Cosa si STUDIA alla TRIENNALE di INGEGNERIA INFORMATICA [2023] ( e Consigli da Ing. Informatico ) 

e poi ci sono io che mi sto cagando addosso per analisi 1 e 2 ufff

Grazie a te! ☺️☺️

Grazie a te per aver guardato il video! 😊 in ogni caso, se hai qualche domanda rimango sempre disponibile!

Se intendi preparazione relativa agli esami di ammissione i libri solitamente consigliati sono quelli di AlphaTest (per gli OFA invece basta ripassare un po' di matematica). Se invece vuoi prepararti al primo anno in anticipo potresti: - ripassare matematica (tutta) e andare poi ad approfondire argomenti come O-piccoli, Sviluppi in serie di Taylor, Funzioni di più variabili, ecc. come riferimento potresti prendere il libro Marcellini-Sbordone - studiare geometria (che molti al primo anno non riescono a dare),quindi vettori, matrici, sistemi lineari, determinante, rango , matrice inversa, matrice coniugata, matrice trasposta, norma, prodotto scalare,prodotto vettoriale, matrici simili, autovalori, autovettori, autospazi, diagonalizzazione, basi (ortonormalità), fasci, sistemi polari, coniche, quadriche, ecc... (geometria è una delle materie più utili in molti campi di studio). libro: Geometria -casali, gagliardi, grasselli - iniziare a programmare in C: potresti installare visual studio oppure VSCode e iniziare ad esercitarti partendo da variabili, cicli, algoritmi di ordinamento, vettori, matrici, puntatori, gestione della memoria heap, ecc.. Sul canale avevo caricato una playlist sulla programmazione in C: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-gOwIQq0NwWU.html Per esercitarti potresti andare ad implementare concetti matematici tramite algoritmi (somme o prodotti di matrici, algoritmi che risolvono equazioni, ecc...). Iniziare con uno di questi argomenti ovviamente ti preparerebbe all'inizio delle lezioni, considera però che poi con l'inizio dell'università ripartirai da capo. Un consiglio è quello di non sottovalutare analisi, in un mese e mezzo il docente di solito conclude tutti gli argomenti e teoremi studiati durante le scuole superiori. In ogni modo se non hai mai programmato forse converrebbe iniziare a fare qualcosa in C.

Grazie!! mi fa molto piacere essere stato d'aiuto. Credo che le materie offerte dal corso di studi vengano decise dal consiglio di amministrazione. Ogni corso di studio viene gestito da un docente delegato a tale compito, ad esempio, a unimore ingegneria informatica trovi i docenti che amministrano il corso in fondo alla pagina: www.unimore.it/didattica/mlaurea.html?ID=7 Poi, a volte, lo stesso corso può avere nomi leggermente diversi o trattare più o meno di un certo argomento, es. "calcolatori elettronici" e "reti logiche". In ogni caso, tutti i corsi in Italia seguono più o meno gli stessi argomenti

I lavori sono che può fare un ingegnere sono tanti, sia "normali " che di progettazione (per la quale serve appunto la qualifica): - progettazione e sviluppo di software per aziende (gestionali, sistemi automatizzati, siti web, ecc..) - analisi dell'attività di produzione aziendale e progettazione di sistemi automatizzati della produzione - realizzazione di sistemi multimediali - sviluppo di sistemi che coinvolgono hardware e software (centraline auto, calcolatori elettronici, apparati di rete, ecc..) - progettista software e tutto ciò che concerne la materia di ingegneria del software - progettazione di sistemi e reti distribuite Riassumendo, da tutto ciò che se collegato ad una alimentazione elettrica è programmabile fino alle applicazioni astratte del web e dei sistemi operativi. Eventualmente un ingegnere informatico può progettare circuiti elettrici. Il Software engineer come dice il nome ha una preparazione rivolta più su un punto di vista software. Qui in Italia l'ingegneria informatica coinvolge sia sw che hw. Infine di magistrali ce ne sono diverse: - Sistemi cybernetici - informatica sulle auto (specialmente qui a Modena) - AI e Deep learning + quantum computing (non in tutte le uni) - sicurezza informatica - progettazione di sistemi operativi - big data analisys Sicuramente sono molte di più, e inoltre alla magistrale si possono aggiungere al proprio percorso anche corsi di altre ingegnerie. Sui siti web dell'Università sono resi pubblici i piani di studio

In questo caso forse scienze informatiche sarebbe la scelta migliore, ma dipende tutto dal settore in cui ti piacerebbe lavorare. Ci sono lavori per i quali è meglio avere una laurea in ingegneria ed altri in cui è necessario conoscere lo sviluppo del software a 360°. Sinceramente a ingegneria si fa poco di programmazione. L'obiettivo dell'ingegnere è lo studio e la realizzazione di sistemi, che parte dall'hardware e finisce nel software (in questo caso si studiano sistemi elettronici perché in questo periodo storico sono gli strumenti più prestazionali, probabilmente tra qualche decennio l'hardware sarà legato ai principi della meccanica quantistica). Dunque a ingegneria si affronta in sostanza un percorso centrato nell'analisi matematica di tutto ciò che può comporre l'hardware, dai transistor, ai sistemi di comunicazione, alla dissipazione di calore, ecc.. e nel mentre si affrontano le conoscenze basilari(in modo avanzato) che un informatico deve sapere, quindi tutta la parte web, C, Java, database.

Innanzi tutto bisogna ricordare che alla fine del percorso triennale, a prescindere dall'università, il risultato è equivalente per ogni facoltà di ingegneria informatica sul suolo italiano. Questo significa che il titolo di ingegnere e la possibilità di richiedere le lettere le hai anche laureandoti in un università vicino a casa che ha un corso di ingegneria informatica. A mio parere, spostarsi lontano per lo studio ha senso se l'università lontana mi offre delle possibilità che qui vicino non ho, ad esempio: attrezzature come server di calcolo parallelo; collaborazioni con enti importanti (Modena con Cineca); progetti universitari che fanno curriculum ( formula SAE); se è vicina a poli industriali importanti; "se si sa" che l'istruzione è migliore (su questo mi soffermo dopo); se ci sono corsi particolari e specializzati; se è ben supportata economicamente, eventualmente anche da aziende ... Poi ovviamente tra queste ragioni vanno aggiunte quelle che dipendono dai gusti personali. Riguardo la qualità dell'istruzione non è sempre vero che ci sono università migliori o peggiori, soprattutto perché la maggior parte del lavoro lo fai da solo studiando a casa. Inoltre la triennale è un po' come il biennio a scuola, è un filtro/scrematura, soprattutto i primi due anni. Spero di averti fornito qualche linea guida, però non credo sia opportuno dirti cosa sia meglio perché dipende strettamente dalla situazione personale. Però vorrei concludere rassicurandonti riguardo un eventuale triennale a Palermo e magistrale in una città del nord in quanto ho colleghi che hanno preso la stessa scelta e da un punto di vista di carriera si sono trovati bene.

@@ProjectoOfficial grazie mille, gentilissimo e super di aiuto

hahah, è difficile ma arrivarci in fondo ti cambia, ti migliora molto da un punto di vista personale e ti può servire molto per il lavoro, a prescindere che vai a lavorare come ingegnere informatico o a vendere banane con un carretto. Per la magistrale invece è già un discorso diverso, la triennale la consiglio!

In ogni caso le lezioni universitarie di analisi riprendono tutto il programma, quindi c'è tempo anche per recuperare in classe. In sostanza il programma contiene tutti i concetti studiati alle superiori (prendi come riferimento un liceo scientifico), e in più ci sono alcune cose interessanti come sviluppi di Taylor e O-piccoli, utili nella risoluzione di limiti. Non iscriversi ad ingegneria solo per il timore di analisi credo sia uno spreco di opportunità. Per passare l'esame basta fare veramente tanti esercizi e sapere perfettamente tutte le dimostrazioni. Sembra impossibile ma si tratta soltanto di avere pazienza di capire i ragionamenti logici che stanno a dietro alla risoluzione di un problema matematico. Considera inoltre che il professore è sempre disponibile per eventuali chiarimenti anche tramite prenotazione di un colloquio. è come andare a ripetizione, però hai il vantaggio che chi ti spiega è anche il prof che ti esamina. Se ti va di iniziare potresti acquistare il libro: Analisi 1 - Marcellini, Sbordone; che contiene tutto ciò che viene chiesto all'esame di solito. Dovrei aver inserito il link nei commenti o in descrizione

la facoltà di ingegneria informatica dovrebbe essere stata istituita in italia attorno agli anni '90. La laurea in scienze del'informazione invece è nata nel 1969 a Pisa. Durante il ventesimo secolo, l'informatica è passata da essere materia di studio di matematici e fisici, a elettronici per poi essere formalmente riconosciuta come titolo di studio e di professione tramite una propria facoltà universitaria

all'università si riparte sempre da zero, quindi non è importante essere impreparati all'inizio (ed è anche giusto, altrimenti l'università non servirebbe). Inoltre a ingegneria informatica si imparano i linguaggi di programmazione, ma non si impara a programmare. Per essere ammessi a ingegneria bisogna o passare il Tolc-I, o passare gli esami ofa di una specifica università. Ogni università ha diversi criteri di selezione in base ai risultati sul tolc-i, quindi bisogna informarsi sulle loro piattaforme web o in segreteria studenti (basta inviare una email). Solitamente ingegneria è a numero aperto, in ogni caso conviene lo stesso informarsi presso l'università alla quale ci si vuole iscrivere

@@ProjectoOfficial Grazie mille per la risposta chiara e coincisa

Io sono in terzo superiore... Potresti spiegarmi bene quali sono gli argomenti trattati durante i 3 anni? Anche io vado allo scientifico quindi ho un po' paura...

dipende da che test andrai a svolgere. Per il classico TOLC-I è consigliato acquistare il libro di alphatest in quanto include una parte riguardante la teoria sufficiente a passare l'esame , e inoltre le domande credo siano state prese da esami precedenti. è importante attenersi ai libri dedicati al TOLC-I in quanto l'esame non conterrà soltanto domande di ambito scientifico ma purtroppo anche una serie di domande relative alla comprensione di un testo. Per un test OFA invece vengono svolte alcune lezioni presso l'università scelta. è un test di pura matematica, molto semplice, e solitamente viene anche svolta una esercitazione di prova prima dell'esame

In realtà questo svantaggio si avverte più che altro al primo anno, in quanto l'informatica richiede una logica differente rispetto a quella che utilizziamo nella vita comune (una logica rivolta all'algebra booleana). Una volta presa familiarità diventa tutto più semplice. Nel corso di ingegneria a cui sto partecipando ho colleghi provenienti da istituti come il tuo che stanno ottenendo risultati importanti, e alcuni colleghi hanno addirittura studiato in istituti classici, dove l'analisi matematica è molto sottovalutata purtroppo. Credo che la scelta debba dipendere da ciò che ti piace fare più che dai svantaggi e dagli svantaggi, devi considerare che questa scelta cambierà i tuoi prossimi quarant'anni circa. Sia ingegneria informatica che civile richiedono molto impegno, e alla fine basta quello per riuscire a laurearsi. Nel caso ti consiglio anche di guardare agli sbocchi lavorativi, ho risposto a un altro commento sotto questo video riguardante questi ultimi

@@ProjectoOfficial grazie mille per aver risposto. Lo terrò a mente

Un mio amico ha iniziato ingegneria informatica dopo il geometri (andava abbastanza bene) e ha finito il percorso magistrale in 5 anni con 110 e lode

Per creare quei dispositivi da un punto di vista hardware conviene studiare ingegneria elettronica e specializzarsi successivamente in quell'ambito, invece conviene scegliere informatica se si punta sul software. In ogni caso non è per niente banale, anzi forse una magistrale non è sufficiente per avere le competenze, però ovviamente ci sono corsi universitari che ti forniscono tutte le conoscenze teoriche necessarie, quindi non c'è da preoccuparsi. Però purtroppo non si può avere sia l'uovo che la gallina, a meno che tu non voglia conseguire due lauree e due master, dunque è meglio scegliere una tra software e hardware, ci sono già tantissime conoscenze in ballo.

A ingegneria informatica si studia come funziona, come ideare, come progettare e fare funzionare un sistema di calcolo (elettronico in questo periodo storico). A scienze informatiche invece si studia come creare il software, da un punto di vista delle prestazioni, della manutenibilità, ecc.. Una differenza abissale tra ingegneria e scienze è ad esempio lo studio della programmazione: a ingegneria si impara come utilizzare un linguaggio di programmazione, a scienze si studia come funziona suo compilatore, come è stato creato, eventuali algoritmi efficienti implementati in quel linguaggio, ecc... I percorsi sono abbastanza differenti, se ti interessa anche l'hardware è forse meglio ingegneria. Ma l'aspetto più importante e che fa la differenza sono gli sbocchi lavorativi conseguenti al titolo acquisito, da una parte saresti ingegnere, dall'altra specialista in informatica. Ciò che ti consiglierei è di cercare di capire in che settore di piacerebbe lavorare, da lì poi noti le conoscenze necessarie per essere in rado di compiere tale lavoro e di conseguenza questo ti aiuta a scegliere (es. Se voglio lavorare in ambito automotive e creare il sistema di comunicazione sensori-centralina, quindi schema circuitale, scelta dell'hardware, programmazione della centralina, ecc.., una laurea in ingegneria sarebbe meglio)

@@ProjectoOfficialgrazie mille delle delucidazioni. Io vorrei prendere la laurea in Intelligenza artificiale e robotica, e lavorare in quel campo... Secondo te con quale sarei meglio preparato? E basilarmente, informandomi, ho capito che gli ingegneri trovano lavori "migliori" e più facilmente, per un informatico è più difficile ma un bravo informatico trova lavori fantastici... È vero?

Più che per via del titolo di studio, trovare un lavoro "fantastico" dipende anche dalla fortuna che si ha, e in ogni modo è un parametro soggettivo. Un ingegnere può lavorare da un punto di vista gerarchico di una azienda in una posizione più alta per via del titolo, che ha valore ed è tutelato dalla legge, e perchè, sempre per via del titolo, può assumersi determinate responsabilità: ad esempio può essere responsabile di un progetto e del suo collaudo (e se qualcuno per ipotesi si fa male, si scopre che il problema è dovuto al progetto, l'ingegnere è uno dei primi che vengono a cercare). La differenza tra scienze informatiche e ingegneria è molto sottile, soprattutto perchè da entrambe le facoltà si può proseguire e iscriversi ad un corso di intelligenza artificiale o robotica industriale. Si può dire che scienze è più incentrata sullo sviluppo del software mentre ingegneria ha molto a che fare anche con l'hardware, il quale implica tantissima matematica nel proprio bagaglio delle nozioni (analisi 1, 2 -> telecomunicazioni, calcolatori elettronici, elettronica digitale 1 e 2). A prescindere dal lavoro, perchè una volta specializzati in AI o Robotica di lavori belli se ne trovano sia da ingegnere che da ex studente di scienze (e la retribuzione è all'incirca la stessa, ovviamente molto bassa in italia rispetto agli altri stati), ti consiglio di valutare anche eventuali aspetti burocratici e giuridici e di tenere in considerazione che ingegneria necessita di una certa capacità in ambito matematico. Per concludere potrei farti un esempio ma prendilo con le pinze: in una azienda che fa bracci robotici, l'ingegnere progetta la meccanica, l'elettronica e schematizza il software del braccio robotico; colui che invece è stato uno studente di scienze va a sviluppare a livello software il braccio robotico, è in grado di ottimizzarlo e di interfacciarlo con altri tipi di dispositivi (spesso però sotto coordinazione dell'ingegnere).

@@ProjectoOfficial ti ringrazio, mi hai chiarito molto le cose. Penso proprio che sceglierò ingegneria informatica: la matematica la capisco con facilità; durante i test mi innervosisco un po' ma imparerò a controllare questa cosa, ci sto lavorando. Un'ultima domanda: dato che come nozioni di informatica sto a ZERO, e comunque gradirei arrivare all'università con un minimo di preparazione (anche matematica e fisica), mi sapresti consigliare dei libri con i quali prepararsi? So che ci sarà molto da studiare e invece di buttare il tempo quest'estate preferisco avvantaggiarmi... Grazie!!!

Studiare materie universitarie da soli non è banale, però sicuramente è un buon investimento per quanto riguarda il tempo a disposizione durante l'estate. Per imparare a programmare in C, di solito i docenti consigliano questo libro: amzn.to/2zIru9a Per Analisi 1 è comunemente utilizzato il marcellini sbordone: amzn.to/3gyziuS Per Geometria, questo libro lo ha scritto la mia docente (e utilizzarlo come testo di riferimento per l'esame è barare), d'altra parte mi è piaciuto abbastanza: amzn.to/2TSdeli Questo per quanto riguarda il primo anno. Se poi vuoi approfondire altre materie: Reti di calcolatori (come funziona internet): amzn.to/3etsgWg Calcolatori elettronici (Storia dei computer e come progettare ogni singolo componente): amzn.to/3do4LOA Sistemi operativi (Il bello di questo libro è che nell'ultima parte online mostra come creare un sistema operativo): amzn.to/2TTE6kI Elettronica Digitale (come sono fatti i componenti elettronici): amzn.to/2TQ9CzZ Teoricamente dovrebbe essere disponibile il bonus cultura per poterli acquistare. Un'ultima cosa che credo valga la pena acquistare è arduino, nonostante sia molto banale come strumento, aiuta a comprendere bene come interfacciare HW e SW e soprattutto a programmare in C. Su amazon costa di più questa scheda, conviene prenderla su Gearbest o banggood (nei video di arduino abbiamo lasciato i link in descrizione)

Dipende da che argomenti preferisci: se da un punto di vista hardware ti interessa soltanto l'elettronica digitale puoi anche scegliere di fare ingegneria informatica. Ovviamente però tutta la parte relativa alle alte tensioni, alle tensioni e correnti alternate, alla nanoelettronica, a casi particolari di circuiti utilizzati nell'industria o in ambito civile, ecc... Non verranno trattati. È un corso dove si impara la teoria a partire dai componenti come resistori, condensatori, induttori, diodi, transistor , per poi approfondire sui ritardi nelle linee di connessioni tra i transistor, le capacità parassite e la costruzione di porte logiche tramite transistor. È un corso molto scarno dove non si riesce a comprendere bene le potenzialità della materia , per riuscire a realizzare davvero qualcosa bisogna approfondire la materia da per se. Però , d'altra parte, ingegneria elettronica necessità di una buona padronanza della matematica, e non è da sottovalutare.

Grazie!😀 I voti, per vari motivi, preferisco tenerli privati, però posso dirti che ho sempre puntato abbastanza in alto. Non ho mai puntato all'eccellenza, e fra poco ti spiegherò il perché, però a scuola sono uscito con un voto abbastanza alto mentre all'università punto a laurearmi con un voto che mi consente di poter continuare con la magistrale (c'è un voto minimo di laurea triennale per essere ammessi). Come scuola ho scelto un istituto tecnico informatico perché in primis non mi piacevano le materie umanistiche, preferivo le scienze, e inoltre cercavo qualcosa che mi desse anche la possibilità di andare subito a lavorare. A dirla tutta, l'università non era prevista. Ora, perché non mi interessa ottenere l'eccellenza nei voti? Il motivo è che lo ritengo inutile e controproducente (opinione mia). Ottenere l'eccellenza significa dedicare quasi tutto il proprio tempo allo studio, dunque è molto difficile trovare tempo per svolgere altre attività. - Una prima conseguenza di questo aspetto è che non svolgendo altre attività, non ho la possibilità di dedicarmi a qualcosa e vedere se mi piace e soprattutto crearmi una esperienza in ambito, e magari valutare se questo potrà diventare il mio futuro lavoro. - Non ho la possibilità di andare a lavorare (intendo lavoro part time o chiamata, agevole per uno studente) e mettere due soldi in tasca da investire eventualmente in futuro. - Non ho la possibilità di imparare altre materie o nozioni al di fuori di quelle che studio per scuola o università. In particolare, molti studenti non sanno ad esempio cosa sia una partita iva, cosa siano le tasse (IRPEF, INAIL, INPS, IVA, ecc...), e per chi ha intenzione, un giorno, di lavorare in proprio, sono nozioni che deve perfettamente conoscere (e che difficilmente o quasi mai si affrontano né a scuola, né all'università). - Il problema più grande è che quando termini il percorso di studi non sai lavorare, né la scuola né l'università te lo insegna. Di motivi potrebbero essercene tanti altri, brevemente, consiglio di trovare un compromesso riguardo al tempo che consenta di ottenere buoni risultati nello studio e di riuscire a dedicare tempo a se stessi (il tempo, non essendo infinito, va bilanciato). Sicuramente se avessi puntato all'eccellenza, oggi non sarei qui a pubblicare video! Spero che la risposta possa esserti utile, considera però che è una mia valutazione soggettiva😁

Condivido a pieno le tue scelte

Non è per niente facile, è necessaria una valutazione soggettiva sulla convenienza di lavorare e studiare. Riuscire a lavorare durante l'università ha tanti aspetti positivi: si inizia a mettere due soldini in tasca, si impara a gestire il proprio denaro, si impara a relazionarsi con clienti e con superiori, si imparano i meccanismi della compravendita, ecc... Sono aspetti importanti che comunque l'università non offre. D'altro canto è più conveniente cercare di rimanere in pari con gli esami, la maggior parte delle volte anche da un punto di vista economico visto il costo dell'università. Un esempio di lavoro fattibile durante gli studi è il fattorino, solo durante il sabato e la domenica. Altrimenti è possibile iscriversi part time all'università, in modo da lavorare e studiare contemporaneamente, però in questo caso, la triennale, ad esempio, durerebbe 6 anni anziché 3

ciao! Ho aspettato un po' prima di rispondere per vedere come si fosse comportata l'università riguardo eventuali esami a distanza durante questo periodo. Questo perchè ritengo che sia nei momenti di difficoltà che si nota meglio chi fa la differenza. Innanzi tutto il docente che amministra il corso è una persona molto competente e insegna fondamenti di programmazione al primo anno. è una fortuna, diciamo, averlo come docente che amministra il corso. Con vari cambi di professori il primo anno si è diventato un po' più semplice da affrontare e ciò fornisce più possibilità di rimanere in pari (a ingegneria è difficile rimanere in pari con gli esami). Molti studenti al primo anno lasciano indietro geometria come esame, ma a mio parere è un errore in quanto la materia è propedeutica al terzo anno e mette in difficoltà nel pre-laurea (tra l'altro la professoressa è una delle migliori che si possa avere). Gli esami più facili di solito sono statistica ed economia. Al secondo anno alcune materie difficili da affrontare possono essere calcolatori elettronici (che per passarlo è necessario sostenere 3 esami, scritto - laboratorio - orale), Elettronica 2 (progettazione di circuiti logici con transistor e modulazione del ritardo di propagazione), sistemi operativi. Esami più semplici sono ad esempio programmazione ad oggetti dove il docente come esame chiede di creare un applicativo di almeno 2000 righe di codice, occasione per imparare a fare qualcosa di serio! E poi Basi di dati in quanto SQL è un linguaggio abbastanza semplice una volta capita l'algebra relazionale e la progettazione di un database, dopo tanti esercizi, diventa quasi meccanica. Ora al terzo anno i docenti si mostrano più aperti nei confronti di noi studenti, forse per aiutarci ad arrivare alla laurea nelle migliori condizioni possibili. Materie difficili come controlli automatici, dove viene applicata l'analisi matematica a processi di automazione, diventano molto più semplici soltanto grazie al modo in cui gli argomenti vengono trattati dal docente. Si potrebbe andare avanti per molto a descrivere l'università, ti elenco altri aspetti per riassumere: - I computer nei laboratori non sono il massimo... - Gli edifici, le aule e le attrezzature per fare lezione vengono sempre curati - Il dipartimento in sè, all'interno e all'esterno è ben curato - spesso vengono proposte a studenti riunioni con aziende importanti (quest'anno anche con NVidia) - quasi ogni mese, maserati, ferrari o pagani mostrano le loro auto nel dipartimento (questo è meno pertinente ma nel caso fossi appassionato di auto è comunque un aspetto positivo) - vi è la possibilità di partecipare alla formula student, esperienza molto utile e molto bella (aiuta a trovare lavoro in ambito automotive). abbiamo 3 team: combustion (che ha vinto silverstone l'anno scorso), hybrid e driverless. - I libri universitari sono reperibili sia in BSI che alla libreria di ingegneria - a 200 metri dall'università c'è un centro ristoro e un negozio di alimentari, comodissimo per quando si ha lezione anche al pomeriggio - a ingegneria ci sono poche ragazze, soprattutto a informatica - ingegneria è distante da qualsiasi altro dipartimento, il più vicino è quello di matematica e fisica dove spesso si farà lezione - è comodamente raggiungibile in auto in quanto è di fianco alla tangenziale nord Tirando le somme, per quanto riguarda i gli esami dipende tutto dai professori, e i professori cambiano abbastanza spesso, quindi si tratta di essere un po' fortunati. Gli argomenti trattati in sè non sono nè troppo facili ma neanche troppo difficili, è il professore che fa la differenza. Lo stile di vita cambia un po' dopo aver iniziato ingegneria, sarà difficile portare avanti tanti impegni e trovare il tempo di uscire spesso come prima. è necessario studiare quasi tutti i giorni. Ma in ogni modo se gli argomenti ti piacciono è una cosa che fai volentieri e, anzi, spesso approfondisci anche. Il mio consiglio è quello di scegliere sempre l'università più vicina a casa, la comodità fa molto la differenza. Inoltre quello che conta spesso è l'attestato di laurea, le aziende non sono interessate a dove ti laurei ma se sei capace o meno. Se scegli di fare solo la triennale è comunque meglio laurearsi con un voto decente, altrimenti basta laurearsi con 85 per avere accesso alla magistrale. Questo è un limite che impone l'università di modena che, a differenza, non impone l'università di bologna per i propri studenti interni... è una cosa molto scomoda. La magistrale più interessante è quella in intelligenza artificiale, sia a livello di argomenti, di docenza e di materiale a disposizione, in quanto quest'anno l'ateneo ha ottenuto un centro di calcolo tramite una sponsorizzazione di NVidia. Questo dà la possibilità di lavorare in argomenti molto interessanti. Spero di aver risposto a tutto! A presto e buona fortuna!

@@ProjectoOfficial ciao, sarei interessato ai campo no automobilistico ma non credevo ci fosse una correlazione tra informatica e automotive. Mi sapresti dire come funziona? E se c’è la possibilità di entrare nella formula student solo nell’Università di Modena?

@@davideeagle8469 A ingegneria informatica non si studia nulla legato all' automotive, però non è vero che un ingegnere informatico non si può specializzare in questo ambito. Vista la grande quantità di sistemi informatici presenti sui veicoli odierni, specializzarsi in questo settore può essere interessante, perché questi sistemi sono anche in grande via di sviluppo. Una squadra di formula Sae o formula student è ormai presente in tutti gli atenei di ingegneria in Italia, ma in ogni caso basta cercare su google "nome ateneo" formula student. Di solito l'accesso è libero e a settembre si svolge l'evento di reclutazione (non ci sono esami da sostenere o niente di questo genere solitamente). La squadra è suddivisa in diverse categorie di lavoro: power train, telaio, aerodinamica, elettronica, ecc... Ovviamente per un informatico è conveniente entrare nella divisione elettronica, perchè oltre allo sviluppo hardware si sviluppano firmware e software. Viene richiesta la presenza in officina o in laboratorio per un certo numero di ore settimanali e vengono imposte delle scadenze da rispettare su ciò che si sta sviluppando, in cambio, l'università offre al massimo 6 crediti per la partecipazione al progetto. La fase di progetto e costruzione della monoposto da corsa dura fino a giugno (spesso anche fino a qualche giorno prima delle gare a luglio perchè si è in ritardo), e poi si partecipa alla gara che può essere in Italia oppure in europa (MMR ha partecipato a Silverstone). Durante la gara non si valutano solo le prove in pista, ma la maggior parte dei punti necessari a vincere provengono dagli aspetti progettuali della monoposto, come anche design e budget investito. Complessivamente come esperienza può essere molto bella se gli studenti che partecipano rimangono umili e non si credono alla pari degli ingegneri di formula 1. Personalmente la consiglio, però bisogna considerare che richiede un bel po' di tempo che va sottratto ad altri impegni o allo studio

@@ProjectoOfficial grazie mille, onestamente non pensavo ci fosse modo di entrare in questo mondo con una facoltà informatica...

dipende se è consentito da un punto di vista legislativo. In sostanza ingegneria ti consente l'abilitazione alle lettere, le quali ti permettono di porre la firma su determinati progetti. Un primo aspetto da valutare sarebbe quello di verificare se da questo punto di vista, ingegneria informatica ed elettronica sono compatibili. Sarebbe comunque meglio chiedere ad un docente o all'amministratore del corso durante un open-day. Per quanto riguarda ingegneria informatica so che è possibile specializzarsi in sistemi cibernetici e automazione. In sostanza è un corso che coinvolge la matematica dei controlli automatici e l'informatica legata ad esempio agli automi a stati finiti. Generalmente ad informatica non si fa molta elettronica, in ogni caso credo sia conveniente partire già da un ramo elettronico se non ti interessa la parte informatica.

@@ProjectoOfficial Grazie della risposta, purtroppo elettronica ce l' ho fuori sede...Ho dato un' occhiata ai piani di studio di entrambe e gli esami del terzo anno sono completamente differenti...Bel problema. Dici che sarebbe una pazzia iscrivermi in ing informatica , pur non avendo una passione per questo settore? Conosci qualcuno che ha fatto una scelta simile? Purtroppo col solo diploma non riesco a trovare lavoro...

diciamo che informatica ha il vantaggio che puoi crearti da solo un lavoro a costi relativamente più bassi rispetto ad altre materie. Capita spesso sentire parlare di persone che hanno avuto successo come freelancer, quindi dopo aver sviluppato un software autonomamente. Nel settore dell'elettronica è molto più difficile eventualmente crearsi una attività da solo. Entrambe queste facoltà ti garantiscono di trovare lavoro molto facilmente durante il post-laurea, e comunque diciamo che l'informatica è molto spesso legata all'elettronica e viceversa. Anche ad ingegneria informatica, invece di specializzarti in produzione di software applicativi potresti seguire un percorso di produzione del software legato all'elettronica e all'automazione. Inoltre ad informatica ci sono anche corsi come calcolatori elettronici ed elettronica digitale che ti offrono le conoscenze base per creare circuiti digitali. In ogni modo le facoltà rimangono pur sempre abbastanza diverse da un punto di vista complessivo. Sarebbe consigliato come minimo "farsi un po' di esperienza" sia in ambito elettronico che informatico, così da capire bene dove conviene investire i propri prossimi 3 anni. Anche se elettronica è fuori sede, considera che nel caso in cui ti iscrivessi ad informatica, ti toccherebbe poi lavorare in quel settore per molti più anni rispetto a quei pochi che dovresti fare da fuori sede; dovresti valutare quanto un investimento del genere possa portare benefici al tuo futuro. Infine non c'è fretta ad iscriversi, eventualmente si potrebbe lavorare un anno (magari tramite linkedin potresti trovare un lavoro adiacente a questi settori), così da avere il tempo di valutare i pro e i contro di entrambi i corsi.

Si ha senso

Se nella locandina del corso non è anteposto "Ingegneria", allora non è una ingegneria. Le ingegnerie sono distinte dagli altri corsi in quanto sono regolamentate dal d.m. 270/04, che spesso viene citato sempre nella locandina nel corso (è il decreto ministeriale che attesta che un ingegnere ha la possibilità di ottenere le lettere). Dopo dipende come quell'università gestisce i corsi, magari le triennali di informatica ed elettronica vengono fuse nello stesso corso. Prova a controllare meglio se nella immatricolazione ti dà la possibilità di iscriverti ad una ingegneria informatica, altrimenti, per eventuali informazioni, puoi contattare il docente amministratore del corso di ingegneria elettronica e informatica di quella università, oppure la segreteria studenti (meglio se quella di ingegneria)

@@ProjectoOfficial va bene grazie, il primo che ho nominato che riguarda l'informatica pura non è ingegneri, il secondo invece si... Io devo informarmi sul fatto che il secondo di ingegneria tratti solo una tra informatica o elettronica?.... Grazie mille ☺️

Dovresti chiedere se al termine del ciclo di laurea ottieni il titolo da ingegnere informatico oppure da ingegnere elettronico, perchè è poi questo che interessa per poter esercitare la professione. Se eventualmente rispondono dicendo che i corsi sono stati accorpati, sarebbe utile sapere come fare per specializzarsi nell'ambito dell'ingegneria informatica. Quindi direi che sia lecito chiedere se è possibile scegliere quali esami si vuole sostenere, quali sono le materie obbligatorie e magari se ci possono essere agevolazioni nell'iscrizione futura ad un corso magistrale.

@@ProjectoOfficial perfetto... Un'ultima cosa e poi non ti disturbo più ahahah... Secondo te (indipendentemente dal mio interesse) è meglio l'informatica pura oppure un corso di ingegneria informatica?... da quanto ho capito l'ingegneria è un corso di studio più ampio in quanto ad argomenti trattati dalle varie discipline (spero di essermi spiegato bene) ahaha...

Su di questo argomento pensavo di farci un altro video perchè sembrano due facoltà molto simili ma sono completamente diverse. Paradossalmente ad ingegneria informatica non si impara a programmare, per niente; si dà giusto un occhio a qualche linguaggio di programmazione e basta. Principalmente a informatica si impara a programmare sistemi informatici, mentre a ingegneria si impara a progettare sistemi informatici. Consideriamo un auto elettrica come esempio: un informatico è in grado di programmare la centralina, sistemi di visione artificiale, microchip, ecc... ; l'ingegnere può sia programmare, sia progettare il pacco batterie e i circuiti dell'auto, progettare il sistema di raffreddamento delle batterie e il motore, ecc... Ovviamente un informatico rimane spesso più esperto nella programmazione, ottimizzazione del codice, esecuzione parallela.... anche in questo esempio.

Tra gli esami del terzo anno solitamente ce ne sono alcuni a scelta, tra di quelli a scelta spesso c'è anche chimica (o almeno a Modena c'è)

La scelta dell'università è indipendente da ciò che si ha studiato in precedenza alle scuole superiori, tutte le nozioni necessarie a passare gli esami vengono fornite durante la frequentazione dei corsi

@@ProjectoOfficial va bene, grazie mille 🙏

Cybersecurity e sicurezza informatica, Intelligenza artificiale applicata in qualsiasi settore, Big Data e Data Science, Automotive, Biomedicale, Logistica e trasporti, Automazione e robotica, Industria 4.0, industria aerospaziale, pubblica amministrazione... Questi sono solo alcuni, considerando che ormai l'informatica è dappertutto, un ingegnere informatico può scegliere di lavorare (quasi) dove vuole in base alle proprie conoscenze e abilità

conviene prepararti bene fino dalle scuole superiori, in ogni caso a scienze informatiche solitamente si fa solo analisi 1. A ingegneria invece c'è molta più matematica

@@ProjectoOfficial In realtà dipende. A Palermo c'è anche analisi 2, geometria, fisica e matematica discreta

Ti consiglio di leggere alcuni commenti ai quali ho risposto a domande simili al di sotto di questo video. Scegliere una facoltà universitaria significa scegliere come cambierà la vita dei nostri prossimi 40 anni. Non è una scelta della quale avere paura; è vero che i 3 o 5 anni universitari sono difficili da sostenere, ma i seguenti anni di lavoro potrebbero essere molto più soddisfacenti rispetto al caso in cui ci si vada ad iscrivere ad una facoltà meno impegnativa. Ovviamente a ingegneria si studiano materie che dipendono strettamente dalla matematica, in quanto essa è un linguaggio universale di espressione della logica umana. In realtà con gli anni diventerà sempre più semplice in quanto ti aiuterà a calcolare ad esempio i tempi di ritardo nelle operazioni di calcolo di un processore, lo scambio termico tra un dissipatore e una CPU e così via. A ingegneria non è vero che si iscrivono soltanto studenti provenienti da istituti tecnici o scientifici, attualmente ho colleghi che hanno studiato a indirizzi come geometra, liceo classico, linguistico, ecc... Il conseguimento della laurea in Ingegneria, in generale, non dipende dall'istituto di provenienza ma dall'impegno dedicato allo studio giornaliero. Detto questo il mio consiglio è quello di cambiare punto di vista, dimenticarsi della scuola e pensare al lavoro. Cerca di mettere un po' le mani nell'informatica, tra progetti di elettronica e di programmazione per capire se veramente è un ambito nel quale ti piacerebbe lavorare; questo ti aiuterà a decidere. Successivamente concentrati all'aspetto legato alla progettazione, a ingegneria in realtà non impariamo tanto a programmare o a creare circuiti elettronici, ma più che altro a pensare, ipotizzare e dimostrare su carta i processi di realizzazione di un progetto. Eventualmente spesso capita che poi anche un ingegnere partecipi allo sviluppo

@@ProjectoOfficial grazie mille della risposta molto esaustiva!

da un punto di vista qualitativo non saprei, non ho mai provato corsi universitari online e in ogni caso i docenti pessimi si possono trovare sia online, sia in presenza. Personalmente preferisco l'università in presenza perche permette di socializzare di persona con gli altri studenti e i professori. Inoltre l'università comprende attività progettuali o di altro genere che vengono svolte fisicamente all'università (formula student, tornei sportivi, ecc...). Infine io tendo a fare molte domande ai docenti a fine lezione, in aula o fuori dall'aula, cosa che è risultata impossibile durante il periodo di videolezione causa covid. C'è anche da dire che quando siamo stati costretti a fare lezione a distanza, il tutto veniva gestito in modo più randomico, i prof si prendevano molte libertà. A mio parere è molto più conveniente iscriversi a un università normale. Prova anche solo a pensare alle opportunità di networking con studenti di altre facoltà

​@@ProjectoOfficialil networking forse è l'aspetto fondamentale.

fisica generale?

Dipende da molti fattori: prima di tutto dall'università in se (ognuna ha i suoi prezzi), poi dipende dalla facoltà (ad esempio, medicina se non sbaglio ha un costo maggiore rispetto ad ingegneria); dipende dall'ISEE, quindi dalla dichiarazione dei redditi famigliare (ci sono fasce di reddito in base alle quali si pagano cifre diverse); dipende se si possiede una borsa di studio (se ti diplomi con 100/100 spesso non ti fanno pagare la prima rata)

di pratica all'università non si vede neanche l'ombra. Ci sono esami di programmazione, ma a ingegneria informatica non viene data cosi tanta importanza alla programmazione come ad esempio a scienze informatiche. In sostanza si studia matematica e modelli matematici applicabili a problemi della realtà. Esempio: si studia elettronica digitale ma non ci sono laboratori dove andare a creare un circuito. Diventa quindi un compromesso tra dedicarsi in autonomia nell'applicare i concetti teorici in progetti pratici, e dedicare il tuo tempo allo studio

Projecto A cosa serve allora fare tutto quello studio se non si può applicare? Cioè come faccio a lavorare ad esempio in un azienda se non so mettere in pratica le cose?

Ad avvitare una vite, con un po' di praticantato, diventano tutti capaci; saper dove avvitare la vite invece può essere una decisione più complessa. è un esempio molto semplice, ma prova a pensare alla progettazione di un razzo. L'ingegneria mette a disposizione metodologie, tecniche e modelli già studiati e sperimentati per riuscire a creare progetti funzionanti e sicuri. Queste nozioni sono indispensabili soprattutto quando si vuole lavorare con strumenti che interagiscono con energie molto forti o sistemi che necessitano di un alto grado di sicurezza, tant'è che certi progetti possono essere firmati (nel senso di essere approvati alla realizzazione) solo da ingegneri. Prova a pensare al Falcon 9 della space X. A differenza dei booster tradizionali con un unico motore (es apollo 11 booster), quest'ultimo è dotato di 8 motori. L'adozione di questa soluzione deriva da criteri di ridondanza e calcolo di probabilità sulla rottura di questi componenti. Molto probabilmente il Falcon 9 riuscirebbe a lavorare anche se due o tre di questi motori non fossero operativi. In poche parole, il collegamento tra teoria e pratica lo si va a svolgere durante il periodo di tirocinio seguito dall'assunzione in azienda. In ogni caso sarebbe impossibile andare a svolgere laboratori pratici per qualsiasi applicazione delle materie ingegneristiche che si studiano, altrimenti servirebbero 15 anni di università.

Projecto Ok adesso ho capito, mi è tutto più sensato. Grazie mille 😃👍🏻👍🏻

Ad ingegneria sostanzialmente si ripete la fisica studiata alle superiori, ovviamente in modo molto approfondito, ma le tematiche principali rimangono la meccanica classica, la termodinamica e l'elettromagnetismo

@@ProjectoOfficial Grazie

Eh anche a me non fanno impazzire ma dato che mi piace l informatica me le farò piacere..

Ingegneria in realtà è un corso camuffato di matematica, nel senso che si studia principalmente matematica con l'unica differenza che, invece di essere astratta come la matematica studiata al dipartimento di matematica pura e applicata, è una matematica applicata a contesti della realtà. Ad esempio analisi di funzioni per controlli automatici, formule matematiche applicate a contesti di elettronica digitale, telecomunicazioni, etc. La matematica però non dovrebbe essere un freno se si considera di intraprendere questo corso. Innanzi tutto basta prendersi il tempo di studiarla che gli esami di questo tipo si riescono a passare anche con voti molto "belli", e d'altra parte conoscere bene la matematica ti dà la possibilità di affrontare qualsiasi altra materia scientifica senza troppi problemi. In poche parole, dopo un po' che la studi noterai che non è così complicata come pensi