- Per comprare il mio libro "L'era del cuore", clicca qui: amzn.to/2U89yMm - Per iscriverti al mio video corso gratuito sulla crescita personale, clicca qui: bit.ly/Crescita
ciao Luca, i miei piu siceri complimenti per il vidieo, a tal proposito ti volevo domandare se hai qualche buon film educativo da consigliarmi, in merito agli artgomenti trattati.
Apprezzare chi ci ha rifiutato è la chiave ..veramente ! È il segreto per stare bene. Dietro ogni no c'è un mondo di opportunità e crescita che subito non riusciamo a vedere ma col tempo tutto si sistemerà se avremo il giusto atteggiamento!
Mi piace come spieghi le cose e per il fatto che ti esponi in prima persona per mostrare che il rifiuto è una cosa normale. Sei davvero uno psicologo di valore.
Se posso lasciarti un feedback 😅 secondo me i consigli che si basano solo su un aspetto di comprensione mentale non servono molto perché non tengono conto della parte di gestione dell'ansia e della paura, che non è provata con intensità uguale da tutti, anzi! Senza efficaci tecniche per contrastare le emozioni negative è difficile fare le cose o razionalizzare come inviti a fare tu. Come insegna proprio Nardone, nel nostro funzionamento psichico c'è ben poco di razionale! 😊 se uno va incontro a un fallimento e poi sta male sei mesi è ovvio che dopo cercherà di evitare altre situazioni di possibile giudizio. È su quella percezione fisica della paura e dell'ansia che bisogna lavorare.😊
Grazie per il suo video. Io da sempre brutto e timido. Non mi calcola nessuna anzi mi disprezzano. Spero grazie a lei di riuscire a diventare un uomo migliore
La distinzione tra rifiuto e feedback dovrebbe sempre valere anche per i voti che gli insegnanti danno agli studenti a scuola: una insufficienza è un feedback e non un rifiuto.
Sacrosanto!! TROPPI studenti interpretano il voto come un giudizio alla persona e non alla preparazione. Una mia ex prof al suo esame di è rifiutata di darmi il massimo dei voti perché alcune cose non le avevo sapute bene. Vedendo che ci ero rimasta male mi ha detto davanti a tutto:"Penso che tu sia una persona fantastica, e considero un privilegio averti potuta conoscere e istruire, ma, per quanto ti stimi, non posso ignorare la realtà dei fatti: certe cose non le sai alla perfezione. E se lo facessi non ti farei un favore, perché un domani queste conoscenze imperfette potrebbero rappresentare un problema per te.". Una GRANDE donna.
@@Sanzetta Te lo ha detto giusto perché sei una femmina e vi trattano meglio degli uomini. A me invece a un appello dell'università mi fu dato 25 quando meritavo 30 risposi a tutte le domande ampiamente. Le ero antipatico. Lo seppi con certezza dalla mia collega dell'università con cui avevo una relazione. Lei fu interrogata dopo di me e la stronza di docente le disse: non mi piacciono i filosofi...ovviamente la deficiente non sapeva che io e la collega eravamo in confidenza.
Buon dì che bello svegliarmi, ascoltarti e sentirti...all'inizio è difficile, in realtà non fa una piega ciò che dici, è il mio mantra più che no, non possono dirti, ma tu insisti. Grazie
Grazie. Grazie. Grazie. Troppo bello e ricco il suo video. Troppo bravo lei. Mi piace la semplicità e la garbatezza con cui lei si presenta, parla, si mette in gioco. Certo i voti sono un feedback. Il mio, per lei, è 10 e lode!!!
Le riflessioni sono interessanti. Meno interessante è snaturare quella evidente reazione che non porta ad amare colui che ti ha rifiutato... “perché mi ha lasciato un feedback”... ma quale feedback?... semplicemente: non era minimamente interessato ne a te e nemmeno a quanto offrivi in quel momento (o a quello che ha capito in quel momento), non vi era dell’”utile per sè stesso”... (così va il mondo) , così come noi non siamo minimamente interessarti a centinaia di offerte che ci arrivano, soprattutto in questo periodo. La realtà, secondo me è molto semplice: se offri opportunità anche per gli altri, non ottieni un rifiuto, ma un “contatto” che potrà andare bene o male, altrimenti ottieni un rifiuto nel modo peggiore: vieni ignorato totalmente. Il problema è: ha veramente capito quale opportunità gli è stata offerta? Non credo che accada sempre. Normalmente non si ottiene, (e non si dà) alcun feedback:... non ottieni (e non dai) alcuna risposta, perché? Perché .... “nessuno ha tempo da perdere ...” quindi, indipendentemente dal fatto che tu abbia capito o meno l’opportunità, non perdi tempo... giusto o sbagliato che sia... “dura lex sed lex”...L’unica lezione che si impara è quella di essere tenaci e di non arrendersi mai: prima o poi, per la legge dei grandi numeri, qualche risultato si ottiene... con utili o perdite? Difficile da valutare. Un saluto.
A mio avviso però bisogna anche dare un valore al rifiuto: non si può dire sommariamente "sono stato rifiutato perché devo migliorare" in questo modo si attribuisce un valore assoluto a chi ha emesso quel giudizio, certo un'analisi bisogna sempre farla ma dando il peso giusto a ciò che sia successo. Credo che quello che faccia crescere sia la capacità di valutare ciò che sia successo con sufficiente lucidità. Non sempre nei rifiuti, o nei successi c'è qualcosa di buono, anche chi ti accetta può essere semplicemente uno che se ne intende poco, secondo me è acquisire sincerità con noi stessi che ci fa arrivare ad un'auto valutazione matura di ciò che facciamo e diciamo e questo ci migliora. Quasi sempre il miglioramento viene da noi stessi, siamo scadenti quando ci raccontiamo un sacco di frottole.
grazie Luca. Ho preso la sana abitudine di guardare un tuo filmato al giorno. Grande giovamento e nuove prospettive... anche questo veramente illuminante.
È bello che dici "è parte del gioco" perché la vita è un gioco..con questo non intendo sinonimo di superficialità..ma viverla con tutte le sue attenzioni ,emozioni sensazioni e incazzature senza però mai farsi schiacciare..proprio perché la vita è un gioco e un contorno di ciò che noi siamo..siamo noi i primi capi. Alcune cose brutte o antipatiche diventano anche belle perché sono come delle sfide personali da vincere e se si perdono comunque non si ha mai perso davvero perché c'è sempre qualcosa di interessante e che abbia un senso anche nell'apparente perdita! Bel video,complimenti!!
Bravo ,bravo !questo è un video coi fiocchi. Stamattina il mio primo pensiero è stato”Il vento di stanotte se l’é portata via “, più realisticamente qualcuno l’ha presa la coperta stesa sul balcone....Nel mio palazzo nessuno ha freddo, nessuno é bisognoso di una coperta 2m x2m. Oggi assemblea di condominio...È un dispetto è un dispetto é un rifiuto. Vorrei augurare alla mia grande coperta di trasformarsi in camicia di Nesso, ma non può succedere perché é una coperta felice.Preferisco pensarla tappeto volante nel cielo col vento di oggi. Riflessione: “ Annalisa sei una persona fortunata, amata,al sicuro...Cerca di stare più attenta.E...datti una mossa!”🤗 grazie Luca
Si dice che ogni impedimento è un giovamento... In realtà niente è a caso e soprattutto bisogna scorgere oltre quel no, perché quel no che abbiamo ricevuto da quella persona o da quella proposta di lavoro, in realtà è un lascia passare per un qualcosa di più adatto e più giusto per noi... Basta solo saper aspettare e cogliere al volo quella occasione che dopo il no magicamente si presenterà a noi 😉
È dura , quando per 26 anni hai accumolato solo rifiuti , umiliazioni e derisioni da tutte le donne è dura pensare ad un qualcosa di costruttivo che faccia presagire un futuro migliore . Le uniche parole che ti vengono in mente sono reietto , fine e degrado
Ciao Luca, grazie per il video. Come sempre interessante. Penso che per alcune persone esista una donna difficoltà nella distinzione tra rifiuto e feedback, infatti il feedback potrebbe essere utilizzato come il 'saper cosa devo fare' per non essere rifiutato...
Bella l idea che ti piace leggere i commenti e condividere e parlare. Io all inizio soffrivo per i rifiuti. Poi ho imparato a fregarmene e cerco di migliorarmi e di prendere le critiche come qualcosa di costruttivo x me stessa
2:00 di notte. Appena tornato da una festa in cui c'era pure la mia collega di lavoro che mi ha rifiutato oramai 4 mesi fa e ancora penso a Lei. È dura, durissima! Mi sento un inetto, perchè ogni volta impiego tantissimo tempo a leccare le ferite e non imparo mai niente. P.S.: Mi auguro che tra un anno o più, quando rileggerò questo papiro, ne riderò di gusto. Vorrà dire che avrò accettato la situazione
Purtroppo le cotte sul lavoro sarebbero da evitare, proprio perchè ti ritrovi sempre a contatto con l'oggetto del tuo desiderio....ci vorrà tempo, più tempo del normale, perchè la vedrai e rivedrai e ti piacerà sempre e soffrirai, però lentamente ce la puoi fare a dimenticarla, devi distrarti, uscire con gente nuova, frequentare altre ragazze
Magico Luca 😃, il rifiuto come fonte di cambiamento è tutto vero!! Provato anche io con la mia prima fidanzatina 😔☺️... oggi vedo cinquantenni che si separano e sn in uno stato entropico spesso per colpa loro,in sostanza avrebbero dovuto temprarsi prima per non infrangersi come vetro dopo... sempre in gamba Luca👍
Grazie mille Luca, ma mi sento di dire che va distinto il rifiuto delle mie "prestazioni e/o capacità" (in colloqui di lavoro, esami, etc.) da quello della "mia persona" (in famiglia, fra amici o quando l'altro mette fine ad una relazione affettiva). Credo che in questo ultimo caso si "attivino" ferite molto più profonde e vecchie (la Bourbeau considera il rifiuto una delle 5 ferite fondamentali nelle relazioni) e che molto, molto raramente noi dobbiamo pensare di dover "migliorare" quando veniamo rifiutati da un familiare, da un amico o da un partner - anzi... probabilmente è importante lavorare all'auto-accettazione, causa remota proprio di quel rifiuto (Palacios, Marisa Peer, etc.) e alle EMOZIONI che quel rifiuto attiva in noi: paura, tristezza, rabbia, ansia, etc. Ad oggi una delle tecniche di auto-aiuto più efficaci - dal mio punto di vista e nella mia esperienza - è l'EFT (emotional Freedom Technik)... Comunque dopo un rifiuto - sia professionale che affettivo, mi verrebbe anche da dire - dal mio punto di vista - che è importante prima di tutto capire che ci possiamo volere bene ed accettare così come siamo, poi viene tutto il resto (e anche i tuoi ottimi spunti del video). Grazie :)
A me capita spesso di avere dei rifiuti, mi riferisco in ambito lavorativo, ma il motivo non mi viene mai detto chiaramente, secondo me perché è una sorta di discriminazione, avendo io un figlio disabile con la legge 104 faccio delle assenze, per cui mi rifiutano. Come faccio a interpretare il feedback se non mi parlano chiaramente? Sono io che mi rifugio dietro questa cosa? Come faccio a scoprirlo se non mi parlano in maniera vera e trasparente? Ciao e grazie, offri sempre degli ottimi spunti
Guarda, per me è lo stesso, io invece sono quello che ha la legge 104 in proprio, e il rifiuto non è in ambito lavorativo ma sentimentale. Nessuna spiegazione, eppure i rifiuti sono continui. Quello di cui parla il video è riferito a piccoli rifiuti di persone normali che vanno in paranoia per un rifiuto su 100, nei casi come i nostri, dove i rifiuti sono 99 su 100, quello di cui parla il video chiaramente non è applicabile.
Il problema della statistica (bussare a una o a cento porte) è che molto probabilmente non tutto ciò che sta dietro alle 100 porte ti interessa allo stesso modo e ti dovrai quindi accontentare di ciò che sta dietro alla porta che si apre.
Ciao il tema ed il video sono molto interessanti ma il problema è capire come mai uno vive così male il rifiuto magari c'è da lavorare sul tema dell'autostima più che su aumentare i tentativi. Chiaramente una porta che si apre aumenta la propria esperienza e fiducia! Grazie
I rifiuti che ricevo non mi hanno mai buttata giù, anzi dico sempre "avanti la prossima occasione " , sempre meglio un rifiuto secco che procrastinare quello che poi avrà la stessa conseguenza.
Ciao Luca, un consiglio come comportarsi per quei rifiuti dove non hai un feedback diretto. Per esempio quando vieni rifiutato da una ragazza non sai il perchè, a differenza di un colloquio dove più o meno sai se non sei stato all'altezza. E perciò questo almeno a me porta a sentirmi giù, anche perchè non so come evitarlo in futuro e come migliorarmi per evitarlo? grazie mille
Concordo in pieno sul tipo di rifiuti di cui tratti nel video. Ma....sentirsi rifiutato/a dalla famiglia o dagli affetti in generale? Come si può affrontare questo tipo di rifiuto?
Ti consiglio il testo sulle 5 ferite fondamentali della Bourbeau e il lavoro con EFT (emotional freedom Technik - trovi spunti ottimi anche in rete e qui su RU-vid)...
Mi chiedo :Come fare in modo che il rifiuto ci migliori in modo da trarne il meglio? Fa ovviamente male e i continui rifiuti dovrebbero servirci da lezioni per poter migliorare però inevitabilmente ci condizionano. E se ci miglioriamo ma nonostante questo salto di qualità veniamo ancora rifiutati impietosamente? Che fare? Incassare e imparare ancora a oltranza?
Io ho 27 anni, e cerco lavoro da quando ne ho 19, nel frattempo ho preso attestati su attestati su varie cose con corsi gratuiti perchè non posso permettermi scuole a pagamento (dato che non ho dei guadagni) ma sono stato sempre e comunque rifiutato e credo sarà sempre così. Purtroppo ho una condizione fisica che porta la gente a scartarmi a priori per l'astio che la nostra cultura italiana ha per gli uomini di questa tipologia fisica, ritenuti sbagliati non per questioni pratiche e di reali competenze, perchè ho coltivato diverse competenze in questi anni, ma per una questione maschilistica secondo cui l'uomo fatto in questo modo va rifiutato a livello esistenziale in modo categorico. Sono basso di statura e vivo in una città in cui chi ha questa condizione (ovviamente parlo dei maschi, non delle donne) è totalmente tagliato fuori dal lavoro a meno che non sia un parente o un amico del direttore. Purtroppo come già detto non avendo alcun guadagno e non potendo contare su un aiuto economico familiare perchè il reddito non lo permette, non posso frequentare scuole a pagamento ma non posso neppure trasferirmi. Sono anni che cerco e spero di raccogliere i soldi per poter fare almeno un viaggio per poter tentare almeno un colloquio fuori, ma niente, non sono mai riuscito ad avere quei guadagni per poterlo fare. L'unica volta che sono stato assunto è stata un miracolo, perchè un mio amico, dall'altro capo dell'Italia, mi ha raccomandato a un suo amico, in un'altra città, e così sono stato assunto per un lavoro con contratto regolare legale, fatto online, senza colloquio, ma valido solo per una giornata (era un lavoro che mi era stato assegnato solo per una notte). E’ importante sottolineare che quel lavoro non mi competeva assolutamente. Bello, ho guadagnato finalmente dei soldi nella mia vita, ma non è stato abbastanza soddisfacente, c'era di mezzo una raccomandazione, e in realtà il tipo che mi ha assunto, che prima rispondeva tempestivamente, non mi aveva più risposto per una intera giornata dopo aver visto la mia carta d'identità e temevo che anche con lui non ci fosse speranza. Ma credo fosse stata la sua amicizia col mio amico che infine lo ha convinto ad accettarmi nonostante la mia condizione (che difatti è indicata sulla mia carta d'identità). Io ormai mi sto rassegnando. E' dura vivere senza soldi. Posso muovermi solo a piedi, non ho un abbonamento telefonico personale (uso una scheda a consumo che ricarico con 5 euro una volta ogni sei mesi, non ho un abbonamento nè per chiamate ne per messaggi ne internet sul telefono, tra le poche fortune della mia vita c’è l’avere il pc e avere il wifi di casa, che ovviamente non fu messo da me e per me, sennò a quest'ora non credo che avrei nemmeno questo privilegio). Non posso fare almeno il 50% delle cose che fanno le persone normali. Anche i vestiti che indosso non sono io a sceglierli da qualche negozio perchè io non posso comprarne. Ma ormai sono stanco, e ormai mi vergogno a umiliarmi ancora. Potrebbe essere diverso in altre città d'Italia, ma purtroppo qui dove vivo con chiunque io provassi ancora e ancora a farmi assumere ho capito che verrò sempre ancora e ancora rifiutato, perchè lo vedo quando esco di casa, chi è basso è assente, assente dai posti di lavoro, mai in coppia, e raramente se ne vedono per strada, e quelli che incrocio li vedo soli e percepisco in loro la mia stessa infelicità. So che continuare a tentare di essere assunto e propormi è sempre inutile. La soluzione potrebbe sembrare quella di lavorare mediante internet così da nascondere il mio aspetto. Ecco io ero anche un fumettista professionista ma ho lasciato per la troppa frustrazione del fatto che quando lo facevo per guadagnare soldi alla fine non mi è stato pagato neppure un euro. E la stessa esperienza posso dirla riguardo il fatto che realizzo basi musicali, e il fatto che sono anche un cantautore. E' tutto inutile perchè poi spesso, a me è capitato così, anche quando si tratta di lavori di tipo grafico e audio, chi deve pagarti vuol sempre sapere che aspetto hai, scoprono che hai un aspetto che odiano ed è tutto finito, non gli importa quanto sei serio, quando sei competente. Ho fermato le mie attività di guadagno tramite questi lavori online da anni e mi sono dedicato ad altre attività e corsi perchè quelle mi avevano appesantito troppo, troppo lavoro, troppi sforzi per ricevere al massimo solo dei rifiuti, e per il resto solo l'essere ignorato totalmente. Non so davvero che futuro io possa avere, so che posso accrescere ancora e ancora le mie competenze, ed è quello che farò sempre, ma ho perso le speranze di trovare qualcuno che mi permetta di lavorare considerando le mie competenze e permettendomi almeno di mostrargli cosa so fare senza escludermi a mani basse fin da subito per il mio aspetto fisico, o qualcuno che sia serio e vada fino in fondo e che alla fine mi paghi davvero, senza aver bisogno di sapere che aspetto fisico ho o non facendosi problemi a dare dei soldi a uno che è basso di statura. Sono stanco di questa cosa, sono distrutto. Sul web non se ne parla abbastanza, ma è una realtà ne conosco altri di bassi che non lavorano, non hanno mai lavorato e non avranno mai speranze di essere assunti a causa di un paese che vede questa condizione fisica come il male assoluto, un paese in cui c'è una legge non scritta e su cui c'è tanta omertà cioè quella secondo cui uno che è basso merita meno di chi è di statura normale, che non merita di essere pagato, e non merita il posto, e non merita fiducia. Il maschilismo che pretende che l'uomo debba essere abbastanza alto e con abbastanza soldi altrimenti non vale nulla dal mio punto di vista è il male primario di questa società, che vuole ignorare quanto ciò faccia male alle persone come me. Ho pochissimi uomini bassi con un lavoro, è vero, ma erano parenti del direttore o avevano aperto la loro attività in cui erano imprenditori grazie al fatto di essere ricchi di famiglia, e quindi non fanno testo nella situazione in cui sei costretto a sperare che qualcuno finalmente ti prenda per quello che sei davvero e non per l'immagine "immorale" e offensiva nei confronti del maschilismo che la gente tanto adora, e che tanto si infastidisce quando si trova di fronte uno che è basso di statura, e nella situazione in cui chi è così non ha un suo badget familiare e non è amico di un imprenditore che lo assume. Il mio amico che mi ha raccomandato una volta so che lo farebbe ancora se potesse, ma quelle sono occasioni che non si presentano così spesso, e potrebbe non accadere più questa fortuna. Lui si è detto disposto ad ospitarmi a casa sua per qualche giorno cosicchè io possa cercare lavoro nella sua città, ma mi serviranno prima i soldi per poter fare questo viaggio, e dovrò avere abbastanza soldi per poter anche tornare nel caso in cui non andasse bene neanche lì (anche se poi in realtà, anche se mi assumessero lì non credo che mi sarebbe dato uno stipendio così enorme da permettermi addirittura di stabilirmi lì per vivere in una casa affittata da me, quindi penso che finirei per vivere dal mio amico per diversi mesi... non mi piacerebbe arrecare così tanto disturbo, ma comunque credo che si sposerà prima che io possa mai avere i soldi per questo viaggio). Chiedo scusa per lo sfogo, ma bisogna parlarne, purtroppo non si parla quanto si dovrebbe della tematica di chi viene totalmente escluso da ogni settore lavorativo per questioni di tipo fisico dettate da una certa cultura. Cosa si può dire nel caso come il mio? “fatti forza” “cambia atteggiamento” “continua a provarci”. Io capisco il punto di vista di chi da questi consigli, perché sono anche il primo che anche se vorrebbe rassegnarsi finisce sempre per tornare a insistere e cercare dato che la mancanza di soldi è invalidante e in alcuni casi insostenibile visto che ho dovuto rinunciare anche per anni a fare un intervento per una malattia a causa della mancanza di soldi.
Tuttavia il vero messaggio che dovrebbe passare io non credo che sia che io devo farmi forza, e che io devo insistere, perché se a livello culturale non finisce anche questa cosa di ritenere qualcuno migliore di un altro per una questione di caratteristiche fisiche è inutile quanto io ci provi. E questo non riguarda solo me ma tutti quelli che sono simili a me fisicamente parlando. Il messaggio che dovrebbe realmente passare alla luce della mia storia è che i datori di lavoro dovrebbero assumere in base alle competenze invece che in base a ideali di come deve essere fatto un maschio affinché le sue competenze vengano prese in considerazione per quel che sono. Dopotutto, nessuno dei settori nei quali mi sono istruito e specializzato hanno a che vedere in maniera diretta con quanto si è grossi fisicamente. Non chiedo di fare il cameriere, o il banconista, o il commesso, lì lo so che ciò che fa la differenza è l’aspetto fisico, su alcuni lavori capisco che ha senso la selezione in base a quello, ma infatti non sono quelli i settori in cui mi sono specializzato. Io lavoro per lo più in ambito di videoscrittura, manipolazione grafica, narrativa, musica, fumetto, ho un attestato come fotografo e adesso un attestato come parrucchiere dopo un corso di 2 anni (diventati 3 a causa della pandemia). Per il resto ho cercato anche lavori riguardo il fare pulizie e in negozi di animali. Spero non mi si dica che le cose andranno meglio dopo la pandemia, perché non c’entra nulla .. sono 8 anni che cerco lavoro, e ho già constatato come la gente si faccia problemi con me anche nell’ultimo settore in cui mi sono specializzato, con persone convinte a detta loro che io non sappia fare niente, e che mi insultano anche, ma che ignorano totalmente le mie capacità perché non mi permettono minimamente di far vedere cosa so fare. Ricevo e riceverò sempre solo dei no finché non cambierà un po’ questa cultura, e continuerò a vedere sempre a torno a me quelli di statura normale trovare lavoro. Mi sono passate davanti un sacco di persone che durante il periodo della pandemia trovavano tranquillamente lavoro come se nulla fosse. Ora come ora mi sono preso una pausa dalla società diciamo, ho messo da parte da mesi o da anni quelle attività che non mi portavano da nessuna parte e le ho rimandate al futuro e ora ciò su cui mi sto specializzando al momento principalmente è l’inglese, facendo l’hikikomori, cioè non esco di casa da qualche mese e in questo momento non cerco niente aldilà delle cose in cui sono impegnato, altrimenti mi distrarrei. Si vedrà se fare leva su questa altra competenza mi potrà portare da qualche parte o no stavolta. So solo che la prossima volta che proporrò online cosa sarà in inglese, e non più rivolto agli italiani. Poi so bene che negli Stati Uniti in particolare, e con una buona probabilità anche in Inghilterra, anche lì ci sono discriminazioni su questa condizione fisica, tuttavia al momento posso solo sperare che per il tipo di lavori che faccio, negli altri paesi se ne freghino di che aspetto hai, dopotutto si parla di lavori in via digitale e non di presenza fisica. Spero che gli anglofoni siano più flessibili degli italiani su questo e che non abbiano bisogno di sapere per forza che aspetto fisico hai per decidere se portare avanti la commissione e pagarti. Se qualcuno commenterà il mio commento, immagino che ci sarà già qualcuno pronto a insultarmi o a dire che per qualche motivo la colpa è mia, che qualcuno dirà “io sono basso e lavoro” (e poi si scopre che in realtà non è così basso), che anche se fosse vero bisognerebbe vedere se fa un lavoro accessibile oppure il suo è un lavoro reso possibile dai soldi che gli hanno permesso di andare all’università, e se vive proprio nella mia città, visto che la cultura del posto in cui si vive fa molto e non va ignorata, ma va bene ci sono abituato ormai all’ignoranza dei più. Spesso si parla del disagio di chi è basso di statura con le donne, assolutamente reale, ma ritengo che quello di essere esclusi dal lavoro sia un attimino più grave, senza donna basta fare un lavoro di crescita interiore per stare bene, ma senza soldi non si può vivere e la mancanza di soldi viene a bussarti continuamente alla porta nel momento in cui servono con urgenza
ma il feedback non sempre te lo danno. In un colloquio di lavoro ma anche in amore difficilmente ti spiegano le ragioni del no. Questo per non ferire nessuno e per non avere problemi.
Io sono stata rifiutata più di una volta pke ho due figli....sono consapevole del fatto che chi mi vuole veramente non di ferma davanti a questa cosa ma sta di fatto che non è la prima volta che capita.. purtroppo non ci posso fare niente m..chi prende me prende tutto il pacchetto...quindi non mi resta altro da fare che lasciare andare lo so...ma gli anni passano e io per questo motivo sono sola già da 4 anni😏
Salve Luca, guardando questo video, vorrei chiedere una cosa o un consiglio: io provo dei sentimenti per una persona( una mia collega e amica al di fuori del lavoro alla quale tengo molto anche alla nostra amicizia perché siamo molto legati) già da svariati anni(2 e mezzo per la precisione ovvero da quando praticamente la conosco) lei sa cosa provo, ma sta con un altro ragazzo, convive anche, io vorrei andare avanti, smetterla di provare ciò perché mi fa stare male, mi fa sentire solo ma allo stesso tempo quando sto con lei non mi ci fa più sentire, e mi fa stare bene e mi manca da un punto di vista affettivo come persona, avendola davanti tutti i santi giorni, parlarci, riderci, scherzarci, e avere quella sintonia che boh ti piace proprio è un'amicizia che penso sia rara da trovare. Dopo questo tempo sta Cominciando a diventare pesante questo peso angosciante che provo, la maggior parte delle persone mi dicono che devo stroncare l'amicizia, ma come si fa a stroncare un'amicizia che comunque ti fa stare bene? Non esiste un'altra strada? Sono incatenato alle mie emozioni e non so come uscirne. Perché comunque quando l'uno ha bisogno dell'altra, ci siamo entrambe e abbiamo una sintonia fantastica in tutto e per tutto, non solo nelle cose positive ma anche in quelle negative. Magari quando si discute anziché fare gli offesi ci diciamo cosa non ci va bene, cosa ha fatto l'altro per farmi stare male in. Modo da poter risolvere subito il conguaglio. Insomma è un rapporto di amicizia che penso sia molto raro e non voglio perderlo, ma allo stesso tempo. Voglio. Solo cercare di andare avanti standole vicino in amicizia, volerle bene, e cercare di vivere un'amicizia serena senza che sia condizionata da queste emozioni e perciò cercare di "cancellare" o per lo meno allontanare queste emozioni che provo per lei. Come mi sento per quello che provo lei non lo sa , vede che sto soffrendo, ma non sa nulla. Secondo me, ed è un idea, è il caso di dirglielo(è una persona che mi fa stare bene anche con le mie emozioni, le ho sempre detto. Ciò che provo e come sto e lei pure a me e perciò non ci vergognamo di dirci le cose e penso che anche questa sia una cosa positiva) , mettere le carte in tavola e cercare una soluzione io e lei. Magari prendersi un po' le distanze cercare di stare assieme di meno, ma esserci comunque l'uno per l'altra in caso di bisogno. Spero risponderai, resto in attesa di consigli, grazie. Ps: io ho 20 anni lei 25
Ciao non sono Luca e non sono uno psicologo, ti consiglio di dichiararti, io l'ho fatto e sono stata rifiutata, ora mi sento molto meglio, siamo ancora amici ma ho capito che devo guardare altrove e andare avanti, così come facciamo tutti, per stare meglio ed essere felici, senza paura del rifiuto
@@lm2644 glielo dissi quello che provo sin dall'inizio già ma rifiutò perché appunto ha il compagno ma nel tempo che sta col compagno guarda anchr gli altri quanto la attizzano, diciamo che è single solo quando le fa comodo ecco. Ero io chiuso in quell'angolo perché mi sentivo solo, comunque sono andato avanti perché ho capito essere una persona che non rispecchia proprio quello che vorrei affianco dice troppe bugie e non è mai sincera ne con gli altri ne con se stessa. Da quattro mesi a sta parte sono cambiate tante cose per cui ho trovato qualcuno nel tragitto di vita anzi ci hanno fatto incontrare ahah , e questa persona che tra l'altro è stata lei a chiedermi di uscire, io avrei voluto ma sono un fifone sotto questi aspetti ahahah, anche se ha 6 anni in più, mi fa stare bene, vedremo l'evolversi della frequentazione :). Nel frattempo Ti ringrazio!
😮 anche io nell'innamoramento sono accesa sessualmente Ma vita sessuale della coppia e dell' amore e' parte della vocazione del matrimonio Anche se purtroppo sono sulla cinquantina d'anni e si matura in modo sereno
Il più grande rifiuto me lo ha dato la pittura.Piu mi impegnavo e più mi diceva che ero negato,senza talento.Poi ho provato z fare il meccanico ma dopo due anni in cui i miei colleghi ridevano di me e dei disastri che combinano ho capito che non ero capace di fare quel lavoro.Sinceramente odio il lavoro in generale.Ma non conosco altro modo di guadagnare soldi e fortemente degli altri
Gentile Luca, scopro questo video qualche mese più tardi.sai, a volte, i “rifiuti” fanno crescere. Ma, a volte, anzi, la maggior parte fanno molto male. Perché la gente non crede di avere davanti qualcuno, ma un numero, una presenza che vale meno di lui o lei. Forse sarò particolarmente sensibile, forse sfortunata. Fatto sta che un rifiuto non è mai bello. Semmai ci può essere un non trovarsi nello stesso punto in un preciso momento,il che però dev ‘essere spiegato. Perché l ambiguità non porta lontano. Questo il my point of view!
Se sei particolarmente sensibile, allora i rifiuti ti faranno molto male. La sensibilità a questi eventi negativi è differente da persona a persona. Se sei particolarmente colpita dai rifiuti, potresti iniziare a desensibilizzarti con l'aiuto di qualcuno, meglio uno psicologo.
@@fabiofanucci personalmente, we do not know each other, so do your own business. Chi ti da l ‘autorizzazione a rivolgerti ad una persona che non conosci in questo modo ?Chi sei, scusa? Teniamo le distanze anche sul web. Anzi, soprattutto
@@laraalice8575 ok ok. Scusami se ti sono sembrato invadente. Volevo darti un punto di vista/consiglio, ma probabilmente sono stato indelicato. Non era mia intenzione. Ciao.
Sono appena stata rifiutata da chi mi aveva promesso mari e monti...ho ringraziato l'universo!!! Però ti viene voglia di stare ferma!!!...ogni volta sempre meno pero'...😉
ti lascio alcuni link ai miei video in cui tratto questo tema: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-MNLmIhzch2E.html ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-C5DmCDRiiiY.html ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-NjSg1NutRSg.html ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-Ss5R2F-iWDg.html
Piccola riflessione: voi psicologi siete visti come risolutori o almeno ci provano perché hanno la formazione, ma tu dimostri che anche con la formazione e come se non la avessi avuta per cosa hai passato, per cosa hai provato pensato, sei umano, quindi verso te stesso è stato come dire inutile? Cioè, un conto è sapere, ma quando sei tu a sentire quelle emozioni è diverso autoaiutarsi
Io non l ho capito perché sono stata rifiutata ! Io sono brava , non dicono niente perché ti rifiutano !e di porte nell ' ambiente che frequento non c'è ne sono altre , e la vendetta è un piatto da servire freddo
Ma quando hai 26 anni e in uno specifico ambito della vita non riesci mai a ottenere soddisfazione (che sia per come agisci o per come sono gli altri) a uno dopo un po' dai rifiuti vede solo più i lati negativi e non c'è nessuna lezione da imparare, se non che la vita è ingiusta e si può fare ben poco.
A volte credo sia pericoloso interpretare i feedback e migliorare su base soggettiva senza avere un riscontro piú oggettivo condiviso anche dall'altra parte. 👍
Luca io non sono mai stata rifiutata,perche ho scelto io,lavori,amori,e quando si era insieme,poi si chiudeva,se si vedeva che non era " quello".Dopo e' rifiuto mio o suo.? O nostro,? rifiuto di continuare,o rifiuto di sottomettrrmi sia in amore che in ufficcio.Questo rifiuto.si.
