A me sembra che anche questo "secondo Heidegger", nella ricerca dell'essere, cada proprio nello stesso errore (umanismo) che egli contesta alla metafisica e che dichiara di voler superare. Sostenere, ad esempio, che "senza il linguaggio l'essere non sarebbe esprimibile" e "degradare" allo stesso tempo l'ente attraverso il quale il linguaggio si veicola, ovvero l'uomo, penso sia una contraddizione. Come quanto meno azzardato, a mio avviso, è sostenere che l'uomo non sia il padrone del suo linguaggio (ma sia vero il contrario) e che quindi, in un certo senso, è il linguaggio che precede l'uomo e che è condizione affinchè l'uomo possa pensare. A me viene difficile immaginare che in un ipotetico, ancorché assurdo, contesto in cui sia assente ogni forma di linguaggio, un essere umano non sia in grado di pensare e attribuire significati a ciò che gli sta attorno. Ammetto comunque che il linguaggio ha qualcosa di misterioso, in un certo senso di primordiale che, quanto meno, se non nasce PRIMA dell'uomo, nasce CON l'uomo.
Prof io voglio farti tanti complimenti per come sai spiegare le cose, sei molto bravo. Ho avuto serie difficoltà con heidegger attraverso i manuali, ma tu mi hai spianato la comprensione di questo filosofo con le tue spiegazioni. Grazie tante.
Grazie professore. Sono innamorata della filosofia e Heidegger mi prende pienamente proprio perché non è di semplice comprensione ed è per questo che risento i suoi video più volte. Rifletto, ascolto e comprendo e guardo aspetti in altro modo e percepisco oltre ...grazie
Molto interessante. Molto utile per capire e ricordare i concetti di un filosofo tanto complicato e controverso come Heidegger. Come accade, chi ha vera conoscenza riesce a spiegare in modo relativamente semplice e comprensibile anche autori davvero difficili. Non posso che congratularmi con "scrip" per la competenza ed efficacia. Una sola, minuscola, segnalazione. Mi risulta che per dire continuazione, proseguimento si possa usare il termine "prosieguo" (è accettato anche "proseguo", considerato più burocratico). Io ho sentito, magari sbaglio, proseguio, che non sarebbe corretto (23:50). Ciò, ammesso che sia vero, non toglierebbe, in ogni caso, nulla al valore, a mio modesto parere, molto alto del video.
Grande lezione, da autodidatta posso formarmi tramite questi video, ed i libri degli autori, il suo canale è un Università popolare accessibile a tutti
Non lo so ma quando rifletto sul pensiero di Heidegger mi viene automaticamente in mente il principio di indeterminazione di Heisenberg. L’essere c’è e non c’è.
Poesia, linguaggio, Etimologia per arrivare alla verità o alle verità sull'essere. Ma quale verità? La tua spiegazione, per quanto difficile, possa essere questo autore, è stata, dal mio punto di vista, molto chiara ma, quale morale, valori, insegnamenti propone aidigher, visto che ha trovato queste chiavi? Cosa, ha scoperto di questo vero essere? Grazie per la lezione
L'essere è l'eterno, l'uomo un suo prodotto, è finito, 43:45 conoscere l'essere è conoscere il ciclo finito delle cose, il loro nascere e il loro morire, prenderne atto. È come se la pianta prendesse coscienza della terra. Serve? Si. Ma muore lo stesso, con coscienza. Ritorna all'essere.
Video veramente interessante che getta una luce su questo filosofo così difficile da capire (almeno per me). Mi chiedo se è possibile fare qualche accostamento tra Heidegger e Schopenhauer sulla tematica dell'arte e con Wittgenstein sulla tematica del linguaggio.
Tanti filosofi, dall'800 in poi, non dicevano altro che una marea di str***e. Tra questi figura appunto Heidegger. Mi dispiace dirlo, perché la trovo molto fredda, ma la filosofia analitica è forse l'unica corrente realmente seria di tutta la filosofia del '900.