Negli ultimi tempi la meccanizzazione del vigneto ha subito una forte accelerazione a causa dell’aumentata superficie vitata delle aziende e della concomitante riduzione della manodopera disponibile.
Dopo la meccanizzazione della gestione del suolo, della vendemmia e della maggior parte delle operazioni di potatura verde (scacchiatura o sfoltimento dei germogli, spollonatura o pulizia del tronco, palizzatura o verticalizzazione dei germogli, pettinatura, defogliazione e cimatura) sta prendendo sempre più piede anche la meccanizzazione della potatura invernale.
Per questo motivo si stanno diffondendo sempre di più le prepotatrici meccaniche. Oltre a quelle a barre e quelle a lame circolari (le cosiddette margherite), sono state di recente proposte quelle a dischi, che vediamo in questo video.
Si tratta di attrezzature che vengono montate anteriormente sul trattore e sono dotate di un telaio che consente di mettere la testata di lavorazione a cavallo del filare.
Il taglio viene eseguito da quattro dischi che operano quindi su entrambi i lati del filare; una coppia di dischi esegue il taglio verticale dei tralci mentre l’altra esegue il taglio orizzontale.
La macchina descritta nel video è dotata di una telecamera-sensore ottico in grado di leggere il cordone e di posizionare automaticamente e in continuo le lame orizzontali all’altezza impostata sul computer di bordo.
Questo attrezzo viene solitamente utilizzato per eseguire la potatura meccanica vera e propria, che si caratterizza per una rifinitura manuale limitata.
L’impiego di manodopera é difatti contenuto al di sotto delle 18-20 ore per ettaro.
Nel video la macchina è utilizzata per eseguire una potatura meccanica a cantiere unico, ovvero con rifinitura contemporanea, ma può essere impiegata anche a cantieri separati, con rifinitura non simultanea.
Riccardo Castaldi
23 фев 2023