Amplificatore con Triodo 211. Analisi dell'amplificatore dopo le modifiche. 

Purtroppo no, ma servirebbe a poco perchè non sono molto dissimili fra loro a parte il valore di alcuni componenti e l'eliminazione dei due stabilizzatori di tensione a gas. Le modifiche più importanti sono a livello di cablaggio. Per esempio montare un componente più grosso o più piccolo dello stesso valore, oppure più vicino o più lontano al piano di massa, oppure condensatori ad alte prestazioni concepiti per alimentatori switching o resistori antiinduttivi. Tutti questi accorgimenti hanno una influenza che sommandosi diventa rilevante per il risultato finale. Su questo amplificatore poi ho agito su qualcosa di già esistente, in fase di progetto si può fare molto di più, come trasformatori progettati allo scopo e ottimizzati.

Si è vero. Un errore di disegno. L'ho corretto. Grazie mille.

La risposta semplice non esiste. In genere è meglio che ci sia, ma nella giusta misura, tale da migliorare il controllo che ha l'amplificatore sulle casse acustiche. Quindi senza esagerare e senza cercare di ovviare ad una cattiva progettazione dell'amplificatore. Un buon amplificatore deve funzionare bene senza controreazione. Mettendola funzionerà meglio.

Se ha delle casse abbastanza sensibili io andrei su un reisong a10-a12 con tanto di modifiche come descritto qui www.audiovalvole.it/amplificatore-valvolare-cinese-reisong-a10.html Più o meno si va a spendere quella cifra.

Grazie!!

Vanno bene quelli che c'erano, le correnti anodiche delle 211 e della sezione pre-driver non sono cambiate. Sono cambiati solo i punti di lavoro delle valvole pre e driver.

In verità no, brutta abitudine, la prossima volta disabiliterò il monitor dei carichi fittizi. Grazie del suggerimento 😅

Per ora lo sto tenendo in test per verificare la tenuta dei componenti, il calore prodotto (termocam Fluke) e la stabilità. Non ho ancora collegato le casse. Lo farò nel giro di qualche giorno e poi potrò riferire.

Fra l'altro ho 3 set di casse per eseguire le prove, da media ad alta sensibilità, JBL LX4 (datate ma con crossover ottimizzato e di un suono molto brillante sugli acuti), Cervin Wega XLS-215 (enormi, con una escursione esagerata sui bassi), e Klipsh RP8000 (molto sensibili e abbastanza bilanciate).

Purtroppo non posso fare un video di ascolto perchè me lo bloccherebbero per violazione del copyright della musica che utilizzo di solito per le prove.

@@audiovalvole-thetubesound5781 è vero, ma esiste musica non protetta da copyright che può essere utilizzata liberamente. Dovresti masterizzarti un cd ad hoc, ma capisco che avrai sicuramente dei brani di riferimento, come tutti, per capire quali sono le differenze tra un impianto e l'altro 😉

Le risposte sono tante. Mancanza di conoscenza specifica, contenimento dei costi, improvvisazione..... Ormai quelli bravi, nati con le valvole hanno lasciato questa valle di lacrime. Chi inizia adesso magari ha anche le conoscenze teoriche ma manca dell'esperienza che solo la pratica e la curiosità possono dare. Poi non si può fare di tutta l'erba un fascio, conosco dei costruttori che lavorano molto bene. Ma nel futuro c'è il nulla, nessuno che abbia la voglia di apprendere i trucchi di una tecnologia che è data per spacciata da 50 anni.

Grazie mille!! Ora funziona al massimo del suo potenziale. Per piazzare il commutatore per la reazione ho utilizzato il foro già fatto che alloggiava il fototransistor per il telecomando che ho tolto. Quindi non ho toccato l'estetica, cosa che mi rende molto felice.