Grazie 🙏🏻 Dottore 💙 Quanto avrei voluto vedere questo suo video almeno 20 o 30 anni fa ! Purtroppo entrambe queste diagnosi le ho ricevute solo in questi ultimi anni e ho dovuto passare l’Inferno nella mia vita .. il peggio proprio da chi non solo non capiva ma ha contribuito a farmi stare ancora peggio .. da sola infine ci sono arrivata e da sola ho trovato finalmente anche i riferimenti Medici corretti che mi hanno Vista ! Anche se tuttora alcuni loro “colleghi” non ammettono di aver sbagliato o minimizzano o proprio evitano .. solo uno nuovo sta cercando di “rimediare” ma è dura , anzi durissima per me . Anche perché comunque nel pubblico le risorse sono inesistenti al di là del percorso diagnostico e chi ci lavora non è preparato oltre che resistente all’aprire i suoi Orizzonti Cognitivi verso chi funziona DiversaMente. Per questo la ringrazio e mi auguro possa essere portavoce e diffusore di cosa siano le Neurodivergenze e quanto possano diventare disabilità quando non vengono riconosciute . Specialmente da adulti
Da operatore del settore socio educativo e psico-pedagogico, posso confermare il numero in costante aumento di queste casistiche ma, dalla mia esperienza, più della diagnosi errata o del mancato riconoscimento del disturbo, vi è una quasi totale assenza di indagine e di dibattito critico, tra esperti e operatori del settore, sulle cause e le motivazioni di questo fenomeno in crescita...quasi come se ci fosse una sorta di tabù o di paura ad affrontare apertamente la questione. Si parla sempre, la dove la patologia viene individuata e riconosciuta, di cure, terapie, strategie di gestione ecc. ma quasi mai si indagano le cause scatenanti, prevedendo interventi diretti "alla fonte" del disagio. Questa "cultura" la osservo, ahimè, in svariati ambiti delle professioni di cura e di aiuto...si pensa solo a somministrare la cura/"il farmaco" a disagio manifesto per limitarne i danni, senza però intervenire preventivamente sulle cause scatenanti. Proprio recentemente, per lavoro, ho partecipato ad un corso tenuto da esperti del settore relativamente ai disturbi alimentari tra i giovani anche questi, a detta delle proiezioni statistiche, in forte e costante aumento soprattutto negli ultimi anni e collegati poi a svariate altre problematiche quali ritiro sociale, depressione, disturbi della personalità e non ultimo, purtroppo, l'autolesionismo e il suicidio. Ecco...ricordo tante bellissime parole spese a illustrare interventi di recupero, cure, strategie riabilitative ecc. ma nessuno degli esperti presenti che si sia soffermato a riflettere sul "perché questi casi patologici e di disagio stiano crescendo in maniera così rapida, quasi esponenziale, sopratutto negli ultimissimi anni (post pandemia) e in special modo tra i giovani della generation Z?" Forse evitano la questione perché, osservazione personale vagamente provocatoria, la ritengono solo una vacua e inconsistente elucubrazione da filosofi?!?! 🤷🏻♂️
@@alessandroroggiolani9283 per esperienza familiare, ma senza nessun fondamento scientifico, ti rispondo che le neurodivergenze non hanno un'eziologia ben definita, sono multifattoriali, e quasi sicuramente ci si nasce, non c'è un evento o una serie di eventi che le scatenano. Nella mia famiglia, sia da parte di oadre che di madre, c'è una forte incidenza di adhd e qualche caso di autismo. Sono neurodivergenze che si perdono nella notte dei tempi: io sono arrivata alla madre di mia nonna, ho scorso tre generazioni perché più in là non mi è stato possibile. Poi, certo, i fattori ambientali giocano un ruolo fondamentale, magari proprio sulla remissione dell'adhd, ma la partenza ce l'hai dalla nascita, non si può paragonare una neurodivergenza a un disturbo di personalità o a un disturbo alimentare perché l'eziopatogenesi è completamente diversa.
Nei ricordi ho solo tanta amarezza, mio figlio DSA, quando si stavano ancora creando reti e protocolli e un ostracismo bestiale nella scuola. Forse ancora oggi è meglio seguire il protocollo senza voler a tutti i costi cambiare l'ambiente scolastico.
E moltissimi medici e non, rifiutano di chiedersi come mai nei paesi più 💉💉💉 l' incidenza sia maggiore....e come mai l' incidenza stia crescendo in maniera preoccupante nei paesi sviluppati
Grazie dottore, sono pienamente d'accordo con lei. Mio figlio minore ha una diagnosi di ADHD e autismo senza compromissione del linguaggio e delle funzioni cognitive e ha dei DSA. È stato duro arrivare a una diagnosi "completa", ho avvertito "ostruzione" da parte del SSN... E continuo a scontrarmi con la società neurotipica che non approfindisce le caratteristiche dello spettro e si ostina a non riconoscere l'autismo "ad alto funzionamento".
A mio nipote dopo anni hanno capito che era disprassico, purtroppo è stato inizialmente valutato in modo errato....quindi si lavorava su una situazione che nulla aveva a che fare con il suo problema...finalmente dopo tanto lavorare noi familiari sul ragazzo abbiamo ottenuto, con l'aiuto di una grande neuropsichiatra, l'unica che ha capito il ...problema...abbiamo ottenuto risultati ottimi. Il.problema è stato che al liceo ai genitori gli è stato detto ...noi non conosciamo tali problemi e non possiamo perdere tempo.. 😅
Parli di diagnosi fatte male... Tempo fa andai da uno psichiatra. Egli mi fece una diagnosi a suo dire falsa, dicendomi che quella diagnosi era solo strumentale a prescrivermi il farmaco. La spiegazione era che l'antipsicotico, a basso dosaggio, ha effetto di stabilizzatore dell'umore. Ovviamente questo discorso lascia perplessi, perché se un farmaco è pensato per una determinata patologia o disturbo, che semso ha fare una diagnosi falsa e prescrivermi un farmaco che è pensato per una patologia che non ho? Comunque mi sono fidata. Risultato: nessun miglioramento, non c'è stato l'effetto sperato, e anzi ho avuto solo gli effetti collaterali. Il medico disse che ci voleva tempo per individuare la cura giusta. Ma la verità è che in due anni ho avuto solo peggioramento... Dopo molti anni, ho pensato "sarò stata sfortunata, voglio sentire un secondo parere.".. sono andata da un'altra psichiatra, spiegando la situazione e spiegando che quell'approccio mi aveva solo causato danni, peggioramento e nessun beneficio. Incredibilmente, la psichiatra, quasi come se non mi avesse ascoltato, mi propina lo stesso identico discorso, con la stessa identica modalità, ovvero "ti faccio una diagnosi, ma non ti devi spaventate perché la diagnosi è solo uno strumento.. tu non sei cosi, serve solo per prescrivere il farmaco.. poi aggiusteremo terapia e dosaggio perché le reazioni sono individuali, ci vuole tempo..." Un medico che sbaglia può capitare, na dalla mia esperienza mi pare di capire che in realtà certi errori sono diffusissimi, incluso fare diagnosi a caso, senza eseguire nessun test diagnostico, perché tanto la diagnosi serve solo a prescrivere il farmaco, e quindi una vale l'altra... Purtroppo fidarsi dei medici è molto difficile... la medicina è molto limitata ancora.
Guarda a parte che mi spiace per le tue esperienze, ma posso capirle benissimo. La verità secondo me è si che la medicina sbaglia ancora molto e anche i medici sono uomini e quindi spesso degli idioti: ma la maggior parte dei campi sono medicina del corpo mettiamola così, quindi se per esempio hai problemi alla prostata si che vai dal medico e di solito, pur con qualche eccezione, sanno bene cosa fare. Qui si tratta di diagnosticare e curare malattie mentali, moooolto più complicate da comprendere e soprattutto aleatorie: aggiungici che qui gli piace a tutti di pensare che sappiano cosa fare nell 80% dei casi invece che nel 40, e figurati te che spettacoli tirano fuori sti psichiatri, gli piace un po troppo giocare al dottore quando invece il loro ego non gli permette di ammettere a sé stessi quanto è limitata la loro "medicina"
Per gli adulti in diversi Centri d'Igiene Mentale con l'ASL, non trattano l'ADHD e mio figlio ha dovuto ricorrere ad uno psichiatra privato, trovato tra l'altro come una mosca bianca, che gli ha diagnosticato l'ADHD a 20 anni. Il ragazzo avendo un QI molto alto, si è "aggiustato" da sé fino la scuola media. Non è mai stato indietro per es. nelle attività scolastiche, etc, bensì tutt'altro! Fino all'adolescenza, non ha mai avuto nemmeno problemi di sonno, cosa che invece anche adesso presenta e ha 26 anni. Ha anche tratti diciamo autistici ma essendo molto socievole, anche questo lo ha sempre nascosto bene. Poi la plusdotazione maschera molto, perché soprattutto a scuola non si comprendeva se suoi problemi emersi dalla scuola media in poi, erano causati per un motivo o per un altro. Sin da piccino, comunque ha sempre avuto lunghi tempi di attenzione, se lo.stimolo partiva dentro di lui ed amava molto ascoltare le storie che gli si leggevano. Poi nel primo anno della scuola dell'infanzia, già leggeva e scriveva come un bimbo di prima primaria. Però, come ho già detto, "la bolla è scoppiata" dall'adolescenza, esordendo pure con problematiche comportamentali e stati di agitazione. L'abbiamo portato da più di un NPI, poi da altri due psichiatri, prima di ricevere dal terzo professionista, la diagnosi appunto di ADHD. Ora lavora dovendo interagire con gli stranieri di diverse nazionalità (molto portato per le lingue) ed è veramente "da bosco e da riviera", perché saprebbe comunicare anche con gli alieni. Ma alcuni problemi che non sto qui ad elencare, sono presenti. E non sempre è facile la faccenda...
Salve a mia figlia è stato diagnosticato il Disturbo della personalità borden line ma con terapia farmacologia e psicoterapia non riusciamo a risolvere 😢 potrebbe esserci altra diagnosi?
😢 Sto scoprendo solo alla soglia dei 50 anni queste problematiche... Nel frattempo, gli Enormi Danni alla mia vita ed a quella dei miei cari sono ingenti... È dura, ma spero di riuscire a prendere le misure,,, meglio tardi che mai... Ma è una vera merda...
Dottore mi piacciono molto i suoi contenuti ma non capisco i suoni mistici di sottofondo, sembra l'inizio di un trip psichedelico ogni volta😂😂😂. Li ha scelti per qualche motivo particolare?
Quindi anche qui guarda caso tutti con autodiagnosi di adhd. Dai ma facciamo che ce lho anche io, che mi comodo cosi mi para il c per tutto quello che non va
Grazie Valerio. Vorrei sottolineare, per quella che è la mia esperienza, l'impatto dei traumi infantili (parlo anche di quelli micro-ripetuti) su una condizione come questa. Nel mio caso ho una diagnosi di ADHD e, dato che fino ai 19 anni grossi sintomi non ne ho avuti, ho paura che la componente PTSD (anche se non diagnosticata) sia stata più determinante dell'ADHD, che in quanto genetica sarebbe dovuta manifestarsi prima. Ho indagato un po' attraverso ricerche e pare che il PTSD porti manifestazioni simili all'ADHD, poiché agisce su amigdala, ippocampo e corteccia prefrontale, influenzando funzioni esecutive, memoria a breve termine e concentrazione. Il circuito della paura, attivato dai microtraumi, può interrompere questi funzionamenti. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi al riguardo. Grazie mille per il gran lavoro che stai portando avanti.
