Un anno dalla scoperta del Maestro. Maestro: un metodo di ricerca di se stessi. Percezione, memoria singolare, fiducia in sé. Musica è mezzo, il fine è la sorpresa di scoprirti talentuoso. Il Maestro Valerio, finora non ce ne sono… Felice per i 100k
La scuola italiana è retrograda e poco meritocratica. Se ci mettiamo il fatto che gli strumenti acustici non vengono più utilizzati nelle produzioni moderne il dado è tratto. Non c’è più stimolo nello studio. Io seguo il tuo corso per cultura personale e sono felice di averlo fatto. Mi eleva spiritualmente, perché le tue sono lezioni di straordinaria qualità. Ho frequentato lezioni e diplomi in Conservatori , accademie, e master con artisti internazionali, ma la tua capacità di insegnare É da grande accademico.
Dovrebbero abolire tutti i conservatori e clonare Valerio..ma soprattutto insegnare l'armonia funzionale già dalle scuole medie. Pochi concetti e cercare di sviluppare le capacità..grande insegnante..Ti stimo.
Io personalmente sono entrato nell'accademia VSA come primo livello, nonostante "tante cose le sapessi". Ho abbandonato l'ultimo livello di un altra accademia, perchè per quanto mi riguarda, vengono sparati tanti argomenti, ma che poi tratti in maniera estremamente superficiale. Qualcosa che non funziona cè nel sistema, basti pensare che io personalmente al livello "master" non conoscevo la scala di Db (o meglio la sapevo solo facendo il CALCOLO del circolo delle quinte). Ora le so tutte in maniera molto veloce. Ho voluto tracciare una linea per "ricominciare" con il fine di avere CHIAREZZA (poi sono chitarrista, potete immaginare la confusione che si puo' creare con la chitarra). Ora inizio il secondo livello motivato e felice di aver intrapreso un percorso, dove vieni letteralmente GUIDATO. Grazie Valerio per aver portato questo genere di insegnamento in italia. Per quanto mi riguarda, 110 e lode. Prossima settimana LIVELLO 2! E saro' con voi fino all'ultimo livello! grazie di cuore. Michael
Sei un grande Valerio. Ho 69 anni ( apprendista stregone pianista). Ah averti scoperto prima. Ma comunque tenterò di raggiungere qualche risultato o migliorare col tuo aiuto
Giuseppe ti giuro non so che sta succedendo. Mi sembra una pazzia pure a me. Credo che siano i sottotitoli in Inglese e Spagnolo che hanno fatto la magia.🙏❤️
Magnifico! pienamente concorde, ma il problema non è non mettersi paletti o limiti, ma sta nella capacità di andare oltre, con tenacia. Steve Jobs auguro di "aver fame", se si ha fame di musica, si procede ma se ci si considera sazzi o peggio... ecco fatta la frittata.
Fantastico Valerio! Sai riconoscere e scovare gli aspetti più profondi che non sono soltanto musicali …e a volte centrare le difficoltà soggettive o gli errori, e, e trasformare tutto in concetti più semplici , fino a renderli attuabili. …e alla fine ne dici 4 a professori spocchiosi e a chi insegna a catena senza fare un’analisi reale di cosa serve veramente ad una persona..Siamo tutti diversi e con attitudini diverse. Non potrebbe mai andar bene solo la tanta teoria o un solo metodo, e forse neanche 2,10 o 20. Analizzare e trovare le inettitudini più reconde può aumentare le capacità di migliorare.. e soprattutto tutto questo può essere applicato a molto altro nella vita. Capirlo è cosa di pochi o meglio di alcuni. Tu lo fai egregiamente spesso utilizzando l’umiltà dall alto della tua sapienza e conoscenza. Grazie!
E sono pochi, te ne meriti e ne avrai un milione!!! Conosco "maestri" e, purtroppo ci sta il "Political Correctness", anche "maestre"che ti spiegano il circolo delle quinte a memoria con tremila schemi mentali senza capire che c'è un perché e quando gli dici che te le ricordi perché mi viene spontaneo trovare i diesis o i bemolle corrispondenti e cosi via perché ti viene anche dalle scale CHE FAI sulla tastiera ti rispondono che tutti, al conservatorio, hanno difficoltà con LA TEORIA. Per loro è teoria: non suonare, non creare musica, non sentire musica ma fermarsi sempre e solo allo spartito e alla teoria. E rovinano un sacco di gente, soprattutto chi ci casca e chi ama davvero la musica.
Caro (scusa, mi permetto questa confidenza perche ti seguo da un bel po' ed è come se fossi entrato nella mia cerchia di amici) Valerio, i tuoi video sulla didattica e sui pregiudizi sono sempre interessantissimi. Tu sei un testimone e sostenitore della cultura del lavoro, quasi rivoluzionario in un Paese in cui sembra farla da padrone la cultura della furbizia, della scorciatoia, della ricerca dell'alibi. Se guardiamo a noi stessi con onestà, quando i risultati non arrivano sappiamo bene che l'unico vero motivo sta nel fatto che non ci "applichiamo" (quanto meno nel modo corretto). Grazie sempre e complimenti a tutta la squadra!! Siete magnifici
Loredana, dopo averti ascoltato cantare e parlare della voce, sono propenso ad un Nobel condiviso! A parte gli scherzi state facendo, con tutti gli insegnanti della scuola, una rivoluzione silenziosa… anzi sonora! Sviluppare la capacità, andare alla radice della creatività, rendere possibile l’espressione e l’emozione della musica a tutti. Vorrei tornare indietro nel tempo per incontrarvi prima, ma anche così va bene. Grazie
Grande Valerio ❤ la seguo da quando ha aperto il canale e la sua chiarezza didattica è superlativa. Non le nego che nel concorso docenti che sto provando a fare molte delle sue idee mi sono tornate utili e mi hanno impressionato per la loro aderenza a teorie pedagogiche e validità 😊
Il problema nella musica per quanto mi riguarda sono gli insegnanti. Ogni volta che mi sblocco, che mi porto un pezzo avanti, mi innervosisco di quanto gli insegnanti possano essere volontariamente o no capaci di confondere concetti che riportati in pratica erano semplici!
Ormai quando apri RU-vid e cerchi tutorial jazz,,tu sei in icona c’è poco da fare,,,unico nelle tue lezioni perché vanno subito allla questione senza troppe chiacchiere,grazie MAESTRO
Grande Valerio, in pochi minuti hai centrato il problema al 100%. Sono stato sempre convinto che la pratica musicale sia per TUTTI ma NON il suo insegnamento. Chi suona benissimo, NON necessariamente è anche un buon insegnante (quasi mai è così) e questo è tanto più vero quanto più creativo ed istintivo è il musicista, tant’è che spesso non sa riprodurre se stesso a posteriori. Suonare ed insegnare a suonare sono due cose distinte e separate. A mio avviso può definirsi maestro a pieno titolo chi avendo competenze soprattutto extramusicali (pedagogiche, ginniche, di metodo etc.) riesce a capire cosa specificatamente osta allievo per allievo nell’essere musicalmente autonomo così da intercettare un percorso di miglioramento ritagliato ad hoc piuttosto che sciorinare sempre i soliti esercizi a tutti gli allievi. Il muover le mani sullo strumento, qualsiasi esso sia, così come la conquista dell’abilità ritmica NON c’entra nulla con la musica in quanto tale ed i primi a saperlo dovrebbero essere proprio i maestri di musica per prepararsi adeguatamente. Molti abbandoni o situazioni di stallo perenni sono dovute proprio alla NON sufficiente preparazione extra musicale dei maestri di musica. Valerio è un grande innovatore in questo senso perché sta scardinando un paradigma che da secoli ha allontanato gli aspiranti musicisti dalla musica piuttosto che accoglierli. Visto che siamo prossimi alla Pasqua, chiudo con una battuta: per l’agnello il pericolo NON è il lupo ma il suo pastore. Liberarsi dalle credenze secolari è la prima cosa da fare. Buona pratica musicale a Tutti.
Grande Valerio, hai sintetizzato benissimo i problemi fondamentali che frenano tutto quello che invece serve per improvvisare e fare tutta quella musica che su questo si basa. Ci vuole però molta pazienza e dedizione. Il tempo, e quindi la velocità dei risultati ottenuti, dipendono comunque anche da capacità individuali ma il metodo su cui hai basato la tua scuola è credo proprio quello giusto.
Ok, capito, riparto e mi rimetto in discussione. Grazie per la chiarezza con cui dichiari cose semplicemente vere. Nella musica e in tanti luoghi di apprendimento non entrano nemmeno per errore, non con la forza e la costanza che servono per spostare più in la qualche pregiudizio. Possiamo provare a cambiare pensiero però e in questo tu sei una grande guida. Grazie, Valerio!
DISCORSO DECISIVO nella musica moderna e valido in generale nei contesti didattici e di apprendimento, come anche in altri ambiti dell'umana avventura di vivere.
Grazie Valerio, mi hai fatto decidere di impiegare prioritariamente il tempo nell'applicazione di quanto suggerisci tu, piuttosto che nello studiare i rag time di Scott Joplin, o Firth of Fifth dei Genesis (solo per fare degli esempi) che lascerei in secondo piano. Come proponi tu, dà più soddisfazione il saper improvvisare su un brano jazz e capirne l'analisi armonica che non rifare tecnicamente bene uno dei brani citati., quantomeno per me che, a 67 anni voglio fare entrambe le cose 😂😂😂
Innanzi tutto congratulazioni per il ragguardevole numero di iscritti, un risultato che premia la qualità assoluta dei contenuti e dimostra che quando ci sono dei "fondamentali" di spessore i frutti arrivano. Interessante l'approfondimento sulla metodologia dello studio, però sono un vecchio romantico, mi piace improvvisare seguendo il mood del momento, suono il basso anche perchè mi lascia ampi margini di "autonomia armonica", nessuno (o quasi) si aè mai accorto che non ho mai suonato un pezzo due volte allo stesso modo, salvo ovviamente certi passaggi "obbligati", cambiare "Stand by me" o "Money" potrebbe essere perseguito dalla legge ! Credo che si debba anche considerare a che livello ci si vuole posizionare, se amatore +-erudito o professionista. In ogni caso ascoltarVi è sempre un grande piacere 1.000 babà P.S. vogliamo (plurale maiestatis) la Sig.ra Lubrano ! in coppia siete superlativi...... la Signora un pò di più hehehehe
Grazie davvero fortunato chi studia il piano con lei , cmq le sue bellissime considerazioni anche se studio chitarra mi serviranno....grazie grazie grazie.
@@ValerioSilvestro Scherzi a parte! Ero ironico, verso me stesso…spesso le cose naturali (come mi sembra sia quanto fai notare) sono le cose che sembrano difficili. Come se il cervello volesse impicciare le questioni. Il poeta Prevert scriveva che quando si lascia da sola la mente, questa mente, monumentalmente :) 🙏 grazie
Buonasera Valerio, grandissimo come sempre! Sto provando a fare un esercizio per familiarizzare con le note degli accordi: es. dopo aver visto che Sol min 7 con la 9 è composto da (a partire dalla terza min): sib re fa la, lo scompongo ed esploro ( cerco) queste note su tutta la tastiera partendo da ognuna di queste note, una alla volta, suonandole insieme o arpeggiandole, sia con la mano destra che con la mano sinistra o entrambe le mani. Questo per non avere riferimenti fissi di posizioni che anche se calcolate pensando alle singole note come indichi tu, si finisce comunque dopo un po' per imparle a memoria sia le posizioni di 3579 che 7935 che comunque stanno fisse lì. Riterrei utile, come avviene per l'armonizzazione dei brani come fai tu, saperle dove andarle a trovare dappertutto sulla tastiera senza un ordine prestabilito. Che ne pensi? O così faccio confusione?
Ernesto non è possibile discutere di questioni didattiche in un messaggino senza sapere chi sei, come fai quello che fai e perchè. Se vuoi davvero crescere iscriviti ai corsi on line🙏❤
A mio parere tutti possono migliorare ma bisogna essere assidui. Non solo nello studio ma anche nella pratica. Bisogna sempre mettersi in discussione. Ma soprattutto (questo io l'ho capito un po' tardino) bisogna avere i piedi per terra e capire cosa si potrà diventare nel lungo termine per non cadere nell'errore di porsi obiettivi irrealistici. Il livello di musicalità di una persona (quello che da molti è definito talento innato, che in realtà non è esattamente innato) dipende dal contesto in cui una persona è cresciuta e nella modalità in cui il primo approccio alla musica è avvenuto. Alcune persone "sembrano" predisposte naturalmente, ma in realtà sono solo avvantaggiate dall'aver avuto un vissuto musicale diverso. Per questo motivo non tutti possono diventare Oscar Peterson, nemmeno dopo anni di studio ma questo non per una qualche inabilità pratica o intellettiva, è semplicemente questione di contesto. In breve, a parità di predisposizione e di abnegazione per il proprio strumento, tutti potenzialmente potremmo diventare dei virtuosi se iniziassimo a suonare prestissimo in un contesto in cui siamo circondati da musicisti che ci trasmettono il linguaggio musicale già in tenera età. Ma ciò non avviene per tutti chiaramente. Quindi chi inizia dopo i 20 anni avrà meno probabilità di consolidare grandissime abilità, ma la musica ha bisogno di artisti che si esprimano in maniera spontanea e ci sono mille modi per farlo. Infatti quando si studia lo si fa per accrescere il proprio linguaggio, aumentare la consapevolezza e la tecnica ma sempre in funzione di esprimerci altrimenti lo studio diventa vano e i miglioramenti sembrano nulli.
@@ValerioSilvestro Caro Valerio mi sorge un dubbio sul jazz. Ascoltando le testimonianze dei grandi fa pensare che questa è una musica che si è sviluppata e si è evoluta sopratutto per osmosi. Quindi uno dei problemi difficili da risolvere che abbiamo oggi è quella che non si suona più insieme e mancano i luoghi dove i musicisti frequentandosi possano creare nuovi generi.
La teoria musicale è importante ma ciò che conta ancora di più é la teoria applicata allo strumento, tanti quando suonano non pensano alle cadenze, intervalli, accordi ecc.. ma suonano a sentimento, suonare a sentimento é importante per sviluppare la propria estetica musicale ma suonare musicalmente nei limiti e nelle regole dell' armonia é cio che fa andare un musicista oltre.. riguardo al fatto del talento e della genetica purtroppo non la penso come te.. Non partiamo tutti dallo stesso livello! Com' é possibile che Mozart a 20 anni riuscisse a comporre musica di un livello esorbitante? Com' è possibile che i grandi compositori e musicisti tirino fuori tutta la loro grandezza musicale da giovani e non da anziani? Se si migliora progressivamente allora tutti noi a 80 anni dopo 60 anni di studio dovremmo comporre come Mozart a 20 anni, ma purtroppo non é così. Il cervello ed il corpo umano sono gli stessi per tutti ma ciò che diverge é la consapevolezza della nostra anima con cui nasciamo, io penso che i grandi musicisti siano stati già musicisti in vite passate. Ciao un abbraccio.
In base ad esperienza personale devo dire che a volte non si migliora perchè seguiti dai insegnanti incompetenti ed a volta troppo "commerciali" , mi è capitato d'insegnanti che assegnano il compitino come a scuola e si aspettano che venga eseguito studiando ore al giorno , cosa impossibile se hai famiglia , hai un lavoro impegnativo ed una normale vita, inoltre non ti dedicano la giusta attenzione ed energia perchè visto che hai una età avanzata sanno che non diventerai Keith Jarret ma questo è chiaro anche a me di non poter diventare KJ tuttavia non c'è bisogno di esserlo per provare un'emozione nella musica.
Ero proprio qui davanti al piano, dopo un ora e mezza di studio, esausto che mi domandavo proprio questa cosa. (Diciamo che non si va sempre allo stesso ritmo)Ora mi deprimo davanti al tuo video e poi me ne potrò andare a letto😂. Grazie mille per i tuoi video ciao Luca
i video sono meravigliosi, ma frequentare l'accademia VSA e' il massimo ed e' li che si prende veramente consapevolezza di tante cose e di come vedere gli oggetti armonici. la consiglio a tutti iscrivetevi.
Ciao maestro, come sempre, ottimo video 📼 Personalmente penso che il probabilmente principale sia la costanza con concertazione. Darsi degli obiettivi raggiungibili…
Grazie maestro per le sue lezioni illuminate anche se a volte, per mia colpa, non riesco a seguirla. Le volevo chiedere che suono usa nella sua tastiera Nord, perchè anche io ne ho una, ma non trovo niente di simile.
video bellissimo e veritiero ... PS Accademia V.S.A meravigliosa con docenti superlativi. frequento la V.S.A da sei mesi e non la lascero' fino a livello massimo. grazie maestro.
@@ValerioSilvestro prego grande Valerio. mi impegnero' tanto per arrivare al livello 10. GRAZIE PER AVER FONDATO LA V.S.A. CHE CI DA LA POSSIBILITA' DI ESSERE SEGUITI DA PERSONE VERAMENTE COMPETENTI E CON LA PALLE PER INSEGNARE MUSICA COME SI DEVE. 😀😀😀
Potresti vendere la sabbia nel deserto :=) I corsi non funzionano mai: "Gli insehnanti NOn si prendono la respnsabilità del miglioramneto dei prori allievi".Perfetto.Questo è il motivo VERO. Non si migliora mai: perchè ci si accontenta. Per motivi visivi (faccio outing)non posso leggere gli psartiti ma non mi sono arreso e faccio ad orecchio. cercando, ricercando e non accontentandomi mai.Per quello che mipiace suonare. Gli spartiti, per chi può leggere bene, sono già divisi dalla tipografia. Se sai un minimo di solfeggio è come leggere la guida del telefono: se FAI il numero che c'è scritto risponde davvero la persona SCRITTA in elenco.
Buongiorno Valerio ... quel che dici è senza dubbio condivisibile ma vorrei farti una domanda .... tu hai fatto il conservatorio, hai studiato in America, hai acquisito tanta tecnica e metabolizzato migliaia di esercizi e conoscenze teoriche e pratiche che non credo, oggi, si possano completamente dusgiungere dalla tua personalità musicale....ciò che dici e sei ora, nel presente, non include, seppur inconsciamente, il bagaglio di competenze apprese in ambito accademico?
Claudio non capisco la domanda e soprattutto il legame tra la domanda e il video. È ovvio che quello che ho fatto mi rende quello che sono ma cosa c’entra questo con l’argomento trattato?🙏❤️
Scusami Valerio 🙏 ... non riesco a esprimere il concetto... per iscritto almeno ... volevo riferirmi alle motivazioni che hai espresso a causa delle quali non si cresce nonostante si studi....non avere un background come il tuo (ecco perché mi sono riferito a te) si può sperare di crescere ugualmente,,?
Maestro ho iniziato ad analizzare Agua de Marco di Tom Jobin e lo trovo molto interessante ma nello stesso tempo anche complicato. Ascoltandolo sembra che il giro armonico si ripeta sempre uguale ma non è così. Potremmo avere da Lei dei chiarimenti sulla disposizione degli accordi di questo bellissimo brano? Grazie buona musica e Buona Pasqua.
Marco quando vuoi. Ti faccio notare non c'è nulla da essere pronto anzi prima si comincia e meglio è. Allenare le abitudini sbagliate complica solo le cose🙏❤
Vale lunedì arriva il pianoe devo allenarmi coi tuoivideo a calcolare lgi intervalli velocemente, altrimenti quando spieghi non ti riesco a seguire. Dopodiché, si parte @@ValerioSilvestro
Mi fai ricordare un aneddoto di un chitarrista, non jezzista, Lui si chiama Robert Fripp Chitarrista dei King Krimson e ideatore del gruppo stesso. Si racconta che R. Fripp era completamente stonato, non riconosceva una nota talmente fosse il suo poco orecchio musicale. Eppure si mise a studiare e nonostante rimase comunque stonato, invento alcuni dei più grandi album di cui alcuni anche di Natura Jazz come l'album Island e RED. Creando alcuni brani come Starless e quant'altro. Ma, mi permetto di rispondere a una delle cose che hai detto all'inizio: Oggi ce la rete Internet dove possiamo trovare tutorial di tutti i tipi, gente che spiega, insegna etc, etc ... ma se posso permettermi ... dipende anche quali seguire, quali ascoltare, poiché quello che gira in rete non è tutto oro che luccica. Tanti fanno video didattici, tutorial e quant'altro ... ma pochi riescono a comunicare. E qui mi fermo!
@@fulviopepe5190 fulvio ci dovrebbe essere l'immagine della tastiera dove si vedono chiaramente le note. Non sono rivolti. Sono voicing. DIsposizione delle note dell'accordo inteso nella sua interezza. COn 9, 11, 13 se continuate a pensare in modo antico queste sonorità non le potrete mai ottenere