Il Canale RU-vid ufficiale del Dr. Valerio Rosso, medico e divulgatore.
Da molti anni mi dedico alle Neuroscienze ed alla Lifestyle Medicine. Il mio obiettivo è di diffondere informazioni utili, chiare e basate su evidenze scientifiche, per permettere a chiunque di migliorare la propria vita in un'ottica di benessere fisico e mentale.
Le neuroscienze e la medicina dello stile di vita condividono un terreno comune: il CAMBIAMENTO. Le neuroscienze esplorano i meccanismi cerebrali e i processi cognitivi che influenzano il comportamento e la possibilità di cambiare in un'ottica di miglioramento della salute. La medicina dello stile di vita applica queste conoscenze ai suoi sette pilastri: Alimentazione, Attività Fisica, Sonno, Depotenziamento delle Dipendenze, Gestione dello Stress, Relazioni e Gestione dell'Ambiente.
Dottor Rosso, mi deluderebbe se sapessi che lei è d'accordo con l'inserimento in casa famiglia se un figlio non vuole avere contatti con un genitore. Ogni volta che un figlio non vuole contatti con un genitore, caso strano è colpa dell'altro e, sempre caso strano, le case famiglia e le comunità sono in mano ai privati convenzionati con gli enti pubblici. Non ho figli e penso sia meglio non averne
Per un tema così complesso sarebbe gradito un approfondimento. Lei ha citato l'incidenza del disturbo narcisitico come limitata all'1%. Forse si riferisce ai narcisisti patologici gravi. Tuttavia credo che si dovrebbe aprale anche dei tratti narcisitici presenti in componenti e gradazioni diverse nei vari profili di personalità e soprattutto nei casi singoli. In oltre, come antropologo, ritengo sia cruciale considerare come nell'epoca odierna sia la società stessa ad essere diventata culturalemte e materialmente narcisistica: il risultato è che i tratti narcisisti sono presenti in una moltitudine di persone, forse con un'incidenza e una diffusione che non hanno precedenti. Insieme a un collega psicologo stiamo studiando come i messaggi provenienti dall'industria culturale globalizzata (dai social alla musica, alle serie netflix...) propugnino modelli di relazione (pseudo)sentimentale improntati proprio al ben noto paradigma della relazione tra maschio narcisista patologico e donna border line (un magnetismo negativo ben noto in letteratura). In ogni caso grazie per i suoi contenuti divulgativi, molto chiari e allo stesso tempo precisi,
alla fine lei dice "chiunque abbia un qualche tipo di sofferenza mentale"..perchè, è mai esistito un essere umano che non avesse sofferenza mentale di qualche tipo? per questo esiste la tradizione millenaria e profondissima della metafisica esoterica..non per "curare" una mente il cui problema è la sua stessa natura e la sua ipertrofia nella contingenza di homo sapens sapiens in paricolare,e che non è realmente curabile..la sofferenza mentale non puo essere estinta, semai ridotta a termini accettabili al limite..non si può spegnere il fuoco con il fuoco: la mente, ovvero l'ipertrofia di una piccola funzione del cervello atta a certe questioni materiali di sopravvivenza (come un minimo senso di individualità necessario alle funzioni corporee, la cui versione ipertrofica è il moderno ego con cui l'essere umano si identifica, e che tanti problemi ha causato all'uomo stesso ed al pianeta..), va trascesa. occorre USCIRE da essa per distaccarsene e comprendere che l'esistenza non si riduce affatto alla vita mentale, che è solo un accessorio. la mente è un riverbero, un eco che può diventare fastidioso e ostativo del processo esperienziale ed esistenziale di cui la "vita" consta. questa è l'unica via risolutiva di ogni problema "mentale" tranne un chiodo in testa, il rsto sono palliativi, per quanto efficaci. per questo categorizzare eccessivamente riguardo alla mente ed al mentale è inutile o addirittura controproducente: la mente è il problema, non ALCUNE menti (anche se ovviamente alcune menti piu di altre, ma cio non toglie il suddetto..ne il valore dei palliativi in caso di menti, appunto, più problematiche..)..poco importa, nell'atto di bere veleno mortale, la natura fisicochimica di quel veleno..la soluzione sta nel riconoscere ed evitare il veleno.. non è complesso, anche se il mondo odierno creca di renderlo tale: basta osservare la mente abbastanza a lungo (la propria) col suo reiterare pensieri inutili e dementi, o ossessivamente ripetuti nella loro stupidità..vederla farsi influenzare da una semplice mancanza momentanea di calorie, o dal cielo nuvoloso, per comprendere come la mente non sia una cosa affidabile, stabile o controllabile..non ci si può affidare alla mente per cosa appena superiori alle banali attività di tutti i giorni, e sicuramente non ci si puo affidare ad essa per "stare bene"..ma, nel semplice atto di osservarla, si prendera una distanza da essa e si comincera a smettere di identificarsi con essa ("SONO TRSISTE" diventerà "la mia mente è triste..ma io non sono la mia mente.)..in sintesi la "meditazione" è questo, e questo è il messaggio che le tradizioni di tutti i popoli vanno predicando da decine di millenni. banale a dirsi dopo jung, ma è ora che la psichiatria occidentale si inchini umilmente davanti ad esse e si integri come una versione occidentale delle stesse...a meno di essere dei riduzionisti che credono che l'ente "uomo" sia la massa dei suoi neuroni e basta allora c'è poco da fare in tutti i sensi. suo prolississimo, m.c.
Bravissimo Valerio e molto coraggioso ! Apprezzo molto la tua preparazione e il tuo modo di esporre : equilibrato , centrato sui temi, preciso . E' un piacere ed un grande conforto , ascoltare le tue parole !👏👏👏
Io io uso metadone da circa 10 anni e praticamente un paio di giorni fa ho perso la testa, ho preso come tutte le mattina i miei 80ml di metadone al po eriggio ho sniffato una pastiglia di targin che sarebbe un antidolorifico a base di ossicodone e naloxone , purtroppo è salito per prima il naloxone e mi ha ripulito tutto il corpo dal metadone e sono andato in crisi di Asti talmente potente che mi sn venuti gli spasmi muscolari dietro la schiena ,erano come delle coltellate , hanno detto i medici che è come se avessi avuto una crisi da terzo giorno di astinenza , io credevo che stessi andando in over perciò o chiamato l'ambulanza, perché un a crisi dasti così potente non l'avevo mai avuta!!! Sono stato uno stupido anche perché sono pulito da 9 anni ormai ,so che nn e una scusa ma se volete un consiglio nn mischiate mai psicofarmaci. Che nn sapete bene cosa contengono perché rischiate di fare la mia stessa fine se assumete metadone e beccate un farmaco che fa da antagonista gli spasmi muscolari sono incontrollabili e fanno male
suvvia dottore io la stimo ma che non esista un problema di iperclassificazione e iperpatologizzazione mi pare incredibile da dire da parte di una persona intelligente come lei..vuole negare che si tenti compulsivamente di categorizzare in modo piuomeno rigido le singolarità degli individui? al netto di tutti i suoi argomenti riguardo questo video in particolare, particolarmente vago e retorico da parte del ragazzo in questione, a me sembra negare un'evidenza il dire che non sussiste il suddetto problema..suvvia, oggi tutti hanno qualcosa secondo qualcuno, e l'identificarsi con "un malato", da parte di un paziente piuomeno ignorante e inconsapevole non puo sembrarmi una buona cosa..un bambino poi.."io ho l' adhd"..a me in bocca a un bambino di 10 anni fa orrore..va compreso ripeto che il paziente NON è il medico..non comprende tutto quello che gli viene detto in modo proprio..parliamoci chiaro la gente può essere sempliciotta,e i bambini impressionabili..diciamo che io la responsabilità di dire all'uomo della strada, coi suoi scarsi strumenti in ogni senso, o ad un bambinoi, "guarda tu sei malato ecc ecc" non me la prenderei e un po mi spaventa in un certo senso chi se la prende (come del resto mi spaventa un giudice che pensa di essere in grado, e soprattutto autorizzato, a decidere pesantemente la vita altrui..) detto questo di pancia le chiedo: davvero si può pensare di parlare della mente degli altri, e della mente come una "res" oggettiva su cui dissertare e speculare? davvero è secondo lei possibile generalizzare? o invece ognuno può solo parlare della propria mente e della propria esperienza "interiore"? uno qualsiasi di noi può secondo lei davvero comprendere pienamente quello che avviene nella mente di un altro? a me sembra semplicistico, consolatorio, nonchè generalista e "meccanicistico" in modo inquietante..è forse possibile per dei computer (e chi ci lavora sa che non è neppure vero..), ma per dei monemi ipercomplessi come gli enti naturali tra i quali l' (abbastanza insignificante) uomo.. io non penso sinceramente.. senza con questo voler "smontare" il lavoro di nessuno..ognuno fa cio che vuole ma questo afferisce principalmente ad egli stesso, ecco quindi la mia inquietudine di fondo riguardo alla creazione di "standard" in merito a qualcosa che non è infondo riducibile (le consiglio il bel libro di Faggin, "irriducibile" appunto, sul perchè non esiste nessuna "intelligenza" artificiale anche perchè noi NON SAPPIAMO cosa sia l'intelligenza, illudendoci che dire la parola crei un significato che in verità non conosciamo..). io, proprio per cutela, sarei stato molto restio a condensare tutto ciò, ad esempio, che sta dietro ad un "disturbo" come quello di cui parliamo dietro un acronimo modernista semplicistico e consolatorio appunto proprio per l'uomo medio nell'illusione che gli conferisce di "dominare" cio che gli accade con una definizione.."sai ho l' adhd" dicono in molti come se fosse una condizione chiara e nitidissimamente definita e standardizzabile per ognuno (idea dell'individuo che deriva dalla società industirale e della stampa, con il loro portato di conformismo e tipizzazione..), pressoche irreversibile e tutta conclusa in quella sigletta..senza contare chi guarda 2video e si autodiagnostica.."mi sa che ho tipo l'adhd"..non sò a me pare che un problema ci sia in questo senso, ma essendo filosofico\ontologico e in parte di ordine metafisico non è facilmente trattabile coi poveri strumenti dialogici di una società materialistica e riduzionistica..vedrà dottore che se ne verranno fuori con la "pillola che cura l'adhd a tutti anche chi non ce l'ha e ammesso che esista"..lo sa come va questo mondo non mi pare uno sprovveduto..a volte qualcosa si tratta meglio senza nominarla, perchè nominare è tradire (come tradurre) e sostanzialmente banalizzare terribilmente il reale nella sua ipercomplessità..parlare di cose non riducibili (il continuo o analogico in senso taoista) con strumenti riduzionistici (il discreto o il digitale connaturati al linguaggio) non penso possa portare alla risoluzione dei problemi.. in breve c'è in ogni ente non riducibile un fastidio esistenziale nell'essere, appunto, ridotto ad una definizione standard..non le pare? con stima, m. c.
Ormai non so nemmeno più se bisogna fidarsi veramente dei medici… Dato che proprio un medico che mi ha fatto un’eco alla spalla, mi ha detto subito che dovevo operare e andare da un ortopedico. (Spalla solo con una piccola lesione stando alla ecografia). Bene, sono andato anche da un fisioterapista perché qualcosa mi puzzava, beh solo con l’esercizio mi è guarita. Ma che per quel medico scellerato mi sarei dovuto subito operare! Quindi dottore… Parliamone. Io non voglio attaccare i medici, ma che la sanità italiana faccia sempre più schifo, questo non ci piove
Mi piace ascoltarla e non metto assolutamente in dubbio quello che ha detto. Negli ultimi anni sono esplose una moltitudine di diagnosi di ADHD (o comunque di patologie dell'apprendimento), mi chiedo perciò se questo boom da cosa può essere dovuto. Forse c'erano anche una volta e non venivano diagnosticate però qualcosa comunque non quadra. Sarebbe interessante anche capire, nel caso ci fossero, dei comportamenti da tenere da parte di noi genitori per cercare di aiutare un sano sviluppo dei nostri bimbi/bimbe. Ad esempio mi viene in mente l'utilizzo precoce di strumenti come lo smartphone (ad esempio in Francia si stava valutando mi pare tempo fa di inibire l'utilizzo sotto i 14 anni). Grazie ancora per i suoi modi, è un piacere ascoltarla
💜Grazie🙏🏻 E Ancora Grazie💙 Il mio ADHD sempre sottovalutato, misdiagnosticato . Avrei voluto ci fossero già 20 o 30 anni fa persone come lei . Ma nel 2024 NON È PIÙ POSSIBILE Tollerare La Disinformazione!!! Ho Sofferto Troppo è Troppo a Lungo 💔 E purtroppo è facile parlare così o pure peggio quando non si vive sulla Pelle cosa significa essere Neurodivergenti , in prima persona o con un proprio caro , e buttar tutto in una Generalizzazione e quindi Banalizzazione che NON AIUTA NESSUNO ! La Ringrazio e Ringrazierò 🙏🏻 Sempre per il Gran Lavoro che fa per Tutti Noi ✨🦄🌈✨
Avrei risposto di getto come mi è solito fare, poi ho deciso di pensarci su. A parte un enorme grazie dottore!!!!, mi viene solo da dire questa storia dell'amore mi ha rotto i co****ni😂😂😂 scusi, ma non se ne può più di sentir parlare di sentimenti in questi termini. Se bastasse l'amore, io non avrei nessun problema a quest'ora, e invece ho avuto una diagnosi tardiva (45 anni) e questa cosa mi ha in un certo senso liberata. Certo i miei si saranno chiesti dove avevano sbagliato, si sono chiesti perché una persona con le mie capacità e la mia intelligenza non è mai emersa, non si è mai realizzata nella vita. Adesso ho provato a spiegarglielo ma non è facile farglielo capire, ma la cosa che mi premeva sopra a tutte le altre era fargli capire che la colpa non è era loro! E io mi sento piena di speranza adesso, come non mi sono mai sentita in tutta la vita. Grazie ancora.
Le mie maestre mi giudicavano perché non socializzavo, come dicevano loro. In realtà io ero a mio agio con il mio carattere riservato, ma a forza di essere additata ho cominciato a vivere disagio e imbarazzo. A casa poi ho subito atteggiamenti invalidanti. Mia madre diceva che facevo "la stranuccia" apposta, per capriccio o per attirare l'attenzione. Mia sorella ancora oggi pensa che io voglia fare il personaggio e non si capacita del fatto che io non voglia essere come lei. Ed ho 43 anni.
