LA COLATURA
È un fenomeno che interessa la vite e che si manifesta con la caduta dei fiori o degli acini nelle primissime fasi di sviluppo.
Si tratta di un evento entro certi limiti fisiologico, in quanto di norma non tutti i fiori presenti nel grappolo riescono a produrre una bacca.
La colatura può essere vista di buon occhio nei vitigni a grappolo compatto, purché sia comunque contenuta, dal momento che rende il grappolo più spargolo, quindi meno soggetto all’attacco di muffa grigia e più facilmente difendibile dalla tignoletta.
Nel caso in cui la colatura sia intensa rappresenta ovviamente un evento sgradito per il viticoltore, dal momento che determina una riduzione della quantità di uva prodotta.
Le cause che possono determinare la comparsa della colatura sono differenti.
Può essere ricondotta a fattori genetici (quindi legata a specifici vitigni), può essere dovuta a diverse malattie oppure può essere causata da carenze nutrizionali.
Il fenomeno della colatura è spesso correlato all’andamento climatico che si verifica nel corso della fase filologica di fioritura-allegagione: può essere infatti provocata da piogge battenti o da temperature troppo basse o troppo alte, in grado di interferire negativamente col processo di fecondazione.
Molto spesso, soprattutto nei terreni fertili e caratterizzati da una buona disponibilità idrica, la colatura è dovuta a un’eccessiva vigoria della vite e al fatto che i germogli attraggono verso di sé la maggior parte degli zuccheri prodotti dalla fotosintesi. In queste condizioni il grappolo non è adeguatamente nutrito e si hanno ripercussioni negative sul processo di fecondazione-allegagione, con conseguente colatura.
Nel caso in cui la colatura sia dovuta a fattori genetici o all’andamento climatico abbiamo poche possibilità di intervenire. Qualora invece sia da imputare a un eccesso di vigore o alla carenza di elementi nutritivi, tramite una pratica agronomica corretta abbiamo la possibilità di prevenire e di limitare l’entità del fenomeno.
20 июн 2022