non avrebbero rilasciato più alcun contenuto single player per il gioco, buttando nel cesso tutti i fantastici piani decennali di cui si sono vantati durante la campagna marketing. Se per te questo è il modo di trattare l'IP di punta di Microsoft, la portabandiera delle console Xbox, siamo messi davvero male.
@@SabakuNoMaiku Grazie mille per la risposta 🤗 Comunque il "drop" che hanno fatto del progetto sulla narrazione resta la delusione più cocente. Per come finiva il gioco era palese che ci fossero intenzioni di DLC narrativi, abbandonati probabilmente per il lancio problematico del titolo... tantissimo cut content narrativo... E si sente. Ha i suoi momenti, ma che sia una storia incompleta si percepisce palesemente. Arrivi sullo Z Halo e lasci lo Z Halo senza che sostanzialmente sia successo qualcosa di importante di macrotrama, se non nelle battute finali... La speranza è l'ultima a morire, ma se non hanno intenzione di far riposare l'IP, col prossimo capitolo devono prendersi tutto il tempo necessario ed apportare una rivoluzione seria al Single player sia lato narrativo che di gameplay (che mi è piaciuto molto, ma incollare a forza un open world non è che sia stata proprio un'idea geniale...)
Vorrei fare un commento aggiuntivo a quello esplorato nella prima parte del video. Essendo ormai da parecchio su Twitter e utilizzandolo molto, questo degrado della ricezione del pubblico rispetto ai prodotti videoludici è essenzialmente insita al clima da tifoseria che spesso si crea nei limiti di quella che viene definita "culture war". La guerra culturale che ha due soli schieramenti (destra e sinistra, bene e male, bigotto o non bigotto, degenerato o non degenerato), prodotto del bipolarismo tipico della politica americana, e che danneggia profondamente il modo in cui le persone che ne fanno parte approcciano qualsiasi tipo di media. Il problema di fondo è che per le persone profondamente coinvolte in questo tipo di retorica non esiste niente di più importante, e quando un prodotto videoludico esce, esso viene analizzato solo con una singola domanda in mente: "ma questo gioco da che parte sta?". L'ho visto per esempio accadere con Hogwarts Legacy, che se da una parte ha ispirato un boicottaggio per la connessione con la Rowling (secondo me assolutamente legittimo per quanto inefficace), ha anche portato a critiche tutt'altro che legittime, che andavano a sviscerare in modo disonesto i più piccoli elementi narrativi per trarne fuori messaggi deviati e mirati al minare i "valori" dietro all'opera piuttosto che l'opera stessa. Allo stesso modo mi viene in mente una eccellente critica videoludica fatta dalla RU-vidr Jessie Gender su Starfield, che analizza le ispirazioni politiche del progetto e lo fa con grande dettaglio e studio, ma anche inserendosi all'interno di una carriera (quella, per l'appunto, di Jessie Gender) e un discorso pubblico più ampio che parte già prevenuto: se un gioco è brutto, deve essere brutto perchè immorale. Giusto per essere equo, cito anche le critiche ridicole e vomitevoli fatte da figuri che si lamentano di GTA VI per avere troppe persone di colore al suo interno o perchè sei costretto a sparare ai poliziotti. Dedico meno parole a queste idiozie perchè perlomeno quelle che ho menzionate precedentemente arrivano da una volontà al fare il bene, mentre lo stesso non si può dire di queste altre, che sono solo idiozie di menti malate. Però il problema di fondo è lo stesso: analizzare solo un aspetto del prodotto, quello ideologico per così dire, e ignorare gli altri. Anche quando si parla di aspetti più tecnici, il discorso torna sempre lì: mi sovviene, per esempio, il dibattito delirante generato dall'uscita dell'orrendo videogioco su King Kong: The Skull Island, dove c'erano persone che dicevano che questo risultato fosse colpa di coloro che dicevano di volere "videogiochi fatti con grafica peggiore da persone pagate di più" (un meme generatosi dal periodo di scioperi nel mondo dell'industria dell'intrattenimento). Anche questa volta, il dibattito si incentra su discussioni più late che poco hanno a che fare con la Critica con la C maiuscola: è proprio questo il motivo per cui apprezzo il lavoro di persone come Sabaku, che portano quel tipo di precisione e preparazione nell'ambito della cultura di massa. A poco contano gli articoli online fatti anche da bravi critici e scrittori, ma che non vengono letti da nessuno se non per il titolo; spesso, invece, fanno molte più visualizzazioni i video che esprimono gli stessi concetti col medium del video RU-vid (a volte anche direttamente plagiando suddetti articoli, come sono sicuro adesso molti di voi sapranno). Insomma, bisogna portare la critica videoludica ad un livello coerente con quella cinematografica e letteraria, ma bisogna anche fare in modo che questo livello più elevato si dreni dall'alto verso il basso e impregni anche il dibattito pubblico che, per forza di cose, rimarrà sempre ad essa inferiore.
Un bellissimo video profondo sentito ed approfondito come penso la quasi totalità dei tuoi contenuti. Solo su una piccola cosa mi sento di dissentire, quando riuscirai a portare portal in montagna al tuo piknk e a farle fare il mirrororing di ps5 senza una connessione seria allora accetterò che sia diverso dall'avere un cellulare e un controller. Per ora mi sembra decisamente inverosimile anzi probabilmente con una connessione dati a bordo è ancora più fluido un telefono di fascia alta col dual sense attaccato. Ti va bene se sei in ufficio a Milano dove hai 2 gigabit di connessione con un ping prossimo allo 0...
Perdonami Mike, ma con l'introduzione che hai fatto mi sono andato a prendere un pacchetto di patatine e mi sono messo comodo: "ooooh, mo la farà nera a Sony", mi sono detto. E questo non perchè odio Sony o abbia un piacere perverso a vedere le aziende trattate male, sono un capitalista convinto tra le altre cose, ma perchè, da uno che parlava ai "conscious gamers" ai tempi, mi sarei aspettato toni un po' più duri su una delle periferiche più dementi mai prodotte. E invece....Il solito buffetto. Cominciamo da PS Portal: "Avrei parlato per altri 20 minuti"....Beh, forse avresti dovuto farlo :) Capisco che il tuo focus è il software e non l'hardware (benchè, essendo specifico del tuo campo, andrebbe analizzato con la stessa profondità) ma, onestamente, ci voleva tanto a mettere un telefono in hotspot e vedere come va da remoto? Io non so se hai fatto questo test o meno ma, se recensisci un hardware, descrivi la feature e la provi in varie condizioni SPECIALMENTE con un prodotto come questo. Stiamo parlando di un hardware che consente di giocare in portabilità che in primis NON HA PORTABILITA', perchè è un tagliere con un dual sense appiccicato ai lati che non puoi portarti da nessuna parte a meno di metterlo in uno zaino, è concepito per una console che non ha giochi creati con la portabilità in mente, cosa che avveniva con le vecchie console portatili ed uno dei peccati mortali di PS Vita. Non hai parlato della durata della batteria, sempre su un prodotto portatile, che mi sembra un elemento molto più che determinante. Sebbene tu sia stato molto chiaro sulle tue preferenze personali nel "tenere in mano" la periferica, e mi sento anche di condividerle, ma stiamo parlando di una soluzione a 220 euro contro costo 0. Se vogliamo pure metterci i tuoi 100 euro di troppo stiamo parlando di una soluzione a 120 euro contro una soluzione a 15 euro per "accrocchio per tenere il telefono", dove in più puoi usare le cuffie e ti puoi collegare anche ai Wifi pubblici con accesso tramite browser.... E quindi a chi si rivolge PS Portal? A malati cronici di dissenteria che devono passare ore in bagno? In questo caso si, anche se conviene molto di più farsi installare un televisore in bagno a questo punto.... E qui voglio tornare all'introduzione: Caro Michele, sebbene io apprezzi e segua i tuoi contenuti da tanto tempo e non possa non complimentarmi con te per i successi professionali che hai ottenuto...Non raccontiamoci cazzate :) Siete estensione del marketing, non vi danno giochi e hardware perchè siete delle menti illuminate che devono informare noi poveri mortali. Ho visto gente ricevere codici review anche con una manciata di iscritti, ho visto influencer di cinema e di calcio fare la marchetta a PS VR e PS Portal, magari non vengono invitati ai press tour ma siamo li... Ora, io non avrei fatto questo commento senza la tua introduzione. Ma con la tua introduzione ed il buffetto a Portal mi chiedo: non era meglio tacere? Fatti il tuo video su portal (che comunque devi fare visto che la periferica non penso che te l'abbiano inviata per bellezza) e bon. Detto questo, bentornato sul tuo canale principale, io sono sempre stato qui ad aspettarti sia per apprezzare il tuo lavoro sia per discuterlo. Fight!
MINCHIA, UN BUFFETTO. “Vive di rendita, denuncio questo hardware come riprova di mancanza di cura, ha come unico lato positivo l’ergonomia+controller e visto che son due anni che spalo solo merda ho speranza per il futuro perché il CEO è finalmente cambiato”. Riguarda le Effigi passate, trust me. Anzi grazie che non sono in blacklist, e non ci sono perché appunto nonostante le critiche molto dure, lo comunico in modo serio e analitico, giustificato e con cognizione di causa. Solo perché non dico parolacce, non disinformo, non insulto o non ho espresso le cose come ti avrebbe aggradato personalmente e soggettivamente, non merito certe parole. 🎯 Altrimenti anche Jim Stephanie Sterling è estensione del Marketing; ossia TUTTO lo è. To a degree? Certo. Parlare di qualunque cosa lo è, ma diventa tutto paradossale. Semplicemente non sono un meme e prendo sul serio il mio lavoro e ruolo. Quindi non bisogna solo cacarsi addosso facendo le gag sul fatto che non puoi giocarci fuori di casa come ho visto commentare ovunque perché la comunicazione Sony è criminale. Figurati se la batteria di un monitor + controller è un problema poi, al massimo la mettevo nei punti positivi! E nonostante l’altalenanza delle performance, appunto discusse, più dell’hotspot (non ho avuto problemi, ma qui va tutto a bomba because Monza) il problema è come detto la connessione della console a casa. Quindi insomma, il mio obiettivo è fare un lavoro completo e onesto, anche dinanzi a commenti così che, alla fine, son un po’ quelli che ti fan passare la voglia. 🙏 Detto questo, ho amato come ti sei posto, apprezzo comunque un sacco e son sempre felicissimo di discutere! 🤝💪🏻 Che poi il discorso mica era questo, eh! E poi appunto discuto anche di Microsoft, non a caso.
@@SabakuNoMaiku Esattamente come non mi sembra di aver usato volgarità, insulti e parolacce nel mio commento (eccetto forse il "cazzate", ma credo che mi si passi nel 2023) OVVIAMENTE non le pretendevo da te. E, onestamente, non insinuavo nemmeno una preferenza per sony rispetto a microsoft che non mi è passata nemmeno per l'anticamera del cervello. Sarà il tuo stile di esposizione pacato, per carità, ma io ho visto buffetti anche in passato. Anche qui lo "sconsiglio l'acquisto" è parafrasato, che va benissimo per carità, ma che me l'hai fatta a fare l'introduzione allora? A questo punto non me la fare proprio l'introduzione sul conflitto di interessi, non è importante! Poi, ovviamente, io guardo sempre il contenuto, non mi interessa il "perchè" accedi a determinate anteprime. Se partecipi ad un'anteprima, e ti invitano per marketing perchè quello è, e poi mi fai una disamina onesta a me va benissimo. Non hai bisogno di spiegare niente. Ed è anche vero il contrario! Come Sterling che hai citato tu, prima mi fai vedere che non accetti NESSUNA sponsorizzazione mostrando anche le mail (che sarebbe addirittura illegale) e poi ti dimentichi completamente la critica videoludica per questioni politiche e personali in modo del tutto non professionale (hogwarts legacy) allora io della tua indipendenza non me ne faccio niente se mi fai questo disservizio! Quindi, sinceramente, io non trovo motivo di discutere del conflitto di interessi della critica videoludica se sei sicuro del contenuto che porti. E non ti sto dando del "mercenario prezzolato" (anche perchè non lo penso), sto solamente evidenziando che è inutile parlarne quando ci si è dentro con tutte le scarpe. Perchè se tu, per bravura, intelligenza, attitudine e professionalità, riesci a fare una critica negativa senza farla passare per tale buon per te (e anche per noi, che seguiamo) ma non significa che, in un bar con una birra davanti, tu non mi avresti detto "questo prodotto è completamente inutile", a chiare lettere. E, ripeto, senza l'introduzione io avrei visto l'effige e sarei rimasto in tombale silenzio.
Ma non frenarti Mai, adoro! 👊 Semplicemente l'introduzione è anzi a favore di comportamenti più seri e meno -appunto- estremi e pacchiani; non il contrario! Infatti l'introduzione sul conflitto non era legata al "mò vè faccio vedè quanto sò onesto", TI PREGO. Con Portal, poi! Era l'occasione proprio perché è una di quelle cose COSI' sbagliate che l'accanimento è terapeutico per chi non è lucido sul problema e argomento. Tra l'altro ho apprezzato tantissimo ogni parte di questo commento, ma ti invito a ricordare una cosa cruciale: il conflitto d'interesse non nasce con le sponsorizzazioni (semmai sì lo aumenta per chi non è "a velocità di fuga"); ma moooolto prima proprio con i citati Review Code, che son quelli che ho citato. Ne ho parlato perché erano Anni che non usciva un'Effigie e non lo trovo affatto inutile, ANZI; ma sì: nei miei video proprio per deontologia non discuto come al Bar, assolutamente!
Per questo baso la mia vita nel dare il"beneficio del dubbio" a tutto ciò che leggo o sento su qualsiasi argomento, compresi i videogiochi. Non ho mai comprato niente perché qualsiasi persona o sito ne parla bene o male. Lo stesso vale per la pubblicità, non ho mai comprato una marca perché fa più pubblicità di un altra. Per fare un esempio: ci ho messo mesi a scegliere il mio cellulare facendomi una cultura dello stesso per poi comprarlo in base alle mie esigenze e infatti ho lo stesso da 6 anni e ancora funziona perfettamente. Allo stesso modo Non ho mai comprato un video gioco basandomi sull'hipe e infatti non compro d1 e non ho, in questo modo, mai buttato via i miei soldi
"Ci sarà davvero tanto, tanto, tanto lavoro da fare" No Michele. Non immagini com'è il sottobosco del gaming se ti scandalizza il commento "è inutile come la PSP". Non hai idea. E fidati, FIDATI, è meglio così, non indagare, non sapere. Evita. Ho visto degli abissi di arrognanza che nemmeno sforzandoti di essere sarcastico puoi immaginare, nemmeno lontanamente.
Molto bravo e quasi sintetico per i tuoi standard a volte iperprolissi che spesso non reggo per durata non per contenuto. Se invece di ottava gen e sesta dicessi ps4 e ps2 però sarebbe più facile seguirti nel discorso, anche per i comuni mortali vecchi come me, senza tecnicismi e complicazioni, capisco che non vuoi apparire semplicistico e ignorante come molti su yt ma un linguaggio più semplice arriva dritto a cuore e cervello. In Italia sei il n 1
Ciao Sabaku, io volevo farti una domanda. Ho da poco iniziato a informarmi sulla critica videoludica e sui videogiochi, ma non riesco a capire l'utilità effettiva di Playstation Portal, non penso che il videogiocatore medio dopo aver preso una PS5 da 500$ voglia spendere 200 o anche 100 euro per avere una console portatile. Penso, forse erroneamente, che la maggior parte dei videogiocatori giochi hai propri videogiochi seduta sul divano e sono poche le occasioni in cui si utilizza una console portatile.
Conosco almeno una mezza dozzina di persone che sono perfettamente in target, quasi tutti con moglie e figli piccoli e questo permette di giocare un po' in sala mentre altri utilizzano la tv, il mondo dei videogiocatori oramai è molto variegato, non sono più tutti a giocare dentro la cameretta dei genitori, questo mi sembra un hardware molto comodo per un target elevato come età (almeno quelli che conosco io lo sono, ma sicuramente non faccio statistica). Ed il costo è assolutamente soggettivo, 200€ per molti non sono una cifra esagerata, specialmente per chi lavora da oltre 20 anni :), sicuramente Sony poteva fare meglio come funzionalità e design.
Non per sfottere, anzi il contrario: il trapianto non ha funzionato Michele? Dal video non si vedono tante differenze. Stai continuando qualche percorso terapeutico?
Madonna il livello di professionalità e fruizione di questo contenuto è tanto alto quanto meraviglioso! Fossi inglese ti avrebbero già nominato “SIR Sabaku No Maiku”
costa troppo un prodotto del genere un accessorio aggiuntivo... di poca cosa tecnicamente ..pensano piu' alle tecno-tasche usando del tecno-ingannando..
ma alcune persone sbagliano, tutti nella vita umana sbagliamo, quando gli do i consigli sui giochi non ascoltano, e comprano cose sbagliate, ma io gli dico per loro bene, e agli amici miei che ho in città, non mi vogliono ascoltare, poi quando sbagliano alzo le mani, io nel mercato videoludico ci sto da sette anni e so
