Ho vissuto 23 anni in Francia e confermo tutto: per il vino come per tutto il resto (abbigliamento, cibo, bevande, disegnatori di fumetti..), a parità di prezzo in Italia la qualità media é molto superiore: in Francia ci sono delle eccellenze costosissime riservate a una piccolissima elite e subito sotto una qualità media piuttosto bassa ma ancora molto costosa. In Italia c'é una qualità media altissima e che resta accessibile alle classi medie. E riguardo al top di gamma posso dire che i grandi produttori di lusso francesi lavorano ormai solo con ditte e artisti italiani perché (sentito in un documentario francese sugli hotel di super lusso francesi) "gli italiani sono rimasti gli unici che capiscono il significato del vero lusso".
Condivido quanto scritto. Aggiungo che occorre prestare grande attenzione ai "nuovi" artigiani Francesi del vino e dunque alle nuove generazioni transalpine. Si stanno ponendo delle basi estremamente solide sul futuro del vino francese con un attenzione altissima alla tradizione, qualità e artigianalità. Tutto ciô per dire che a parità di qualità il vino Francese effettivamente viene proposto a prezzi nettamente piû alti ed a mio avviso meritatamente visto il marketing decennale della Francia nel mondo.
e vero ma se prendi un chatot lafit scusa la scrittura quello lo paghi e il loro montalcino le cose buone eccellenti costano non è un caso se prendi il parmiggiano reggiano 40 mesi di 1° qualità lo paghi se prendi il parmisen costa 2 euro stai a capi 🤣
Diciamo che a parte la sociologia da bar e tornando al vino Italia Francia con metafora tennistica va così: rossi 🇮🇹 🇫🇷 6-4 3-6 6-7 bianchi 2-6 3-6 bollicine 1-6 0-6 Grazie
@@giomazzio961 Si, i francesi sono molto bravi a valorizzare il loro prodotto col marketing. E si, reduci dalla produzione di massa che ha abbassato molto la qualita, nuove piccole realta francesi stanno rialzando l'asticella, ma sempre a prezzi altissimi e con molto marketing.
@@andreamarino-wb7wd Si, i prezzi si sono alzati molto anche in Italia e la differenza è meno marcata di una volta, ma a mio avviso a parità di prezzo il vino italiano resta migliore, e con meno marketing intorno.
Teniamo poi presente che molti vini francesi sono "aggiustati" con uve prodotte in Italia (soprattutto nel meridione), perché i Francesi sono maestri delle alchimie enologiche, ma non hanno il nostro "terroir".
Come sempre è un vero piacere ascoltarti. La tua conoscenza della materia, la tua capacità di raccontarla, con ironia, chiarezza e serietà, per quanto mi riguarda ti rende unico. Complimenti Maurizio.
Sottoscrivo tutto quanto detto nel video. Sono due realtà completamente diverse, sia per i vini stessi ma anche per il sistema di qualità (completamente diverso dal nostro) e i metodi di vinificazione. Come hai giustamente detto, noi abbiamo sicuramente una varietà di uve enorme, mentre i francesi non ne hanno nemmeno la metà, anche se l'80% del vino francese si basa sui soliti 4/5/6 vitigni. D'altra parte, i francesi sanno sicuramente vendere meglio, perché il loro vino costa mediamente di più ma non c'è nulla che certifichi un livello più alto o una qualità migliore. Ah dimenticavo (ovviamente anche questo detto da te) non è un caso che su una superficie che è circa la metà della Francia produciamo più vino di loro.
Infatti, i vitigni francesi sono di solito sempre gli stessi. Per esempio, tutti i rossi di Borgogna sono fatti con Pinot Nero, tutti i bianchi di Borgogna con lo chardonnay, tutti i bianchi della valle del Rodano con Viogner, tutti i rossi del Beaujolais con il Gamay, ecc... e le eccezioni sono poche... In Italia ci sono piu di 110 vitigni autoctoni (primo al mondo), la Francia che è seconda a l'Italia ne ha 35.
Concordo sul fatto che non dovremmo mettere a confronto i vini francesi con i nostri. Io li bevo entrambi e sono soddisfatto. Certo è che se posso trovare un vino italiano interessante ad un costo di 20€ per un francese forse devo spendere un po' di più. Questa differenza però oggi è meno marcata rispetto ad un tempo. Dieci anni fa si poteva bere un Guado al Tasso con 50 euro, oggi 150... Bellissimi i tuoi video. Li ho guardati tutti più di una volta. Voglio perfezionare le mie conoscenze e capacità di abbinamento. I tuoi video sono coinvolgenti, pratici e utilissimi!
Bravo! Video di assoluto riferimento. Argomento trattato con la giusta sintesi ma indiscutibilmente corretto e puntuale. Quel tocco di umorismo poi rende il tutto assolutamente godibile, cosa non scontata! Chapeau!
Questo video è una figata ! Quando guardo i tuoi video spero durino sempre di più! Da toscano sono molto patriottico, tipo rivorrei il granducato di Toscana (ovviamente si fa pe scherzare), ma se non fosse per i francesi probabilmente certo vini non saremo in grado di farli! P.s : sei un grande!
Ineccepibile, trovo tutto assolutamente vero! Molto simile il raffronto anche sul cibo.. ma questa è un altra storia. P.S. Complimenti per la pronuncia… e Prosit!
Questa volta Maurizio non ho nessuna osservazione o correzione da suggerirti. Condivido in pieno quanto affermi, a partire dall'idea guida su cui hai costruito il video. Molto equilibrata e radicata nella storia (e sai benissimo che non è facile quando si affronta l'argomento!!), per non parlare delle 2 citazioni che valgono il biglietto, Gino Veronelli e Dubois. Chapeau Maurizio!
Bravo Maurizio tutta questa carrellata di esempi sono gli stessi che racconto ai miei clienti, concordo in tutto soprattutto sul patrimonio di vitigni autoctoni che il mondo ci invidia ,e sui vini di fascia medio bassa siamo insuperabile 👏👏👏
Ricordo un commento di Veronelli risalente ormai a più di 50 anni fa che diceva, in sostanza, che l'Italia avrebbe potuto essere un produttore di grandi vini invece ha deciso di essere un grande produttore di vini
Concordo in pieno con questa analisi che trovo obbiettiva e professionale. Ricordo come alle fine degli anni 50 il Chianti non lo acquistava nessuno e veniva venduto nei fiaschi di raffia. I francesi sono molto bravi nel marketing mentre noi siamo ancora indietro quando potremmo sfondare ovunque. All’estero si trovano vini italiani di etichette improponibili. Ho visto per esempio in Belgio bottiglie con vino del sud imbottigliato in cantine del nord a prezzi ridicoli che distruggono il marketing italiano.
Io vivo da 30 anni all estero U.K. Florida New york Messico Argentina Germania Spagna e ivini Francesi che puoi comprare al supermercato sono i vari Bordeaux e champagne. Mentre di vini Italiani almeno 20 tipi a volte anche 50 tipi su scafali. Bada bene che sono del mestiere creando wine list da 30 anni nei miei ristoranti.Come dici il marketing e importante ma a volte e anche inventato vedi a la voce migliori chef e ristoranti. ogni 100 metri in qualsiasi parte del mondo trovi un locale Italiano mentre locali francesi ne trovi uno ogni 10 anni nelle grandi capitali.
Ottimo, una tematica che aspettavo, come sempre un gran bel lavoro! Complimenti, ti seguo dagli esordi qui sul Tubo e più passa il tempo, più il tuo canale si fa interessante. P.s. io bevo sia italiano che francese, senza problemi di bandiere o confini. 😉😉😉
Sintetizzando i cugini hanno ottimi vini che vendono con eccellenza, noi eccelenti vini che vendiamo ottimamente 😂, eh sì dobbiamo lavorare più sul marketing ....Ottimo video come sempre e sempre grazie 🙏 per questo vostro lavoro di informazione
Io Piemontese... mia moglie Francese (Lione, valle del Rodano)... La nostra cantina (fatta di comune accordo) è così composta: vini rossi: 70% italiani, 30% francesi (siamo d'accordo che i rossi italiani siano "in media" migliori, è hai proprio detto bene: a parità di budget, si beve meglio in Italia, almeno per i rossi) vini bianchi: 70% francesi, 30% italiani (e, secondo me, per i bianchi con lo stasso budget forse si beve meglio in Francia) Rosé: 90% francesi, 10% italiani. a noi piaciono molto i rosé côte de Provence o Bandol, e finora ho solo trovato 1 rosé italiano di cui ne vale la pena (fatto da uve Nebbiolo nella zona del Roero e maturato in anfora). Quindi, si... Io faccio scorte da una parte e dall'altra delle Alpi...
Confermo ci sono buoni bianchi taliani come per esempio bramito di Antinori o i vari Chardonnay friulani e trentini intorno ai 20 euro. Viceversa ci sono gli Chardonnay Bertrand( Francia del sud), i moillard della Borgogna, i bianchi della famiglia Perrin ecc.. con 10/12 euro te li porti a casa e inizi a sognare
Il video è fatto in maniera corretta, preciso, completo però si dimentica del VIGNETO, dove purtroppo siamo molto distanti...., e forse non arriveremo mao, per gitoo il resto come al solito i complimenti da un enologo di 68 anni che ha fatto 48 vendemmie e un grande abbraccio per la tua preparazione sono tanti anni che non sento una preparazione come la tua, chapeau 😂😂
Il fatto che il livello medio italiano sia superiore e con 20 euro si beva meglio in Italia che in Francia e' una generalizzazione corretta che pero' non trova sempre riscontro con la realta'. Nella Loira, in Alsazia, ma anche con i nuovi giovani produttori in Bordeaux e Borgogna si bevono vini fantastici sotto i 30 euro. I produttori francesi sanno benissimo che il vento e' cambiato negli ultimi anni e anche li' stanno aggiustando il tiro per invertire la tendenza. Diciamo che noi abbiamo un vantaggio quando si tratta di vini molto economici sotto i 15-10 euro, ma allora lo stesso discorso potrebbe valere per la Spagna nei nostri confronti.
Secondo me abbiamo un merito che i francesi non hanno...abbiamo nel tempo recuperato grandi vitigni abbandonati con arte e dovizia con grandi risultati cone il Ruche' e il Veneto Raboso..
Verissimo.....in Piemonte è stato recuperato un vitigno pluri secolare ,poi quasi sparito a metà del secolo scorso.....si chiama NAS - CETTA....un grande vino bianco che è a livello dei bianchi Friulani e Trentini...... NAS-CETTA. Provare per credere..... purtroppo con produzione limitata
@@shardan8151 bè NON esageriamo che i vini francesi di medio livello siano inferiori ai vini italiani di medio livello potrebbe essere vero.....che i vini francesi di alto livello NON siano superiori a quelli italiani di pari livello posso essere d'accordo....ma i vini Francesi di altissimo livello al momento sono insuperabili...... c'è da dire che al momento sui vini di medio livello i Francesi vivono di una fama immeritata .....frutto di 150 anni di ottimo marketing........ma che i vini italiani negli ultimi 30/40 anni siano cresciuti in modo esponenziale a livello qualitativo è indubbio.....e i Francesi se ne sono accorti....visto che a livello internazionale esportiamo più di loro.....
Praticamente concordo con tutto quello che affermi nel video. Ottimo spaccato della situazione Italiana e francese. A proposito del marketing, mi ricorderò sempre una degustazione in cui un amico produttore di dolcetto e Gavi si è messo in gioco facendoci degustare i suoi Ovada con alcuni grandissimi pinot nero della Borgogna. Ci faceva notare che nei bicchieri avevamo bottiglie da 20 euro da un lato e da 450 dall'altro. C'era differenza? Certamente sì ed era lui il primo ad ammetterlo sportivamente. Ma è altrettanto certo che una differenza di oltre 400 euro tra le bottiglie è esagerata e frutto anche di un ottimo marketing da parte dei cugini.
E li chiami scemi? Perche’ voi non fate uguale? Sentire gli italioti che accusano chi fa meglio (e lo fate in tutti i campi) mi ricorda il bambino un po’ scemo che da’ la Colpa alla Maestra o si compagni che vanno meglio a scuola di lui.
@@SensiInMovimento non accusavo, ma notavo nrll intervento precedente una sorta di “accusa” di essere bravi nel marketing. Ripeto: Uno che e’ bravo nel marketing va disprezzato? Direi di no: le persone in gamba pensano “come posso fare io uguale o meglio??” Ma questo Modo di ragionare in Italia non ce l’ ha quasi nessuno
@@toffonardi7037 ma voi chi? Italioti chi? Tu non sei italiano? Hai fatto tutto da solo eh, se i francesi sono bravi nel marketing è una nota di merito per loro, non mi pare di aver scritto il contrario da nessuna parte.
Iscritto! (mica potevo farmi dare dell'astemio, offesa da lavare col rosso rubino intenso). Concordo sui 400€ loro hanno molta più offerta ma la qualità è comparabile. Con 20-30€ si beve meglio in Italia. Il problema sta nelle fasce più basse, in Francia non trovi un rosso a 3€ in bottiglia per il semplice motivo che non può essere vino a quel costo, se poi aggiungi che in Italia, sopratutto al sud, è ancora diffuso l'assioma fatto in casa = buono.
Credo che sia una sfida alla pari... I vini francesi sono di qualità pari alla nostra ma hanno indiscutibilmente delle cantine con una storia e in Italia le cantine storiche si contano sulla mano... Se vuoi fare il figo bevi Francese e se vuoi un vino di qualità ma con un costo relativamente inferiore i vini italiani sono imbattibili...io bevo italiano perché sono cresciuto con il vino del contadino, quello vero...quello che non passa dalle cantine sociali che poi ti rendono un prodotto mischiato con altre uve, da piccolo si andava in vigna a fare la raccolta gratis e il contadino ci rendeva il lavoro con le damigiane appena era pronto, si imbottigliava da noi e si metteva ancora il becco d'olio per evitare che andasse d'aceto...bei tempi 😇
Chiarissima disamina: sintetica ed efficace. Aggiungerei un solo elemento forse sfuggito alla spiegazione della superiorità storica dei francesi (in questo campo): la barrique, ovvero aver elaborato il compromesso ideale per l'invecchiamento, tra volume e tipologia di legno.
Come ho sempre pensato, loro hanno picchi che per ora non siamo in grado di raggiungere, noi un'alta qualità media che loro si sognano e non credo raggiungeranno mai, né probabilmente interessa farlo
sulla frase di Veronelli che spiega tutto abbiamo viti d'oro produciamo vino d'argento i francesi hanno viti d'argento ma producono vino d'oro si puo' desumere il contenuto del video
Bravissimo bel video! Ma non hai considerato che fare promozione su una massa di qualità e varietà del genre eleva esponenzialmente i costi di marketing. 😂Vi ricordo che il cibo Tailandese è una promozione turistica regolamentata, forse quello che non va sta da un altra parte.
Pienamente d accordo… mi sono occupato dei vini autoctoni italiani.. volevamo creare un label … 20 anni fà… ma… lobbies etc.. ci hanno impediti di andare avanti
Non sono bravo a riconoscere i vini ma so riconoscere le lettere dell'alfabeto morse. Seguendo i tuoi video mi sta tornando il piacere del vino da cui avevo fatto molta fatica a distaccarmene.
Condivido tutto, passerina, sì, ma anche frappato, schioppettino di Prepotto, ribolla gialla, Malvasia istriana, o vini più importanti come il Montepulciano d’Abruzzo, mantonico, e che dire del Derthona? È tantissimi altri. Vini semplici o complessi, ma veri, italiani, tutti, se fatti bene, con la propria franchezza, con la propria peculiarità, e che finalmente trovano spazio tra gli appassionati. Beviamo tutto, ma beviamo italiano!
@@fabiomax56 In gioventù era proprio così. Pasteggiavo con tortellini e grappa. Ai caraibi dove lavoravo, andavo a pinacolada... ma vino mai perchè mi faceva acidità di stomaco. ; )
Tornato una settimana fa' da Bordeaux con 11 amici a girar cantine...Chatau Margaux, du tetre, Pape Clement,Lafite Rotschild...tutto fantastico, vini indubbiamente eccellenti. Ma i prezzi..fuori portata anche alla maggior parte di loro. Conclusione del viaggio ne è venuto fuori che: chapeau alle loro indiscusse eccellenze 👏🔝.. vino medio italiano superiore per prezzo qualità 🥂
Buongiorno a tutti… Le cose che dici sono sacrosante però io nutro delle perplessità… I vini francesi rinomati in tutto il mondo, tirano sempre più la giacchetta a coloro che hanno più soldi da sperperare… (ultimamente anche in Italia. ) come hai detto bene ; la qualità si può fare in entrambi i paesi… Dipende dal produttore… I francesi ci hanno visto lungo con Napoleone che ha richiesto nel 1855 la classificazione dei bordeaux 1º-5º CRU … Ho bevuto una moltitudine di vini francesi giusto per capire l’argomento e gli italiani sono per lo più decisamente migliori… Possiamo parlare delle tecniche dove i francesi sono arrivati prima… Ad esempio fermentazione in Barrique… Noi solo dagli anni 80 in poi … loro da prima … i grandi studi universitari sul vino partono dal 1750 in Francia… Abbiamo qualcosa anche in Italia ma loro già ai tempi erano più avanti… Quindi un po’ di storia va riconosciuta… Poi un pochino ti contraddici perché se parli di patrimonio genetico (dove in Italia dominiamo alla grande , come ribadisci più volte) come mai continuiamo ad osannare il loro terroire consapevole ? … In tutta la Borgogna possiamo trovare chardonnay pinot nero , aligotè… anche in questo solo marketing…. alla faccia della varietà di cultivar.. La Francia è uno specchietto per le allodole … scusami la mia drasticità … A mio avviso se si fa cultura sui propri sensi, si è in grado di contrastare questo marketing che ti succhia linfa vitale( soldi) .. Sensi in movimento potrebbe essere un buon proposito a tal riguardo .. fidatevi più dei sensi che delle etichette….
Per migliorare la qualità e il Marketing bisognerebbe continuare il discorso delle zonazioni aumentando le MGA/UGA, così che rossi importanti come ad esempio Taurasi, Sagrantino, Brunello, Amarone e Chianti classico possano metterle in etichetta.
Negli anni ho avuto occasione di bere vini francesi, sia in Italia che in Francia, vini buoni sicuramente ma ho notato che a parità di vino, quelli francesi erano più costosi della metà o del doppio di un parimenti italiano. Sono più furbi loro, o più fessi noi? Sento puzza di incapacità del "ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali" e simili addetti...
@@gigieinaudi24 forse non ho mai bevuto dei cremant particolarmente interessanti ma a gusto mio preferisco franciacorta... ed oltrepo (trentini meno) i piemontesi li conosco poco. Considerazioni a parità di fascia di prezzo.
@@rickymarketz2933 se togli Giulio Ferrari resta poco della spumantistica italiana. Il Franciacorta lo fanno con le uve raccolte in fregio alla A4 Milano Venezia non so… Ah ah Hai ragione a citare Alta Langa ma ci si aspettava francamente di più e il cambiamento anzi il surriscaldamento climatico non aiuta. Buona giornata
Secondo me, ancora in Italia non si riesce a diffondere bene la cultura del vino, soprattutto nelle fascie più giovani (da 18 a 35) e questo ci penalizza molto. D'accordissimo con lei su tutto ma se ci pensiamo bene quell'abisso che c'è tra Francia e Italia nei prodotti di estrema qualità risiede soprattutto nell'incapacità di pensare progetti di più ampio respiro (oltre che nella nostra incapacità di fare marketing come si deve sui prodotti di fascia media e medio-alta). Ci vogliono vini che facciano innamorare chi li beve perché riesce a riconoscerne il terroir e ci vuole chi, come lei, riesca a raccontarli per bene.
Da "esperto" di marketing avrei qualche idea in propostto. Solo che non essendo specifico del settore non riesco a fami ascoltare. In ogni caso "BeIt" Bevismo Italiano
Fino ad un certo livello siamo in gara e spesso vinciamo, quando si alza l'asticella ci prendono purtroppo a pacchere sul muso....Sui Metodo Classico non c'è proprio partita....
Ho sempre sostenuto che un paese enologicamente è tanto evoluto quanto riesce ad offrire vini buoni per tutte le tasche e in questo l'Italia è insuperabile nel mondo: Il rapporto qualità prezzo dei nostri vini non ha eguali. Per questo mi permetto a proposito di suggerire un video sui dieci migliori vini sia italiani che mondiali in base al rapporto qualità prezzo. Per quanto riguarda i top di gamma in assoluto, cioè senza considerare il prezzo, gli champagne francesi sono ancora notevolmente superiori alle nostre bollicine anche se il gap sta rapidamente diminuendo. Per quanto riguarda i rossi, a mio modesto avviso, se non li abbiamo raggiunti siamo sul punto di farlo: un Masseto, un Brunello di Montalcino Biondi e Santi, un Sassicaia, un Barolo Gaja, non sono inferiori ai loro migliori rossi. Così dicasi per i bianchi, tipo di vino del resto al quale i francesi non danno molto spazio. Complimenti per il canale.
ho provato vari vini fronscesi: "acquettosi" cioè sanno di poco: non si percepiscono sapori e profumi se non pochissimo. del resto anche quelli dalla toscana fino al nord italia via via perdono di sapore e profumo, ma quelli fronscesi son quelli che perdon di più. magari spendendo tantissimo, forse qualche vino fronscese che abbia senso si trova; ma a sto punto vado su quelli dell'italica penisola. ciò non toglie che tra italia e france non si possa collaborare e crescere insieme. :)
Caro Maurizio, sono concorde su quasi tutto, ho notato una cosa, fra le perle italiane hai messo solo vini rossi. Guardando il rapporto qualità prezzo devo dire: rossi italiani, bianchi e bollicine francesi.. e quanto mi rode..
Bah... non te lo lascio dire... i bianchi dell'Alto Adige non hanno proprio nulla da invidiare ai francesi... così come i migliori Franciacorta tengono il passo dei migliori Champagne, ad un prezzo decisamente più abbordabile....
@@scandinavian75 se vai in Alsazia, in Borgogna e in champagne trovi vini qualitativamente migliori di quelli italiani a prezzi più bassi e sui prezzi della Franciacorta non commento..
la mia esperienza ventennale mi porta a dire che non è vero, certo che bevi benissimo in Francia, ma per farlo paghi tantissimo...posso fare nomi e cognomi ;-) PROSIT
@@paolotagliabue9862 trovami (giusto primo esempio che mi viene in mente) dei francesi migliori della linea BASE di Cantina Terlano al prezzo a cui li vendono loro (sotto ai 12€ se comprati bene)
I vini francesi di non alta qualità sono tagliati con vini provenienti anche dall'Italia per dargli più corpo, da Trani in particolare e dalla Sicilia. Mio padre era direttore di un cantiefe navale dove hanno costruito due viniere per il trasporto del vino. Ero un ragazzo e mio padre per concludere le trattatve mi portò con se ad Algeri , il committente era un francese dj chiare origini italiane, si chiamava Charles Schiaffino, che chiamava gli Algerini "Ratons". Il vino lo caricavano a Orano e Algeri e lo portavan a Sete, in Provenza. I viticoltori in Algeria erano francesi, ma anvhe italiani. Dopo l'indipendenza nei primi 60 dell' Algeria i francesi lasciarono il paese e le viniere cominciarono a caricare in Italia. Non so se lo fanno amcora.
Paradossalmente ritengo che il nostro spartiacque, sia stato il disastro creato dallo scandalo "metanolo". Da lì siamo riusciti a recuperare il grande svantaggio che avevamo nei confronti dei maestri francesi, e oggi siamo in grado di offrire di gran lunga una lista di buoni prodotti per tutte le tasche. Con un ottimo rapporto qualità prezzo.... Ho avuto la fortuna di incontrare il grande Veronelli e già allora mi diceva che stavamo recuperando terreno e oggi penso che il gap si sia ridotto a zero....
Non bevo tantissimo vino ma se lo bevo compro Dal forno romano quelli del 2012 sono buoni. Le rarissime volte che bevo sono un tipo più da cocktail 😂. Comunque appoggiamo i nostri prodotti che all’estero tanto ci invidiano.
Bel video, onesto nelle affermazioni. Siamo scarsissimi in marketing: racconto brevemente un aneddoto a proposito: anni fa apri a Bergamo un concessionario di auto Ferrari! Wow! Era una bella palazzina appena fuori il centro cittadino, con ampie vetrate, una bella reception con altrettanto bella signorina al banco e un bel parcheggio di fronte, e ovviamente splendide auto esposte nel salone. Insomma tutto ok. Dopo qualche anno passai ancora in quella zona e vidi con terrore che la palazzina Ferrari era stata dimezzata ; da una parte le auto più belle del mondo e dall’altra un bel fruttivendolo che esponeva nel cortile antistante le sue cassette di frutta e verdura. Questo è il modo in cui presentiamo le nostre eccellenze nazionali.
Il marketing lo detesto.. è capace di vendere m..per cioccolata. Detto ciò anche la cucina francese è stata spacciata da loro stessi come migliore al mondo. Ma poi si sa.. quando uno prova le papille gustative non mentono.
Questo video, non è assolutamente una critica mi ha lasciato un po' deluso. Avrei voluto da un esperto come lei un discorso più soggettivo che oggettivo come in questo video che si rimane un po' sul generico a parte il nome del Barolo di Conterno e il Barbaresco di Gaja. Mi sarebbe piaciuto sentire un parere da parte sua del confronto tra uno Chateau Lafitte e un Sassicaia, tra uno Chateau Margaux e un altro vino prestigioso italiano, a base sempre dello stesso taglio di vitigni, tra un pinot noir italiano e un Richebourg o uno Chambertin, e così via. Grazie e complimenti.
Grazie per i complimenti, innanzitutto! Per i confronti, non sono un appassionato dei paragoni (Franciacorta o Champagne? ad esempio...), ritengo che anche prodotti simili esprimano (o meglio, debbano esprimere!) il loro terroir che è sempre indubitabilmente diverso. Preferisco apprezzare le differenze date da qs elementi, poii ognuno emetta pure la sua opinione (soggettiva) 🥂 PROSIT!
Poiché il gusto non lo puoi quantificare, è difficile dire cosa è meglio e cosa peggio. Certamente i francesi diranno che loro fanno il vino migliore, così come diremo noi italiani che siamo noi che facciamo il vino migliore. Lo sciovinismo si spreca in queste questioni di rivalità, specie quando hai a che fare coi tronfi nazionalisti francesi. Per quanto mi riguarda, e non sono un gran bevitore di vino o alcolici in genere, direi che uno spumante medio italico è migliore di una bottiglia di champagne, magari da 50-100 euro. Ma sono gusti personali e valgono quello che valgono. Indubbiamente i mangia-lumache sono più capaci di noi nel marketing, e la differenza sta solo lì; e dubito che il loro vino è qualitativamente migliore del nostro... e a quanto ne so l'immeritata fama dello champagne è dovuta anche all'apporto di uve e vino italiano... il Marsala, per esempio. Ma sono chiacchiere, sentiti dire, malelingue... a cui noi non crediamo.
Si, ma vogliamo dire anche che in Francia sono avanti di 50 anni rispetto a noi riguardo al biologico, biodinamico, naturale? La loro cultura del vino è superiore alla nostra.
Altra considerazione giustissima!In Francia bere bene costa un occhio della testa ma,ahime¨,anche bere male,anzi malissimo!!In Italia bere male e¨molto piu¨difficile, e comunque costa moooooolto meno!!
chiedo al mago otelma...! ahahah... a parte gli scherzi, puo succedere di tutto, dipende dalla velocita del cambiamento... ad esempio, in inghilterra da qualche anno producono gia ottimi metodo classico, per dire... e i danesi stanno provando a fare vino... 🍷PROSIT!
Beh ... si vede che non hai bevuto vini ITALIANI buoni ! Siamo su tantissime cose meglio dei francesi, e questo porta tanto malumore nei confronti dell`ITALIA da parte della Francia. Siamo sempre meglio di loro su tutto .....
@@pasqualepatruno9045 Ma lei perché deve sindacare sulle sensazioni e sulle esperienze degli altri? Io non sono un esperto, però se IO dico che quel vino per me è più buono di un altro è così punto e basta. A me del suo campanilismo non interessa minimamente, beva i suoi vini e non intervenga nei commenti degli altri.
@@MrRossycap Non la conosco e tanto-meno voglio sindacare sulle sue esperienze !! Dato che pero` io sono un esperto ... mi sono permesso di dire una mia opinione ! Mi spiace se le ho pestato i piedi !Campanilismo non ne ho mai fatto. Nei commenti degli altri lo faccio quando mi pare... mi spiace per lei !! Mi sa`che qualche complesso c`e` in lei. Le auguro una bella serata e sogni un buon vino ITALIANO mi raccomando ...😂😂😂