Antonio Gargano - Niccolò Machiavelli Palazzo Serra di Cassano, 25 novembre1993 Indice delle lezioni per autori e per temi sul sito IISF: www.iisf.it/index.php/progett... Lezioni Antonio Gargano: www.iisf.it/index.php/progett...
Queste lezioni sono un patrimonio culturale inestimabile. Una chiave interpretativa estremamente chiara e sintetica del pensiero filosofico. Per avere anche un riferimento cartaceo spero possa essere presto di nuovo reperibile il volume dell'Editoriale Scientifica dedicato alla filosofia moderna che purtroppo non sono riuscito a recuperare. Fortunatamente ci sono le videolezioni. Grazie professore
Non conoscevo machiavelli, prima d'ora ne sentivo parlar solo persone adulte e straniere, questa spiegazione in italiano è davvero esauriente! il principe ha passato una vita nel pensiero comune di noi uomini . Condivido molti pensieri , sarebbe stato bello discutere quel giorno VOGLIO ANCORA ASSEMBLEE ! c'è un forte bisogno di cultura..
avevo solo 11 anni quando ebbe luogo questa lezione, non sarei riuscita a comprenderla. Poterla seguire ora che ne ho quasi 42 mi fa quasi commuovere. Che dono prezioso queste registrazioni, grazie Professore!
La gioia immensa è aver potuto ascoltare da studentessa di Liceo questa lezione (ho ancor oggi gli appunti), e riscoprirla ancora da adulta e docente... grandioso professore.
Professore complimenti per la sua altissima preparazione e per la grande chiarezza nella esposizione, traspare il suo amore e la sua passione per la propria materia. Dovrebbe essere più popolare cioè "televisivo" come e più di Barbero per essere conosciuto anche dal grande pubblico. In quanto a Machiavelli è stato influenzato dai ruoli politici che ha ricoperto nel corso della sua vita, ne deve aver viste tante per essere diventato alla fine così cinico. Purtroppo la politica non è quasi sempre solo partecipazione civile al governo della res pubblica, ma anche tanto malaffare.
professore sono arrivata a 40 minuti di video per il momento, ma Dante (prima di Machiavelli) ha parlato di necessità in Italia di un potere superiore e anche Dante, a mio avviso, condivide una visione pessimistica dell'uomo. Dante è il primo umanista, tecnica medievale ma pensiero moderno
Machiavelli vide chiaramente la modernità e il modo con cui il politico deve stare in essa. Da qui la separazione sempre più definitiva tra prassi ed etica, cosa impossibile nel precedente mondo cavalleresco. Ma non venne capito e osteggiato da coloro che stavano portando il mondo proprio verso la modernità. Se per esempio il "parvenu" Napoleone lo avesse seguito invece si denigrarlo, oggi avremmo un Europa napoleonica e non una colonia americana. Il dato più debole in Machiavelli mi pare essere la separazione netta tra dimensione ideale e "realtà effettuale". Vico vide molto meglio questo punto quando ritornò ad Aristotele, dimostrando che l'uomo nel suo fare punta sempre alla perfezione ideale del fare, sia più o meno cosciente di questo. Anche un criminale si sforza che il suo crimine sia il più possibile perfetto.
Il fine giustifica i mezzi per il bene dello Stato nazionale, ma qual è l'interesse dello Stato nazionale? Quello di soverchiare altri Stati nazionali? L'ingiustizia individuale è giustificabile quando diventa collettiva? Lo Stato nazionale è un'entità omogenea e il suo interesse coincide con l'interesse di tutti i suoi cittadini? Ecc. ecc. ecc.
Caro Professore ho l'impressione che la teoria machiavellica é più tattica che strategica forse proprio per questo è stato visto come utilitaristico; mi sbaglio? Cari saluti
@@AccademiaIISF caro professore non riesco a trovare il saggio di cui parla del ricercatore Vittorio Ezle ma forse non ho catturato bene il cognome. Può aiutarmi? Grazie di cuore
@@AccademiaIISF mio carissimo Professor Gargano, non conosco il pensiero filosofico riguardo il caso, la coincidenza, ma proprio questa mattina ho fatto una richiesta al suo istituto per avere informazioni sulle prossime sue lezioni, e nel mentre ascoltavo la sua lezione su Hegel. Grazie infinite della informazione sul prof Hösle. Cordialmente Valerio
Decisamente troppo buono nel voler vedere del buono nel machiavellismo. Anche rifacendosi fedelmente ai concetti espressi da Machiavelli, sostenere ancora oggi che la morale possa essere slegata dalla politica, dopo tutto quel che è stato fatto in nome della fantomatica ragion di Stato e della necessità/pragmatismo, risulta perlomeno anacronistico. Inoltre vengono dati per scontate alcune cose, come che lo Stato sia per forza in cima alla scala di valori. Insomma, mi sembra un pensiero superato.
dire che la politica non è immorale ma amorale è dire (sto criticando Machiavelli con Manzoni) una sciocchezza perché come il buio è assenza di luce, come il caos è assenza di ordine, così è il male è assenza del bene, è direzione casuale, errante; l'essere umano non può esimersi da questa responsabilità visto che non è una bestia. La stessa argomentazione mi pare di sentirla sulla bocca di Eichmann: "ESEGUIVO ORDINI". La politica non può essere amorale, non può non avere un fine e il fine che Machiavelli propone non è il bene ma la conservazione del potere del principe, questo contraddice quanto dice il prof che ci sia una impostazione filosofica alla base del libro o del pensiero di Machiavelli (secondo me in questo si contraddice da solo). C'era, per me, prima l'esperienza politica, quindi la possibilità di scrivere un libro interessante diverso dalle utopie di altri, infine il libro, non la filosofia.