Alimentatori per Amplificatori a Valvole Termoioniche 

Sei molto gentile. Grazie a te.

Grazie mille. Faccio del mio meglio con la scarsa attrezzatura che ho. Purtroppo quando devo scegliere fra un oscilloscopio nuovo e una videocamera ...

Grazie mille!!

Secondo me non si può essere "più bravo" in assoluto, ognuno ha dei punti forti e dei punti deboli. Anche io in passato ho utilizzato diverse elettroniche di contorno per eseguire test e monitorare il funzionamento degli amplificatori, quasi sempre basandomi su arduino che conosco molto bene. Poi ho smesso per prediligere la semplicità. Ma sono scelte personali che non hanno valenza assoluta. Grazie per i complimenti.

Grazie Mauro, mio padre mi ha fatto conoscere le valvole già da piccolo, in seconda media (1971) con una ecl82 ho costruito il primo amplificatore .. a 57 anni ho fatto la mia prima applicazione Java con Eclipse ed Android.. quanto tempo passato, quanta evoluzione.. i vecchi amori invece sono sempre lì. Quante cose avremmo da scambiarci e discutere. Qualche tuo libro è già nel mio archivio. Complimenti di nuovo

Grazie mille!! Ho lavorato con i falegnami e di dita ne hanno in genere veramente poche 😅

Grazie mille a te.

Grazie mille. La difficoltà nel fare video di questo tipo è quella di mantenersi sul discorsivo senza scendere troppo nella modellazione matematica che sarebbe incomprensibile alla maggior parte della gente. Comunque in futuro ne farò anche sulla costruzione dei vari stadi di un amplificatore.

Grazie mille!!

Grazie mille!!

L'induttanza deve essere adeguata per sopportare senza saturare tutta la corrente che erogherà l'alimentatore più un margine di sicurezza, quindi indicativamente il 150% della corrente da erogare.

Cercherò di fare del mio meglio. Grazie mille.

Grazie mille!!

Grazie mille!!

Qui le linee di pensiero sono molteplici. Se diamo per scontato che hai una terra ottima io consiglio di collegare la terra alla massa comune del circuito e al telaio nello stesso punto. Molti collegano la massa comune del circuito al telaio metallico senza collegare la terra. Funziona ugualmente ma è più pericoloso, in difetto di isolamento puoi prendere una scarica. I due metodi sono entrambi efficaci.

Buongiorno, l'induttanza va sempre dimensionata per la corrente che la attraversa, per evitare principalmente la saturazione del nucleo che di fatto la renderebbe inefficace. Cordiali Saluti. Mauro.

Basta comprare un inverter 12V-230V e una grossa batteria. E' l'unica soluzione.

Se per economico pre a valvole si intende una di quelle schifezze cinesi che vendono su aliexpress ... pessimo. Se il CD è provvisto di volume io lo attaccherei direttamente ad un finale a valvole.

Allora ... a) la tensione di polarizzazione dei diodi è trascurata, quando si parla di diodi al silicio, troppo bassa in relazione alla tensione anodica, è molto più influente la fluttuazione della tensione di rete. b) in un filtro pigreco in genere si procede nel seguente modo: si scinde in un filtro capacitivo e in un filtro passa basso, nel primo stadio si calcola il ripple utilizzando il calcolo dell'energia immagazzinata e quella assorbita dal carico, nel secondo stadio si può calcolare tranquillamente l'attenuazione partendo da una analisi alla frequenza più bassa del ripple (50 o 100Hz) calcolando il modulo dell'impedenza Xl e Xc per tale frequenza e ricavandone l'attenuazione. L'unico vincolo è che la frequenza di risonanza serie di L e C sia molto lontana dalla frequenza del ripple o di una delle sue armoniche. Il vincolo principale nel calcolo dell'induttanza è avere una resistenza serie il più bassa possibile per non introdurre una caduta di tensione troppo grande sotto carico e questo purtroppo limita il valore di induttanza, mentre aumentare il valore del condensatore a valle dell'induttanza non ha nessuna controindicazione se non aumentare il picco di corrente in fase di ricarica che comunque viene limitato dall'induttanza. Per valutare la bontà di un filtro si può anche trattare il tutto dal punto di vista dell'energia immagazzinata, anche in questo caso è molto più conveniente immagazzinare energia sulle capacità, l'energia immagazzinata sull'induttore è molto più piccola a parità di ingombro.

@@audiovalvole-thetubesound5781 Grazie per la risposta. Nella mia precedente domanda nel punto B ho per errore indicato un filtro di secondo ordine il filtro pigreco che invece è del terzo ordine.

Ciao, in questo caso io utilizzerei una resistenza di caduta calcolata per una corrente leggermente superiore e a valle metterei uno zener (o una serie) da 250V con due condensatori in paralello, uno da 100n poliestere e uno molto più grande elettrolitico. In serie allo zener metterei un led per evidenziare il funzionamento anche se innalza la tensione del ramo di 2v circa. Ma questa è solo la mia ricetta :)

@@audiovalvole-thetubesound5781 ottimo grazie 👍

Grazie mille!!

Mettendone molte in serie. Non dimentichiamo che le batterie hanno una storia molto più lunga di quella delle valvole. Poi comunque si parla di apparati che non avevano il fine di amplificare ad alti livelli il segnale, in genere radio a cuffia o con un piccolo altoparlante.

@@audiovalvole-thetubesound5781 si in effetti stavo pensando alle radio militari periodo seconda guerra, li non mi pare ci fossero molte batterie, ma è vero che in cuffia non serviva chissà quale potenza...

@@storieefoto Si infatti anche io ho pensato a quelle. Oggi si potrebbe fare un impianto audio a valvole su una Tesla con pacco batterie da 800V 😀

Basta collegare in serie i due secondari nel giusto verso. Se il collegamento è corretto si due estremi si avranno 30v, se è sbagliato 0. Spero che l'ingresso del DAC sia in ac altrimenti bisogna realizzare tutto l'alimentatore con tanto di ponte, condensatori e stabilizzatori di tensione.

​​​@@audiovalvole-thetubesound5781 Grazie, il pcb del dac ha ingresso ac, ma con due poitivi e la massa al centro. Ha già un buon raddrizzatore e buoni condensatori... i 30v dove li collego nei 3 morsetti 15-0-15? Poi ci sono 4 stabilizzatori, penso. Su uno c'è scritto 3371, ma si legge poco. E 4 piccoli condensatori....

@@AleP77 quando i secondari sono collegati in serie in fase, i due fili a 30 volt vanno vanno agli estremi nei due morsetti 15V e gli altri 2 fili collegati insieme allo 0.

@@audiovalvole-thetubesound5781 interessante. Ho individuato i due secondari, e ottengo 32V ai capi sia se collego in serie gli estremi dei secondari come 0, sia collegando in serie gli interni dei secondari come 0v. Cioè, si riesce a mettere in serie sia mettendo a 0v i capi esterni, sia mettendo a 0v i capi più interni dei secondari. Agli altri capi sempre 32v. Non riesco a capire la fase. Ma in entrambi i casi, i 15v che avrò in uscita saranno sfasati 180'. È corretto?

@@AleP77 No. La fase corretta è una sola combinazione. 15-0:15-0. Per fare la misura prova a caricare il secondario, ovvero collega un carico.

No, nessuna riduzione di dinamica se non per amplificatori di grande potenza. La gente parla ma quasi mai ha preso in mano un saldatore o progettato un circuito.😅

Grazie mille

Colgo l'occasione, Mauro, per chiederle: in un buffer con valvole 82ecc , quanto conta la qualità delle valvole? Quanto quella dei condensatori di uscita? Grazie

Scusa, valvole e88cc

@@AleP77 Dipende come è fatto il buffer, ma in linea di massima poco, in genere le valvole sono configurate ad inseguitore catodico quindi con controreazione in corrente molto accentuata. I condensatori devono invece essere sempre (quelli in serie al segnale soprattutto) di buona qualità.

1) Si è buona pratica. Si, sono in questo caso quelli gialli ma ci sono di tutti i colori. Meglio ancora cerca la sigla MKP che sono in polipropilene e non sbagli. Sono anche meglio di quelli in poliestere che comunque vanno bene. 2) Dipende dalla qualità del condensatore elettrolitico, io se posso (se c'è lo spazio) li metto sempre anche sui condensatori di bypass della resistenza catodica se c'è. 3) Il giratore funziona molto bene, ma visto che ci sei e i componenti sono pressochè gli stessi realizza uno stabilizzatore con diodo zener e tiemi conto che il livello di riduzione del ripple corrisponde nel transistor ad hfe nel punto di lavoro. Unico problema è raffreddare il mosfet/transistor. Le alette sono spesso troppo ingombranti. Spero non me ne vogliano i puristi. Grazie mille!!

Questo mi sfugge, l'unica differenza è nella resistenza serie del tubo a vuoto, molto più grande, (ed emulabile anche nei diodi semiconduttore con una resistenza serie) quindi l'unico effetto che posso immaginare è una leggera compressione del suono nei push pull. Un altro effetto è quello di limitare i picchi di corrente di carica dei condensatori di livellamento, che comporta una generazione minore delle armoniche del ripple. Ho fatto molte prove ma non ho mai avuto cambiamenti misurabili, neanche all'ascolto. Poi secondo me si tratta di gusti.

@@audiovalvole-thetubesound5781 Anche per me non ci sono differenze udibili, ne misurabili . e per contro il diodo a stato solido è molto piu efficente comodo ed economico. Se però legge qualche rivista di costruzioni audio troverà spesso delle preferenze per la rettificazione con tubi a vuoto. Forse era solo un puntiglio : un ampli a valvole deve essere tutto a valvole.!

@@robsonpolluce8819 Si infatti. Il limite del diodo a vuoto è nella corrente erogata, se faccio un amplificatore push pull con delle KT120 o delle 6c33 ne dovrei mettere almeno 2 in parallelo.

@@audiovalvole-thetubesound5781 Noto però che negli amplificatori per chitarra o basso elettrico ci sono musicisti che preferiscono la valvola rettificatrice anziché i diodi a stato solido . Ho un amico chitarrista che su questa faccenda ha fatto diverse prove ed è arrivato a questa determinazione...

... forse perché lo stato solido aumenta la tensione anodica e di conseguenza sposta il punto di lavoro delle valvole....

In linea di massima la metto da almeno 5H o più, compatibilmente con lo spazio a disposizione.

@@audiovalvole-thetubesound5781 grazieee

@@storieefoto Di nulla

Anche io di tanto in tanto uso dei telai in legno e vanno abbastanza bene anche se non fungono da schermo. Si può sempre ricoprire l'interno con una lamina metallica ma dovrebbe essere ferromagnetica, il massimo sarebbe in permalloy. Per i trasformatori lo schermo elettrostatico andrebbe messo fra primario e secondario per evitare gli accoppiamenti capacitivi (come in molti interstadio) e sulla parte esterna. Io me li facevo costruire a cale alterne ma ora è quasi impossibile trovare un artigiano disposto a fare un simile lavoro. Sono quasi tutti ad avvolgimenti sovrapposti. In un prossimo video pensavo di riprendere la fase di ottimizzazione dei trasformatori.

@AudioValvole - The Tube Sound Amplificatori Audio ,caspita quante cose conosce ,se fossi il suo vicino di casa ,verrei a rompere le scatole tutti i giorni ☺️

@@non-faccio-lo-yotuber Qualche cosa la so, dopo 45 anni di questa passione anche un ciocco di legno avrebbe una certa conoscenza 😁

Da alcuni mesi RU-vid non visualizza più il numero dei non mi piace e ha fatto bene. A chi non interessa l'argomento può lasciare il video o meglio, aprire un proprio canale e proporre i propri contenuti. Sarebbe ancora più interessante lo schema commentato del circuito raddrizzatore con valvola. 👍

@@pippopippo7094 Si infatti ... Per quello che riguarda il raddrizzatore con diodo a vuoto, me lo segno, farò un video dedicato.