In molti, compreso Isacco, li chiamano anche le patatine del contadino.
E in effetti, una volta cotti e strizzati, i ciccioli sono sottili e croccanti, quasi come una patatina. E proprio come gli snack più famosi del mondo, anche per i ciccioli vale la regola che uno tira l'altro...
Isacco De Fanti li produce da diverso tempo ed è uno dei pochi che ancora porta avanti questa tradizione. Alleva i maiali allo stato semibrado nella campagna di Gazzo Veronese e le lavorazioni che esegue nel suo laboratorio sono profondamente intrise di quella cultura materiale ereditata da suo padre e dai nonni. Una cultura rurale fatta di rispetto per la terra e per i sapori semplici ma veri, anche se poveri, come quello dei ciccioli (o greppole).
Vengono fatti con la sugna, la parte più grassa e meno nobile del maiale, tolta dalla pancia. Si taglia a cubetti, si sala e si pepa e si lascia cuocere sul fuoco per circa 4 ore, al termine delle quali, una volta dorati, i cubetti vengono strizzati al torchio, lasciando andare la parte in eccesso di strutto (che a sua volta viene riutilizzato in diversi altri modi).
Quello che resta sono queste lamelle di grasso cotto e strizzato, croccanti e appetitose, specchio di una tradizione alimentare legata al maiale e all'assunto in base al quale di questo animale non si butta via niente.
E, oltretutto, può essere perfino un'idea originale per un gustoso regalo di Natale...
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15 окт 2024
