A causa del cambiamento climatico negli ultimi vent’anni la pratica dell’irrigazione è diventata fondamentale in molti vigneti italiani.
Se in passato l’irrigazione del vigneto era vista come una pratica di forzatura, tesa ad aumentare le rese produttive a scapito del livello qualitativo, attualmente viene invece vista come una pratica agronomica fondamentale per garantire il buon funzionamento fisiologico della vite ed ottenere i risultati sperati.
In condizioni di stress idrico, come noto, la vite chiude gli stomi per proteggersi dalla disidratazione. Così facendo non si ha più l’emissione di ossigeno, prodotto dalla fotosintesi clorofilliana, e l’assorbimento di CO2, necessario proprio al processo di fotosintesi per la sintesi degli zuccheri.
Il risultato di una prolungata chiusura degli sto a seguito di carenza idrica si traduce quindi in un blocco della fotosintesi clorofilliana e in una riduzione inevitabile della sintesi degli zuccheri e di tutte le sostanze, polifenoli compresi, la cui produzione parte proprio dalla fotosintesi.
Il metodo più razionale per portare acqua al vigneto è sicuramente la micro irrigazione a goccia, che limita le dispersioni per scorrimento superficiale e per evaporazione.
L’ala gocciolante all’interno del vigneto può essere posizionata secondo tre modalità: appesa a un filo, in appoggio sul terreno oppure interrata.
Ciascuna soluzione, come esemplificato nel video, presenta dei pro e dei contro a cui può essere attribuito un valore differente in funzione delle specifiche esigenze aziendali.
Se si opta per la lavorazione del sottofilare ovviamente é da escludere la soluzione che prevede l’ala gocciolante in appoggio e si deve optare per un interramento a circa 30 35 cm oppure per la soluzione che prevede che l’ala gocciolante sia appesa ad una altezza di almeno 50 - 60 cm dal suolo. Se invece si vuole eseguire la spollonatura meccanica, l’ala in appoggio, così come quella appesa a una distanza limitata dal suolo, non è sicuramente la soluzione migliore, date che entrambe impediscono l’esecuzione del lavoro o comunque lo intralciano fortemente, a meno che non si ricorra a modelli particolari di spollonatrici meccaniche.
Riccardo Castaldi
1 окт 2024