Cara Elena, nei miei 52 anni di vita, mi è capitato solo un uomo pas. Ho trovato questo tipo di relazione più pesante, perchè se già stare con me stessa lo trovo pesante e faticoso, avere accanto una persona simile a me mi porta a "sentire" e vivermi anche tutte le ansie dell'altro. D'altro canto, avere un compagno non pas è altrettanto difficile. Inizialmente sembrano tutti ben disposti a cercare di capirti ma alla lunga diventa pesante e ho notato tanta insofferenza. Alla fine ho optato per stare da sola e tutto sommato è la situazione che più preferisco, diciamo la meno peggio. Mi sento di non pesare a nessuno. Peccato da una parte, perchè mi perdo quello che di bello si può vivere in coppia, ma dall'altra mi sento più serena ( un parolone😉) e libera. Un abbraccio
Sarebbe bella una relazione pas pas, ma.bisogna che abbiano entrambi lavorato sull' autostima e raggiunto una certa maturità emotiva, che si acquista nel corso degli anni ( anche perché molto di noi per arrivare ad un certo equilibrio si sono orientati da soli, non essendoci soprattutto in passato aiuti specifici)
Io non mi metto a nudo nelle mani di chi non ritengo possa comprendere I miei sentimenti devono superare il filtro della mia sensibilita' e quello che percepisco non si sbaglia mai Ho imparato a difendermi, ma ho scelto di essere libero! La verita' e' l' unica cosa che conta
Un altro svantaggio di una relazione pas pas è che spesso si tende a dare più importanza ai propri punti deboli, screditando quelli del partner e creando così conflitti che esacerbano i relativi disagi. Inoltre, di fronte alle debolezze del partner, a volte, ci si sente ancora più indifesi, perché viene meno il nostro bisogno di accudimento.
Si il tono di mio marito, ex, per me era un dolore, poi nel tempo è diventato anche il contenuto del dialogo si è deteriorato, abusi verbali svalutazioni, molto debilitante.. e non sono riuscita a sopportarlo..Lo sguardo, tutti gli allarmi suonavano, e sono riuscita per fortuna a darmi il permesso di allontanarlo dalla mia vita . Forse oggi affronterei tutto in modo più consapevole, ma il finale sarebbe stato lo stesso.
Io ho avuto problemi con donne non pas.... Mi hanno semplicemente definito troppo strano. Invece con ragazze/donne pas ho avuto problemi perché o stavo io a consolare comprendere sostenere loro, o stavano loro a comprendere consolare me. Alla fine sto da solo..
Credo di essere 'PAS' (anche se non mi piace molto questa etichetta) e non sono sicura che anche il mio compagno si possa definire 'altamente sensibile' ma di sicuro è dotato di grande sensibilità. Questo però non significa che sia come me e non credo quindi che manchi fra di noi il confronto, anche se siamo in grado di comprenderci molto bene. È stato proprio lui ad aiutarmi a capire quanto sia importante parlare ed esplicitare le nostre aspettative perché, nonostante la nostra capacità empatica, alcune cose non è detto che si possano capire dell'altro. Nel mio caso, avere un compagno sensibile, è una forza perché mi fa sentire riconosciuta e questo mi dà serenità e leggerezza anche nel confrontarmi con le tante persone che sento più lontane e che incontro quotidianamente.
L'ho scoperta oggi è ho visto alcuni suoi video. Due sono le cose che mi hanno colpito in quello che lei dice ma in realtà è la stessa solo declinata diversamente. Premetto che mi riconosco in pieno nel profilo della PAS e ne sono orgogliosa anche se appartengo al 20% dell'umanità mia simile, ho l'impressione che lei inviti molto di piu i PAS a fare un passo verso gli altri che non viceversa, lo so è un dato di realtà la proporzione 20 a 80% ma mi scusi non è che un modo di vedere la vita sia più consono dell'altro solo perché lo fa la maggioranza. Quando poi parla delle nostre reazioni di rabbia più volte dice che mostriamo il peggio di noi: ma perché gli altri quando sono arrabbiati che fanno?ci spianano ed anche con gusto! La prego mi creda, non voglio fare la guastafeste rompi xxxxx ma raggiunta una certa età sono diventata totalmente allergica ad una società che vuole normalizzare ed appiattire gli individui mentre io e molti altri vogliamo essere liberi di vivere la nostra vita in pace in sintonia con il nostro tratto caratteriale senza dover smussare per forza questo tratto caratteriale visto che l'altro 80% non se lo pone minimamente. Scusi la veemenza delle mie parole ma davvero sono stanca di dover sempre a star a spiegare le stesse cose e capire che è fiato sprecato. Grazie dei suoi suggerimenti e della simpatia, cordialmente e con stima.
Si è vero quello che hai detto....si cerca sempre di andare incontro agli altri ma gli altri spesso non ci pensano neanche a fare 1 passo verso di noi.....non possiamo essere sempre noi ad andare verso gli altri e gli altri niente.....sempre comodi.....e spesso sono bravissimi a rigirare la frittata e alla fine hanno sempre ragione loro a prescindere.....ma dove c'è scritto che dobbiamo essere sempre noi ad adeguarci perche sti qua sono 80 x cento.....che vadano anche un po' in quel bel paese se non sanno comportarsi....tante volte fa solo comodo dire....eh...io non ci arrivo....sono fatto cosi....la vita mi ha reso un po stronzo.....porta pazienza.....ma che cacchio dai......i problemi ce li hanno tutti.....è che questi qui la max parte delle volte sono molto comodi e stra egoisti.......
@@francescocaiaffa5389 ci capiamo benissimo! guarda io ho deciso di non fare tutti questi sconti a tutti, distinguo chi un po' mi interessa e gli altri che vadano a ........ secondo me un atteggiamento da parte nostra non più così tanto comprensivo può far capire, a chi può e a chi vuole, che non c'è più trippa per gatti, chi gli sta bene ok, gli altri girino al largo. Io così mi sento meglio e ho l'impressione che gli altri mi rispettino di più.
Quanto mi trovi d'accordo... però penso che il motivo per cui questi video spingano nella direzione "fate un passo verso il mondo" sia perché la nostra naturale tendenza a lungo termine sia l'isolamento, persino chi è totalmente in balia dell'ipersensibilità e quindi si trova ad annullarsi per decadi vivendo in funzione degli altri a un certo punto (se non muore prima) esplode e scompare... poi se uno è a posto con se stesso l'isolamento è rigenerante e privo di un senso di solitudine(non più di quella che già si prova in mezzo alla "gente") ... io credo che il tentativo di smussare alcuni lati del nostro modo di essere non sia per fare un favore all'80%, ma per fare un regalo a noi stessi, tanto l'80% come dico spesso "corre coi paraocchi, tipo i cavalli" e non si accorgerebbe di niente sia che smussiamo sia che non smussiamo... la nostra azione è al limite dell'impercettibile... ma vivendo nostro malgrado in una "società" (anche se la realtà non rispecchia l'etimologia della parola) siamo costretti ad averci a che fare con questo 80% ... e purtroppo anche con alcuni individui del 20% che non hanno avuto la forza, il coraggio o la fortuna di affrontare se stessi... Poi questa è una mia opinione ottimistica, ma anch'io mi trovo a spesso a dire "a sti Str**** non devo niente" o peggio... però il cinismo mi sembra un vortice che consuma energie invece che fornirle o quantomeno conservarle.... :-)
@@bosssmer guarda io mi trovo di continuo ad interrogarmi a tal proposito e a darmi risposte magari diverse, dipende dei momenti. Il mio primo commento nasce da un momento di forte disagio per una questione di salute e di relazioni pertanto mi rendo conto di aver affrontato la cosa con una certa "aggressivita" , di mio sono piuttosto comprensiva e mi viene naturale tenere in considerazione le motivazioni e il carattere della persona che ho di fronte ma ho notato che spesso questa disponibilità viene letta come una debolezza o il nulla osta per essere data per scontata o non rispettata. La questione ha molte sfumature e sono ben conscia che un certo atteggiamento possa farti isolare ma questo sta ad ognuno di noi a calibrare l'atteggiamento e capire se davvero lo vogliamo e ne vale la pena. Quello che voglio dire arrivata alla mia non più verde età è che voglio concedermi di vivere la vita a modo mio, do' ma chiedo rispetto, sono pronta anche a smussare qualcosa ma quando penso ne valga la pena, tenere in piedi relazioni di facciata o piacere a persone di cui mi importa poco oramai è fuori dal mio orizzonte personale e dato che sono curiosa per natura non vedo il pericolo all'isolamento perché ho imparato a calibrare il ritmo giusto per me di vicinanza-lontananza e vedo funziona. Non ho la pretesa che quello che dico valga come affermazione universale di verità ma che possa essere da stimolo per un confronto stimolante. Ho letto con piacere quanto hai scritto.
@@bosssmer Si è vero....hai ragione.....c'è tanta inconsapevolezza sparsa nel mondo.....e il non rendersi conto che basterebbe un minimo sforzo da parte di tutti x vivere molto meglio....ma appunto per questo bisogna anche difendersi e sapersi staccare dagli altri.....giusto per dar capire che la nostra non è cacchiaggine ma profondità danimo e compassionevolezza.....che cmq va rispettata.....cosi come gli altri pretendono il rispetto da noi......
È inutile spiegarlo agli altri o al proprio compagno ...non lo capiscono perché non lo provano sulla propria pelle e le persone ti etichettano e giudicano senza conoscere il vissuto che ci ha portato ad avere questo tratto di personalità e questa alta sensibilità , perché non possono vedere il mondo è gli esseri umani con i nostri strani occhi 👀
Brava! È da pochissimo che conosco la definizione PAS ma è da tanti anni che sono consapevole di avere una particolarità e più volte ho cercato di spiegarla....INUTILMENTE. Anche io sono certo che impossibile spiegarlo agli altri e da ora in poi mi risparmierò lo stress e la fatica di farlo.
Erion non è questione di stress nell’evitarlo io ho provato a farlo con più persone e anche in famiglia ma ti rispondono che non è né una malattia ne altro essere troppo sensibili ...ma poi se ti vedono assente ti etichettano come una depressa . Ti auguro di trovare un giorno chi può capire anche senza troppe spiegazioni .
Grazie dott. ssa! 🙏❤️ ieri per la prima volta mi sono imbattuta per caso in un tuo video e ho scoperto di avere ancora più valore di quello che pensavo. Mi sentivo come un’aliena, diversa e spesso non mi accettatavo . Non è facile, ma adesso tutto ha una spiegazione. Grazie 🙏 sono felice di far parte di questa “comunità “ di PAS ❤️ anzi....a dirla tutta, ne sono orgogliosa. 💪🏼💪🏼
Si grazie.. mi associo alle tue parole , e sapere che c 'e questa psicologa che si occupa di questo tema mi fa un gran piacere.Ha! Io ho un marito pas da 40 anni ,è stato faticoso relazionarci ma come diceva la dottoressa ci vuole pazienza e parlarsi. Ciao
Grazie mille, ho scoperto qualche giorno fa un suo video, cercando un'altra risposta a questo mio "problema". Non conoscevo la questione PAS ma ora ho capito di esserlo. Il fatto di sentirmi "diverso" e con una percezione diversa della realtà pensavo significasse essere malato, e quindi solo uno svantaggio.
Cara Dottoressa Elena , e' 1 po' che la seguo, nn scrivendo mai,qst e' la prima volta che lo faccio, anche,se so che lei e' piu' che abituata a rapportarsi,con noi,e visto che,anche,lei,e' 1 persona piu che sensibile,e che, quando l'ascolto,mi sento meglio, Grazie.per ora,,,
Io ho chiuso tutti i rapporti. Ho scoperto oggi che faccio parte di un 20%, ho fatto una fatica mondiale ad arrivare a 52 anni. Lo sforzo lo faccio ogni giorno da sempre approcciandomi all’altro capendo che comprende fino ad un certo punto come sento. Mi sono sentita aliena da sempre, da piccola parlavo poco e vedevo tutto e sentivo tutto , mentre tutto intorno si muoveva come un elefante in una cristalleria rischiando di schiacciare ogni mio sentimento, ogni mio sforzo. Cresciuta con non pas evidentemente, io sono statala diversa, sbagliata, problematica, la “musona” che non si relaziona a con nessuno : per me tre persone erano una folla, preferivo sempre rapporti uno a uno e con persone più grandi. Poi me la sono giocata facendo la ribelle, quella che gli “scivola tutto addosso”… è lunga. Ora sono consapevole della mia enormità e della mia intelligenza sensibile fuori dal comune.. cerco familiarità nelle persone , rapporti umani . Ho scritto “cerco”, meglio dire cercavo. Sicuramente sbaglio, dovrei curare più l’aspetto sociale ma adesso voglio solo ciò che mi farebbe star bene ed in 52 anni sono state rarissime e fugaci le esperienze. Comunque la ringrazio per condividere questi argomenti. In amore io ho solo dato, per rimanere in tema, ovviamente perché ho sbagliato di continuo compagni in quanto ho avuto per molti anni una disistima di me fuori dal comune… si, mi son proprio buttata via!
Noi siamo una coppia pas - pas. Nel tempo libero frequentiamo persone pas perché ci troviamo bene con loro ed è una selezione che, con il tempo, è venuta naturale perché con i pas c'è un feeling più immediato che con le altre persone. Nel lavoro, invece, abbiamo a che fare al 90% con non pas e ci riusciamo lavorandoci sopra (non è piacevole ma è necessario). Altro tempo non c'è ne rimane o, se ci rimane, lo dedichiamo a noi stessi (singolarmente, intendo, per ascoltarci, resettarci, ricaricarci ecc.) Grazie per i suoi video; per me è un piacere sentirla e sono felice di sapere che ci sono esperti che si occupano di queste tematiche specifiche.
Penso di essere Pas.. Ma non sono sicura. Mi riconosco per quanto riguarda la delusione, il notare le varie sfumature del volto o voce persona, desiderare un rapporti di amicizia profondi.... Tendo un pò ad isolarmi però a volte adoro stare in mezzo le persone come in un concerto o avere tante conoscenze. Non so 🙂🙃
Grazie come sempre Elena. Io mi trovo ad avere una relazione con mio marito, che ha una sensibilità normale e noto questa difficoltà di fami, a volte comprendere. Vedo però che la difficoltà si supera se da entrambe le parti c'è amore.
Gentile dott.ssa Trucco, grazie a lei(a 44 anni) ho scoperto di essere una PAS da manuale e ora capisco il mio passato fatto di disagio e senso di inadeguatezza. Riallacciandomi al discorso sul "tono" ho un dubbio perché a me capita di non saperlo usare più che non saperlo interpretare. A casa mia madre urlava sempre, a scuola avevo un'insegnante che mi terrorizzava con le sue urla, ho lasciato l'Accademia delle Belle Arti perché un'insegnante abitualmente urlava ed insultava gli alunni. Io ho deciso di non essere "un'urlatrice" e provo a dire ciò che sento con calma ma questo non mi rende credibile. Qualche volta, sfinita dal vivere nell'ombra sono esplosa e sono stata appellata come "aggressiva". Il mio compagno dice che se le cose non gliele dico con più aggressività non capisce cosa voglio: dirlo con calma per lui é come non dirlo. A questo punto, cosa si fa? Inutile dire che sono molto confusa...
Ti capisco benissimo! Purtroppo questo e' dovuto anche al fatto che a parita' di tono di voce tra uomo e donna, la donna viene piu' facilmente descritta come aggressiva. Presumo che la tua "aggressivita'" sia uscita dopo tanto sopportare come fosse un vulcano in eruzione.
Già...se c'è l amore...sono single e questo mi fa soffrire... Non è facile trovare un compagno che riesca a comprendere... spero di trovare un compagno pas.
Come dice lei Io e mia abbiamo un'ottima Intesa, ci capiamo al volo e quindi siamo molto sulla stessa frequenza d'onda. Confermo che non riusciamo a trovare persone con cui fare amicizia in modo soddisfacente. Siamo infatti spesso delusi dal comportamento del 80% delle persone con cui si convive, in termini lavorativi, famigliari e non. Cercheremo di badare di più al contenuto e non alla forma di espressione altrui come consiglia lei. Per mia esperienza anche se siamo due Pas, Io ho dei punti più sensibili di lei e viceversa, quindi in qualche modo ci completiamo. In relazione con l'esterno cercheremo di uscire maggiormente dalla zona comfort. Grazie mille dei suoi meravigliosi consigli calzanti a pennello con le nostre persone! Un abbraccio. Buon lavoro
Buonasera Elena Sn Luisa ho 45 anni.. Attualmente non ho una relazione ma le mie 3 relazioni che ho avuto sono state con persone pas perché mi sento capita.. La difficoltà è stata se io e il mio partner nn lavora su se stesso è si chiude in se stesso
Che palle....ma lanciali ....le persone anaffettive spesso la trovano bella come scusa il fatto di non riuscire a manifestare i sentimenti.....ma ci va anche 1 po' di impegno e volontà di esprimersi.....è fin troppo facile star lì in modo amorfo e aspettare sempre che faccia tutto laltro....molti son proprio dei torsoli....ma per rompere i c......allora lì si che son bravi ad aprire bocca.....andassero anche 1 po' in quel bel paese. .......
Spesso l'altro si innervosisce il nostro silenzio annoia,la nostra profonditá anche,, noi nno alzaniamo la voce e spesso ci sconfermano,anzi visto che noi non espremiamo aggressivitá siamo disarmati,e ci annientiamo..
Buongiorno Dottoressa. La seguo da poco, molto volentieri perchè penso di essere una Pas.Una osservazione: l'amicizia tra pas va bene, anzi è da ricercare, come Le ho sentito affermare in un video Quusto non è in contradizione con la relazione amorosa con una persona invece non pas? Capisco che forse i piani sono diversi.Grazie.
mai incontrata in una relazione una donna PAS. Noi pas tendiamo ad avere relazioni con persone che cercano il nostro ascolto, persone problematiche che attirano la nostra attenzione proprio per i bisogni mostrati. Per me, quindi, è molto meglio avere un / una partner capace di stare su di morale non abbattersi o deprimersi. Il fattp che sia pas o non lo sia credo sia marginale. Preferisco vivere senza ricevere emozioni "negative", piuttosto di essere creduto e capito.
Tra pas. Dovrebbero esserlo tutti, sensibili, empatici. Sarebbe un mondo stupendo. Mi sà che il problema è l'80%, che ha reso il pianeta uno schifo senza cuore, senza anima senza sensibilità né empatia. Sembra quasi che il problema siano le persone che vanno bene, come al solito
Hai centrato in pieno il problema. Io mi ritenevo normale, "giusta", prima di capire di essere Pas. Sempre defilata, timorosa di offendere, mentre la maggioranza delle persone non si curava di farmi male. Il mio attuale compagno (o quasi) mi definisce con rammarico molto più profonda di lui, quando so per certo di essere molto contenuta, sotto questo aspetto. Quindi mi chiedo quale mondo è questo, dove chi si comporta bene sbaglia...
Ciao Elena, scusami lo scetticismo sul 20%. Purtroppo la mia esperienza , di circa 40 anni nella Scuola Media Superiore Statale nn mi consente di trovare riscontro in questa percentuale. . . . molto . . . ma molto meno. Forse il 5%. Ciaoooooooo
Ciao Guido non lo dico io del 20% ma ricerche scientifiche fatte negli anni 90 dalla Dott. Ssa Aron. Ti riporto qui alcuni spunti www.paspeople.com/cosa-dice-la-scienza grazie
Buongiorno dottoressa. Ho scoperto da pochissimi giorni lei e questa “situazione psicologica”, il PAS, che non conoscevo e mi ritrovo tantissimo in questo quadro. La differenza sostanziale la fanno gli attacchi di panico: ho avuto il primo a 18 anni, ora ne ho 60. La mia è stata un’esperienza dura, di incomprensioni assolute all’inizio, di sensazioni di inferiorità devastanti, di sensi di colpa nei confronti della mia famiglia. Insomma una storia lunga e complessa, che NESSUNO è mai riuscito a risolvere. Ha sconvolto la mia vita, e tuttora mi pone limiti che non riesco ad accettare, ma non ho scelta. Lei pensa che queste due patologie possano essere collegate?
Avrei voluto un marito sensibile come me con la parola giusta al momento giusto senza tante parole al vento capace di farmi un osservazione con i dovuti modi e nn quasi offendendo allora sono certa sarei stata la moglie migliore del mondo.
Cara Elena, quella di valutare prima di tutto tono di voce è una consuetudine... Perché mi sembra di ascoltare me stessa?! Sono contenta di essere sensibile, ma che fatica...
Dott.ssa carissima lo scenario che delinea è altamente rischioso. Non credo che sarò mai capace di esporre un aspetto tanto delicato della mia vita e nemmeno con qualcuno o qualcuna che conosco appena, tanto meno se volessi sedurla. Vivo da quasi 50 anni una relazione con una donna che è lontana anni luce dalle mie sensibilità e che anzi si infastidisce molto quando capisce che il mio mondo è fantasmagorico in ogni aspetto mentre il suo è tutt'altro. Le nostre figlie conoscono ormai bene le mie stranezze ma non ne conoscono la causa (anche se una studia psicologia e prima o poi....). Sarà per l'età non più giovanissima ma ciò che sono è molto difficile da "scambiare".
Ciao e grazie di questo tuo commento. Capisco il rischio ma come possiamo pensare di stare in una relazione senza poter essere noi stessi? Io non riuscirei davvero, farei molta più fatica. E poi scusami perchè stranezze? Ognuno ha le sue caratteristiche il fatto che siamo "solo" il 20% della popolazione non ci etichetta necessariamente come strani ma diversi dagli altri. Io racconto a tutti di me, anche ai pochi amici e lascio loro la possibilità di scegliere. In questo modo almeno non devo mai fingere e nemmno forzarmi. E non per questo mi sento meno amata. Certamente non sono per tutti, ma per me è meglio cosi. Grazie comunque di questa bella condivisione ti abbraccio, Elena
@@ElenaTruccoPaspeople Perché "stranezze"? Sa anche lei e meglio di me che la capacità di avvertire inquietudini è affilatissima e che il radar emotivo che ci fa capire il non detto è sempre attivo. Comunque è difficile aprirsi come consiglia lei. Per temperamento, a causa di esperienze e in parte per scelta, in genere non mi concedo e non mi so proporre e quando incontro persone che della sensibilità altrui fanno strame, al culmine della ferocia che mi prende riesco addirittura a pensare....."tanto prima o poi muori anche tu". Grazie ancora, è un piacere ascoltarla.
Io ho avuto una relazione con una partner pas.... Sono segnato a vita da questa cosa che è fallita. Peggio che avere i quattro arti amputati. Personalmente sconsiglio vivamente
Se hai empatia.sensibilità. l'amore x il prossimo e di tuo marito o compagno.La persona che intuisce tante cose nella vita .le persone se ti vogliono bene o ti vogliono fregare ecc.ecc 🖐🖐
