Andrebbe definito "libro" . Nell'ultimo periodo sto leggendo molti wuxia e xianxia, che spesso sono rilasciati a capitoli, divisi in libri o archi narrativi. Una opera può essere composta anche da oltre 1000 capitoli e non sono rari quelli da oltre 2 o a che 3000. Così come prendo spesso delle chronicles o raccolte, contengono diversi libri pubblicati anche a sé stanti... per quanto contano? E le novelle brevi presenti all'inrerno? I manga/manhwa vari contano? Differenza tra digitale e cartaceo? Hi libri che rileggo? Quelli delle regole di gioco^^ Le riviste contano come libri se piene di articoli scientifici o storie e background di varie ambientazioni? Raccltedi fotografie storiche da anal8zzare, sono un leggere?
@@lucabastianello9830 Il riferimento che ho messo ai "libri" nel titolo (e in altri passi del video) è necessariamente un riferimento sintetico, ma indicativo di un certo campionario intuitivamente individuabile per una medietà ricettiva di lettori, cioè per chi sa cosa voglia dire leggere un qualcosa, e lo scrivo senza ironia, con piglio da tentante definitore). Tutto ciò che devia da questa medietà esperienziale rischia di aprire un dibattito o ontologico, sullo status di lettore, o ontico, sullo status di libro. Io privilegerei l'aspetto ontologico del lettore, non tanto perché così sia più facile essere esaustivi, ma perché è una prospettiva che, anche in onore alla sintesi, dà modo di individuare un punto di partenza abbastanza solido per altre riflessioni. Quindi, a prescindere dal supporto, dal formato o dal contenuto, tutto ciò in cui ci si possa imbattere nel mondo e che, attraverso un'apertura avvenuta mediante questo contatto, possa lasciare un segno nel lettore, trasferendo parte della propria natura, e sul cui segno ricevuto il lettore stesso possa e debba tornare, questo, direi, definisce, almeno in parte, la natura del lettore per Nabokov.
@@ManuelPilotti la mia è allo stesso tempo una provocazione quanto una realtà di cosa ho sentito definire "leggere" negli anni. Da chi definisce "leggere" solo i classici, altri solo il cartaceo, altri solo libri oltre un tot di pagine (che poi basta cambiare formato..), chi che se vi sono presenti immagini non contano. Chi ancora che manga/fumetti etc non sono "libri", le riviste simile, etc etc Che se non si finisce tutto il libro non conta come lettura anche mancasse solo una pagina di prefazione. Quindi chiedo perché posso passare da un lettore occasionale a un lettore "prenditi una pausa" a seconda ^^
Dovrebbe riferirsi alla capacità di riconoscere cosa è bello (come scelta delle parole, struttura, messaggio, capacità di innovare e alludere ad un contesto letterario più ampio). Uso il condizionale perché, come diceva Croce facendo una battuta nell'"Estetica in nuce", l'arte è quella cosa che tutti sappiamo cos'è ma nessuno sa definire con precisione.
Il fu mattia pascal è uno dei libri preferiti di mio padre... ma condivido: è davvero una menata leggerlo. Quello e il piacere di D'Annunzio. Ci provo e riprovo ma prosciugano i...
Il commento a 7:33 non si riferisce al libro de Il Nome della Rosa ma alla trasposizione a fumetti di Milo Manara, dove effettivamente Guglielmo ha la faccia di Marlon Brando
Sì grazie, me lo hanno segnalato anche ieri. Ho capito che Amazon (che è uno dei siti dove raccolgo le valutazioni) accorpa delle opere a prescindere dall'edizione (anche per le trasposizioni a fumetti, a quanto pare; oppure l'utente aveva commentato sotto al libro)
Comunque il fatto di spidey viene più o meno spiegato. Io ho comprato il cofanetto panini di Civil War, perciò ho anche i tie-in. Ed in un numero di spidey (se non erro è il 532) spidey non vuole rivelare la sua identità segreta, ma è Mary Jane e Zia May che lo convincono a farlo. Iron Man era un pazzo durante l'evento.
Io mi chiedo ma se volevi leggere un fumetto divertente non leggevi Watchmen. Comunque Watchmen è un opera che mi ha fatto appassionere al fumetto in Generale.
@@ZacWalker04 concordo parzialmente con te secondo me è una delle migliori opere fatte negli ultimi cinquant’anni È perfetto sotto quasi tutti i punti di vista però devo dire una cosa se una persona non ha i giusti mezzi per capirlo cioè conoscenze storiche ,politiche ,letterarie E soprattutto fumettistiche può anche quasi certamente non capirlo e quindi considerando noioso. Forse lo sbaglio è magari di quello che gliela consigliato oppure anche suo che non ha compreso in tutte le sue migliaia di spaccature nel suddetto fumetto.
@@federicabelloni551 io sono uno che prima di leggere una storia sì va ad informare. Quello che ho visto da questo video sono persone che non si informarno minimamente su cosa stanno andando a leggere loro pensano ah fumetto divertente i super eroi allegria. Sì ma se leggi Watchmen non ti aspettare i super normali aspettatiti per forza di cose qualcosa di diverso. Vai ad informarti sulla storia e poi se ti attira leggi. Capire cosa stai leggendo
@@ZacWalker04 però devi tenere conto che non tutti hanno voglia di informarsi anche se è sbagliato quindi ci può essere urgente che non avendo capito l’opera perché l’arte è anche interpretazione scrive queste cose sbagliando però è libera di avere la propria opinione anche io mi informo prima di leggere però visto che il pubblico è ampio cioè i lettori purtroppo c’è anche persone che dicono delle cose del genere come hai detto prima sono liberi di dirlo.
@@federicabelloni551 m io mi informo per me, cioè io so cosa voglio leggere ad esempio per me un tipo di fumetto è il fumetto superioistco classico d'avventura divertente. Allora vado a crescere un fumetto di quel tipo. Se mi capita di prendere the Killing Joke ovviamente dico che è una merda perché mi aspettavo un altra cosa. Se invece mi fossi informato prima su cos'è the Killing Joke non lo avrei preso e lo avrei preso in un secondo momento quando magari mi viene voglia di leggere Thriller e Giallo. Ora io sono uno che più o meno legge tutto ma prima si informa su cosa leggere.
@@ZacWalker04 anche io prima di leggere Watchmen tra l’altro è stato il mio terzo fumetto che abbia mai letto in vitamina ti ho comprato in una fumetteria insieme a crisi sulle terre infinite e Kingdom come Sapevo cosa andavo a leggere sapevo come approcciarmici perché avevo visto interviste guardato documentari precedentemente e sapevo come interfacciarmi con il racconto la narrazione e i temi trattati e forse soprattutto per King Don com che di fatto è il mio fumetto di sì preferito forse il migliore che ho letto finora è stato utile però io mi immagino sempre che magari sentendone parlare sempre un novizio uno che non ha mai letto nulla lo piglia guarda i disegni mi sembra qualcosa di molto classico roba alla silver age e quindi pensa anche che sia così sbagliando avendo magari anche un’immaginario che viene dalle sere animate o dai film come d’altronde avevo io però riusciva a informarmi magari entra in una libreria non fumetteria trova questo qui che gli sembra interessante lo compra parlando di Watchmen senza saperne niente magari poi avendo più conoscenza quando lo leggerà semmai lo rifarà tra cinque o sei anni potrà cambiare opinione però bisogna contare sempre che una recensione lasciata sul sito è fatta da molti da alcuni di pancia cioè senza ragionare.
Caro Manuel, ho scoperto casualmente il Suo canale e mi sono soffermato, lo confesso, per un solo motivo: perché si parla di letteratura russa. Di questi tempi può essere "pericoloso". E infatti ho letto anche qualche "commento" francamente inaccettabile. Del resto lo stesso Paolo Nori è stato vittima del "suo" Dostoevskij. Coloro che parlano di "trama" ovviamente non hanno idea di cosa sia la letteratura, non solo la letteratura russa, ma tutta la "vera" letteratura in generale . Sulla trama si regge la cosiddetta "letteratura di genere" come quella poliziesca, il romance, il fantasy ecc. In quanto alla ligua "piatta", non dimentichiamo che noi leggiamo i russi (e gli inglesi, i francesi ecc.) in traduzione e quindi solo uno slavista può esprimere un parere in proposito. Attribuire "stelle" come la Guida Michelin ai capolavori della letteratura fa davvero sorridere. In ogni caso il Suo video mi è piaciuto molto e ne seguirò certamente altri. Un saluto cordiale
Gentile Giorgio, sono contento che questa scoperta casuale le sia stata gradita e la ringrazio per l'apprezzamento. Sono consapevole che in questa contingenza storica la contrarietà possa essere messa alla base del processo ricettivo, per la ricezione di qualsiasi cosa in realtà (ed è anche il tema del format) ma, tutto sommato, la superficialità con cui questa contrarietà spesso emerge lascia ben sperare: la piattezza è un ottimo terreno su cui edificare dell'altro.
Riguardo il Nome della rosa e la menzione di Marlon Brando, disegni ecc.: credo stesse recensendo non il romanzo di Eco, ma la recente versione a fumetti di Milo Manara, in cui effettivamente il protagonista è disegnato con il volto di Marlon Brando.
Senz'altro potrebbe bastare anche una minima parte di letteratura italiana per capire che, per esempio, non ci sono barriere, o strambe forme di autarchia, in letteratura e che la curiosità verso altri mondi è la linfa di tutte le storie.
Quindi nella letteratura italiana c'è una storia in cui si analizzano gli effetti dell'ideologia filosofica superomistica e si mette a confronto l'ipotetica assenza di morale (ma solo per alcuni privilegiati) con la morale cristiana comune, ma vissuta da persone che la morale borghese mette al margine della società, quindi allo stesso tempo bacchettando la morale borghese E il rifiuto della stessa?
@@Laurelin70 no. ma comunque in russia se l'odore che senti non è di merda, allora vuol dire che l'odore eè di piscio. inoltre tutta questa critica all'ideologica superomistica han portato la russia ad essere altro che la Terra promessa del superuomo.non mi pare
Sarebbe interessante un video sulle stroncature di classici fatte da altri classici, come ad esempio Voltaire e Tolstoj che strapazzano Shakespeare, o Nabokov che bastona Dostoevskij; Flaubert contro Balzac (beh, quasi)... oppure sugli scrittori o critici letterari se non "classici" comunque grandi che affossano altri "grandi": Raboni che parla di Borges come di un enigmista più che uno scrittore, Pasolini che demolisce "cent'anni di solitudine"... Sarebbe divertente. Twain scrisse cose esilaranti contro Jane Austen e in genere gli scrittori, quando mettono da parte le pose da sacerdoti della dea Cultura perché è in gioco quel che interessa veramente loro (la reputazione, sostanzialmente) picchiano come fabbri.
Idea interessante. Sarebbe bello riuscire ad inserire stroncature autorevoli in altri video, ma in un format dedicato sarebbe forse troppo di nicchia nella nicchia
Nonostante le recensioni negative, "Il Maestro e Margherita" rimane un capolavoro assoluto della letteratura russa. La sua combinazione di satira, misticismo e critica sociale lo rende un libro affascinante e unico nel suo genere.
I commenti sono divertenti La letteratura russa mi piace un sacco ho amato i fratelli karamazov, l'ispettore generale, la sonata di kreutzer e altri ancora. Ma come hai detto i gusti sono gusti.
Ero indeciso se mettere I fratelli Karamazov o Delitto e castigo, alla fine ho messo quello secondo me più universale (per gusti personali rischiavo anche di fare tutto il video su Dostoevskij)
Si trattasse solo di gusti, ma qui c'è parecchia arroganza. Ce ne fosse uno che metta in dubbio, anche solo per un secondo, le proprie di doti di comprensione. Se un capolavoro come Anna Karenina è lodato e studiato dai più grandi scrittori e critici letterari, che importa, hanno certamente torto loro: non si discute, la scrittura di Toltoj è piatta e insipida, non ha il senso della trama e gli serviva un editor. Parola di Kienie.
Di questi ho letto solo Watchmen e è stato il mio terzo fumetto a 12 anni ci ho messo due mesi e mezzo a leggerlo ormai sono cinque anni fa però mi piacque forse non lo completamente infatti lo dovrei rileggere ma nonostante sia bello o lungo a una narrazione Molto particolare le vignette sono cariche piene i balloon anche quelli sono scritti tanto però si percepisce la qualità di quell’epoca che forse non c’è più. Tra l’altro di come parla dell’America vista però dal punto di vista dall’autore che comunque è inglese quindi non è affezionato anzi riesce a decostruire la società americana in un modo che altri autori non riescono a fare. È una delle opere più importanti che abbia mai letto nel fumetto però per me non poteva mai superare Marvels di Alex ross e sempre di Alex Ross kingdom come. Per quanto riguarda civil War invece lo trovo carino ben scritto Mark Miller a me non fa impazzire in genere molto meglio del film però un po’ confuso però comprendo che la situazione in cui è stato scritto cioè nei primi anni 2000 la Marvel stava fallendo la parte dei comics e quindi hanno dovuto recuperare pubblico e hanno fatto tanti errori però civil War per quanto mi riguarda non è un errore è un oppo era sufficiente che non arriva certo ai livelli di crisi sulle terre infinite e quelle veramente scritta bene nonostante che sia anche un po’ confusionaria però comunque è una lettura piacevole forse io avrei modificato qualche risvolto di trama. La cosa della smaschera
La smaschera azione di Peter Parker era stata fatta non per volere di Miller ma per gli volere dell’epoca editor che Sada quindi non è neanche colpa sua se proprio non andiamo a vedere semplicemente una cosa dalla direzione che può essere criticata è sbagliata però era legata anche un problema che all’epoca come adesso non avevano voglia insomma di fare invecchiare Spider-Man riassumendo proprio. Su zero calcare invece o un’opinione parziale perché ho visto solo le due serie TV due volte tutte e due mi sono piaciute ma è un autore molto particolare sotto un certo punto di vista e molto pop se si vuole dire. Arrivederci
@@ManuelPilotti beh in realtà viene più o meno confermato in un documentario del 2015 che c’è su Prime dove più o meno dicono questa poi leggendo anche un po’ di articoli. Insomma dopo la bolla speculativa degli anni 90 stavano fallendo se sono più o meno ripresi vendendo i diritti per fare i film però le vendite dei fumetti dagli anni 80 ad adesso sono scese drasticamente si parla che un tempo quando una testata vendeva poco era 500.000 copie adesso quando vende tanto arriva a 600 o a 400 il milione se ci arriva ma raramente invece proprio se non sbaglio il 91 ci fu il fumetto più venduto del mondo il numero uno di X-Men di Jim Lee che vendette circa 2 milioni di copie che però fu un caso perché tante testate in quel periodo stavano chiudendo tipo fantastici quattro anche Superman stava fallendo negli anni 2006 solo un po’ ripresi ma neanche tanto quindi in quel documentario sempre raccontavano che praticamente nel 2004 la Marvel non aveva neanche i soldi per comprare i distributori dell’acqua e quindi gli autori si dovevano portare l’acqua da casa e da New York che ci sono anche dovuti spostare in California perché per avvicinarsi agli studios e per risparmiare.
@@ManuelPilotti si chiama Marvel stories poi altre cose molto belle di questo tipo ci sono le le interviste a Jacki Kirby restaurate da Jack Kirby Museum sottotitolato tra l’altro molto interessanti un altro documentario che se non sbaglio è tutto su RU-vid di story Channel di otto puntate che se non sbaglio si chiama comic History più vecchio però e su sky ce n’è un’altra sulla DC bello e poi c’è un libro che si chiama si chiama Marvel age of comics che però sono dal 61 al 78 costa un po’ 35 € è un formato gigantesco perché ho un libro da collezione ma è veramente bello e poi levare biografie e anche interviste contenuti specle speciali dei Blu-ray sono però sono tutte informazioni che arrivano suppergiù al 2015 perché dopo almeno io ho faticato a trovare informazioni molto informata questo argomento.
Bel video.Purtroppo non ho letto ZeroCalcare,ma dato che l'hai paragonato a WATCHMEN, e MAUS saró molto severo.No perchè ho visto Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo e non mi sono piaciuti.Vedremo!
@@beppebraida4502 Va bene👍 È un gran bel fumetto, comunque molto diverso da tutti gli altri, io poi sono un fan dei silenzi e del non detto, quindi ho apprezzato molto quell'aspetto
@@ManuelPilotti Appena letto.Inizia come un buddy movie e romanzo di formazione come Stand by me,da cui prende palate di ispirazione,ed evolve in un racconto di Verga:la chiave d'oro che sfortunatamente ho letto,la morale è la stessa!Peccato,non originale!E sicuramente assolutamente non paragonabile agli altri titoli a mio avviso!
Per Lenore (che magari in cuor suo sa di essere bella) l'attributo dei piedi brutti fa parte del corredo delle ragazze veramente belle, quindi diciamo che l'antinomia non nasce perché per Lenore questa sua idea si sviluppa e si esaurisce già su un terreno paradossale
Quando uno ha ragione ma pure torto! XD la nonna in teoria ha ragione, interessante e utile, ma nella pratica mica ti metteresti a rompere la finestra colla scopa, ovvio che non ci pensavano. XD
Interessante che i libri più antichi (La Commedia, I promessi sposi), vengono criticati più per il formato delle edizioni che per il contenuto in sé, mentre i libri del Novecento (Più recenti) vengono visti con occhi più neutrali, e quindi sono anche più soggetti a critiche. Io personalmente ho un'edizione della Commedia bellissima, i canti ricoprono tutta la pagina, il commento è lasciato al bordo ed è ridotto al minimo. Forse non è una edizione adatta allo studio, ma è perfetta per una lettura leggera e senza appesantimenti. Invece la mia edizione della "Vita nova", purtroppo è la classica edizione con cinque righe di testo originale e tutto il resto della pagina ricoperta dal commento
È vero, è interessante. C'è sicuramente più soggezione nell'esprimersi contro qualcosa che fa così saldamente parte di un canone... Bisognerebbe vedere se i lettori non italiani sono altrettanto cauti😅 (l'edizione più bella, particolare e interessante della Commedia che ho, incredibilmente è un'edizione americana, con testo a fronte, di Durling e Martinez, impaginata in modo pulito e interessante per il commento)
be ma concettualmente la questione di libertà e tutto quello che rappresenta è attraente, è che sembra più "un'occasione persa" per ciò che poteva essere; poi certo uno di oggi lo legge con la cognizione di oggi
mi è piaciuta molto l'impostazione che hai dato al video, la commistione tra l'introduzione in stile chiaro e raffinato e la lettura dei commenti molto gioviale e ironica. si vede subito che hai stoffa nella divulgazione.
Ma la gente ha ben presente il concetto che se una cosa non ti piace, non vuol dire che faccia schifo? Sinceramente, anche io provai a leggere 1984 di Orwell ed era insopportabile lo stato d'animo che trasmetteva il protagonista. Senza speranza, senza futuro. Terrificante e angosciante. Però, da qui a dire che sia una schifezza, ce ne passano di fiumi e di mari. Stessa cosa per Zero calcare, non mi è mai piaciuto come genere, i disegni sono uno stile personale che può piacere o meno. Appunto, sono gusti. Riuscire a comprendere che il proprio gusto non è un metro di misura universale, per certi soggetti è un pensiero troppo complesso da applicare.
Hai toccato un punto molto interessante, perché c'è una grande differenza tra confrontarsi con un'opera e farne una critica che ambisca ad essere oggettiva. Un impatto negativo sulla soggettività e sulla sincronicità non dovrebbe escludere lo sforzo di capire che ci sono corde che quell'opera ha toccato in altri. E anche viceversa.
@@ManuelPilotti Assolutamente. Partendo anche dal presupposto, che per essere oggettivi si necessità di una ampia cultura sull'argomento, tale da comprendere i punti di forza e le debolezze di un opera. In mancanza di tali competenze, si può dare comunque una opinione personale, o parzialmente oggettiva in base alle conoscenze acquisite, ma anche in quel caso bisogna avere un minimo di umiltà nella critica, proprio perché consapevoli di tali mancanze. Non a caso, quando si studia un opera si studia anche l'autore, questo perché spesso l'opera è una rappresentazione delle idee sviluppate dalla vita dell'autore. Se non si parte già da questi presupposti, qualunque tipo di critica che non lascia spazio a dubbi o incertezze è sterile e puerile.
Io adoro 1984 e Zero Calcare. Apprezzo la tua onestà nell’ammettere che non piacciono a te, ma riconoscere che il tuo giudizio ha un valore soggettivo❤
Watchmen: capolavoro indiscutibile! Ed io non sono né esperta né appassionata di fumetti. Sono semplicemente una professoressa di letteratura e storia dell’arte. Questo libro mi fu consigliato e lo riconobbi per quello che è: un’opera d’arte.
Zerocalcare è un artista del suo tempo, con un grande impegno sociale…e poi, se Klee era un artista, con quale criterio non dovrebbe esserlo il nostro fumettista di San Basilio?
La letteratura è morta ed è morto il modello intellettuale in cui si è formata per secoli, ma immagino sia comprensibile. Le forme artistiche di introspezione cambiano con noi, oggi l'atto puro e l'immediatezza delle immagini, delle senzazioni, dei suoni scansano la lenta contemplazione di un Petrarca o di un Bembo. Diremo le loro stesse cose ma in nuove e più eccitanti forme, d'altronde "Quale la stirpe delle foglie tale quella degli uomini".
Io penso che confrontarsi con i testi, quindi con supporti che non ambiscano a dettare il ritmo della loro propagazione o del loro consumo, sia ancora un momento significativo della crescita personale e del confronto, senza vincoli, con la nostra capacità di fare silenzio. C'è resistenza nella letteratura, con il suo peculiare modo di resistere: nel tempo e senza fretta
Si riferisce al 35% di lettura. Sul kindle ti dice la percentuale quando leggi, si vede che ha lasciato il libro al 35%, non che è deluso al 35% ahahahaha
@@ManuelPilotti sarebbe bella una seconda parte dedicata ai commenti belli/brutti su altri autori tipo: Thompson, Moebius, Taniguchi, Pazienza, Buzzelli, Clowes, Larcenet ecc...comunque ottimo format! Mi ricorda dei video del Mercadini di 4 anni fa 😁
Oh, allora non sono l'unico a pensarla così? Dopo Dante, Petrarca e Boccaccio... (quasi) il nulla. Adoro la letteratura inglese del 1800, invece, per dire.
11:55 Altro mattonazzo... obbligatorio a scuola... io poi sono di Trieste... mai piaciuto. Odiavo il protagonista, che a 40 anni è ancora terrorizzato dal padre...
Ti è toccato per ragioni geografiche purtroppo, però è stato un libro coraggioso e sperimentale (soprattutto per il narratore inattendibile) e profetico, per quello che riguarda i disastri della bomba atomica. Secondo me ancora può dire la sua😉
@@gabrielesolletico6542Tutto il mattonazzo no, tu hai avuto l'onere e l'onore dell'integralità, ad altri sono bastati i brani dell'antologia per bollarlo come indesiderato
I promessi sposi non l'ho mai digerito... noioso e, nel nostro tempo, poco significativo, specie se comparato ad altri classici intramontabili, significativi per tutti, ed in tutti i tempi, come, ad esempio, "La Divina Commedia" di Dante Alighieri o "Il fu Mattia Pascal" di Gianluigi Pirandello.
Ciao. Come tutti, ho studiato i Promessi Sposi quando frequentavo la scuola superiore. Allora mi parse un mattone. Lo ripresi in mano qualche anno dopo averla terminata, per dargli un'altra possibilità. Con un altro ritmo di lettura, con un altro approccio, senza obblighi ed impedimenti, è stata tutt'altra esperienza. Capisco che possa apparire noioso, data la sua minuziosa descrizione di personaggi, ambienti, situazioni e dello stesso "passo" con cui si muove la narrazione. Tuttavia, data la presenza di trama e sottotrame nel romanzo - non si può perciò parlare di noia dovuta all'assenza di sviluppo della storia - credo che ciò sia dovuto più al "ritmo" stesso orchestrato dall'autore. Su questo aspetto posso darti ragione, in quanto il racconto non è incalzante (salvo alcuni episodi quali l'insurrezione di Milano o la ricerca di Lucia nel lazzaretto) bensì piuttosto lento. Questo si riconduce ad una caratteristica della narrazione (facendo un parallelo cinematografico si potrebbero citare 2001: Odissea nello spazio o I sette samurai). Poi certo, può non piacere ed allora risultare noioso, però, ecco, credo rientri appunto nelle caratteristiche del romanzo e del genere - che non è Il Conte di Montecristo o Pulp Fiction. Non sono invece d'accordo sul fatto che sia poco significativo al nostro tempo ma questo, alla fine, si riconduce ad opinioni e considerazioni più soggettive sul libro in sé, sul presente, sulla nostra società e sul messaggio che un libro può trasmettere ad essa Buona giornata!
Il punto è che tutte le opere possono tramontare e risorgere. Anche della Commedia di Dante nei secoli si è detto di tutto (e anche di Dante, filosofo e non poeta, troppo incline alla mescolanza linguistica...) Chi scrive sa che getta una bottiglia con un messaggio nell'oceano del tempo; chi legge può essere fortunato e trovare il messaggio giusto al tempo giusto 😉
@@francescodenadai2037 Ti ringrazio del commento, ma temo che tu non mi abbia inquadrato affatto. Hai citato, come esempio di film non scorrevole "2001 Odissea nello spazio", film che ho adorato. Io ho anche guardato Ben Hur quando avevo 8 anni, per dire, e l'ho guardato di filato... ho letto libri impegnativi, e di certo non dal ritmo "incalzante" (Mi viene in mente Natsume Souseki, come autore, ad esempio, ma anche, molto più semplicemente, Il Signore degli Anelli)... quindi, ti prego, non sottovalutarmi. Non sono un ragazzino della Gen. Z che ha la capacità di attenzione di un pesce rosso... posso leggere benissimo un libro con un ritmo lento della narrazione, purché, appunto, lo reputi INTERESSANTE. E "I promessi sposi" NON lo è, per me almeno. Poi non nego che la storia, con tanto di sottotrame, colpi di scena ecc., non sia ben sviluppata... semplicemente, io la trovo noiosissima. Tu hai detto che il fatto che io non trovi significativa la trama, o il messaggio di fondo, per il nostro tempo, è una considerazione soggettiva; secondo me no. "I promessi sposi" fu scritto al tempo di Alessandro Manzoni, in pieno Risorgimento, perché, partendo dalla storia di Renzo e Lucia (che funge come pretesto, alla fine...) si vogliono raccontare le ribellioni avvenute in Italia settentrionale contro la dominazione spagnola nel XVII secolo; argomento di scottante attualità, nel 1800, in quanto quelle stesse regioni erano allora sotto il dominio austroungarico; quindi, il romanzo era una specie di pamphlet politico contro l'occupazione straniera, e un manifesto del Risorgimento Italiano; spiegami come, ora, nel 2024, quando l'Italia è uno Stato unitario, libero ed indipendente da altri Stati (almeno, in teoria...) da 164 anni circa, come, dicevo, questo possa essere un tema DI ATTUALITÀ.
@@ManuelPilotti Sono d'accordo. Infatti, non volevo affatto dire che il romanzo è orrendo e che, se non è piaciuto A ME, allora non deve piacere a nessuno (e se invece ti piace, magari, sei scemo). Odio la gente che fa così. Volevo solo motivare il perché non mi è piaciuto, in maniera più oggettiva possibile. Forse un giorno saremo di nuovo invasi da una potenza straniera, e allora il romanzo tornerà d'attualità (spero proprio di no...). Fino ad allora, però, SECONDO ME, è un romanzo molto datato.
Va bhe dai abbiamo capito, doveva essere messo sotto forma di tavole che si leggono da destra verso sinistra per fartelo piacere, cosa ti aspettavi ? Don Rodrigo senpai
Pinocchio l'ho riletto un paio di anni fa ed è sempre bellissimo (c'è gente, gente adulta e critico-letteraria, che ci ha letto addirittura parabole cristologiche nelle sue peripezie, cosa comunque interessante😄)
Ora che hai fatto gli italiani e gli ameriacani, mi aspeto ance quelli inglesi e giapponesi. Ma quelli che invece mettono cinque stelle? forse potrebbero esere di spunto per nuove letture
Arriveranno anche gli spunti e i consigli di lettura😉 Mentre per le recensioni a una stella ci sarà prima una cosa un po' diversa che a me fa troppo ridere