Grazie Lisa per questo video, e grazie Yako, sei preparatissima! Questo tema ammetto che genera in me una certa ansia, soprattutto perché non è possibile prevedere come si evolveranno le cose. Una cosa che fa una grande tristezza per me che creo prodotti digitali è vedere come i marketplace si stanno riempiendo di prodotti palesemente creati con le AI, senza che venga dichiarato da nessuna parte, cosa ovviamente disonesta non solo verso gli artisti a cui l’opera intellettuale è stata indirettamente plagiata, ma disonesta anche nei confronti dei creatori che disegnano i propri prodotti uno a uno, e che non possono competere a livello di quantità di asset creati. Io però mi chiedo, ma davvero alle persone non interessa se dietro a un’illustrazione c’è un artista “artigiano” o una macchina? Una parte di me vuole ancora credere che dopo un periodo di entusiasmo per le AI ci sarà un ritorno all’apprezzamento dell’opera umana, ma qualche dubbio resta…
Sono contenta che il video ti sia piaciuto ☺️ Si anche io mi pongo spesso la stessa domanda, e per il momento mi sembra che la risposta generale sia “no” (ad esclusione di chi disegna). Temo che il fattore economico prevalga molto, ma ovviamente anche io spero che sia solo una fase transitoria. È una cosa nuova, tutti vogliono provarla, sembra bellissimo ma……. Un po’ come con un nuovo giocattolo: prima c’è tanto interesse, e dopo qualche tempo finisce nell’armadio a prendere polvere. Credo che al momento possiamo solo cercare di tenerci aggiornati il più possibile per capire come si evolveranno le cose. Ma ovviamente spero si troverà un modo per far convivere entrambe le realtà in modo che nessuno calpesti nessuno (moralmente ed economicamente) 👀
Grazie a te per aver guardato questo video 😀 Comprendo che il tema sia molto vasto, e sicuramente non siamo riusciti a rispondere a tutti i dubbi in merito al Copyright e alle AI, però speriamo di essere riusciti a dare una prima panoramica per comprendere meglio come funzionano e come agiscono questi strumenti.
...forse sarebbe il momento di preoccuparsi seriamente. Questi "strumenti" innovativi vengono presentati come "necessari fautori" di un futuro ineluttabile, ma non per questo migliore, credo che la vita che facciamo oggi ci risponda da sola. io sono un disegnatore, ma preferisco fermarmi qui con i commenti...
@@elenamirulla capisco assolutamente le tue preoccupazioni e le condivido. Purtroppo per molti questa è vista come un'opportunità d'avanguardia, ma per me aprirà la strada a ben altri utilizzi non solo in campo artistico(purtroppo) .Non possiamo fare nulla se non negare il nostro consenso personale, per il resto stiamo a vedere...
Comprendo assolutamente i vostri timori. Credo che per ogni strumento (AI comprese) ciò che è in grado di determinare se siano una minaccia o una risorsa dipenda dall'uso che ne viene fatto. Se le persone lo useranno in un modo che noi reputiamo sbagliato, allora diventeranno una minaccia: diversamente, diventeranno una risorsa. Quello che possiamo fare al momento è conoscere bene questi strumenti; l'informazioni ci renderà sicuramente più consapevole, consentendoci di capire se e come possiamo agire in base ai nostri obiettivi. Purtroppo i dubbi ci saranno sempre, ma agire solo da spettatori non giova, soprattutto quando si tratta di risorse che evolvono così rapidamente. Capisco perfettamente tutti i timori che possano generare, ma al momento questo è quello che possiamo fare. Speriamo che più avanti possano emergere maggiori possibilità di scelta e di azione per noi artisti.
@@kreolisa purtroppo conoscere meglio gli strumenti come dici tu ,equivale a consentire che questi strumenti,(che nessuno di noi ha richiesto) vengano a far parte delle nostre vite in modo prepotente con la scusa del "progresso", il rischi non riguarda solo la sfera "artistica" purtroppo ma potrebbe un'invasione di capo completa...
Video super interessante, complimenti ad entrambe. ❤👏 Non mi ha tranquillizzata affatto, anzi. 😅 Ha confermato le mie preoccupazioni. 😢 L'AI di per sé é un mezzo che potrebbe avere un potenziale pazzesco, invece si usa in modo sregolato e da furbetti, senza consenso dei disegnatori e di fatto portando via lavoro a chi ci ha messo anni per studiare, far pratica, migliorare e che ha "l'assurda pretesa" di voler pagare le bollette e fare la spesa. E non solo nel disegno. Mi chiedo comunque cosa sarà del genere umano quando gli verrà tolta una enorme fetta di creatività. Perché purtroppo lo si vede già che vincono gli interessi, il risparmio di tempo e soldi, invece che il rispetto di chi ci mette le mani, il cuore e la mente. Quelli che usano le AI sono semplicemente i "committenti". Il "prompt", la descrizione, é la descrizione che dareste a un artista per commissionargli un'opera. Ma vogliono risparmiare, fare i furbi o peggio, fare gli *artistoni". La vedo molto nera, purtroppo. Spero tanto di sbagliarmi, ma già ora il clima non mi piace. E le varie "mancanze" di tecnica (errori, tipo le dita) delle AI saranno perfezionati in poco tempo. Comunque, già ora la gente pensa che per fare un "disegnetto" ci vogliano 5 minuti. In pochi riescono a capire o vogliono capire minimamente la differenza fra un'opera umana e una cosa generata da un programma. Non mi dilungo perché sono veramente pessimista. Le argomentazioni di chi é a favore mi sembrano o ingenue o furbette. Detto ciò, mi chiedo quanto potrebbe costare il copyright su ogni singolo disegno che si pubblica, perché così a occhio penso potrebbe essere abbastanza caro, ma magari mi sbaglio. 🙂 Grazie
arriveremo ad un punto in cui non ci sarà, probabilmente differenza fra i film dispotici e la realtà completamente digitale sotto il completo controllo e tracciamento personale.. mi auguro di sbagliare, ma non occorre essere"complottologi" per intravvedere un possibile pericolo dietro l'angolo...
A quanto ne so il diritto d'autore italiano viene attribuito automaticamente all'autore dell'opera , non devi registrarlo o pagare nulla , il discorso è diverso per i marchi registrati e brevetti (solitamente per loghi ,branding e design industriale ), dovresti trovare una sessione apposita sul sito dell'Unione europea a riguardo
@@nicolopuccini6525 forse ho capito male, ma durante il video mi pareva si intendessero proprio i disegni da mettere sotto copyright. Devo dire che non ho mai pensato a questa cosa (avendo un editore), neanche per i disegni "liberi". 🤷🏼♀️
Bho guarda io queste cose le ho dovute toccare all'uni per l'esame di web design , non sono un'avvocato del diritto d'autore , ma direi che nel tuo caso sei tutelata dal tuo editore , i brevetti su opere creative e design sono per farti un esempio per prodotti come il logo della Coca-Cola , della Lacoste , o il font della Monster , roba cosí .. Per i tuoi disegni liberi c'è il diritto d'autore tradizionale che tu acquisisci automaticamente avendo la paternità dell'opera . Se intendi quello di cui parlavano verso la fine credo fosse un servizio terzo che fornisce questa societá di cui fa parte la ragazza , ma sono rimaste molto vaghe , credo (ma è una supposizione mia ) che usino gli nft per ''certificare '' la paternità dell'opera . Ei ma sei di Genova ! Sei mica la cugina della Jasmine ?
Ciao sono una creatura strana metá ingegnere informatico e metá digital artist (nel senso tavoletta grafica Photoshop e tanta pratica , non nel senso che scrivo prompt ). La chiacchierata è interessante ma ci sono alcune cose che ...ho trovato un pó imprecise e secondo me avete dedicato molto spazio al diritto d'autore che però in questo frangente è totalmente inadeguato . Finché uno fa arte per hobbie non si pone alcun problema , il problema si pone professionalmente , perchè nessun artista può competere a livello di performance con l'IA generativa , se non per qualità per tempo , quantità di lavoro svolto e costo . Questo manderà necessariamente gli artisti tradizionali fuori mercato (che giá non godono di condizioni rosee ) , ricordo che i prodotti di un IA possono essere usati a fini commerciali , tanto è vero che con gli account pro rilasciano licenze commerciali sulle opere . A meno dei personal branding più forti questo disincentiverà sempre più l'arte "umana" . Su questo non c'è diritto d'autore che tenga e mi spiace dirlo ma anche prendersi la briga di cancellarsi dai dataset è uno sforzo futile , sia perchè in molte architetture una volta ultimato l'addestramento il dataset non è più rilevante sulle performance , sia perchè la mole di dati e tale per cui per uno che chiede la rimozione altri 100000 non lo faranno. Il diritto d'autore italiano che è a dir poco vetusto e inadeguato , puó essere utile per i casi di plagio e uso illecito dell'immagine senza il consenso dell'autore ma non per questo . Fatta eccezione per i rari casi in cui l'IA prende una cantonata e genera delle copie di opere giá esistenti watermark compresi(e in tal caso sarebbe un plagio fatto da una macchina che giá è roba che giuridicamente è un grosso bho ) non è possibile proprio per come funziona il machine learning risalire ai pezzi di opere da cui si è attinto (nemmeno per gli sviluppatori ) perchè non fa dei copia incolla ma genera l'output ex novo . Usare un IA generativa non è quindi rubare arte altrui (anche se si potrebbe parlare delle responsabilità degli sviluppatori nell'includerle nel dataset senza previo consenso dell'autore o delle policy dei social network su cui gli artisti caricano i loro lavori ) Personalmente comprendo la frustrazione che deriva dal sentire gli anni di pratica e magari istruzione resi obsoleti da un programma , davvero e lo trovo desolante credo quanto voi . Potrebbe essere interessante sentire dei professionisti del campo più specifici come un developer di machine learning e un giurista sull'argomento .
Infatti, il problema più grave é che verremo sostituiti. Perché vince l'opzione più veloce ed economica, a nessuno frega se noi umani dobbiamo mangiare e campare, dopo anni di studi.
Nel tuo commento specifichi "ricordo che i prodotti di un IA possono essere usati a fini commerciali , tanto è vero che con gli account pro rilasciano licenze commerciali sulle opere". Posso chiederti la fonte di tale informazione? Non ci risulta che abbiano (o che utilizzino) la generazione di Copyright sulle opere realizzate, anche perché lo Stato prevede che tale diritto venga affidato solo ad opere realizzate manualmente da un essere umano. Sarebbe molto interessante leggere la fonte di tale informazione, così da comprendere meglio il tutto e, nel caso, creare anche un contenuto di approfondimento che sicuramente potrebbe essere interessante.
@@kreolisa basta che guardi i terms of service di midjourney per la fonte (scusa ma a youtube non piace che linko cose , ci ho provato ) comunque licenza commerciale e diritto d'autore sono cose distinte , una non implica per forza l'altra e viceversa .
@@nicolopuccini6525 Mi sa che ti è sfuggito qualche aggiornamento cruciale. Mi pare di capire che tu sia in assoluta buona fede, ciononostante si tratta di disinformazione.
L'intelligenza artificiale non ruba niente da nessuno. Tutto quello che fa è imparare guardando opere di artisti. Seguendo la vostra logica allora noi umani non dovremmo neanche guardare le opere fatte dagli altri in quanto ad ogni visione di un opera impariamo cose nuove inconsciamente. Ecco, l'intelligenza artificiale fa esattamente questo. Infatti una volta imparato non ha piu bisogno del database da cui ha imparato.
Sì, certo, infatti in alcuni disegni generati dalle AI ci sono letteralmente attaccate le firme degli autori veri. Ma chi volete prendere in giro? Almeno l'onestà intellettuale di ammettere quello che fate.
Il problema non è il fatto che generi le opere basandosi su quelle di altri artisti (quello lo fanno anche gli artisti umani ed è alla base dell'arte ispirarsi ad altre cose, che siano disegni, fotografie o altro) ma dell'uso che viene fatto di queste creazioni generate dalle AI, soprattutto se pensiamo all'ambito commerciale. Lo Stato Italiano dice (come dice Yako nell'intervista) che un'opera è soggetta a Copyright solo se dietro vi è la manualità di un essere umano (non un prompt, ma l'atto del disegnare); quindi di fatto si tratta di opere che non possono e non hanno il diritto di avere un Copyright, che di fatto è quello che poi ti dà il diritto di agire su un determinato disegno (uso commerciale o personale). Usare le opere generate dalle AI per (per esempio) creare un fumetto e venderlo, non si può fare, perché non può essere applicato il Copyright. E' una questione legale. Poi ovviamente ci sono i fattori etici e l'ambito lavorativo, ma questi sono ambiti complessi di cui non ho le competenze per pronunciarmi.
Compra una matita e un bel blocco da disegno. Non è caro e il risultato sarà solo ed unicamente tuo. Cercare di frodare il mondo spacciando il ripetuto infrangimento del copyright come una qualche sorta di talento e cercare di monetizzarlo è vile prima di tutto nei confronti si sé stessi; dopodiché é anche imbarazzante, rispetto a tutti gli altri. Forse con quel blocco da disegno scoprirai che sei molto meglio di quanto credi.
