LAVORARE come ingegnere informatico in ITALIA: La mia ESPERIENZA 

Grazie!!

Con il giusto impegno ci riuscirai, ne sono certo! 😊 Forse entro qualche mese inizierò la serie su WPF perchè ci sarebbe la possibilità di offrirvi nozioni che in questo caso si rivelano utili per il mondo del lavoro. Queste interfacce grafiche sono davvero professionali. Prima però voglio assicurarmi di conoscere bene l'argomento

Grazie mille Andrea!!😊 Non vedo l'ora di portare video didattici su come scrivere un bootloader, un protocollo di comunicazione o sulla progettazione di una scheda di calcolo! Poi chi sa, magari io e Alberto prima o poi faremo uscire una scheda nostra😏

Sicuramente inizierò una serie di video perchè è uno strumento professionale utilissimo per il lavoro, prima crearci contenuti però ci tengo molto ad approfondirlo e a diventare sufficientemente esperto

Non c’entrano nulla le superiori

​@@po0276esatto

Si prossimamente vorrei dedicare un video esclusivamente al lavoro da ingegnere informatico, a partire da ciò che si fa, i vantaggi di avere la laurea, la retribuzione , ecc

Da un punto di vista di istruzione no, anzi i programmi di studio presenti qui da noi offrono già delle basi molto solide, poi spesso bisogna approfondire in autonomia perché non c'è tempo a sufficienza. Anche nel contesto lavorativo sempre qui in Italia c'é molto da imparare, dopo dipende dall'azienda in cui si lavora. Io nonostante abbia lavorato 5 mesi circa in azienda, ad esempio, sono passato da non sapere quasi nulla sui processori arm, a scrivere firmware, protocolli di comunicazione, ecc.. e tante altre cose da programmazione ad alto livello fino a progettazione circuitale di sistemi embedded. Personalmente consiglierei molto di filtrare le offerte di lavoro e considerare di più quelle dove si ha la possibilità di lavorare su temi nuovi (per te stesso), innovativi e magari anche non semplici da affrontare. Questo soprattutto a chi è appena uscito da scuola e ha deciso di lavorare subito oppure per chi si è appena laureato

@@ProjectoOfficial in Germania, se conosci il tedesco ovviamente, prendi 40k come primo stipendio... io sono un ing chimico, appena laureato vado subito a cercare lavoro lì. Odio il mercato del lavoro qui in Italia

In terza superiore è presto per porsi il problema dei colloqui e del lavoro. Prima devi trovare un ramo, un sottoinsieme della tua materia preferita, che ti piace di più, e che porti avanti in autonomia e sul quale spendi tempo anche al di fuori degli obblighi istituzionali. Questo già ti permette di fare esperienza, di conoscere discretamente quel settore, i problemi che ci sono e come si risolvono (tipo se ti capita una stacktrace in C mentre programmi un microcontrollore, riuscire a capire al volo dov'è l'errore è tanta roba). Questo eventualmente ti offre già la possibilità di lavorare in autonomia. Se quando sarà l'ora di lavorare, decidi comunque di svolgere un lavoro da dipendente in una azienda, a colloquio quello che fa la differenza è le competenze che riesci a dimostrare. Io, ad esempio, in questo momento lavoro come ricercatore in Computer vision e robotica. A colloquio ho portato il mio background di studi (triennale in ingegneria informatica, magistrale in intelligenza artificiale), i progetti che ho realizzato per l'università (ad esempio ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-rOzaQs78Z7I.html), il fatto che pubblico con costanza contenuti su youtube (che sottolinea le capacità auto organizzative, la costanza e tante altre hard skills), e tutti i progetti a cui ho lavorato in autonomia. Al massimo poi se ti fanno domande su un problema o un errore particolare in quel contesto lavorativo, devi saper rispondere. Però non c'è nulla di cui preoccuparsi, le aziende tengono anche in considerazione che sei appena uscito da scuola e non pretendono che tu sappia tutto, e la sincerità è comunque premiata. In ogni caso, considera eventualmente anche un percorso universitario, questo è un mio consiglio, soprattutto se sei ambizioso :)

Se si gestisce bene i tempi si ha molto tempo libero quando si lavora, a differenza dell'università o perlomeno di ingegneria. In base alla distanza dal luogo di lavoro si risparmia più o meno tempo, inoltre bisogna considerare che i weekend sono completamente liberi. Eventualmente anche dopo lavoro rimane tempo a sufficienza, ad esempio io faccio allenamento e dopo studio, oppure registro o monto video. Il lavoro in un contesto di subordinazione non capita mai di portarselo a casa, sia perché mancano le attrezzature e sia per i motivi stabiliti dal contratto di lavoro. Al massimo, se l'azienda dà la possibilità di svolgere del lavoro straordinario si può rimanere in azienda a lavorare del tempo in più.

Per stare a contatto con la matematica basta scegliere un curriculum magistrale di machine learning/data science, che è tutta statistica, ottimizzazione, stimatori... Personalmente l'ho fatto e devo dire che è interessantissimo

Non saprei cosa dirti, per me è il contrario, lavorare è molto meno faticoso, perlomeno rispetto a mantenere una media eccelsa all'università. Penso comunque che sia uno tra i motivi che spingono una parte degli studenti a terminare gli studi alla triennale (se non prima) e la maggioranza a terminarli alla magistrale, senza proseguire con il dottorato. A me programmare piace un pochino, quindi un lavoro senza una parte di programmazione, per me, sarebbe noioso. Dopodiché naturalmente un ingegnere punta principalmente a gestire un team o un progetto, è anche per questo motivo che si sceglie questo percorso di studi. Quello che sto facendo adesso lo trovi in uno degli ultimi video pubblicati

Innanzi tutto ti indirizza verso un settore più specifico (anche solo facendo la triennale). Poi si ha la possibilità di lavorare nei reparti di ricerca e sviluppo e non solo in produzione. Inoltre influisce sia sulla retribuzione iniziale ma anche su quella finale, in quanto dovrebbe consentire una crescita più veloce (incremento del livello di inquadramento). Molte cose poi le devo ancora capire anche io

@@ProjectoOfficial ma si tratta solo della velocità di crescita? Mi spiego meglio, un triennale è visto sempre come inferiore ad un magistrale oppure potrebbe ambire ad un carriera migliore e magari meglio retribuita di un magistrale? Mi faccio tutto queste domande perché anche io sono alla fine del mio percorso ahahahah

Eh questo piacerebbe saperlo anche a me hahaha. Poco fa ho sentito alcuni ex colleghi che si sono informati e un titolo magistrale aiuta ancora di più sotto quel punto di vista (quindi c'è una differenza interessante anche da un laureato triennale a uno magistrale). Poi dopo dipende anche da molti altri fattori legati al lavoro stesso

@@LuiTubePS tutto dipende da come lavori. Ad esempio: nel settore meccanico, un magistrale con voti altissimi ma che non sa nemmeno cosa sia un bullone né a cosa serve (Credimi c'è ne sono tantissimi), difficilmente farà carriera e avrà successo; a differenza di un triennale che invece sa anche come rappresentare il bullone, allora l'azienda mirerà su quest'ultimo avendo anche meno costi di gestione.

Se intendi università a livello di istituzione la risposta è No, ad esempio un titolo in ingegneria informatica ha lo stesso valore a prescindere dall'università che lo ha conferito. Questo perché è regolamentato dalla stessa legge sul suolo italiano. Inoltre esistono meccanismi, sempre burocratici, per mettere in relazione i titoli italiani con quelli esteri Se intendi a livello di corso di ingegneria, ovviamente Sì, ad esempio laurearsi in ingegneria elettronica è diverso rispetto a laurearsi in ingegneria informatica, ed è sempre la legge che lo regolamenta

No, al momento sto facendo il tirocinio della magistrale

La soluzione migliore è utilizzare linkedin

@@ProjectoOfficial gran bel video come tutti 😍

Conosco molto bene C che è molto simile, e molto bene Java e Python che sono a oggetti. C# ha meccanismi diversi ma la sintassi è quella del C e la programmazione ad oggetti è sempre la stessa, per diventare abbastanza autonomo mi sono impuntato a risolvere ogni errore nel codice che ho incontrato (in realtà faccio sempre così, dagli errori si impara tantissimo)

Ingegneria Informatica

Stavo giusto cercando di capire se fossi stato l'unico ad aver trovato degli stipendi così bassi, manco uno sono riuscito a trovare che mi desse 1300. Cambiato totalmente settore, controllo qualità metalmeccanica, inutile dire che lo stipendio è molto più alto senza manco un'ora di straordinari, se la situazione cambia sono il primo a tornare.

@@splayadreams5633 Lavori attualmente all'estero?

Ingegneria Informatica

Lavorare in automazione con solo la triennale è possibile ma bisogna essere fortunati a trovare poi l'offerta di lavoro. Facendo la magistrale, che si può fare dopo ing info, è molto più facile essere presi. Alla fine la laurea è un filtro per un determinato settore di lavoro. Però quando si sceglie una facoltà bisogna esserne molto convinti

@@ProjectoOfficial Grazie per la risposta . Il mio obiettivo era ingegneria elettrica, ma anche elettronica mi piacerebbe...solo che non posso andare fuori sede, per problemi economici. Ingegneria informatica dovrebbe essere la "fusione" tra informatica ed ingegneria elettronica...diciamo che mi piace in parte. Ho fatto un pò di programmazione alle superiori con Arduino e PLC e mi sono trovato abbastanza bene. Stò cercando un compromesso, se potessi lavorare in questi settori, non mi dispiacerebbe....ma la maggior parte delle aziende, ricerca software developer, data analyst ecc. Sbocchi, per i quali non provo nessun interesse...

@@Alex-li8bz se il tuo obiettivo è entrare in una industria di automazione nell ambito dei PLC ci sono ruoli che un ingegnere informatico ricopre generalmente meglio di un ingegnere industriale/automatico. magari non svilupperai software per la movimentazione e la logica di processo ( ci vogliono conoscenze in ambito meccanico, idraulico, e almeno dell'infarinatura sulla termodinamica e la chimica che un informatico normalmente non ha sviluppato durante il suo percorso di studi) ma ci sono tutte le operazioni strettamente informatiche legate all'industria 4.0 ( sistemi e network, raccolta ed analisi di dati, connessioni remote ecc. che un automatico normalmente non conosce in modo approfondito) in cui un ingegnere informatico è un po' più a suo agio rispetto ad un automatico.

Dipende dal livello di inquadramento professionale, questo ne è un esempio (la retribuzione indicata credo che sia al lordo delle imposte): www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normative/Documents/2016/allegato%201%20al%20DM%2022dic2016.pdf

Ciao Mario, purtroppo in Italia, nel mercato del lavoro, non è prassi specificare lo stipendio mensile ne ad una richiesta come la tua, ne su eventuale scheda informativa del lavoro. Anzi c'è pure da aggiungere che un datore di lavoro Italiano si fa pure una brutta impressione nei confronti di chi gli rivolgesse questa domanda durante un colloquio di lavoro. Sinceramente non se ne capisce il motivo, io non sono d'accordo con questa prassi e preferisco senz'altro la trasparenza Inglese che invece ti vien specificato fin da subito quanto guadagnerai. Altro aspetto negativo, ma è solo in Italia, quando invii un curricolo, la ditta difficilmente ti risponderà anche solo per informarti che per il momento non ha bisogno di tecnici.

a Modena

@@ProjectoOfficial Come me!!!! Ma io chimica in Via campi 😁😁 viva i gelsi 🤣

scappare dai problemi porta lo stesso a nuovi problemi

@@ProjectoOfficial non è una questione di problemi. È una questione di gratificazione personale e meritocrazia

Nel lavoro esistono altri aspetti importanti oltre alla retribuzione, poi esistono diversi modi per arrivare a guadagnare di più, non è una cosa impossibile

@@ProjectoOfficial non mi riferivo ai soldi ma a ben altro. Non si lasci scappare occasioni anche extracontinentali, il treno passa una volta sola nella vita

@@giudan quelli che parlano di treni io mi chiedo... ma in che stazioni l’avete preso? Il treno non esiste, l’unica cosa che esiste è un’auto fatta con le proprie esperienze e competenze.