English translation below. Febbraio 2020. Un sole splendente è il simbolo della città. E' la "porta sul mondo" della Slovenia, funge sia da scalo merci che passeggeri. Come per molte città costiere dell'Istria è bilingue. In questo posto, più della parlata, sono le pietre che testimoniano dell'enorme influenza esercitata dalla Serenissima Repubblica di Venezia: nelle stradine strette, alzando gli occhi, ogni tanto si incappa in un leone di San Marco, nei campi e campielli scorgi stemmi nobiliari di famiglie venete effigiati sui portoni dei palazzi antichi. Piazza Tito, una volta Piazza Grande, rappresenta il cuore della città, circondata da edifici storici come il Palazzo Pretorio con i suoi merli, la Cattedrale con la torre campanaria, la Loggia, sotto la quale trova oggi posto un caffè, e l'Università del Litorale.
Capodistria un tempo era un’isola, separata dalla terraferma dalla laguna di Valstagnon, ben fortificata con dodici porte di accesso, delle quali la Porta della Muda è l'unica superstite.
La Fontana Da Ponte, costruita nella metà del 1600 è una piccola riproduzione del Ponte di Rialto a Venezia. La strada più importante del centro storico è via dei Calzolai (Cevljarska ulica), meglio conosciuta come Calegaria, stretta ed in leggera pendenza, è ricca di negozi, bar e gallerie d’arte, ma senza sfarzo.
La Cattedrale di San Nazario conserva alcune opere d'arte dei maestri veneziani, tra cui Vittore Carpaccio che in questa città ci soggiornò. La notorietà di quest'ultimo per uno scherzo del destino è più legata ad un invenzione culinaria che al valore delle sue tele. Vecchie cartoline raccontano di un imponente monumento sulle rive, eretto in onore di Nazario Sauro, eroe cittadino, distrutto nel 1944.
Infine, il nome della città evoca nella mente di chi come me era adolescente fine anni '70 piacevoli ricordi dell'estate: le prime trasmissioni a colori ed in lingua italiana dell'emittente Tele Capodistria, ricevibili lungo tutta la riviera romagnola: tanti film e tanto sport a disposizione quando le televisioni libere erano ancora un sogno lontano.
ENGLISH. A bright sun is the symbol of the city. It is the "gateway to the world" of Slovenia, both large cruise ships and merchant ships dock in its port. As with IN many coastal towns in Istria, They speak italian and slovenian. In this place, the stones testify to the enormous influence exercised by the Serenissima Republic of Venice more than language: in the narrow streets, looking up, every now and then you run into a lion of San Marco, in the fields and squares you see noble coats of arms of Venetian families portrayed on the doors of ancient buildings. Tito Square, once Big Square, represents the heart of the city which concentrates the bulk of the historic buildings such as Palazzo Pretorio with its battlements, the Cathedral and the bell tower, the Loggia under which there is now a coffee and the University of the coast.
Koper was once an island, separated from the mainland by the Valstagnon lagoon, well fortified with twelve access gates, of which the Porta della Muda is the only survivor.
The Fontana Da Ponte, built in the mid 1600's is a small reproduction of the Rialto Bridge in Venice. The most important street in the historic center is Shoemakers Street (Cevljarska ulica), better known as Calegaria, narrow and gently sloping, it is full of shops, bars and art galleries without glitz.
The Cathedral of Saint Nazario preserves some works of art by the Venetian masters, including Vittore Carpaccio who stayed in this city. The latter's notoriety for a joke of fate is more tied to a culinary invention than to the value of his canvases.
The history goes that the Italian patriot, Nazario Sauro, was born in this seaside town. Until 1944, they could see an imposing monument erected in his honor on the banks.
20 сен 2024
