Vittorio Sgarbi si scatena nel programma di Giordano Bruno Guerri "Italia Mia Benchè" in collegamento telefonico il giurista e accademico italiano Giovanni Conso.
Fatemi capire: il conduttore Guerri deve fare molta attenzione alle parole? Sgarbi non può dare ordini a Guerri su quello che deve dire o no. "Giustamente" dipende in che contesto si usa. In genere, è sia un opinione che un giudizio. In altre parore, significa "per me è giusto così..." quindi non è necessario dire "a mio parere..." perchè è sottinteso. Anche se Guerri non lo avesse detto, non c'è bisogno che Sgarbi si arrabbi.
Era già ridicolo all'epoca, adesso è peggiorato. Ma la colpa non è neanche tanto sua (ormai è un caso disperato), ma di chi continua a invitarlo nelle trasmissioni.
Giustissimo! È anche una questione d'età, certo: da giovani, si possono vestire con una certa legittimità i panni (sempre finti, per carità!) dell'enfant terrible. Ma farlo a 70 anni rende ridicoli, come a quei pazienti col l'Alzheimer la cui memoria rimane indietro, a 50 anni prima. Vedere l'incredibile sceneggiata sul «virus del buco del culo» (per la quale dovrebbe essere incriminato di procurata epidemia) dovrebbe indurci soltanto un moto di disgusto o il desiderio di chiamare il 113!
"Non c'è l'aggettivo 'esterno', non c'è!" TRECCANI: esterno /e'stɛrno/ [dal lat. externus, der. di exter o exterus "che sta fuori"]. - ■ *agg.* 1. a. [che è fuori: scala e.] ≈ di fuori, esteriore. "agg." significa aggettivo.
A me sembra che Giordano Bruno Guerri abbia dato una prova di grande maturità cercando di fare capire in maniera giusta che esistono altri pareri e contrapporsi alla veemenza del suo interlocutore , nel far questo , non e' cosa da poco ...
Non c'è mica bisogno di scervellarsi su questo: erano semplicemente le PARTI STUDIATE IN CAUSA, come le finte liti che si vedranno nei reality: sempre fiction, cioé letteralmente FINZIONE TELEVISIVA, per incrementare la tensione in studio e mantenere alti gli ascolti.
@@antoniocolonna8199 Non so' se e' realmente come tu dici ....o se fosse una cosa accaduta realmente...ho espresso semplicemente il mio parere e mi faceva piacere condividerlo con chi ,come me ,non apprezza le risse in Tv e gradisce l'atteggiamento del conduttore...tutto qui'...
@Alessandro Alessandro ....Ho scritto che apprezzato ciò che ho scritto sopra di fronte alla vemenza di un personaggio come Vittorio Sgarbi al di la' di ciò che percepisci di lui ,della sua bravura e delle trasmissioni peggiori o migliori che circolavano in quegli anni...o dei contenuti presenti in esse..
@Alessandro Alessandro Berlusconismo in «discesa»? Assolutamente no, anzi! Il «conduttore» era Giordano Bruno Guerri, uno storico di centro-dx, che fece un po' di carriera ed aveva parecchia visibilità televisiva nei primi anni dell'era berlusconiana (quando il telepadrone si circondava di teorici "liberal" come Pera, Urbani, Martino, il mitico psicobusto Meluzzi, ecc., poi eliminati ad uno ad uno per favorire la concorrenza interna di sodali, famigli, dipendenti e signorine in carriera): spesso era anche presente nei talk-shows, a "Porta a porta", ecc. e credo che tutt'ora collabori con la stampa di famiglia. Storico sui generis e di parte, era un po' sulla falsariga (ma meno accreditato) di un... Galli della Loggia massonica (tanto per dire), uno secondo cui tutti i mali del mondo discendono dal '68. Io credo che siamo verso metà anni '90: il fatto che siamo sui RAI3 può sembrare strano, visto che proprio questi erano gli intellettuali che definivano RAI3 TeleKabul ed altre scemenze (ma erano tutte le altre TV semmai ad essere TeleSilvio e il "Grande Fratello" a reti unificate). Giá il fatto che si fosse su RAI3 tuttavia é dimostrativo del tentativo di colonizzazione sistematica della RAI da parte del berlusconismo e di questi due suoi «campioni intellettuali» (se proprio vogliamo considerarli tali e visto che RAI3 veniva considerata una TV intellettuale: certo, Guglielmi era altra roba e altro spessore rispetto a questi due «intellettuali da pollaio», che credo che su quella rete peró facessero pochissima audience!) Che i due poi rappresentassero due parti in commedia è fuori discussione, conoscendosi già bene e provenendo entrambi dalla "palestra" Mediaset.
@Alessandro Alessandro sono d'accordo con te ed e' per questo che apprezzo presentatori che ,pur frapponendosi a tanta veemenza ,cercano di portare uno stile di conduzione basato sulla pluralità di opinione con tutte le difficoltà che ne conseguono in tali circostanze....ed e' proprio per questo che anche io rispetto profondamente il tuo punto di vista ....