Che capolavoro ! Questo video è davvero emozionante ! La passione che mette quest'uomo nel mettere in moto questo pezzo di storia e' davvero esemplare ! Complimenti !
Ricordo di una infanzia bellissima..poi quando era ben caldo bruciava tutto.. Olio esausto (bruciato) con una minima percentuale di gasolio...e di notte ,dal tubo di scarico uscivano fiamme lunghe mezzo metro...per noi bambini meglio dei fuochi d'artificio!!! Sono felice di avere vissuto quei tempi!!!
A norma o no, caciotta o ricotta, questi sono i mezzi con cui i nostri nonni lavoravano la terra e cui grazie a loro riuscivano sfamare intere famiglie. E ancora si mettono in moto.
Gabriele Gentili si lo tiene sotto perche lo scalda Da lì il nome testa calda Una volta caldo la toglie In ogni caso ottimo pezzo da museo anche se bisognava stare in piedi salendo dal retro
A parte i commenti senza anima,di chi non ha vissuto o non ha mai avuto interesse di documentarsi su di quei meravigliosi periodi della nostra Italia,ce da dire che allora l'Italia,in materia di meccanizzazione agricola non era seconda a nessuno,oggi quasi tutte quelle meravigliose aziende produttrici che oltre all'orgoglio nazionale davano lavoro a molte famiglie,sono sparite o sono state svendute a multinazionali estere.Peccato.
Rimane la Same ma oramai non è più in grado di competere con il resto dei mezzi agricoli in produzione...Il mercato ad oggi è in mano alle aziende tedesche e alla John Deere. New Holland se vogliamo considerarla come l'evoluzione dei Fiat prima e dei FiatAgri poi possiamo dire che si difende bene ma è lo stesso messa in secondo piano e oscurata da Fendt e John Deere.
@@samuelepavan597 da me al sud i same sono come il pane, per frutteti, vigneti a tendone, oliveti ecc... Sono i migliori per potenza e posizione dei comandi, altezza e comodità. C'è solo un fendt ed un case e chi li ha li vuole rivendere🤣. New Holland nuovi non se ne vedono molti in giro. Ormai qui sono tutti SDF i trattori NUOVI più venduti
@@davidecristiani9986 Nel settore vigneto/frutteto Same anche qui al Nord mantiene il suo buon nome e forse sta sempre più migliorando la sua fetta di mercato, riesce a competere con i t3 e i t4 della New Holland e molti lo preferiscono per costi ecc anche alla serie 200 della Fendt. Nel campo aperto invece se fino a qualche anno fa c'erano addirittura terzisti che puntavano su Same attraverso Diamond, Iron e le vecchie glorie come il Titan, adesso hanno dovuto optare per altro in quanto Same non ha più una gamma pressochè completa. Si spostano verso Fendt e Claas.
@@samuelepavan597 In Italia c'è prevalenza di campi specializzati ad alta intensità, infatti same specializza i trattori per la maggior parte del mercato. All'estero invece è diverso ci sono colture più estensive dove l'altezza del cofano o la posizione dei comandi non cambia nulla perché c'è la cabina. Se si prova ad andare sotto un albero di ulivo con un fendt, ti ritrovi tutte le leve sotto la fresatrice😂
@@fabrimara 😊ha ragione... ...i miei pensieri vanno alla mia vecchia Benelli del 69 (mi pare 100 di cilindrata) che con un pieno ti dimenticavi di metter benzina...
Bellissimo. ..mio padre mi diceva che mio nonno accendendeva sotto un fuoco .....oppure andava con un pezzo di legno tolto dal fuoco e lo metteva sotto la testata
Venti anni sopra questi piccoli ammassi di ferro vecchio ti ritrovarvi con il cuore spapolato altro che capolavori, per fortuna sono arrivati i motori a quattro tempi... ma ci voleva tanto a capire che un motore con almeno un' altro pistone girava meglio? E questi lo chiama capolavoro ma va..
@@alessandrodavanzo6186 devi pensare d'avanzo prima di parlare io ti posso portare moltissimi casi di persone che hanno avuto problemi di cuore con questi trattori con un unico pistone che avevano bisogno di volanti giganteschi per dare energia al landini quando questi poverino aveva l'unico pistone che anziché dare energia era al punto morto e bisognava di energia.. Ma d'avanzo forse a suolo in meccanica eri come i landini....
Dovrebbe essere un diesel monocilindro a due tempi, cioe' in assenza di valvole perche' ho visto che il motore girava in moto prima in senso orario e poi il signore lo ha quasi fermato per farlo girare in senso antiorario cioe' inverso. Bello.
Si è un motore detto "Testacalda" è un ciclo termico semidiesel come detto sopra ed è un due tempi con luci e senza valvole, simile ad un 2 tempi a miscela ma il gasolio viene iniettato a bassa pressione nella sfera calda che lo fa evaporare e dove si incendia spontaneamente con la pressione generata dal pistone.
@Armistitium Tu invece in un museo scientifico/tecnologico non ci dovresti mai andare per nessun motivo: non capiresti, evidentemente, e forse faresti brutte figure aprendo bocca.
bei tempi quelli in cui per mettere in moto un mezzo di trasporto a combustione dovevi dargli fuoco. e alla domanda del solito passante "Scusa hai da accendere?" si rispondeva "no, mi spiace non guido!!😂😂
Mi spiegate perché in un primo momento , il volano gira in un senso e poi vengono fatti diminuire i giri e viene fatto girare nell'altro senso? Grazie a chi risponde a questa mia curiosità.
Per il semplice fatto che è un motore 2 tempi monocilindro con una meccanica semplice ma duratura che se il motore gira da una parte o dall'altra è la stessa cosa
@@eliamalesan55 ....E più precisamente perché vi è un grande anticipo di accensione, per cui al minimo il volano non riesce a far superare al pistone il Punto Morto Superiore e di conseguenza torna indietro invertendo il senso di rotazione.
@@giumor6042 sicuro che sia il grande anticipo a determinare l'avviamento al contrario? Allora come lo spieghi il fenomeno del "mezzo giro"? Forse perché la fase di iniezione in questo specifico tipo di motore non c'entra con la possibilità di funzionare al contrario?
fantastico! scusate l'ignoranza: al volano si agganciavano le cinghie per le trebbiatrici? e se sì, come si riusciva a mettere in moto e poi agganciare, o viceversa? oppure c'erano pulegge aggiuntive che venivano collegate al volano?
Di solito la puleggia per il trebbiatore era dalla parte opposta e aveva un volantino con cui si poteva mettere in folle (una specie di grande freno a tamburo) stringendo il volantino si avviava la cinghia che dava il moto al trebbiatore, allentandolo si fermava la trasmissione del moto
